Maggio 2022

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    USA, PMI Chicago maggio migliora a 60,3 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, confermandosi in zona espansione. Nel mese di maggio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 60,3 punti dai 56,4 punti del mese precedente. Il dato risulta anche superiore alle attese degli analisti, che erano per una discesa fino a 55 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in calo dopo il mini rally. Preoccupa l'inflazione

    (Teleborsa) – Dopo il balzo di venerdì scorso e la chiusura per festività della giornata di ieri, i mercati statunitensi tornano a scendere. La preoccupazione principale continua a essere l’alta inflazione. “Un’inflazione più alta e una crescita più lenta sono ora l’opinione condivisa, ma ciò non significa che sia completamente scontata. Più i prezzi delle azioni salgono, più la FED sarà aggressiva”, hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley in una nota. Anche l’inflazione nell’eurozona ha raggiunto un nuovo massimo storico, intensificando il dibattito presso la Banca centrale europea sulla rapidità con cui aumentare i tassi di interesse.Intanto, si mantengono in crescita a un ritmo elevato i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di marzo 2022 (sia per quanto emerso dai dati S&P Case-Shiller che da quelli della Federal Housing Finance Agency).Segno meno per il listino USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il Dow Jones che accusa una discesa dell’1,24%, arrestando la serie di sei rialzi consecutivi, avviata il 20 di questo mese; sulla stessa linea, si muove in retromarcia l’S&P-500, che scivola a 4.113 punti. In rosso il Nasdaq 100 (-0,97%); sulla stessa linea, in discesa l’S&P 100 (-0,99%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti sanitario (-1,75%), utilities (-1,65%) e beni industriali (-1,58%).La sola Blue Chip del Dow Jones in sostanziale aumento è Chevron (+0,85%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Johnson & Johnson, che prosegue le contrattazioni a -2,40%.Sessione nera per Coca Cola, che lascia sul tappeto una perdita del 2,26%.In perdita 3M, che scende del 2,21%.Pesante Boeing, che segna una discesa di ben -2,1 punti percentuali.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Dexcom (+9,47%), JD.com (+4,82%), Pinduoduo Inc Spon Each Rep (+4,36%) e Baidu (+2,83%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Illumina, che prosegue le contrattazioni a -4,93%.Seduta negativa per Constellation Energy, che scende del 4,32%.Sensibili perdite per Old Dominion Freight Line, in calo del 3,30%.In apnea Lam Research, che arretra del 2,76%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Martedì 31/05/202215:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 20%; preced. 20,3%)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 1,9%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 55 punti; preced. 56,4 punti)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 103,9 punti; preced. 107,3 punti)Mercoledì 01/06/202215:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 59,2 punti). LEGGI TUTTO

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    USA, indice prezzi case S&P Case-Shiller marzo +3,1% m/m +21,2% a/a

    (Teleborsa) – Accelera la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a marzo 2022. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 21,2% rispetto al +20,3% del mese precedente e il +20% del consensus.Su base mensile si registra un aumento del 3,1%, rispetto al +2,4% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita del 2,4% contro il +2,4% del mese precedente e il +2% atteso.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Energia, Giorgetti: decisioni coraggiose o si paga prezzo

    (Teleborsa) – “Abbiamo bloccato progetti di rigassificatori già definitivi, potrebbero ripartire” con le dovute modifiche ma quando sono stati bloccati “c’era il gas russo conveniente” come alternativa e “adesso si paga un prezzo” per quelle scelte. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti parlando del caro energia a Firenze al convegno ANFIA, l’associazione nazionale filiera industria automobilistica “Bisogna prendere decisioni coraggiose, magari impopolari” ha osservato.”Il governo italiano si deve muovere e si sta muovendo nell’ambito del PNRR” per affrontare le sfide tra cui quella della transizione ambientale “che deve essere accompagnata, tenendo presente l’interesse nazionale. “Servono imprenditori e uno Stato che offra strumenti per fare il processo di riconversione, non basta la risorsa privata” ha aggiunto Giorgetti.”Rivendico la mancata sottoscrizione del Cop26 da parte dell’Italia. Sembrava scontato sottoscrivere quello che era il quadro dell’inesorabile destino del motore elettrico, solo ed esclusivamente quella soluzione tecnologica”. “Accanto all’auto elettrica ci potranno essere e ci dovranno essere altre forme che vanno dall’idrogeno ai combustibili” perchè, ha aggiunto Giorgetti, “non possiamo affidare un settore a una tecnologia che viene in grande parte dalla Cina”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice prezzi case FHFA marzo +1,5% m/m +19% a/a

