Dicembre 2021

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    Gentiloni: “Possibile frenata economia, ma presto per stime”

    (Teleborsa) – “Ha poco senso fornire nuove previsioni, proprio in una fase in cui si sa così poco della nuova variante. Lo dice il commissario Ue al Bilancio Paolo Gentiloni alla Faz, sulle stime di crescita dell’UE per il 2021 e il 2022. “È vero che per il quarto trimestre 2021 abbiamo alcuni indizi che la crescita abbia subito un rallentamento. E che le nostre previsioni per l’intero anno fossero troppo ottimistiche rispetto alla situazione pandemica, che è peggiorata”. Le prossime stime arriveranno a febbraio, ma “è verosimile che l’economia rallenti anche prima, nel nuovo anno. Siamo comunque lontani dagli effetti delle precedenti ondate”, ha aggiunto Gentiloni. L’eurocommissario ha anche risposto a una domanda sulle aspettative sul nuovo Governo tedesco, e sui timori di alcuni a Bruxelles relativi a un possibile ritorno dell’austerità con il ministro delle Finanze liberale Lindner.”Ho parlato a lungo con Christian Lindner. È un convinto europeista. Che abbia le sue opinioni è del tutto normale. Ma come ognuno dei suoi predecessori non lavorerà soltanto per la Germania, bensì anche per l’Europa”. lntanto, arriva il nuovo alert dell’OMS. Il rischio rappresentato nel mondo dalla variante Omicron del Covid-19 rimane “molto alto”, così oggi l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Prove affidabili mostrano che Omicron ha un vantaggio di crescita rispetto alla variante Delta, con una capacità di raddoppiare in due o tre giorni”, aggiunge l’organizzazione constatando che “si osserva un rapido aumento dell’incidenza dei casi in un certo numero di paesi”.Oltre 935.000 casi di Covid sono stati registrati in media ogni giorno nell’ultima settimana a livello mondiale, vale a dire il livello più alto mai raggiunto dall’inizio della pandemia: è quanto risulta dai conteggi dell’agenzia di stampa Afp. LEGGI TUTTO

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    Imprese, Bankitalia: nel 2020 aumentato indebitamento per il 43% (+81 miliardi)

    (Teleborsa) – Nel 2020 e` aumentata la domanda di risorse finanziarie da parte delle imprese. Secondo i dati Invind, il 44 per cento delle imprese ha dichiarato di aver avuto un maggiore fabbisogno di indebitamento e ottenuto nuovi finanziamenti nel corso dell’anno (28 per cento nel 2019). In nove casi su dieci il nuovo prestito ha coinciso con l’intero importo richiesto all’intermediario. I dati di AnaCredit confermano un aumento dell’indebitamento rispetto al 2019 per il 43 per cento delle imprese, per un totale di circa 81 miliardi, e una sua riduzione per una quota analoga di imprese, per circa 45 miliardi nel complesso. È quanto emerge dalla nota “Indebitamento e liquidità delle imprese nel 2020: evidenze su microdati di impresa”, pubblicata dalla Banca d’Italia.Sia gli ampliamenti dell’esposizione bancaria sia le riduzioni sono fortemente concentrati. Oltre tre quarti degli 81 miliardi di maggior debito – rileva la nota – sono riconducibili al 5 per cento di imprese che hanno registrato l’espansione maggiore del proprio indebitamento. Si tratta soprattutto di imprese di grandi dimensioni, capogruppo, che hanno realizzato la maggior parte degli investimenti complessivi. Analogamente, i circa 45 miliardi di minore indebitamento sono riconducibili per i due terzi al 5 per cento di imprese che hanno registrato le riduzioni piu` consistenti. Anche il saldo finanziario e` stato molto eterogeneo, risultando negativo per il 40 per cento circa delle imprese, per un valore totale di 111 miliardi, a fronte di un flusso positivo pari a 224 miliardi generato dal restante 60 per cento delle imprese. Un ammontare di circa 96 miliardi di euro, pari al 43 per cento del flusso positivo, – spiega Bankitalia – e` riconducibile all’1 per cento delle imprese con i saldi piu` elevati. Il flusso negativo e` riconducibile per i tre quarti al 5 per cento di imprese che hanno registrato il minore saldo finanziario. Quasi un quarto delle imprese ha contemporaneamente generato un saldo finanziario positivo (per 93 miliardi) e aumentato i prestiti (per 35 miliardi) nel 2020.La relazione tra saldo finanziario e variazione dell’indebitamento bancario nel 2020 appare non lineare: ordinando le imprese sulla base dei ventili della distribuzione del saldo finanziario, l’aumento dei prestiti si concentra nelle due classi estreme. Questi due gruppi di imprese – conclude la nota – hanno anche realizzato circa il 65 per cento degli investimenti complessivi. LEGGI TUTTO

