Maggio 2022

Monthly Archives

More stories

  • in

    Saras torna all'utile in Q1. Vede margini raffinazione elevati nel 2022

    (Teleborsa) – Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha registrato un EBITDA reported di gruppo positivo per 156,3 milioni di euro nel primo trimestre del 2022 (positivo per 27,1 milioni di euro nel primo trimestre 2021) e un risultato netto reported positivo per 76,6 milioni di euro (negativo per 23,8 nel primo trimestre 2021). Il forte incremento, nonostante le basse lavorazioni del trimestre, è stato trainato dall’aumento dei prezzi petroliferi e dai margini di raffinazione del diesel elevati registrati a partire dalla fine di febbraio.La posizione finanziaria netta ante IFRS16 è negativa per 445 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2021 (negativa 453 milioni di euro) per le dinamiche del capitale circolante nel trimestre che hanno compensato l’effetto positivo dello scenario. L’impatto positivo dello scenario sulla PFN è previsto nel secondo trimestre del 2022, viene sottolineato nella nota sui conti.Con riguardo all’outlook – nonostante l’attuale scenario mantenga degli elementi di incertezza legati in particolare al rischio di inflazione e a una minore crescita dei consumi, oltre che all’approvvigionamento di grezzi – Saras afferma che “è prevedibile che nel corso del 2022 – in presenza di una minore offerta dalla Russia – la domanda di prodotti petroliferi, e con essa i margini di raffinazione, in particolare del diesel, si mantengano elevati”. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, prezzi ingrosso in crescita ad aprile

    (Teleborsa) – In salita ad aprile i prezzi all’ingrosso in Germania, che registrano un incremento del 2,1% su base mensile dopo il +6,9% di marzo.Lo annuncia l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (Destatis), secondo cui i prezzi all’ingrosso su base annuale sono aumentati del 23,8% contro il +22,6% del mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, balzo record prezzi produzione in aprile

    (Teleborsa) – Superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica ad aprile hanno registrato un incremento del 10% su base annua, rispetto al +9,7% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi all’industria sono saliti dell’1,2% dopo il +0,9% di marzo ed il +0,8% indicato dal consensus. I prezzi import hanno segnato un aumento del 5,6% su base mensile e un aumento del 29,7% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti dell’1,6% su mese e cresciuti del 7,9% su anno. LEGGI TUTTO

  • in

    Ucraina, Finlandia precede la Svezia e presenta domanda adesione a Nato

    (Teleborsa) – La Finlandia ha formalmente presentato domanda di ammissione alla Nato, nonostante le minacce di veto formulate dal presidente turco Erdogan. “Una nuova era si apre”, ha annunciato il presidente Sauli Niinisto, mentre la Premier Sanna Marin ha spiegato “non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale: pensiamo che sia la giusta decisione. La minaccia nucleare è molto seria, e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari”. Frattanto, la Svezia si prepara a chiedere l’adesione domani presso la sede della Nato di Bruxelles, dopo il via libera pressoché scontato del governo questo pomeriggio. Una decisione storica che rompe la tradizione di neutralità del Paese nordico. “I socialdemocratici lavoreranno quindi per garantire che la Svezia, se la domanda sarà approvata, esprima la propria riserva sul dispiegamento di armi nucleari e basi permanenti sul proprio territorio”, ha affermato il partito al governo. “La Nato è più forte e unita di sempre”, ha poi dichiarato il suo presidente Jens Stoltenberg a Berlino in occasione della conferenza conclusiva della riunione dei ministri degli Esteri, aggiungendo che la Nato “darà garanzie di sicurezza a Svezia e Finlandia anche nel periodo di candidatura per l’adesione all’Alleanza” e precisando che “la Turchia non sta tentando di bloccare l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato”. Scorsa settimana il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva tuonato che Finlandia e Svezia devono smettere di sostenere i terroristi curdi del PKK. Una posizione ribadita dal ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu a termine del vertice Nato.Frattanto, al fronte il Reggimento Azov, con poche speranze e molto pessimismo su una soluzione diplomatica, si prepara alla battaglia finale presso l’acciaieria Azovstal di Mariupol, asserragliata da giorni dall’esercito russo. Nel Sud del paese, le truppe russe si stanno raggruppando per riprendere l’offensiva nel Dombass e Donetsk. LEGGI TUTTO