    (Teleborsa) – Si mantengono in crescita a un ritmo elevato i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di marzo 2022. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un incremento mensile dell’1,5%, dopo il +1,9% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +2,1%).Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 19% rispetto al +19,3% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +19,4%).”Gli elevati tassi di apprezzamento sono continuati in tutti i mercati immobiliari durante il primo trimestre del 2022 – ha affermato William Doerner, Supervisory Economist presso la Divisione di ricerca e statistica della FHFA – La forte domanda unita a un’offerta ridotta hanno mantenuto i prezzi in aumento. Fino alla fine di marzo, i tassi ipotecari più elevati non si sono ancora tradotti in un aumento dei prezzi più lento, ma le vendite di nuove case sono diminuite negli ultimi mesi, con un calo significativo ad aprile”. LEGGI TUTTO

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    PIL, MEF: al 2,6% la crescita acquisita 2022, segnali positivi per II trimestre

    (Teleborsa) – “Per il secondo trimestre stimiamo un significativo aumento del PIL sul primo trimestre che metterebbe il percorso di crescita annua in linea con la previsione del DEF o quantomeno prossimo ad ess”. Lo ha affermato il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) in una nota, dopo che l’Istat ha rivisto al rialzo la stima del PIL per il primo trimestre del 2022 indicando una, seppur lievissima, crescita del nostro prodotto interno lordo rispetto al calo indicato lo scorso 29 aprile. Questa revisione “è in linea con le più recenti stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze e porta al 2,6% la crescita acquisita per il 2022, ovvero quella che si realizzerebbe se il PIL restasse invariato da qui a fine anno”, ha aggiunto, sottolineando i “segnali positivi anche per il secondo trimestre”.”Per i trimestri successivi sarà fondamentale dare piena attuazione alle misure predisposte con i recenti decreti e proseguire nel percorso di realizzazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, UniCredit con Coopfond e Cooperfidi Italia a sostegno delle cooperative

