Dicembre 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Banca Ifis, Intesa Sanpaolo migliora target price e giudizio

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il prezzo obiettivo su Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, portandolo a 22 euro (da 18,9 euro) e ha migliorato il giudizio sul titolo a “BUY” da “ADD”. Nella seduta odierna, il titolo Banca Ifis si posiziona a 16,73 con una discesa dell’1,59% (scontando prese di profitto dopo la corsa di ieri). La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che l’azionista di controllo La Scogliera S.p.A. (titolare del 50,5% del capitale) ha comunicato che risulta efficace la delibera di trasferimento della sede legale di La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna, Svizzera).Gli analisti prevedono che il trasferimento della sede legale di La Scogliera avrà un impatto positivo di 450bps sul patrimonio di vigilanza (o 0,4 miliardi di euro), grazie all’eliminazione della deduzione delle minoranze dal proprio patrimonio di vigilanza, portando così il CET1 pro-forma a circa il 15,9% a settembre 2021 (dall’11,36% dichiarato). Intesa Sanpaolo afferma, inoltre, che l’aumento della posizione patrimoniale sarà utilizzato per supportare la crescita dei volumi (sia NPL che Commercial & Corporate banking) e per aumentare la politica dei dividendi, mentre non dovrebbe arrivare alcuna distribuzione straordinaria agli azionisti.Intesa Sanpaolo ora si aspetta che la società chiuda l’anno con ricavi per 588 milioni di euro, un utile netto di 95 milioni di euro e un utile per azione adjusted di 1,72 euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 603 milioni di euro, 116 milioni di euro e 2,05 euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 619 milioni di euro, un utile netto di 129 milioni di euro e un utile per azione adjusted di 2,28 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Ivass, nel 2020 raccolta premi ramo rc auto e natanti in calo

    (Teleborsa) – Le imprese che operano nel comparto auto in Italia assicurano 42,3 milioni di autoveicoli (il 92,5% sono assicurati da imprese vigilate dall’Ivass), di cui 32,4 milioni autovetture. Nel 2020 le imprese vigilate dall’Ivass hanno raccolto premi nel ramo r.c. auto e natanti per 12.492 milioni, in calo del 5,7% rispetto al 2019. Le autovetture pagano un premio medio (al netto degli oneri fiscali e parafiscali) di 315 euro, gli autocarri e i motocicli rispettivamente di 527 e 217 euro, valori tutti in flessione rispetto al 2019. E’ quanto emerge dai Bollettini Statistici dell’Ivass sull’anno 2020. La frequenza sinistri delle autovetture è pari al 4,4% dei veicoli assicurati, in diminuzione di due punti percentuali rispetto al 2019, anche per effetto delle restrizioni alla circolazione nella pandemia. Le frequenze per gli autocarri e i motocicli sono pari al 5,5% e al 2,8%, anch’esse in calo (erano rispettivamente pari al 6,9% e al 3,7% nel 2019). I sinistri con seguito sono 1,6 milioni, in calo di circa il 30% rispetto al 2019, con conseguente riduzione degli oneri per sinistri (-18,7%), pur in presenza di un aumento del costo medio del sinistro. L’utile del ramo è pari a 1.505 milioni (+134,8% rispetto al 2019).Nel ramo corpi veicoli terrestri (coperture non obbligatorie accessorie alla r.c. auto e natanti), i premi raccolti dalle imprese vigilate sono pari a 3.142 milioni, in crescita dell’1% sul 2019; l’utile (419 milioni) è in decisa crescita (+258,1%) rispetto al 2019. Sul fronte contenzioso r.c. auto e natanti, le cause pendenti in ogni grado di giurisdizione sono 215.569 (di cui 213.484 civili e 2.085 penali), in calo del 2,7% sul 2019 e del 29% sul 2010; i sinistri in causa sorti nel 2020 sono 55.499 (-17,3% rispetto all’anno precedente e -56,4% rispetto al 2010).(Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    Contraffazione, Minenna: nel 2021 sequestrati oltre 6 milioni pezzi

