16 Novembre 2021

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    USA, produzione industriale ottobre +1,6% m/m, manifattura +1,2%

    (Teleborsa) – Accelera la produzione industriale negli Stati Uniti a ottobre. Il dato ha registrato un incremento dell’1,6% dopo il -1,3% del mese precedente. Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,7%. Su base annua si registra un incremento del 5,14% (+4,58% il dato precedente).La produzione manifatturiera registra una salita dell’1,2%, superiore alle stime di conensus del +0,7% e dopo il -0,7% di settembre. Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è cresciuta al 76,4% dal 75,2% precedente, al di sopra del consensus (75,8%). LEGGI TUTTO

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    Da Green Pass a pressing Regioni per “modello Austria”: cosa può cambiare

    (Teleborsa) – “Al momento la validità del green pass resta di 12 mesi ma il Governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi, sappiamo che quelli invernali sono mesi difficili, favorevoli alla diffusione del virus, Valuteremo sulla base dell’andamento dei contagi”.Lo ha detto la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, al programma ‘Start’ di SkyTg24, aggiungendo che “stiamo correndo con la terza dose, dal primo dicembre ci sarà il via agli over 40, per i bimbi attendiamo il responso dell’Ema ma è evidente che poi sarà per tutti e questa volta non abbiamo problemi di quantitativi”. Può accadere” che ci sarà la proroga dello stato di emergenza per il Covid, in scadenza a fine anno: “dipenderà dai contagi, non saranno scelte di parte.Il Governo, sostenuto da una maggioranza eterogenea, ha assunto le sue decisioni all’unanimità con un confronto costruttivo in consiglio dei ministri e se ci fosse questo passaggio avverrà in maniera coesa”, ha aggiunto la ministra, aggiungendo: “Stiamo collaborando con le Regioni che chiedono 2 miliardi di euro per risolvere i problemi di bilancio. Il ministro dell’Economia Franco è sensibile alla richiesta e ci sta aiutando a risolvere”.Intanto, si stringe il cerchio attorno ai non vaccinati. “Chiederemo al Governo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino, non per le persone che lo hanno correttamente fatto”, dice il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo una telefonata con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. “Se qualcuno deve essere convinto sono coloro che non si sono vaccinati, le misure che devono essere prese, lo devono essere solo per i non vaccinati, non certo per chi ha fatto fino in fondo il suo dovere”. LEGGI TUTTO

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    Pfizer, vendita della versione generica della pillola anti-covid in 95 Paesi

    (Teleborsa) – L’azienda farmaceutica statunitense Pfizer e il Medicines Patent Pool (MPP), un’organizzazione sanitaria pubblica sostenuta dalle Nazioni Unite che lavora per aumentare l’accesso ai farmaci salvavita per Paesi a basso reddito, ha firmato un accordo di licenza volontaria per il candidato al trattamento antivirale orale per la Covid-19 di Pfizer, che viene somministrato in combinazione con ritonavir a basso dosaggio. L’accordo consentirà a MPP di facilitare un’ulteriore produzione e distribuzione dell’antivirale sperimentale, in attesa di autorizzazione o approvazione normativa, concedendo sub-licenze a produttori qualificati di farmaci generici a livello globale.In base ai termini dell’accordo di licenza tra Pfizer e MPP, i produttori di medicinali generici qualificati saranno in grado di fornire il farmaco anti-covid a 95 Paesi, coprendo fino a circa il 53% della popolazione mondiale. Questa percentuale include tutti i Paesi a reddito basso e medio-basso e alcuni Paesi a reddito medio-alto dell’Africa sub-sahariana. Secondo quanto reso noto oggi dalle due organizzazioni, Pfizer non riceverà royalties sulle vendite nei Paesi a basso reddito e rinuncerà ulteriormente alle royalty sulle vendite in tutti i Paesi coperti dall’accordo mentre il Covid-19 rimane classificato come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).”Pfizer rimane impegnata a portare avanti scoperte scientifiche per aiutare a porre fine a questa pandemia per tutte le persone. Riteniamo che i trattamenti antivirali orali possano svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre la gravità delle infezioni da Covid-19, diminuendo lo stress sui nostri sistemi sanitari e salvando vite – ha affermato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer – Dobbiamo lavorare per garantire che tutte le persone, indipendentemente da dove vivono o dalle loro circostanze, abbiano accesso a queste scoperte e siamo lieti di poter lavorare con MPP per promuovere il nostro impegno per l’equità”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import ottobre +1,2% prezzi export +1,5%