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    International Care Company, siglato accordo nel segmento Digital Health

    (Teleborsa) – International Care Company (ICC), società italiana attiva nei servizi di assistenza e quotata dall’8 dicembre su Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo con un partner tecnologico di livello internazionale per lo sviluppo di soluzioni innovative legate al telemonitoraggio. Non sono stati rivelati il nome del partner, la natura della collaborazione e i dettagli finanziari dell’operazione, che mira “a capitalizzare il vantaggio competitivo della società nel segmento Digital Health”, si legge in una nota. ICC intende sfruttare le opportunità che si apriranno nel settore, anche grazie agli ingenti investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).”La Digital Health rappresenta uno dei nostri segmenti di business fondamentali, un mercato in forte crescita e con enormi potenzialità di sviluppo – ha commentato l’AD Gualtiero Ventura – Gli importanti investimenti, di cui la nascita dell’app DOC24 già nel 2016, realizzati in questo settore ci posizionano in maniera ottima per affrontare le sfide del futuro e coglierne le opportunità, attraverso partnership e accordi di rilievo, come quello annunciato oggi, e tramite investimenti e realizzazione di soluzioni innovative in-house, così come abbiamo fatto in passato e continueremo a fare in futuro”. LEGGI TUTTO

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    Corre campagna vaccinale in Italia. Oggi parere Cts su quarantena

    (Teleborsa) – Omicron corre e, in parallelo, la campagna vaccinale nazionale accelera, facendo registrare, nella giornata di ieri oltre 619mila somministrazioni, dopo le 583mila di lunedì. Lo fa sapere la struttura commissariale di Francesco Figliuolo.In particolare, “ieri sono state inoculate 57mila prime dosi, 34mila delle quali in favore di bambini di età fra i 5 e gli 11 anni, mentre i richiami hanno superato quota 520 mila”.Alleggerire e cambiare il sistema del contact tracing, azzerando la quarantena per i vaccinati con booster che sono venuti a contatto con un positivo e, in questi casi, effettuare il tampone solo a chi in seguito dovesse risultare sintomatico. E’ quanto chiedono i governatori nell’ambito della Conferenza delle Regioni che si e’ riunita oggi e che invierà a breve un documento al Cts su questi aspetti. Attesa per l’ incontro dei presidenti di Regione con il Governo, dopo un pronunciamento del Cts previsto oggi sulla questione e un’eventuale circolare del ministero della Salute sui tempi di quarantena. Il mondo, intanto, ha registrato un nuovo record di casi di Covid in una settimana. Secondo un conteggio dell’agenzia France Presse su dati ufficiali, sono stati 6.550.000 quelli rilevati fra il 22 e il 28 dicembre: mai così tanti dall’inizio della pandemia. La media giornaliera è quindi, pari a oltre 935 mila al giorno. Il precedente record risale alla settimana fra il 23 e il 29 aprile di quest’anno con una media giornaliera che fu di 817 mila casi.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Borse europee in pausa dopo il rally. A Milano premiata BPER

