4 Maggio 2022

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    Moncler, ricavi balzano a 590 milioni di euro in 1° trimestre 2022

    (Teleborsa) – Moncler, azienda di lusso italiana quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 589,9 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto al primo trimestre del 2021 (+60% a cambi costanti, cFX) e del +58% cFX rispetto al primo trimestre 2019. In particolare, i ricavi del brand Moncler sono stati pari a 473,4 milioni, in crescita del 30% rispetto al primo trimestre del 2021 (+29% cFX) e del +27% cFX rispetto allo stesso periodo del 2019. La Cina cresce a doppia cifra nel trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante i lockdown nel mese di marzo, e raddoppia il fatturato rispetto al Q1 2019. In ulteriore accelerazione il canale DTC e gli USA rispetto ai livelli pre-pandemia.I ricavi del brand Stone Island sono stati pari a 116,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto agli 88,1 milioni nel primo trimestre del 2021, non consolidati nei risultati di Gruppo (+31% cFX), e del 67% rispetto al primo trimestre 2019.”Il 2022 è iniziato con risultati importanti per il nostro gruppo – ha commentato l’AD Remo Ruffini – Nel trimestre i ricavi sono cresciuti del 60% rispetto allo scorso anno con un deciso contributo di entrambi i nostri marchi. Moncler, in particolare, ha registrato un’ottima performance anche rispetto ai livelli pre-pandemia con tutte le region in solida crescita a doppia cifra e DTC e USA in ulteriore accelerazione”.”Ma, come spesso dico commentando il primo trimestre, l’anno è appena iniziato – ha aggiunto – Ed oggi questa frase sembra avere ancora più importanza dato il protrarsi dell’emergenza sanitaria in alcune parti del mondo e il conflitto in Ucraina. Ciononostante, rimango fiducioso per il futuro. Abbiamo marchi con grandi potenzialità inespresse e territori ancora inesplorati; community da rafforzare e nuove da raggiungere; un’organizzazione flessibile, pronta ad accogliere le sfide e le opportunità del settore, e una visione forte e distintiva che sa sempre evolversi per continuare ad essere fonte di ispirazione”. LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni al 9,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 4 maggio 2022, sono state presentate 331.109 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 9.256.495, pari al 9,654% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Johanna Montoya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Enel, utile e ricavi in netto rialzo in Q1. Confermata guidance 2022

    (Teleborsa) – Enel ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi a 34.958 milioni di euro, in aumento dell’89,1% rispetto ai 18.4901 milioni di euro nel primo trimestre del 2021. La multinazionale italiana dell’energia spiega che la variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti. L’EBITDA ordinario si è assestato a 4.486 milioni di euro (4.1992 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +6,8%), con l’incremento del margine che è arrivato dalle maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity. Il risultato netto ordinario è stato di 1.443 milioni di euro (+18,9%), mentre il risultato netto pari a 1.430 milioni di euro (+21,6%).”Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders – ha commentato Francesco Starace, CEO del gruppo Enel – Grazie all’integrazione del gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022″.L’indebitamento finanziario netto si è assestato a 59.130 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021, +13,8%). Il dato è in aumento principalmente per gli investimenti del periodo, per l’acquisizione di ERG Hydro S.r.l.3 in Italia, per il negativo andamento dei flussi di cassa operativi e per l’effetto cambi negativo. Gli investimenti sono stati pari a 2.533 milioni di euro (2.035 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +24,5%). Viene spiegato che l’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali.La potenza efficiente netta installata totale di Enel nel primo trimestre 2022 è pari a 88,1 GWGW, in aumento di 1,0 GW rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente a seguito dell’installazione di nuova capacità sol are (+0,5 GW) ed eolica (+0,08 GW). Inoltre, sono stati acquistati nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) ed è stato dismesso un impianto ad olio combustibile in Cile (0,03 GW). L’energia netta prodotta è stata pari a 59,2 TWh, con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+10,2%). La guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 nel novembre 2021 è confermata: nel 2022, il gruppo prevede un EBITDA ordinario compreso tra 19 e 19,6 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 5,6 e 5,8 miliardi di euro.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Orsero, bilancio di sostenibilità 2021: ridotti consumi idrici e delle navi