  • in

    Stime crescita, in arrivo “sforbiciata” Ue. Vola inflazione

    (Teleborsa) – E’ un’onda d’urto decisamente lunga quella scatenata dall’invasione russa in Ucraina pronta ad abbattersi sull’Eurozona, Italia compresa.La Commissione europea, infatti, si appresta a rivedere le stime di crescita dell’Eurozona per il 2022, con un drastico taglio generalizzato rispetto alla sua ultima previsione sul PIL di febbraio, che si attestava al 4% portandolo ora al 2,7% . L’inflazione volerà invece al 6,1%, contro il 3,5% previsto nelle stime invernali. E’ quanto riferisce Bloomberg che cita una bozza delle previsioni di primavera che saranno presentate oggi. A incidere sul taglio del Pil e la fiammata dei prezzi “l’invasione russa dell’Ucraina e le sanzioni imposte a Mosca” che insieme “hanno oscurato le prospettive per l’economia globale”.Numeri in linea con quanto aveva anticipato nelle scorse settimane il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, che a più riprese aveva indicato come le prospettive di crescita del 4% per l’intera zona euro ipotizzate a febbraio – poco prima dell’invasione russa in Ucraina – fossero “fuori portata”. Trend al ribasso, dunque, che era stato confermato anche dal Fondo monetario internazionale (Fmi), che ad aprile aveva previsto un peggioramento per l’intera economia mondiale. Nelle nuove previsioni economiche di primavera che Bruxelles si appresta a presentare, l’l’Italia dovrebbe perdere circa un punto e mezzo di Pil rispetto al 4,1% prospettato a febbraio.Insomma, dopo la delicatissima fase segnata dalla pandemia, per l’Europa se ne apre un’altra allo stesso modo difficile con i Recovery Plan nazionali in piena fase di attuazione chiamati a segnare il cambio di passo e livelli di debito record. Tanto più che farà non poca fatica la locomotiva d’Europa, la Germania, che come ha ammesso lo stesso ministro delle Finanze, Christian Lindner, si trova “probabilmente già all’inizio di una stagflazione”. Riflettori già puntati sull’intervento della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in programma martedì. LEGGI TUTTO

  • in

    Cina, effetto Covid: crollano le vendite al dettaglio

    (Teleborsa) – Le vendite al dettaglio in Cina accusano un duro colpo, nel mese di aprile, registrando una flessione dell’11,1% e scivolando ai minimi degli ultimi due anni. Il mese precedente i consumi erano scesi del 3,5% e le aspettative degli analisti erano per un calo più limitato, ovvero del 6,1%. Sui consumi hanno pesato le misure dei lockdown prese dal governo di Pechino in risposta all’ondata di Covid-19. Secondo quanto rilevato dall’Ufficio nazionale di statistica, anche la produzione industriale ha segnato una brusca frenata: sempre ad aprile, l’attività delle fabbriche è scesa del 2,9% dal +5% di marzo e contro attese per un aumento dello 0,4%. Si tratta del primo calo da marzo 2020. Male anche la disoccupazione: il tasso dei senza lavoro è balzato al 6,1% dal 5,8% del mese precedente.(Foto: Natálie Šteyerová) LEGGI TUTTO

  • in

    MEF: BTP Green, trasporti e ambiente al top investimenti

    (Teleborsa) – Il 57% del BTP Green nel periodo 2018-2021 è stato dedicato ad investimenti nei trasporti (7,62 miliardi), il 15,2% a interventi sul dissesto idrogeologico (2 miliardi), il 12,2% all’efficienza energetica (1,63 miliardi) mentre alla ricerca è stato allocato il 9,4% della spesa (1,25 miliardi di euro). E’ quanto emerge dal Rapporto 2022 di Allocazione e Impatto dei proventi netti raccolti tramite le emissioni BTP Green del 2021, diffuso dal Ministero dell’Economia, in cui viene riportata anche un’analisi dei programmi e dei progetti nel quadriennio 2018-2021 e al loro peso relativo sul totale allocato. Nel dettaglio – spiega il MEF – “sul totale delle spese green, nel corso del quadriennio 2018-2021 la categoria trasporti costituisce la principale voce (pari a 7,62 miliardi di euro), rappresentando il 57% del totale. Gran parte di tale categoria è riconducibile a investimenti in conto capitale (infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni di tratte ferroviarie, realizzazione di nuove tratte di Alta Velocità/Alta Capacità e a contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria)”. “Seconda categoria di spesa, in ordine di grandezza è quella riguardante la tutela dell’ambiente e della diversità biologica, a cui è destinata una quota pari al 15,2% della spesa (circa 2 miliardi di euro). La categoria include primariamente gli interventi a difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico, gli investimenti in infrastrutture idriche, nonché le spese finalizzate alla realizzazione del Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MO.S.E.) di Venezia. Alla categoria relativa all’efficienza energetica è stata destinata una quota pari al 12,2% delle spese complessivamente rendicontate (1,63 miliardi di euro).”Alla ricerca è stato allocato il 9,4% della spesa complessiva (pari a 1,25 miliardi di euro), dove le risorse erogate all’ENEA rappresentano la voce più rilevante della categoria. Infine, le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare e quelle di incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili costituiscono, rispettivamente il 3,9% (525 milioni di euro) e il 2,2% (296 milioni di euro) della spesa green totale”. Analizzando l’impatto ambientale delle risorse impegnate, il rapporto evidenzia che con gli incentivi fiscali per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili le emissioni di CO2 evitate sono state pari a 2.439.839, 4.557.733 e 1.947.698 di tonnellate, rispettivamente per le annualità 2018, 2019 e 2020. Gli incentivi fiscali per lavori di efficientamento energetico del costruito hanno contribuito ad evitare l’emissione di oltre 283 mila tonnellate di CO2 nel solo 2018. Nei trasporti, “la rete AV/AC ha consentito, in molti casi, una sensibile riduzione dei tempi di percorrenza, producendo uno shift modale da altre modalità di trasporto (esempio strada e aereo) con tangibili benefici per l’ambiente, legati alla riduzione di CO2 emessa in atmosfera”. Infine, “un ulteriore significativo impiego delle risorse delle emissioni green è rilevabile per le Aree marine protette, Parchi nazionali e Riserve naturali Statali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Affirm Holdings vola al Nasdaq con la trimestrale

    (Teleborsa) – Brillante rialzo per Affirm Hldgs, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 23,45%.La fintech di San Francisco, specializzata nell’emergente segmento del buy-now, pay-later (Bnpl), ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta pari a 55 milioni, (19 centesimi per azione) in forte riduzione rispetto al rosso di 287 milioni, (1,23 dollari) registrato nello stesso periodo di un anno prima. Le stime degli analisti erano per una perdita di 46 centesimi per azione.I ricavi sono saliti a 355 milioni da 231 e sono superiori ai 344 milioni indicati stimati dal consensus.La tendenza ad una settimana di Affirm Hldgs è più fiacca rispetto all’andamento del Nasdaq 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Il quadro tecnico di Affirm Hldgs segnala un ampliamento della linea di tendenza negativa con discesa al supporto visto a 20,55 USD, mentre al rialzo individua l’area di resistenza a 24,66. Le previsioni sono di un possibile ulteriore ripiegamento con obiettivo fissato a 18,82. LEGGI TUTTO