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con gli investitori che continuano a monitorare l’andamento dei contagi da Covid-19. A Piazza Affari in luce BPER grazie all’accordo raggiunto con i sindacati sulla riorganizzazione dell’organico e al miglioramento dell’outlook da parte di Moody’s. Sempre sul fronte banche, l’assemblea degli azionisti di Banca Popolare di Sondrio hanno deliberato la trasformazione in SpA della banca.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,13. Lieve calo dell’oro, che scende a 1.795,7 dollari l’oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 75,43 dollari per barile, in calo dello 0,72%.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +136 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all’1,13%.Tra i listini europei piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,39%, si muove in territorio positivo Londra, mostrando un incremento dello 0,82%; senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,54% sul FTSE MIB, troncando così la scia rialzista sostenuta da cinque guadagni consecutivi, iniziata il 21 di questo mese; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.882 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, composta Campari, che cresce di un modesto +0,9%.Performance modesta per Italgas, che mostra un moderato rialzo dello 0,67%.Resistente Amplifon, che segna un piccolo aumento dello 0,62%.Inwit avanza dello 0,57%.Le peggiori performance, invece, si registrano su CNH Industrial, che ottiene -1,28%.Scivola ENI, con un netto svantaggio dell’1,24%.In rosso Nexi, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,24%.Spicca la prestazione negativa di Stellantis, che scende dell’1,20%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Brunello Cucinelli (+1,94%), Ferragamo (+1,94%), Datalogic (+0,92%) e GVS (+0,86%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Banca Ifis, che ottiene -2,88%.Pesante Saras, che segna una discesa di ben -2,4 punti percentuali.Alerion Clean Power scende dell’1,53%.Calo deciso per Credem, che segna un -1,36%. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank, multa da 8,66 milioni di euro per controlli su Euribor

    (Teleborsa) – L’autorità tedesca per i mercati finanziari (BaFin) ha inflitto a Deutsche Bank una sanzione amministrativa pari a 8,66 milioni di euro dopo i controlli legati all’Euro Interbank Offered Rate (Euribor). “Occasionalmente la banca non ha predisposto sistemi preventivi, controlli e misure efficaci”, ha affermato BaFin in un comunicato, aggiungendo che la banca tedesca può presentare ricorso. L’Euribor è derivato dal tasso di interesse medio al quale le banche prendono in prestito denaro l’una dall’altra.Deutsche Bank, uno dei principali gruppi bancari mondiali, ha detto di aver accettato la sanzione e di aver implementato misure per migliorare i propri controlli. “Deutsche Bank non dispone di indicazioni che le problematiche che hanno portato alla multa si siano tradotte in richieste non corrette per l’amministratore dell’indice di riferimento”, ha specificato in una nota. La banca ha accettato nel 2015 di pagare 2,5 miliardi di dollari di multe alle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti e del Regno Unito per tentativi di manipolazione dei tassi di interesse di riferimento.Intanto, è debole la performance di Deutsche Bank sulla borsa di Francoforte, dove scambia con un ribasso dell’1,06%, portandosi a quota 11,15 euro. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 11,1 e successiva a quota 11,05. Resistenza a 11,26. LEGGI TUTTO

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    Tesla, Musk vende azioni per 1,02 miliardi di dollari ed esercita opzioni

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha venduto altre 934.090 azioni del produttore statunitense di veicoli elettrici, pari a circa 1,02 miliardi di dollari, secondo documenti finanziari depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC). Musk, che guida anche SpaceX, ha inoltre esercitato opzioni per acquistare quasi 1,6 milioni di azioni Tesla a un prezzo di 6,24 dollari per azione, grazie a un pacchetto retributivo del 2012. Con l’esercizio delle opzioni su 1,6 milioni di azioni, ha esercitato tutte le opzioni, su 22,8 milioni di azioni, in scadenza ad agosto 2022.Le azioni di Tesla hanno perso circa un quarto del loro valore dopo che Musk ha dichiarato, a inizio novembre, che avrebbe venduto il 10% della sua partecipazione nella società che ha fondato, se i suoi follower su Twitter fossero stati d’accordo. In realtà, una parte importante delle vendite che hanno seguito il sondaggio su Twitter faceva parte di un piano adottato da Musk a settembre. Secondo le norme definite “rule 10b5-1”, i CEO possono infatti negoziare le proprie azioni come parte di un piano preannunciato di gestione del portafoglio, per evitare accuse di insider trading.Con le ultime opzioni esercitate, la partecipazione di Musk in Tesla è aumentata da circa 170,5 milioni di azioni a oltre 177 milioni di azioni, secondo i calcoli del Wall Street Journal. Il titolo Tesla ha parzialmente rimbalzato dal sell-off originato dal sondaggio Twitter, ma è ancora sotto il massimo storico di 1.229,91 dollari raggiunto a inizio dello scorso mese. La seduta di ieri si è chiusa a 1.088,5 dollari. LEGGI TUTTO