    (Teleborsa) – Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, ha presentato, in occasione dell’assemblea degli azionisti, il Bilancio di Sostenibilità 2021. Sono tre i principali temi su cui la società ha lavorato nel corso dello scorso esercizio: il valore delle persone, l’impatto sul pianeta e una alimentazione sana e sostenibile. “Prosegue il nostro cammino verso la sostenibilità – ha dichiarato Raffaella Orsero, Vicepresidente e CEO di Orsero – attraverso il quale ci proponiamo di coniugare lo sviluppo sostenibile con la crescita del nostro business, fondamentale per qualsiasi azienda, creando valore nel medio-lungo periodo per tutti i nostri stakeholder”.”Il 2021 è stato un anno strategico sotto questo punto di vista – ha aggiunto – Abbiamo creato una funzione dedicata alla gestione della sostenibilità, adottato una piattaforma online per agevolare la raccolta delle informazioni e dei dati, definito la Policy di Sostenibilità di gruppo e aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, il patto mondiale che incoraggia le aziende a condurre il proprio business responsabilmente, perseguendo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030. Lo scorso febbraio, inoltre, abbiamo presentato il nostro primo Piano Strategico di Sostenibilità e formalizzato 11 obiettivi concreti con i quali fornire un prezioso contributo per la creazione di un sistema alimentare sostenibile”.Per quanto riguarda il valore delle persone, Orsero afferma che l’attenzione ai propri dipendenti è testimoniata dalla qualità dei rapporti di lavoro, che vede l’82% del personale assunto con contratti a tempo indeterminato, dalla consistenza delle attività di formazione (il 15% in più rispetto al 2020), e dall’attivazione della piattaforma Talent LMS per la diffusione dei documenti aziendali e l’erogazione dei corsi di formazione.Dal punto di vista dell’impatto sul pianeta, tra le altre cose, viene evidenziato che il 2021 ha visto un miglioramento della performance ambientale del gruppo grazie ad una riduzione dei consumi idrici e una diminuzione di tutti i consumi energetici delle navi, in particolare del consumo di diesel (-13%), del LUBOIL (-21%) e del VLSFO (-2%). Sul fronte della promozione di un’alimentazione sana, Orsero si è impegnato per garantire rigorosi standard di tracciabilità, qualità e sicurezza alimentare: nel 2021 sono stati effettuati solo in Europa più di 8.800 controlli qualità al giorno. LEGGI TUTTO

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    Robinhood lancia servizio di prestito titoli

    (Teleborsa) – Robinhood, popolare app per piccoli investitori e società quotata al Nasdaq, ha lanciato un programma di prestito titoli, che consente agli utenti del broker online di prestare le azioni che possiedono ai partecipanti al mercato e di riscuotere passivamente una parte delle commissioni. Una volta che le azioni sono state prestate, i clienti possono monitorare i guadagni, vedere le loro posizioni e abilitare o disabilitare il prestito titoli in qualsiasi momento.”La nostra versione di Stock Lending consente ai clienti di far fruttare i propri investimenti mantenendoli semplici – ha affermato Steve Quirk, Chief Brokerage Officer – Robinhood si occupa di trovare mutuatari e gestire le transazioni mentre i clienti possono aggiungere una potenziale fonte di reddito passivo ricorrente al loro portafoglio”. “Siamo entusiasti di abbattere l’ennesima barriera e democratizzare un prodotto che è stato storicamente preservato per i ricchi con alte barriere all’ingresso”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    MFE voterà contro atti supervisory board in assemblea Prosieben