    (Teleborsa) – Nei primi 11 mesi del 2021, ammontano a 10.000 tonnellate di prodotti contraffatti, per un totale di oltre 6 milioni di pezzi, con un “valore di mercato” di svariate centinaia di milioni di euro. Lo ha detto il Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, Marcello Minenna nel corso dell’audizione presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.La rilevanza del fenomeno e i danni che la contraffazione può provocare al commercio lecito sono evidenti: un container di prodotti griffati contraffatti (realizzati con un costo di poche migliaia se non centinaia di euro), ha un “valore” commerciale, se spacciato per vero, che andrebbe da, a seconda dei prodotti, da 2 a 10 milioni di euro. Per quanto riguarda la tipologia di prodotti sequestrati si va dai medicinali ai giocattoli, dagli spumanti alle luminarie di Natale, passando dalle biciclette ai monopattini, carburanti, profumi, prodotti di bellezza e per la cura del corpo. Ancora diffusissima la contraffazione di capi di abbigliamento e scarpe. “Solo per fare degli esempi – ha spiegato Minenna – i nostri laboratori hanno accertato la presenza di urine di animali, utilizzate per la colorazione dei profumi, e vernice blu notoriamente utilizzata per le strisce stradali, per colorare delle repliche di un noto farmaco per le disfunzioni erettili”. “Per quanto riguarda la provenienza, – ha continuato – come luogo di produzione del contraffatto la Cina si conferma ai primi posti anche se il suo ruolo tende a scemare se si va a indagare sui paesi nei quali si effettuano le lavorazioni finali, compresa l’etichettatura del falso. In quel caso i protagonisti sono Paesi molto più vicini all’Italia”.”Dai dati emersi in audizione è sempre più evidente come nel nostro paese la contraffazione produca danni economici alle imprese sane, al mercato regolare e al settore del Made in Italy, e rappresenti un rischio concreto non solo per le tasche, ma anche per la salute dei consumatori”. Così il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, Simone Baldelli. “Un fenomeno, quello della contraffazione, che favorisce l’economia illegale e la criminalità, e va combattuto con gli strumenti di repressione e prevenzione che abbiamo a disposizione, ma anche attraverso la diffusione di informazioni utili ai consumatori e la promozione di una cultura del consumo responsabile” conclude. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 3,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 24 dicembre 2021, sono scesi di circa 3,6 milioni di barili a 420 MBG, contro attese per un decremento di 3,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una diminuzione di 1,7 milioni a 122,4 MBG, contro attese per nessuna variazione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 1,5 milioni a quota 222,7 MBG (non era attesa alcuna variazione).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,4 milioni a 595 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    Aedes SIIQ prevede EBITDA positivo nel 2022

    (Teleborsa) – Il CdA di Aedes SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan, ha approvato le linee guida del Budget 2022. Viene sottolineato che sono stati registrati ritardi nell’implementazione di alcune azioni previste dal Piano Industriale 2020-2026 (in particolare in relazione ai mancati incassi attesi dalla dismissione del portafoglio immobiliare) e che quindi sono stati individuati alcuni correttivi che prevedono il mantenimento di immobili già in portafoglio in luogo della loro cessione, e l’investimento in portafogli immobiliari a reddito, già individuati.Per il 2020 sono attesi ricavi da locazione e affitto non inferiori a 17,6 milioni di euro (dato da previsioni di Piano), “a seguito della proficua attività di asset management registrata nel 2021 che ha consentito di finalizzare nuovi importanti contratti sul portafoglio immobiliare già di proprietà del gruppo”, si legge in una nota. L’EBITDA è previsto in positivo (come previsto nel Piano), per effetto dell’incremento dei ricavi da locazione e affitto, e dell’ulteriore attività di contenimento dei costi, diretti e indiretti.Il GAV immobiliare sarà non inferiore a 450 milioni di euro (dato da previsioni di Piano), nonostante lo slittamento di alcuni sviluppi previsti a partire dal 2021, mediante il possibile mantenimento in portafoglio, a seguito della relativa messa a reddito, di immobili precedentemente sfitti (ora locati) e previsti in vendita, nonché a possibili nuove acquisizioni di ulteriori portafogli a reddito, da realizzarsi mediante dismissioni di asset non strategici e nuovo indebitamento finanziario a medio lungo termine. In merito a questo punto, viene sottolineato che ci “sono già alcune trattative in corso”. Inoltre, il loan to value, ovvero il rapporto tra il debito allocato sugli immobili e il relativo valore di mercato, viene previsto pari a circa il 50%, in linea con quanto previsto nel Piano. Infine, Aedes SIIQ afferma che le performance della società potrebbero portare in positivo il risultato d’esercizio 2022, “andando eventualmente a compensare in tale anno, a seguito dei ritardi registrati nello sviluppo, il mancato incremento di valore sul progetto del Caselle Open Mall, atteso da Piano già a partire dal 2022”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendite di case in corso novembre -2,2%

    (Teleborsa) – In USA frenano le compravendite in corso di abitazioni, stando al dato sui compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui. Nel mese di novembre, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è sceso del 2,2%, dai +7,5%, attestandosi a 122,4 punti dai 125,2 punti registrati a ottobre. Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti che indicavano un +0,5%.”Questo mese ci sono state meno operazioni azioni in sospeso per la vendita di case, cosa che attribuirei alla bassa offerta di alloggi, ma anche agli acquirenti che esitano sui prezzi delle case”, ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR. “Anche se non mi aspetto né una riduzione dei prezzi, né un altro anno di aumenti di prezzo a ritmo record, il mercato vedrà più inventario nel 2022 e questo aiuterà alcuni consumatori con l’accessibilità”, ha evidenziato.Yun ha fatto notare che la domanda di alloggi continua ad essere elevata, spiegando che le case messe sul mercato per la vendita passano da “in offerta” a “sotto contratto” in circa 18 giorni. “La sola concorrenza tra gli acquirenti è implacabile, ma quest’anno chi cerca casa ha dovuto anche fare i conti con gli impatti negativi delle interruzioni della catena di approvvigionamento e della carenza di manodopera”, ha affermato. “Questi aspetti, insieme ai prezzi esorbitanti e alla mancanza di case disponibili, hanno creato una stagione di acquisto molto più dura”, è la sua conclusione.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    FuelCell Energy, trimestrale delude il mercato. Titolo crolla