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese i prezzi import-export USA nel mese di ottobre. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +1,2% su mese dal +0,4% di settembre. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che avevano stimato una crescita dell’1%. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari al 10,7%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato un +5,5% tendenziale. I prezzi export hanno riportato un incremento dell’1,5% contro il +0,4% del mese precedente (dato rivisto da +0,1%) e il +0,9% del consensus. Su anno il dato evidenzia un incremento del 18%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni segnano una variazione del +17,2%. LEGGI TUTTO

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    CNPR Forum: “L'esperto negoziatore, ruolo determinante per le aziende in difficoltà”

    (Teleborsa) – “Il ruolo dell’organo di controllo nella crisi d’impresa è il fulcro dell’intera procedura. L’entrata in vigore della norma che la regolamenta sottolinea l’importanza di questo istituto che non è una procedura concorsuale ma uno strumento indispensabile per evitare la débacle delle aziende colpite duramente dalla crisi economica conseguente l’emergenza sanitaria del Cocid-19”. È quanto ha affermato Eustachio Quintano, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Matera, nel corso del webinar “L’esperto negoziatore della crisi d’impresa” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”Nell’ultima relazione di Bankitalia è stato sottolineato come, al diminuire dei fallimenti nel 2021 in seguito alle moratorie adottate dal governo in piena emergenza Covid, si attenda per il 2022 un incremento degli stessi con circa 6500 imprese coinvolte. È necessario – ha aggiunto Quintano – intervenire subito, il primo passo per l’attuazione della norma è proprio quello di procedere alla formazione e alla successiva individuazione di professionisti esperti negoziatori della crisi d’impresa. Una frontiera nuova che consente ai professionisti nuovi sbocchi lavorativi e, soprattutto, di assistere le aziende nella riduzione del ricorso alle procedure concorsuali maggiori. Laddove l’organo di controllo riscontrasse la possibilità per l’azienda di poter accedere alla negoziazione concordata, deve procedere con la massima tempestività. Ed è in questo momento così delicato che il professionista deve farsi trovare pronto”.Il numero uno della Cnpr ha sottolineato come sia stata meritoria l’iniziativa adottata dall’Odcec di Matera nel dare vita al corso di formazione per Esperti negoziatori. “Un seminario – ha evidenziato Pagliuca – che consente di aprire nuove importanti prospettive di lavoro per i professionisti. Organizzato in un clima di collaborazione, con il contributo dell’associazione ‘ADR e Crisi’, è stato realizzato un progetto con grande entusiasmo e concretezza. Prova ennesima che siamo una categoria capace di attivarsi e risolvere i problemi”.”Per la realizzazione di questo corso – ha spiegato Elbano de Nuccio, presidente dell’Odcec di Bari e direttore dell’Osservatorio sulla Gestione della Crisi d’impresa della Libera Università del Mediterraneo – è stato fatto un lavoro serio e grazie al sacrificio di tanti si è dato un impulso determinante per il riconoscimento del ruolo di estrema centralità che viene riconosciuto a noi professionisti all’interno del Dl sulla composizione negoziata della crisi d’impresa. Soprattutto nell’ambito di supporto per il popolamento degli elenchi tenuti dalle Camere di commercio. È bene ricordare che la richiesta di iscrizione può essere presentata in costanza dello svolgimento del corso di formazione stesso. Gli Ordini, destinatari di migliaia di richieste, dovranno coordinare questo processo e la costituzione delle Commissioni di valutazione delle singole domande. Entro il 15 dicembre prossimo il percorso formativo dovrà essere ultimato. Un riconoscimento, quello della figura di esperto negoziatore, che attribuisce un ruolo complesso, a metà strada tra mediatore e attestatore, per il quale è necessario acquisire le necessarie competenze sia sul fronte della negoziazione che su quello del rafforzamento delle responsabilità dei commercialisti nelle responsabilità legate alla presenza negli organi di controllo delle aziende”.Il lavoro per la predisposizione del corso ha registrato la collaborazione dell’associazione “ADR e Crisi”, presieduta da Antonino Trommino. “Per la prima volta – ha sottolineato Trommino – abbiamo riunito 50 ordini territoriali per dare la possibilità di ottenere il requisito di ‘Esperto negoziatore indipendente’. Un allargamento della figura professionale realizzato nella consapevolezza che i professionisti, liberi da qualunque vincolo, possono offrire un contributo determinante per superare la crisi economica legata alla pandemia. La partecipazione di quasi 6mila persone all’evento, e tanti altri sono purtroppo rimasti esclusi per i limiti nella gestione della piattaforma, è già un segnale importante. L’iscrizione al corso è consentita a chi ha almeno 5 anni di iscrizione all’albo e deve aver maturato esperienza nel campo della ristrutturazione aziendale e della mediazione. Ci sono ancora delle storture da sistemare. Ad esempio – ha osservato Trommino – sul requisito delle esperienze in campo di ristrutturazione aziendale si rischia di impedire l’accesso a molti professionisti e aver esteso l’obbligo di rappresentare questa esperienza in concreto rischia di pregiudicare l’iscrizione all’albo. Stiamo segnalando agli addetti ai lavori che questo meccanismo venga superato. Così come nella norma che governa l’istituzione di questa figura ci sono altri punti da chiarire e stiamo interloquendo con deputati e senatori per eliminare tutti i limiti previsti per l’accesso all’elenco”.”La deontologia professionale è determinante per gli iscritti – ha commentato Gabriella Viggiano, consigliera dell’Odcec di Matera –. Per i commercialisti si pone l’accento sul dover mantenere sempre aggiornata la competenza per garantire prestazioni di livello elevato. Il professionista non deve accettare incarichi laddove non ha adeguata preparazione. La formazione professionale continua è svolta proprio nell’interesse dei destinatari che trovano però un limite se non vengono riconosciute poi esclusive ai commercialisti. Ci sono molte attività che vengono svolte da chiunque ritenga di esserne capace e questo non va bene. Viene a mancare la garanzia dell’interesse pubblico. I commercialisti, proprio perché professionisti, sono costantemente impegnati a mantenersi aggiornati, formati e qualificati per rispondere alle esigenze del mercato ma soprattutto alla passione con la quale svolgono la professione. Cercano di acquisire sempre nuove competenze – ha concluso Viggiano –, consapevoli del valore del ruolo che svolgono in particolare in questo periodo di pandemia e post pandemia”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio ottobre +1,7% m/m. Sopra le attese

