12 Gennaio 2022

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    Banco BPM, emesso bond 10 anni Tier 2 da 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banco BPM ha emesso con successo un bond subordinato Tier 2, con scadenza dieci anni (gennaio 2032), rimborsabile anticipatamente cinque anni prima della scadenza, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L’operazione, si legge in una nota, “testimonia la fiducia del mercato verso il gruppo” e “contribuisce all’ulteriore rafforzamento della già robusta struttura di capitale della banca”. Il titolo era riservato agli investitori istituzionali ed è stato emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes dell’emittente.Il titolo è stato emesso ad un prezzo pari a 99,521 e paga una cedola fissa del 3,375% per i primi 5 anni; se l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato la cedola per il successivo periodo fino a scadenza verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap a 5 anni alla fine del quinto anno, aumentato di uno spread pari a 340 bps. Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente asset manager (55%) e banche (15%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Regno Unito col 24%, Paesi Nordici con il 21%, la Francia con il 14% e Germania, Austria e Svizzera con complessivamente 5%) e dell’Italia col 33%.Banca Akros (appartenente al gruppo Banco BPM), Barclays, Credit Suisse, Goldman Sachs, JPMorgan e Société Générale hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Crédit Agricole Italia, emesso covered bond per 1,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Crédit Agricole Italia ha emesso con successo un covered bond dual-tranche per complessivi 1,5 miliardi di euro, dopo aver raccolto ordini per più di 2 miliardi di euro. L’operazione, secondo la società, testimonia l’apprezzamento degli investitori, visto anche l’attuale contesto caratterizzato da “uno straordinario livello di offerta”. La scadenza a 20 anni, viene sottolineato, “è stata pensata per rispondere ai fabbisogni degli investitori di lungo termine e testimonia la fiducia che il mercato ripone nella solidità del gruppo, seppur in uno scenario di tassi crescenti”.Le due tranche hanno le seguenti caratteristiche: 1 miliardo di euro, durata 10 anni (scadenza 20 gennaio 2032) a tasso mid swap maggiorato di uno spread di 10 punti base e cedola annua lorda pari a 0,375%, 80 bps sotto il rendimento di BTP di durata analoga; 500 milioni di euro, durata 20 anni (scadenza 20 gennaio 2042) a tasso mid swap maggiorato di uno spread di 20 punti base e cedola annua lorda pari a 0,750%, 107 bps sotto il rendimento di BTP di durata analoga.Sono pervenuti oltre 80 ordini, con una preponderante componente internazionale. In conseguenza dell’elevato livello di domanda sulla tranche a 10 anni, l’emittente ha accettato di aumentare l’importo dagli attesi 750 milioni di euro a 1 miliardo di euro, mentre è stata confermata a 500 milioni di euro la taglia della tranche a 20 anni. Si prevede un rating pari a Aa3 da parte di Moody’s. L’emissione è stata curata da Crédit Agricole CIB, con joint bookrunners Credit Agricole CIB, IMI-Intesa, Natixis, RBI, SEB e UniCredit. LEGGI TUTTO

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    Moderati guadagni alla Borsa di New York. Positivi i titoli tech

    (Teleborsa) – Lieve aumento per la Borsa di Wall Street dopo la diffusione dei dati sui prezzi al consumo di dicembre, che sono saliti secondo le attese del mercato. Questo ha tranquillizzato gli investitori che temevano un innalzamento più rapido del previsto dei tassi da parte della FED, spingendo al rialzo i colossi della tecnologia e permettendo al Nasdaq di essere il migliore tra i tre principali indici. Nella giornata di ieri il presidente della FED Jerome Powell ha affermato che la banca centrale aumenterà i tassi di interesse quest’anno e che farà ciò che è necessario per arginare l’impennata dell’inflazione.Il Dow Jones sale dello 0,25% a 36.344 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 4.732 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,64%); come pure, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,47%). Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti informatica (+0,77%), beni di consumo secondari (+0,68%) e telecomunicazioni (+0,67%). Intanto, cresce l’attesa per la diffusione dei risultati trimestrali delle grandi banche statunitensi: le prime sono JPMorgan Chase, Citigroup e Wells Fargo nella giornata di venerdì.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Salesforce.Com (+1,69%), Microsoft (+1,49%), Nike (+1,44%) e Caterpillar (+1,23%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Goldman Sachs, che ottiene -2,29%.Johnson & Johnson scende dell’1,07%.Contrazione moderata per Merck, che soffre un calo dello 0,84%.Sottotono Walgreens Boots Alliance che mostra una limatura dello 0,76%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Bed Bath & Beyond (+5,34%), Dish Network (+4,20%), Applied Materials (+3,65%) e Tesla Motors (+3,35%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Biogen, che prosegue le contrattazioni a -6,67%.Crolla Ebay, con una flessione del 3,03%.Vendite a piene mani su Henry Schein, che soffre un decremento del 3,02%.Andamento cauto per Garmin, che mostra una performance pari a -2,73%. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, emesso bond perpetuo At1 per 150 milioni di euro