    (Teleborsa) – FuelCell Energy, società statunitense attiva nel settore delle celle a combustibile, ha registrato risultati finanziari deludenti per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2021, terminato il 31 ottobre 2021. I ricavi sono stati di 13,9 milioni di dollari, rispetto ai 17 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, e la perdita per azione di 0,07 dollari, contro i -0,08 dollari di un anno fa. Il mercato, secondo i dati Refinitiv, si aspettava entrate per 21,9 milioni di dollari e una perdita per azione di 0,04 dollari.”Siamo soddisfatti del continuo avanzamento durante tutto l’anno della nostra agenda strategica in termini di infrastrutture, soluzioni e talento per supportare il raggiungimento dei nostri obiettivi a lungo termine – ha affermato Jason Few, presidente e CEO – Abbiamo terminato l’anno fiscale 2021 con entrate leggermente inferiori rispetto all’anno fiscale 2020, ma abbiamo continuato a fare importanti progressi sui nostri progetti e sulle nuove tecnologie e applicazioni in fase di sviluppo”.In apertura di seduta a Wall Street, risulta in caduta libera Fuelcell Energy, che si attesta a 5,005, con un calo del 14,74%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 4,877 e successiva a 4,748. Resistenza a 5,217. LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, Bonomi: interventi tampone non sono soluzione a rincari

    (Teleborsa) – “Se qualcosa ci ha insegnato questo biennio di pandemia, che ancora non è finita e anzi rialza il livello della sua minaccia con nuove varianti e nuove chiusure in Paesi europei, è che, come Confindustria, dobbiamo affrontare tutte le vecchie e nuove sfide con un grande senso di compattezza e condivisione, innanzitutto al nostro interno”. Questa la considerazione messa nera su bianco dal Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nella lettera di fine anno inviata ai Presidenti delle associazioni aderenti al sistema confindustriale.”E’ la missione primaria – sottolinea – che considero assegnata alla mia presidenza, un quotidiano esercizio di ascolto nei confronti di voi tutti e un miglioramento dei nostri strumenti interni di compartecipazione a proposte e decisioni. Non è un caso se abbiamo destinato al coordinamento delle proposte delle nostre territoriali del Mezzogiorno uno sforzo straordinario rispetto al passato, più che mai necessario per i gap di sviluppo e reddito in quei territori, e alla peggior condizione delle locali pubbliche amministrazioni, per poter davvero efficacemente scaricare a terra i progetti del PNRR e le relative risorse”. “Tutti insieme, uniti, ce la faremo. Questa è la mia fiducia e il mio augurio per tutti voi per un felice anno nuovo”, termina Bonomi.Sul tema dei forti rincari dei costi dell’energia Confindustria “ha avviato da mesi un confronto tra i settori produttivi più duramente colpiti dagli aggravi di prezzo, nel tentativo di realizzare incontri operativi con il Governo. Quel che deve essere chiaro a tutti è che interventi tampone, principalmente a vantaggio delle sole utenze residenziali non risolveranno affatto il problema, che si abbatte anche sulle filiere industriali, con il rischio di impatti devastanti sui conti e addirittura sulla continuità produttiva”, sottolinea Bonomi. “Dovrebbe essere più che mai chiaro a tutti – rileva ancora – che il gas è una fonte necessaria proprio nella transizione alle rinnovabili. E per questo occorrerebbe sbloccare l’estrazione di risorse aggiuntive di gas italiane, in modo da raddoppiarne agevolmente la produzione attuale, fino a un terzo e oltre dei consumi industriali annuali. Servirebbero misure europee per la realizzazione di un vero mercato comune del gas, attraverso la costituzione anche di una riserva strategica che oggi, in realtà, non esiste a disposizione dei governi, ma vive di soli meccanismi di conferimenti privati che restano a disposizione di chi li fa. Germania e Francia hanno già adottato misure di contenimento dei costi per le filiere industriali che in Italia ancora mancano”.Arriva poi un alert sul settore dell’automotive che “rischia impatti catastrofici per l’adozione di un divieto temporalmente ravvicinato ai motori endotermici, come quello annunciato dal Comitato Interministeriale per la transizione energetica. Senza un accompagnamento adeguato, la filiera italiana dell’automotive rischia di esser distrutta, con effetti negativi non solo su centinaia di imprese ma su tutti i loro occupati”. Piuttosto al ribasso il giudizio sulla manovra: “l’insofferenza crescente dei partiti si è vista soprattutto nella prima Legge di Bilancio, che a nostro avviso avrebbe dovuto essere la prima del ‘ciclo Pnrr’: invece di essere un mattone fondativo della svolta, ha guardato più al breve periodo, di interesse della politica, piuttosto che al medio periodo, d’interesse per la crescita”. LEGGI TUTTO