Maggio 2022

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    Riforma reclutamento docenti, testo in Senato: si va verso sciopero generale

    (Teleborsa) – Il mondo della scuola si sta mobilitando contro la sua approvazione: dopo la denuncia dell’Anief per una riforma che sottrae 2 milioni di euro annui dalla carta per l’aggiornamento dei docenti, arrivando a dimezzarne l’importo, e cancella 10mila cattedre dall’organico di diritto per finanziare la nuova scuola di Alta Formazione, è stato un crescendo di proteste. Tanto che si parla di sicure modifiche del testo. Tra i motivi del dissenso c’è anche la complessità del percorso che porta al ruolo di docente, che diventerebbe di almeno 7 anni. Per non parlare del salario accessorio oggi assegnato in base alla contrattazione, mentre dal 2024 si accrediterebbe ai docenti solo previa formazione e il giudizio finale del comitato di valutazione che andrebbe comunque a premiare con poche migliaia di euro lorde solo una parte del personale.Nelle ultime ore ha preso piede una “forte mobilitazione sindacale” da parte delle altre organizzazioni rappresentative che lamentano la totale mancata “attenzione e coinvolgimento” nella realizzazione del progetto da parte del Governo. Salgono anche le quotazioni di una protesta unitaria di tutte le organizzazioni sindacali: “Lo sciopero generale della scuola si fa sempre più concreto – scrive la stampa specializzata – e si pensa agli ultimi due giorni di maggio o il 1° giugno ma ancora una decisione non è stata presa”.”Nel frattempo, però, diventa fondamentale aderire in massa allo sciopero di Anief con altri sindacati, per l’intera giornata del 6 maggio, perché l’avvio dell’esame del decreto approvato dal Governo inizierà a breve”, avverte Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Per questo motivo invitiamo tutti coloro che ritengono ingiusta e illegittima la riforma del reclutamento e formazione ad aderire alla nostra mobilitazione del 6 maggio, quindi prima delle modiche che verranno esaminate in Senato. Se poi dovesse essere necessario potremmo anche valutare l’adesione allo sciopero di fine maggio o inizio giugno. Di sicuro – conclude Pacifico – noi non ci rassegneremo, fino a quando il Parlamento non ci darà ascolto e cancellerà quelle disposizioni che non fanno il bene della scuola italiana e dei suoi lavoratori”. LEGGI TUTTO

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    TIM, primo trimestre in calo. Guidance confermata

    (Teleborsa) – TIM ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi pari a 3.644 milioni di euro (3.728 nei primi tre mesi del 2021), di cui ricavi da servizi per 3,4 miliardi di euro (-2,5% YoY), in linea con la guidance. Si muove secondo le linee del piano anche l’EBITDA organico, attestandosi a 1,4 miliardi di euro, in flessione del -13,3% YoY; quello della Business Unit Domestic è pari a 1 miliardo di euro in, calo del 18,3% YoY, e quello di TIM Brasil a 0,4 miliardi di euro, in crescita del 5,1% YoY. La flessione del margine domestico è per lo più legata all’andamento dei ricavi, a fronte di costi operativi a sostegno della crescita dei business ICT e multimedia con un andamento sostanzialmente allineato al primo trimestre 2021, sottolinea il gruppo. Il risultato netto attribuibile ai soci della controllante si attesta a -0,2 miliardi di euro, in linea con il risultato del primo trimestre 2021.Per TIM Brasil i ricavi da servizi sono stati in crescita dell’8,4% YoY ed EBITDA in crescita del 5,1% YoY. Dall’acquisizione di parte delle attività mobili del Gruppo Oi sono stati segnalati ricavi per 1,8 miliardi di reais brasiliani ed EBITDA per 1,1 miliardi nei restanti mesi del 2022. Per quanto riguarda l’Italia, la strategia “Value vs Volume” sia nel fisso sia nel mobile è confermata, con churn rate in miglioramento in entrambi i mercati.”Il primo trimestre, pur essendo caratterizzato da un andamento del business e dei risultati in sostanziale continuità con il trend già evidenziato nell’ultima parte 2021, segna un momento di discontinuità nella gestione del gruppo, con una forte attenzione al rispetto delle guidance”. Il prossimo 7 luglio, in occasione del Capital Market Day di TIM, sarà presentato al mercato il progetto di riorganizzazione che, superando il modello di integrazione verticale, “consentirà di accelerare il percorso verso una generazione sostenibile di flussi di cassa e di far emergere il valore intrinseco degli asset di gruppo”.L’indebitamento finanziario netto after lease al 31 marzo 2022 si attesta a 17,7 miliardi di euro, in aumento di 1,1 miliardi di euro YoY e di 0,1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto è pari a 22,6 miliardi di euro, in aumento di 1,5 miliardi di euro YoY e di 0,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021. L’Equity free cash flow è positivo per 123 milioni di euro su base after lease (301 milioni di euro l’equity free cash flow). LEGGI TUTTO