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) ha deciso di votare contro l’approvazione degli atti del Supervisory Board per le attività 2021 in occasione dell’assemblea generale degli azionisti di Pro Sieben Sat 1 (in programma domani, 5 maggio 2022). Il gruppo di Cologno Monzese si dice “non soddisfatto” della gestione del governo societario da parte del Supervisory Board, che “ha avviato un processo di successione non rispettoso degli standard internazionali di trasparenza minimi”.In una nota, MFE cita il rifiuto del Supervisory Board ad accogliere la richiesta di esame individuale e non collettivo dell’attività 2021 dei membri del Board stesso, contrariamente a quanto previsto sia dalle leggi tedesche sia dalle migliori pratiche internazionali. “Una dettagliata relazione sulle motivazioni della decisione di voto contrario è stata oggetto di una lettera riservata inviata a ciascun membro del Supervisory Board”, si legge nel comunicato. Inoltre, MFE ha deciso di sostenere la proposta di elezione di Andreas Wiele a membro e futuro Presidente del Supervisory Board, considerata “un primo segnale tangibile di un cambiamento nella governance dell’azienda”.In un altro passaggio, MFE afferma di vedere “con soddisfazione l’obiettivo a medio termine di un’ambiziosa crescita organica annua (escluse operazioni di M&A) del 4%-5%, crescita che dovrebbe consentire un aumento annuo della generazione di cassa di circa l’8%-10%”. Previsioni definite “molto positive”, ma che “sfortunatamente non vengono ancora rispecchiate nel prezzo attuale delle azioni”. Per tutti questi motivi, MFE ha deciso di sostenere in Assemblea la gestione in atto della società e di votare a favore dell’approvazione formale degli atti dell’Executive Board.Infine, la ex Mediaset “si dichiara preoccupata per il fatto che alcuni commenti rivolti a singoli azionisti proprio in vista dell’assemblea potrebbero creare agitazione tra gli stakeholder e non favorire un rapporto di fiducia”. LEGGI TUTTO

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    Terna, accordo con università per avviare progetto Tyrrhenian Lab

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha firmato con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno l’accordo di collaborazione che sancisce l’avvio formale del Tyrrhenian Lab. Il progetto, per il quale l’azienda guidata da Stefano Donnarumma investirà complessivamente 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni, intende istituire un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle rispettive città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna.L’accordo è stato siglato da Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, e dai Rettori dei tre atenei coinvolti: il Prof. Francesco Mola per l’Università di Cagliari, il Prof. Massimo Midiri per l’Università di Palermo e il Prof. Vincenzo Loia per l’Università di Salerno.”Il Tyrrhenian Lab, approvato nell’ambito del recente aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 Driving Energy di Terna, sarà parte integrante e permanente della nostra organizzazione. Uno dei valori più importanti per un’azienda è, senza dubbio, quello dello sviluppo delle capacità tecnologiche e imprenditoriali – ha dichiarato Del Pizzo – Il progetto dimostra ancora una volta il senso di responsabilità che Terna ha nei confronti del settore della trasmissione di energia elettrica: l’innovazione tecnologica nel nostro mercato è ancora tutta da costruire – ha aggiunto Del Pizzo – e noi, in quanto operatore nazionale, abbiamo il compito di formare e sviluppare professionalità di eccellenza. Il Mezzogiorno si conferma per Terna una fonte di forte sviluppo, in termini sia di nuove infrastrutture sia di competenze altamente specializzate”.Grazie al Tyrrhenian Lab, Terna prevede, tra l’autunno del 2022 e il 2025, la formazione di più di 150 figure di elevata professionalità alle quali sarà erogato un master universitario di 12 mesi incentrato sullo sviluppo di competenze tecnologiche e strategiche funzionali alla trasformazione digitale e alla transizione energetica del paese. Gli studenti, una volta completati i 12 mesi di master, potranno poi essere assunti nelle sedi territoriali Terna delle tre città. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero aprile scende a 57,1 punti

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano si rafforza, anche se meno delle attese. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 57,1 punti ad aprile 2022 dai 58,3 punti del mese precedente, facendo tuttavia peggio delle attese del mercato che erano per un aumento fino a 58,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è salita a 59,1 punti dai 55,5 del mese precedente e quella sugli ordini è scesa a 54,6 punti da 60,1 punti. Quella dell’occupazione è passata a 49,5 punti da 54, mentre la componente sui prezzi si è attestata a 84,6 punti da 83,8. LEGGI TUTTO