    (Teleborsa) – UniCredit e Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop, insieme a Cooperfidi Italia, il confidi di Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno siglato un accordo per supportare, con un intervento concreto sul fronte della liquidità, le oltre 10.000 cooperative associate a Legacoop impattate dai recenti, rilevanti, rincari energetici.UniCredit mette infatti a disposizione delle aziende associate, nell’ambito del plafond straordinario da 3 miliardi di euro recentemente stanziato dalla banca a favore delle imprese italiane, linee di finanziamento dedicate fino a 36 mesi, con 6 mesi di preammortamento. Parallelamente Coopfond interverrà a sostegno delle cooperative coinvolte nell’iniziativa con un contributo in conto interessi.Le imprese associate destinatarie dei finanziamenti potranno infine beneficiare di oneri finanziari calmierati grazie all’intervento del Cooperfidi Italia, a sua volta controgarantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello sviluppo economico. Inoltre, le cooperative coinvolte nell’iniziativa potranno avvalersi dell’esonero della commissione di garanzia per esigenze di liquidità conseguenti ai maggiori costi derivanti dagli aumenti dei prezzi dell’energia, previsto dal “Decreto energia 2022″.”Con questa nuova partnership ampliamo e rinnoviamo la collaborazione che UniCredit aveva già avviato con Coopfond e Legacoop nell’ambito del programma Social Impact Banking, per sostenere progetti e imprese in grado di produrre un impatto sociale positivo. – spiega Massimiliano Mastalia, Responsabile Corporate di UniCredit Italia – Come UniCredit proseguiamo nell’impegno che ci ha permesso di intervenire prontamente a favore del sistema produttivo italiano, mettendo a disposizione delle PMI del Paese misure eccezionali, come il plafond da 3 miliardi e un’attività di consulenza specifica”.”Con questo intervento – spiega il Direttore Generale di Coopfond Simone Gamberini – diamo un sostegno concreto alle tante cooperative che, dopo la pandemia, devono fare i conti con un aumento senza precedenti dei costi energetici. Lo facciamo in collaborazione con un istituto bancario di primaria importanza sul territorio nazionale, Unicredit. Si tratta di un’alleanza importante per riuscire a dare insieme un aiuto efficace, che aiuti il Paese a cogliere le opportunità per una ripresa che deve indirizzarsi verso l’inclusione e la sostenibilità”.”Abbiamo dato l’adesione a questa iniziativa – aggiunge il Presidente di Cooperfidi Italia Mauro Frangi – alla luce degli ottimi e strutturali rapporti con Unicredit e Coopfond, con il duplice obiettivo di favorire l’operatività oltre che la resilienza delle società cooperative in una situazione del mercato energetico sempre più complessa. Consolidare alleanze tra banche e strumenti finanziari del sistema cooperativo è la strada migliore per supportare l’economia mutualistica e sociale in una fase che per le imprese si annuncia difficile per un lungo periodo di tempo”. LEGGI TUTTO

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    Unilever, aumenta pressione investitori. Nelson Peltz entra in CdA

    (Teleborsa) – Unilever, colosso britannico dei beni di consumo, ha annunciato la nomina di Nelson Peltz come amministratore non esecutivo della società e come membro del suo comitato per la remunerazione. Trian, l’hedge fund attivista di Peltz, ha accumulato una partecipazione dell’1,5% in Unilever, mesi dopo le prime indiscrezioni su un suo intervento sulla multinazionale britannica. Unilever è infatti sotto pressione degli investitori dopo il fallimento del suo tentativo di acquisire la divisione Consumer Healthcare di GlaxoSmithKline (GSK), per la quale aveva messo sul piatto 50 miliardi di sterline a gennaio.È probabile che Peltz utilizzerà la sua nuova posizione per spingere Unilever a mettere in discussione la propria strategia e migliorare i propri conti, con il core business della multinazionale che sta crescendo lentamente e mostrando margini operativi non soddisfacenti per diversi azionisti. Peltz è amministratore delegato e socio fondatore di Trian Fund Management. In precedenza, ha fatto parte dei consigli di amministrazione di diverse importanti società di beni di consumo, tra cui The Procter & Gamble, HJ Heinz e Mondelez International.”Siamo lieti di dare il benvenuto a Nelson nel consiglio di Unilever – ha commentato Nils Andersen, presidente di Unilever – Abbiamo tenuto discussioni approfondite e costruttive con lui e il team di Trian e crediamo che l’esperienza di Nelson nel settore globale dei beni di consumo sarà preziosa per Unilever mentre continuiamo a guidare le prestazioni della nostra attività. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto per creare valore sostenibile a lungo termine per i nostri azionisti e per gli stakeholder più ampi”.”Sono lieto di entrare a far parte del consiglio di Unilever – ha detto Peltz – Riteniamo che sia un’azienda con un potenziale significativo, sfruttando il suo portafoglio di marchi di consumo forti e la sua impronta geografica. Trian ha fatto un investimento considerevole in Unilever. Non vediamo l’ora di lavorare in collaborazione con la direzione e il Consiglio per aiutare a guidare la strategia, le operazioni, la sostenibilità e il valore per gli azionisti di Unilever a beneficio di tutte le parti interessate”. LEGGI TUTTO