Maggio 2022

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    Antitrust, multa da 3,5 milioni a Leadiant

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria nei confronti delle società Essetifin S.p.A., Leadiant Biosciences Ltd., Leadiant GmbH e Sigma-Tau Arzneimittel GmbH, appartenenti al gruppo Leadiant, per abuso di posizione dominante sul mercato italiano della produzione e vendita dei farmaci a base di acido chenodesossicolico. Si tratta – spiega l’Autorità in una nota – di un medicinale usato per la cura di una malattia rara che causa gravi disabilità e che conduce a morte precoce i pazienti che ne sono affetti: la xantomatosi cerebrotendinea (CTX). Considerata la natura salvavita del farmaco, l’Autorità ha ritenuto molto grave l’illecito accertato e ha imposto a Leadiant una sanzione pari a circa 3,5 milioni di euro. Secondo l’Autorità -si legge – da giugno 2017 Leadiant ha applicato per il Servizio Sanitario Nazionale prezzi ingiustificatamente onerosi per la vendita del proprio farmaco orfano che contiene questo principio attivo, un medicinale salvavita denominato Acido Chenodesossicolico Leadiant. Il prezzo inizialmente praticato era pari a circa 15.500 euro a confezione, ridotto solo a dicembre 2019 – dopo l’avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità – e comunque, dalle analisi economiche svolte, ancora eccessivamente oneroso e iniquo.Al termine di una complessa attività istruttoria è emerso che l’abuso commesso “è frutto di una strategia articolata – ideata dal gruppo molti anni prima e perseguita intenzionalmente – e che è stato realizzato anche attraverso un comportamento dilatorio e ostruzionistico da parte di Leadiant nella procedura di negoziazione del prezzo di rimborso del farmaco con l’AIFA. Analoghi comportamenti relativi alle politiche di prezzo attuate dall’impresa dominante in altri Stati membri dell’Unione europea per la vendita dell’Acido Chenodesossicolico Leadiant sono stati – o sono tuttora – oggetto di istruttorie da parte delle autorità di concorrenza nazionali dei Paesi Bassi e della Spagna”. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 31 maggio 2022

    (Teleborsa) – Martedì 31/05/202201:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,6%; preced. 2,6%)01:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 2,6%; preced. 0,7%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -0,2%; preced. 0,3%)07:00 Giappone: Fiducia consumatori (preced. 33 punti)08:45 Francia: PIL, trimestrale (atteso 0%; preced. 0,7%)08:45 Francia: Consumi familiari, mensile (atteso 0,8%; preced. -1,3%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,4%)08:45 Francia: Prezzi produzione, mensile (preced. 4,3%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 5%; preced. 4,8%)09:55 Germania: Tasso disoccupazione (atteso 5%; preced. 5%)10:00 Italia: PIL, trimestrale (atteso -0,2%; preced. 0,6%)10:00 Italia: PIL, annuale (atteso 5,8%; preced. 6,2%)10:30 Regno Unito: M4, mensile (preced. 0,1%)10:30 Regno Unito: Crediti consumo, mensile (atteso 1,2 Mld £; preced. 1,3 Mld £)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,6%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,7%; preced. 7,4%)11:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 6,2%; preced. 6%)11:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (preced. -0,1%)12:00 Italia: Fatturato servizi, trimestrale (preced. 2,1%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 20%; preced. 20,2%)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 2,1%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 55 punti; preced. 56,4 punti)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 103,9 punti; preced. 107,3 punti)16:30 USA: Indice Fed Dallas (preced. 1,1 punti) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze del 31 maggio 2022

    (Teleborsa) – Lunedì 30/05/2022Appuntamenti:Riunione straordinaria del Consiglio europeo – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, parteciperà al Consiglio Europeo Straordinario incentrato su Energia, Ucraina e Difesa a Bruxelles (fino a martedì 31/05/2022)EU Green Week 2022 – Evento annuale focalizzato sulla politica ambientale europea (fino a domenica 05/06/2022)Borsa:Malesia – Borsa di Kuala Lumpur chiusa per festività (fino a martedì 31/05/2022)Martedì 31/05/2022Appuntamenti:Banca d’Italia – Tavole mensili di Banche e istituzioni finanziarie: finanziamenti e raccolta per settori e territoriBCE – Pubblicazione del Rapporto sulle condizioni finanziarie dell’Eurosistema11.30 – Trenitalia Summer Experience 22 – Alla presentazione, che si svolge a Stazione di Milano Centrale, interverrà Luigi Corradi, Amministratore Delegato di TrenitaliaTitoli di Stato:Tesoro – Asta medio-lungo; Regolamento BOTAziende:Altea Green Power – CDA: Preconsuntivo bilancioDatrix – Assemblea: BilancioLeonardo – Assemblea: Assemblea degli AzionistiOVS – Assemblea: Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021 – Unica convocazionePirelli – Appuntamento: Presentazione analistiSalesforce – Risultati di periodoScadenze Fiscali:Cassa Nazionale Dottori Commercialisti – Termine pagamento prima rata minimi 2022/rata unica minimi 2022 SDD/MAV LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI in recupero a maggio ma resta in zona contrazione

    (Teleborsa) – L’economia cinese potrebbe aver recuperato marginalmente a maggio, dopo il tonfo di aprile, a seguito del diffondersi di nuovi casi Covid-19. Lo confermano i dati dei PMI pubblicati oggi da Pechino.Secondo i dati forniti dal National Bureau of Statistics, il PMI manifatturiero è risalito a 49,6 punti dai 47,4 del mese precedente e rispetto ai 48 attesi, restando sotto la soglia chiave dei 50 punti sotto la quale l’attività si contrae.Si conferma in frenata il settore dei servizi, il più esposto a questa crisi, con un PMI che risale a 47,8 punti dai 41,9 precedenti, menrtre il PMI composito è salito a 48,4 punti dai 42,7 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale in calo ad aprile

    (Teleborsa) – Cala la produzione delle fabbriche giapponesi ad aprile. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento dell’1,3% dopo il +0,3% registrato a marzo. Le stime degli analisti erano per un calo marginale dello 0,2%.Le previsioni per i successivi due mesi indicano per maggio un aumento del 4,8% e per giugno un aumento dell’8,9%. Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -4,8%.La stagnazione della produzione è accompagnata dalla stazionarietàò, su base mensile, delle scorte e dal calo delle consegne (-2,5%). La ratio delle scorte è pari a -3,2%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, migliora il sentiment dei consumatori ad aprile

    (Teleborsa) – Migliora il sentiment dei consumatori giapponesi a maggio. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 34,1 punti, dai 33 di aprile. Al miglioramento dell’indice hanno contribuito soprattutto le attese sulla situazione occupazionale, rispetto a quelle sui redditi ed alle intenzioni di spesa. L’indice resta al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio aprile crescono più delle attese

    (Teleborsa) – Crescono oltre attese i consumi in Giappone ad aprile. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite al dettaglio sono salite del 2,9% su base annuale dopo il +0,7% di marzo. Le stime degli analisti erano per una crescita più contenuta del 2,6%.Su base mensile le vendite sono cresciute dello 0,8% dopo il +1,7% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +6,6% su anno ed un -1,4% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 5,6% tendenziale ed un calo dell’1,7% congiunturale. LEGGI TUTTO

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    Ambiente, il valore economico della biodiversità