    (Teleborsa) – Crescono, molto più delle attese, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di ottobre, si è registrato infatti un aumento mensile dell’1,7% a 638,2 miliardi di dollari, dopo il +0,8% del mese precedente (dato rivisto da +0,7%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è superiore alle attese degli analisti, che indicavano un +1,2%. Su base annua si è registrato un aumento del 16,31%, dopo il +14,26% a settembre (dato rivisto da un +13,95%). Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +1,7% dopo il +0,7% di settembre (rivisto da +0,8%) ed il +1% del consensus.Le vendite del commercio al dettaglio sono aumentate dell’1,9% rispetto a settembre 2021 e del 14,8% rispetto allo scorso anno. Le stazioni di servizio sono aumentate del 46,8% da ottobre 2020, mentre i servizi di ristorazione e i locali per bere sono aumentati del 29,3% rispetto allo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Home Depot, fatturato in aumento del 9,8% nel terzo trimestre 2021

    (Teleborsa) – The Home Depot, rivenditore al dettaglio statunitense di prodotti per la manutenzione della casa, ha registrato un fatturato di 36,8 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell’anno fiscale (terminato il 31 ottobre), in aumento dell’9,8% rispetto al terzo trimestre dell’anno fiscale 2020 e superiore ai 35 miliardi attesi dagli analisti. Le vendite comparabili sono aumentate del 6,1% (negli Stati Uniti del 5,5%), battendo le stime di StreetAccount del 2,2%.L’utile netto per il terzo trimestre dell’anno fiscale 2021 è stato di 4,1 miliardi di dollari, o 3,92 dollari per azione diluita, rispetto a un utile netto di 3,4 miliardi di dollari, o 3,18 dollari per azione diluita, nello stesso periodo dell’anno fiscale 2020. Anche in questo caso è stata battuta la stima del consensus, che era per 3,40 dollari per azione, secondo dati Refinitiv.”Come evidenziato dalla nostra forte performance nel trimestre, il nostro team continua a svolgere un lavoro eccezionale operando con flessibilità e agilità – ha affermato Craig Menear, presidente e CEO – In definitiva, questo è ciò che ci ha permesso di rispondere all’elevata domanda di articoli per la casa che è continuata. Vorrei estendere il mio sincero apprezzamento al nostro team, nonché ai nostri fornitori, alla catena di approvvigionamento e ai partner di trasporto, mentre continuiamo a navigare insieme in questo ambiente dinamico”.Durante il terzo trimestre dell’anno fiscale, l’azienda ha registrato 428,2 milioni di transazioni con i clienti, in calo del 5,5% rispetto a un anno fa. È continuato a crescere l’ammontare medio che i clienti hanno speso per ogni transazione: lo scontrino medio è aumentato del 12,9% a 82,38 dollari. LEGGI TUTTO