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    Industria calzaturiera italiana: nel 2021 crescono fatturato (+19,5%) ed export (+17,6%)

    (Teleborsa) – Il comparto calzaturiero italiano resiste alla crisi e nei primi nove mesi del 2021 segna un recupero a doppia cifra del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+19,5%). È quanto emerge dall’analisi effettuata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici che stima anche, secondo le prime proiezioni, una chiusura del fatturato a +16,2% nei dodici mesi ma con un gap compreso tra il -10 e il -15% rispetto ai livelli 2019 antecedenti l’emergenza sanitaria.Se la maggioranza delle imprese – sulla base del campione di Associati intervistati – ha segnalato almeno un avvio di recupero, registrando un incremento sui livelli fortemente penalizzanti dei primi 9 mesi 2020, il vigore della ripresa non è stato uniforme e, soprattutto, – rileva lo studio – in molti casi non è stato sufficiente a ripianare le perdite subite l’anno precedente. Solo 1/3 delle aziende ha infatti dichiarato di aver superato, o almeno eguagliato, i livelli di fatturato di gennaio-settembre 2019 pre-Covid.Bene l’export settoriale che segna +17,6% in valore nel complesso e +16,3% in quantità. Tutte le prime 20 destinazioni – con la sola eccezione di Regno Unito, Giappone e Corea del Sud (che registra un primo rallentamento dopo nove anni di crescita ininterrotta) – mostrano un trend positivo sul 2020 quasi sempre con recuperi a due cifre, almeno in valore.”Dopo lo shock del 2020, quest’anno il settore è ripartito – spiega il presidente di Assocalzaturifici, Siro Badon – nonostante un terzo trimestre fiacco, con domanda interna ed estera di poco sopra i livelli dello scorso anno dopo il forte rimbalzo nella frazione precedente che si raffrontava con l’attività ridotta del lockdown. Sebbene registriamo recuperi a due cifre nelle principali variabili congiunturali, dobbiamo ancora colmare il divario con la situazione pre-Covid. I risultati migliori vengono dalle esportazioni, che si attestano, trainate dalle griffe internazionali del lusso, a ridosso dei livelli 2019 pre-pandemia (-2,7%, seppur con un -7% in volume). Buoni gli scambi con Francia (+25% in valore sui primi 9 mesi 2020) e Svizzera (+19%), tradizionalmente legate al terzismo, USA (+38%) e Cina (+50%, che ha già abbondantemente superato, +26%, i livelli 2019). Sia i mercati dell’Unione Europea che quelli extra-UE evidenziano aumenti a doppia cifra in valore sul 2020 (+19% e +16,3% rispettivamente); ma solo i primi risultano aver appianato il divario con due anni addietro. A fronte di un consolidamento del saldo commerciale (+24,6%), si rileva una dinamica non particolarmente esaltante nei consumi interni (+10,5% in spesa gli acquisti delle famiglie, ancora al di sotto di un 15% rispetto a due anni addietro), a cui si aggiunge tuttora una forte sofferenza dello shopping dei turisti stranieri”.Per quanto riguarda gli acquisti delle famiglie, la disaggregazione per segmento merceologico evidenzia nei primi 9 mesi incrementi attorno al +6% in spesa per le calzature classiche per uomo e del +10% per quelle per donna (entrambe le voci restano però al di sotto di oltre il -20% rispetto al pre-crisi); +7,6% le scarpe da bambino; +14,2% per le sportive e le sneakers (con un gap del -7% sul 2019); aumento contenuto per la pantofoleria (+4,2%), la tipologia più utilizzata durante il lungo lockdown e conseguentemente la più vicina ora alla situazione pre-Covid (-2,8%). L’analisi condotta – si legge nel rapporto – evidenzia come alcuni fattori possano ostacolare la ripresa e il ritorno alla normalità, tra cui, oltre ad una nuova ondata di contagi, gli aumenti nei prezzi delle materie prime e dell’energia. LEGGI TUTTO