    (Teleborsa) – BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha emesso con successo un prestito obbligazionario da qualificarsi quale capitale addizionale di classe 1 (At1), destinato a investitori istituzionali, per un ammontare pari a 150 milioni di euro. L’operazione intende ottimizzazione e rafforzare la struttura di capitale della banca, nonché diversificare le sue fonti finanziarie, sottolinea una nota. Il prestito obbligazionario ha attirato principalmente hedge fund e asset management, con una ampia distribuzione geografica nell’allocazione finale per l’80% in UK e in Italia. La data di regolamento dell’emissione è prevista per il 19 gennaio 2022 e il titolo è destinato alla quotazione sulla Borsa di Dublino.I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria della banca) ed è prevista una facoltà di rimborso anticipato. La cedola è semestrale, non cumulativa e, con riferimento ai primi 5,5 anni del titolo, fissata al 5,875%; in seguito, ove non venga esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento, maggiorato dello spread originario. Il pagamento delle cedole è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni. Il trigger del 5,125% sul Common Equity Tier1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente CET1 del gruppo o della banca scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell’importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari e stesso livello di subordinazione.Contestualmente, BFF Bank ha reso noto di aver approvato un programma di riacquisto avente ad oggetto i seguenti prestiti obbligazionari: €200,000,000 2.00 per cent. Notes due 2022 e €300,000,000 1.750 per cent. Senior Preferred Notes due 23 May 2023. A seguito della tender offer annunciata e conclusa lo scorso giugno 2021, rimangono in circolazione circa 42,8 milioni di euro in ammontare nominale di Obbligazioni 2022 e circa 40 milioni di euro in ammontare nominale di Obbligazioni 2023.Le operazioni di riacquisto potranno riguardare l’intero importo delle Obbligazioni in circolazione e saranno effettuati mediante contropartita diretta sul mercato fino al 30 giugno 2022, si legge nella nota. Il prezzo massimo a cui avverranno gli acquisti cambierà in funzione delle variazioni quotidiane del titolo. “Il programma di riacquisto è volto a consentire alla banca di ottimizzare la propria struttura patrimoniale e di utilizzare proattivamente la propria liquidità disponibile, pur mantenendo un approccio prudente alla liquidità”, viene sottolienato. I titoli riacquistati saranno annullati. LEGGI TUTTO

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    Sesa non più qualificabile come PMI per eccessiva capitalizzazione

    (Teleborsa) – Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, ha comunicato di non essere più qualificabile come Piccola e Media Impresa (PMI). A seguito della progressiva crescita della capitalizzazione di mercato, Sesa ha infatti superato la relativa soglia di riferimento per tre anni consecutivi (2019-2020-2021). La società capitalizza oggi oltre 2,5 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    doValue aggiunge Waterwheel Capital Management a proprio portafoglio clienti