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    Seduta volatile per Wall Street nel giorno della FED

    (Teleborsa) – Lieve aumento per la Borsa di Wall Street, dopo diverse ore in territorio negativo, con il Dow Jones che sale dello 0,40% a 33.260 punti, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,29%, portandosi a 4.188 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,04%); leggermente positivo l’S&P 100 (+0,4%). A guidare i mercati è oggi la decisione del FOMC della Federal Reserve sul rialzo dei tassi.Utilities (+1,30%), energia (+1,05%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,72%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto beni di consumo secondari, che riporta una flessione di -0,77%. Intanto, sul fronte macroeconomico, i dati di ADP sugli occupati nel settore privato statunitense hanno deluso le attese, con un aumento di 247.000 unità ad aprile contro il +395.000 stimato.Tra i protagonisti del Dow Jones, Walgreens Boots Alliance (+2,08%), 3M (+2,00%), Honeywell International (+1,88%) e IBM (+1,80%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Nike, che ottiene -1,24%.Piccola perdita per Boeing, che scambia con un -0,68%.Tentenna United Health, che cede lo 0,64%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Starbucks (+8,09%), Advanced Micro Devices (+3,80%), Constellation Energy (+3,19%) e Charter Communications (+2,93%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Skyworks Solutions, che prosegue le contrattazioni a -9,71%.Lettera su Idexx Laboratories, che registra un importante calo del 7,32%.Scende Verisk Analytics, con un ribasso del 6,27%.Crolla Crowdstrike Holdings, con una flessione del 5,28%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Mercoledì 04/05/202214:15 USA: Occupati ADP (atteso 395K unità; preced. 479K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -107 Mld $; preced. -89,8 Mld $)15:45 USA: PMI servizi (atteso 54,7 punti; preced. 58 punti)15:45 USA: PMI composito (atteso 55,1 punti; preced. 57,7 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 58,5 punti; preced. 58,3 punti). LEGGI TUTTO

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    Enel, De Paoli (CFO): impatto trascurabile da tasse su extra profitti