    (Teleborsa) – A partire dallo scorso febbraio la biodiversità – ovvero la varietà di specie animali e vegetali del nostro pianeta – è stata inserita nei principi fondamentali della nostra carta costituzionale, accanto alla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi. Trent’anni fa a porre l’attenzione sul tema erano state le Nazioni Unite con l’adozione nel 1992 della Convenzione per la Diversità Biologica, entrata in vigore il 29 Dicembre 1993 e ratificata in Italia il 14 febbraio 1994 con la legge n.124. Si tratta di un trattato internazionale giuridicamente vincolante con tre principali obiettivi: conservazione della biodiversità, uso sostenibile della biodiversità, giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche. La biodiversità è stata recentemente al centro della giornata mondiale istituita dall’Onu il 22 maggio – con, quest’anno, il tema “costruire un futuro condiviso per tutte le forme di vita sulla Terra” – proprio per commemorare l’adozione del testo della Convenzione. Negli ultimi anni la biodiversità sta scomparendo a un ritmo allarmante, principalmente a causa di attività umane come le modifiche nell’utilizzo del suolo, l’inquinamento e il cambiamento climatico. A seguito degli appelli del Parlamento europeo del gennaio 2020, la Commissione europea ha presentato la nuova strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, per affrontare le principali cause di perdita di biodiversità e stabilire obiettivi giuridicamente vincolanti. Nel giugno 2021, durante la sessione Plenaria, il Parlamento ha adottato la sua posizione sulla “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nella nostra vita” volta ad assicurare che entro il 2050 tutti gli ecosistemi del mondo siano ripristinati, resilienti e adeguatamente protetti. Nonostante il nostro Paese sia stato condannato dalla Corte di Giustizia Ue per i livelli di inquinamento dell’aria, sul fronte degli investimenti per la salvaguardia della biodiversità – come emerge dal report annuale sullo stato di salute delle specie viventi, sui principali fattori di rischio e sulle strategie da adottare per far fronte alla perdita della diversità biologica di Legambiente – l’Italia è la prima in Europa, con oltre 1,7 miliardi di euro che hanno finanziato più di 970 progetti per la protezione della natura di cui circa 850 milioni stanziati dalla Commissione europea a titolo di cofinanziamento. Dal 1992 ad oggi, grazie al programma Life, nato 30 anni fa insieme alla direttiva Habitat per raggiungere gli obiettivi della legislazione e delle politiche Ue in materia di ambiente e clima, – evidenzia Legambiente – sono stati cofinanziati in Europa oltre 5mila progetti che hanno mobilitato 12 miliardi di euro di investimenti di cui 5,6 miliardi stanziati dalla Commissione europea a titolo di cofinanziamento. Nel dettaglio tra le specie al centro dei progetti Life che hanno avuto successo in Italia troviamo il grillaio, il tritone crestato, la falena dell’edera, le orchidee spontanee, i fiori appenninici e la tartaruga Caretta caretta.Come emerge da diversi studi la perdita della biodiversità ha un impatto notevole sulle nostre vite, oltre che dal punto di vista ambientale, anche dal punto di vista economico. “La salute umana e la salute degli ecosistemi sono inestricabilmente collegate e l’uomo è il principale fruitore – ha spiegato Laura Mancini, dirigente Laboratorio Ecosistemi e Salute, Dipartimento Ambiente e Salute, Istituto Superiore di Sanità in occasione della conferenza internazionale “Nature in Mind” –. Gli ambienti alterati causano poco meno di 1 su 4 decessi a livello globale. Ecosistemi sani ci mantengono in salute e forniscono numerosi servizi dall’acqua, al cibo, all’aria pulita. Sono una risorsa per le medicine tradizionali e offrono opportunità per la scoperta di altre molecole. Gli ecosistemi sani mitigano gli eventi estremi e le catastrofi naturali, possono svolgere un ruolo di regolazione nella trasmissione degli agenti infettivi. Gli ecosistemi e la biodiversità hanno un valore sia un valore intrinseco che un valore per le nostre economie. Tuttavia – sottolinea Mancini – non tutto il valore della biodiversità si riflette nel PIL: vi sono significativi vantaggi non di mercato, tra cui attività ricreative, purificazione dell’acqua e sequestro del carbonio, che non sono pienamente valutati. Gli scenari futuri prevedono che un aumento della popolazione mondiale a 8 miliardi entro il 2030 potrebbe comportare gravi carenze di cibo, acqua ed energia con, di conseguenza, possibili forti ripercussioni sulla salute e sulla disponibilità di risorse. I danni ambientali evitabili e la perdita di biodiversità minacciano la salute della popolazione. La perdita dei servizi forniti dagli ecosistemi naturali comporterà la necessità di trovare alternative dispendiose. Gli investimenti nel nostro capitale naturale – conclude Mancini – consentiranno di risparmiare nel lungo periodo e per questo sono essenziali per il nostro benessere e per la sopravvivenza a lungo termine”. Ma quanto vale in numeri la biodiversità? Calcolare il valore economico della biodiversità non è semplice ma secondo il rapporto Dead planet, living planet pubblicato nel 2010 dall’Unep (il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) si può stimare in 72mila miliardi di dollari all’anno il valore dei servizi che la biodiversità e gli ecosistemi forniscono agli esseri umani. LEGGI TUTTO