    (Teleborsa) – doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha comunicato l’introduzione di Waterwheel Capital Management al proprio portafoglio clienti attraverso il completamento di Progetto Mexico, la cartolarizzazione HAPS da 3,2 miliardi di euro in Grecia. Fondato nel novembre 2017, Waterwheel Capital Management è un investitore istituzionale con sede negli Stati Uniti e attualmente concentrato sul mercato greco.La società italiana ricorda che, nella prima metà del 2021, Eurobank ha iniziato il processo di cartolarizzazione HAPS per il Portafoglio Mexico da 3,2 miliardi di euro (già in gestione da parte di doValue). Nel contesto del Progetto Mexico, Waterwheel Capital Management ha acquisito una quota del 90% nelle note mezzanine e junior della cartolarizzazione del portafoglio, mentre doValue ha mantenuto il relativo incarico di servicing sul Portafoglio Mexico. LEGGI TUTTO

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    Patto Stabilità, Regling (MES): limite 60% debito-PIL non serve più

    (Teleborsa) – Il limite del 60% ai livelli di debito-PIL degli Stati, fissato dal Patto di Stabilità e di crescita, oggi “non serve più”, perchè i Paesi dell’area euro sono in grado di sopportare livelli di indebitamento anche più elevati.Lo ha sostenuto il direttore del MES, il fondo anticrisi europeo, il tedesco Klaus Regling, intervenendo a uno dei panel di discussione durante la conferenza annuale della Banca europea degli investimenti. Si parlava di regole di bilancio, debiti pubblici e politica monetaria, e inevitabilmente buona parte della discussione si è concentrata sulla riforma del Patto di Maastricht, che dopo una pausa nel pieno della crisi pandemica ha visto la discussione ripartire nei mesi scorsi. “La questione chiave è dove possiamo trovare consenso – ha detto Regling – perchè ci serve consenso per cambiare le regole. Ora però ci sono anche ragioni di fondo in più per una revisione, perchè a seguito della crisi si parte da livelli di debito più alti e il declino dei tassi a lungo termine andato avanti per decenni ci consente cambiamenti al Patto”.”L’obiettivo primario resta quello della sostenibilità dei debiti di tutti i Paesi – specifica -. Ma direi che siamo fortunati, perchè oggi la capacità di sopportare debiti dei nostri Paesi è più elevata”. E per questo “penso che il limite al debito-Pil del 60% non sia più necessario, penso che oggi possa essere più alto”. Si tratta di un elemento rilevante perchè questa soglia limite del debito-Pil è usata come riferimento per stabilire, da parte della Commissione europea, sulla base delle attuali regole del Patto, percorsi di rientro dei paesi sul medio termine, per evitare procedure di infrazioni. E le norme attuali stabilirebbero l’obbligo di effettuare una riduzione pari a un ventesimo l’anno della parte di debito eccedente questa soglia del 60% del PIL. Che nel caso italiano, partendo dai livelli di debito-Pil post crisi pandemica, sarebbe uno sforzo correttivo enorme e con ogni probabilità autodistruttivo per l’economia.Ad ogni modo “ci sono anche motivi di cautela – precisa il capo del Mes -. I tassi saliranno rispetto ai livelli attuali, anche se non drammaticamente, ma saliranno con la normalizzazione della politica monetaria. E i costi dovuti all’invecchiamento delle popolazioni e ai cambiamenti del clima non sono pienamente tenuti in conto. Infine, i Paesi devono essere pronti per le prossime crisi”. LEGGI TUTTO

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    Borgosesia, proposta la nomina di due nuovi consiglieri

    (Teleborsa) – Borgosesia, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli investimenti in asset non performing e alternativi, ha ricevuto una proposta relativa alla nomina di nuovi componenti del consiglio di amministrazione da parte del maggiore azionista Dama Srl. La comunicazione si riferisce all’assemblea ordinaria degli azionisti convocata per il 21 gennaio 2022, avente ad oggetto, tra l’altro, la nomina di due nuovi membri del CdA.Dama propone che vengano nominati, come nuovi consiglieri, Pappalardo Olgiati Alessandro Ugo Livio e Merendino Giada, proponendo di attribuire agli stessi un compenso in linea con quanto attribuito agli altri componenti non esecutivi del consiglio. Borgosesia rende noto che i candidati hanno già rilasciato la propria dichiarazione con la quale accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità. LEGGI TUTTO