    (Teleborsa) – “Confermiamo la guidance 2022 e siamo fiduciosi per i risultati raggiunti nel primo trimestre, per i trend operativi di fondo nei diversi business e paesi, e sulla base della visibilità sull’evoluzione del settore. Sul piano finanziario, confermiamo intenzione di mantenere solidità finanziaria, grazie anche all’evoluzione chiara del cash flow e dell’assorbimento delle eccezionali misure governative dei governi”. Lo ha affermato Alberto De Paoli, CFO di Enel, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre del 2022, parlando di “un forte inizio d’anno, che supporta le future ambizioni strategiche” e di “un focus su integrazione e diversificazione come principali driver per la crescita”.”I governi hanno introdotto misure per attenuare l’impatto per i clienti dall’aumento delle materie prime sulla bolletta energetica” e quelle “introdotte in Italia e Spagna hanno riguardato gli extra profitti”, che “finora hanno avuto un impatto trascurabile sui nostri numeri” perché “abbiamo venduto energia ai nostri clienti in anticipo, a un prezzo ragionevole senza extra profitti”, ha spiegato.L’impatto del decreto in vigore in Italia (con un tassa al 10% sugli extraprofitti) è stato di 40 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno, ha spiegato. Ora che la tassa è stata portata al 25%, l’impatto dovrebbe crescere di ulteriori 60 milioni (presupponendo che la percentuale sia l’unico cambiamento del provvedimento), portando il totale per l’intero anno a quota 100 milioni di euro. Inoltre, ha affermato di non vedere alcun ulteriore impatto dalle misure in atto in Iberia, rimanendo ancora in attesa di valutare il possibile impatto del meccanismo del price cap del gas.Il CFO del colosso energetico si è poi soffermato sulla situazione in Romania, dove nel “business distribuzione le tariffe per il 2022 non stanno riflettendo il costo che stiamo supportando”, con un potenziale impatto che sarà recuperato nel corso dei prossimi anni. In sostanza, Enel si trova a fronteggiare il mancato adeguamento delle tariffe nel paese e sta tenendo interlocuzioni per affrontare la situazione. A una domanda sulla possibilità di uscire dal paese, De Paoli non ha risposto seccamente, ma ha spiegato che “la nostra allocazione del capitale è flessibile, perché non siamo impegnati a lungo in ogni paese in cui siamo. Costantemente aggiustiamo i nostri investimenti in base all’ambiente esterno e al framework normativo, che nel nostro settore è essenziale. Non ha molto senso investire in un ambiente eccessivamente punitivo”.Per il 2022, ha confermato l’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito della politica di decarbonizzazione adottata dal gruppo. “Siamo on track per lo sviluppo delle rinnovabili nel 2022 e raggiungeremo il nostro obiettivo”, ha sottolineato. Il CFO si è detto ottimista anche sullo sviluppo dei progetti con i fondi europei, ricordando il recente accordo di finanziamento agevolato con l’UE per gigafactory di pannelli solari in Sicilia. “Le cose si stano muovendo e stiamo seguendo diversi progetti, attualmente in fase di valutazione in Italia e Spagna”, ha detto, aggiungendo che la società aspetta il decreto per migliorare qualità e resilienza del network italiano.”Non compriamo alcun gas in Russia e il nostro approvvigionamento si basa su altri fornitori – ha risposto a una domanda sul tema – Soddisfiamo i nostri bisogni senza alcun bisogno di appoggiarci alla Russia”. Inoltre, ha confermato che non effettuerà ulteriori investimenti per la crescita in Russia e comunicherà su asset attuali nel paese quando ci sarà più chiarezza sul futuro. In altro passaggio ha evidenziato che Enel ha avuto “resilienza in un contesto” geopolitico difficile e non vede “rischi a breve che possano incidere sui conti”. LEGGI TUTTO

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    Borsa, Testa: Necessario fare sistema, valorizzare Italia

    (Teleborsa) – “Borsa si sente investita della necessità di fare sistema e collaborare. Siamo più che convinti di portare avanti il lavoro che il Governo, le varie associazioni, i regolatori, gli intermediari e i clienti stano facendo”. E’ quanto ha sottolineato l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, intervenuto all’evento “Pnrr, mercati finanziari e rilanci dell’economia italiana” organizzato da Equita e Università Bocconi. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è far crescere il sistema-Italia in Europa, facendo parte del gruppo Euronext”. L’Italia “ha grandi potenzialità, ma ci manca quella capacità di fare sistema”, sostiene Testa, sottolineando che “un occhio di riguardo dovrebbe averlo una realtà come la Borsa, intesa non come società privata con obiettivi di Ebitda e ricavi, ma comeinfrastruttura che va a supportare i finanziamenti e le Pmi”.Sui mercati azionari di Borsa Italiana “ad oggi ci sono 407 società quotate” per una capitalizzazione di circa 700 miliardi e “l’anno in corso è caratterizzato da una situazione geopolitica molto complicata che ha portato al momento a una fase di attendismo sul mercato, dove c’è comunque una pipeline di potenziali nuove Ipo molto robusta”, ha proseguito. Finora nel 2022 si sono quotate 6 società per una raccolta di 778 milioni. Le infrastrutture finanziarie italiane- spiega Testa – “stanno vivendo una fase delicata, da una parte di impulso e trasformazione, dall’altra di incertezza”. Dell’inflazione e dello scoppio della guerra russo-ucraina “è ancora difficile prevedere le conseguenze economiche a medio termine”: è uno scenario “che però evidenzia, ora come mai, l’importanza di politiche europee integrate e connesse, accompagnate però da rafforzamenti strutturali dei singoli stati anche nel mercato dei capitali”. LEGGI TUTTO

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    Moncler, ricavi balzano a 590 milioni di euro in 1° trimestre 2022

    (Teleborsa) – Moncler, azienda di lusso italiana quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 589,9 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto al primo trimestre del 2021 (+60% a cambi costanti, cFX) e del +58% cFX rispetto al primo trimestre 2019. In particolare, i ricavi del brand Moncler sono stati pari a 473,4 milioni, in crescita del 30% rispetto al primo trimestre del 2021 (+29% cFX) e del +27% cFX rispetto allo stesso periodo del 2019. La Cina cresce a doppia cifra nel trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante i lockdown nel mese di marzo, e raddoppia il fatturato rispetto al Q1 2019. In ulteriore accelerazione il canale DTC e gli USA rispetto ai livelli pre-pandemia.I ricavi del brand Stone Island sono stati pari a 116,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto agli 88,1 milioni nel primo trimestre del 2021, non consolidati nei risultati di Gruppo (+31% cFX), e del 67% rispetto al primo trimestre 2019.”Il 2022 è iniziato con risultati importanti per il nostro gruppo – ha commentato l’AD Remo Ruffini – Nel trimestre i ricavi sono cresciuti del 60% rispetto allo scorso anno con un deciso contributo di entrambi i nostri marchi. Moncler, in particolare, ha registrato un’ottima performance anche rispetto ai livelli pre-pandemia con tutte le region in solida crescita a doppia cifra e DTC e USA in ulteriore accelerazione”.”Ma, come spesso dico commentando il primo trimestre, l’anno è appena iniziato – ha aggiunto – Ed oggi questa frase sembra avere ancora più importanza dato il protrarsi dell’emergenza sanitaria in alcune parti del mondo e il conflitto in Ucraina. Ciononostante, rimango fiducioso per il futuro. Abbiamo marchi con grandi potenzialità inespresse e territori ancora inesplorati; community da rafforzare e nuove da raggiungere; un’organizzazione flessibile, pronta ad accogliere le sfide e le opportunità del settore, e una visione forte e distintiva che sa sempre evolversi per continuare ad essere fonte di ispirazione”. LEGGI TUTTO

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    OPA Falck Renewables, adesioni al 9,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Green BidCo (veicolo di Infrastructure Investments Fund) sulle azioni Falck Renewables, risulta che oggi, 4 maggio 2022, sono state presentate 331.109 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 9.256.495, pari al 9,654% dell’offerta.L’offerta, iniziata l’11 aprile 2022, terminerà il prossimo 10 maggio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Falck Renewables acquistate sul mercato nei giorni 9 e 10 maggio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Johanna Montoya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Enel, utile e ricavi in netto rialzo in Q1. Confermata guidance 2022

    (Teleborsa) – Enel ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi a 34.958 milioni di euro, in aumento dell’89,1% rispetto ai 18.4901 milioni di euro nel primo trimestre del 2021. La multinazionale italiana dell’energia spiega che la variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti. L’EBITDA ordinario si è assestato a 4.486 milioni di euro (4.1992 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +6,8%), con l’incremento del margine che è arrivato dalle maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity. Il risultato netto ordinario è stato di 1.443 milioni di euro (+18,9%), mentre il risultato netto pari a 1.430 milioni di euro (+21,6%).”Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders – ha commentato Francesco Starace, CEO del gruppo Enel – Grazie all’integrazione del gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022″.L’indebitamento finanziario netto si è assestato a 59.130 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021, +13,8%). Il dato è in aumento principalmente per gli investimenti del periodo, per l’acquisizione di ERG Hydro S.r.l.3 in Italia, per il negativo andamento dei flussi di cassa operativi e per l’effetto cambi negativo. Gli investimenti sono stati pari a 2.533 milioni di euro (2.035 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +24,5%). Viene spiegato che l’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali.La potenza efficiente netta installata totale di Enel nel primo trimestre 2022 è pari a 88,1 GWGW, in aumento di 1,0 GW rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente a seguito dell’installazione di nuova capacità sol are (+0,5 GW) ed eolica (+0,08 GW). Inoltre, sono stati acquistati nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) ed è stato dismesso un impianto ad olio combustibile in Cile (0,03 GW). L’energia netta prodotta è stata pari a 59,2 TWh, con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+10,2%). La guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 nel novembre 2021 è confermata: nel 2022, il gruppo prevede un EBITDA ordinario compreso tra 19 e 19,6 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 5,6 e 5,8 miliardi di euro.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO