23 Giugno 2022

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    Fed: Powell, impegno totale per ridurre inflazione. Economia forte

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, oggi in audizione alla Camera – dopo quella di ieri al Senato – ha ribadito che gli Stati Uniti hanno un’economia “molto forte” che si è “ripresa pienamente”. Durante la sua testimonianza davanti alla commissione per i Servizi finanziari della Camera, Powell ha detto che l’inflazione, negli Stati Uniti, “è la conseguenza di una domanda molto forte” e che la Fed “sta usando gli strumenti a disposizione” per frenarla.Il governatore ha, poi, detto che “è possibile avere un forte mercato del lavoro mentre si riduce l’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, presentato Rapporto annuale su Economia e Finanza dei distretti industriali 2021

    (Teleborsa) – Gli impatti della crisi del 2020 e il forte rimbalzo del 2021, le reazioni delle imprese distrettuali alla crisi pandemica e le priorita` da affrontare, anche alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina. Questi i temi al centro della quattordicesima edizione del Rapporto annuale che la Direzione Studi e Ricerche della Banca dedica all’evoluzione economica e finanziaria delle imprese distrettuali. Il rapporto è stato presentato oggi dal presidente del cda di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro, dallo chief economist Gregorio De Felice e dal responsabile della Ricerca Industry & Banking Fabrizio Guelpa. Il fatturato delle imprese manifatturiere distrettuali, dopo un calo pari al 14,5% nel 2020 (a prezzi correnti e in valori mediani), secondo le stime di Intesa Sanpaolo nel 2021 ha registrato un rimbalzo del +25,2%, il 4,3% in piu` rispetto al 2019. Un contributo importante e` venuto dalle esportazioni che nel 2021 hanno sfiorato i 133 miliardi di euro, toccando un nuovo record storico. Solo il sistema moda non ha ancora pienamente recuperato quanto perso nel corso del 2020.A causa dell’invasione russa dell’Ucraina le imprese si trovano a operare con prezzi delle commodity volatili ed elevati che possono mettere in pericolo i loro equilibri economico-finanziari. E` poi venuto meno, almeno momentaneamente, un mercato, quello russo e ucraino, che per i Distretti nel 2021 valeva 3,2 miliardi di euro, il 2,4% del totale. In valore le regioni piu` esposte sono il Veneto (805 milioni di euro), la Lombardia (771 milioni) e l’Emilia-Romagna (531 milioni). In termini di incidenza spiccano Umbria (10,8%) e Marche (5,7%), seguite a distanza dall’Abruzzo (3,1%). Nei Distretti la distanza media degli approvvigionamenti e` molto contenuta, benche´ aumentata nel corso della pandemia: nel 2021 e` stata pari a 116 chilometri, 24 in meno rispetto alle aree non distrettuali. E` piu` elevato il numero medio di fornitori per azienda (29 vs 25). La capacita` di presidiare i mercati esteri e` un altro punto di forza dei Distretti che storicamente presentano una maggiore internazionalizzazione, misurata dal numero di partecipate estere (29 ogni 100 imprese vs le 19 delle aree non distrettuali) e dalla quota di imprese che esportano (62,1% vs 52,2%). I Distretti sono ben posizionati anche in termini di capacita` brevettuale, con 70,7 brevetti ogni 100 imprese; le aree non distrettuali si fermano a 51,5. I dati di commercio estero confermano l’elevata competitivita` dei Distretti a livello internazionale. Nel primo trimestre del 2022 l’export e` aumentato del 19,3%, con punte superiori al 20% in molte regioni: tra queste la Lombardia (+25,5%), l’Umbria (+25,2%), il Friuli-Venezia Giulia (+24,5%), la Puglia (+24,1%), la Toscana (+23,3%). Il confronto con i livelli pre-pandemici mostra un progresso del 16%. I Distretti possono poi contare su un nucleo di aziende trainanti che si sono dimostrate resilienti durante la pandemia: 845 imprese distrettuali, pari al 4,7% del totale, nel corso del 2020 sono cresciute, hanno registrato buoni livelli di EBITDA margin (oltre l’8%) e un grado di patrimonializzazione superiore al 20%, oltre ad aver mostrato un aumento degli addetti tra il 2018 e il 2020. Queste imprese particolarmente resilienti sono piu` diffuse tra i soggetti medio-grandi e in alcuni settori (mezzi di trasporto, agro-alimentare, meccanica e intermedi). Per numero di imprese champion, spiccano Lombardia (262) e Veneto (208), mentre per incidenza si sono messe in evidenza Trentino-Alto Adige (9,2%), Campania (6,4%) e Puglia (6%). Quest’anno ai primi tre posti della classifica dei migliori Distretti italiani si posizionano le Macchine agricole di Padova e Vicenza, la Camperistica della Val d’Elsa e le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena. Le filiere distrettuali – sottolinea Intesa Sanpaolo – potranno continuare a rappresentare un fattore di competitivita` solo se gli attori che le compongono sapranno rinnovarsi e rafforzare le loro relazioni strategiche, attraverso un’accelerazione degli investimenti in innovazione e tecnologia anche green, un consolidamento dimensionale e la formazione e l’inserimento in azienda di nuove competenze. Un’altra area di miglioramento riguarda la governance. Il PNRR – conclude il rapporto – rappresenta un’opportunita` unica per il sistema economico italiano che puo` trovare un adeguato sostegno per rilanciare la sua propensione a investire, in tecnologia per migliorare i processi produttivi e la fase commerciale, nelle persone e nelle competenze, nella ricerca di nuove soluzioni, nell’economia circolare, nelle fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Tassi fermi in Turchia nonostante balzo inflazione

    (Teleborsa) – La Banca centrale turca ha mantenuto i tassi invariati, con quello di riferimento al 14%. Tutto ciò, nonostante l’inflazione sia salita del 75% su base annua. “Il calo dell’inflazione ci sarà quando verrà ristabilito un ambiente di pace nel mondo e spariranno gli effetti di base dell’aumento dei prezzi’, ha spiegato l’istituto in una nota che accompagna la decisione. LEGGI TUTTO

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    Gas, Ue determinata su price cap. Germania attiva piano emergenza

    (Teleborsa) – L’accenno ad un price cap sui prezzi del gas entra nell’ultima versione della bozza di conclusioni del Consiglio europeo, che si riunisce il 23 e 24 giugno a Bruxelles, per discutere di varie tematiche, fra cui la situazione energetica, l’ingresso dell’Ucraina nella Ue ed altre tematiche rilevanti. Richiamando le conclusioni del vertice di fine maggio, il Consiglio “invita la Commissione a perseguire nei suoi sforzi nell’assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili”. Il riferimento alle conclusioni di maggio è fondamentale perché in quelle si invitava la Commissione ad esplorare le opzioni per calmierare i prezzi, inclusa la fissazione di un tetto al prezzo del gas (price cap temporaneo).L’UE ha deciso di intensificare la cooperazione con la Norvegia per aumentare le forniture di gas nel breve e lungo termine con l’obiettivo di abbassare i prezzi e di riempire gli impianti di stoccaggio del gas almeno all’80% entro il primo novembre 2022 in nmodo da evitare eventuali shock di approvvigionamento. Nel frattempo, la Germania è stata costretta ad attivare un piano di emergenza sul gas che prevede tre step: allerta, allarme, emergenza. La decisione è stata assunta dal Ministero dell’Economia e del Clima Robert Habeck, il quale ha ricordato che il gas in Germania “è un bene scarso” ed occorre “ridurre l’uso già d’estate”, anche se “al momento l’approvvigionamento del gas è garantito”, perché “l’inverno arriva e dobbiamo riempire i depositi”. “Ci troviamo in uno scontro economico con la Russia e il gas viene usato come arma”, ha affermato Habeck aggiungendo “aervono tutte le misure politiche per fare in modo che ci sia abbastanza gas”.Il Cremlino ha tenuto però a precisare che le forniture di gas del Nord Stream sono state temporaneamente ridotte per problemi di manutenzione tecnologica ed ha assicurato che la Russia “rispetta rigorosamente i suoi impegni” di fornitura all’Ue. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei deboli, Milano inclusa

    (Teleborsa) – Tutti negativi in chiusura gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, che pagano il rallentamento dell’economia dell’eurozona mentre il gas torna a scattare sull’allarme tedesco sulla scarsità delle forniture russe. Nel frattempo, a Wall Street è poco sopra la parità l’S&P-500. in attesa dell’intervento del governatore della Federal Reserve, Jerome Powell alla Camera USA.Sul mercato valutario, seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,43%. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.834,3 dollari l’oncia. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 105,3 dollari per barile, con un calo dello 0,81%.Avanza di poco lo spread, che si porta a +194 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,36%.Tra i listini europei pesante Francoforte, che segna una discesa di ben -1,76 punti percentuali, calo deciso per Londra, che segna un -0,97%; tentenna Parigi, che cede lo 0,56%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,80% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 23.828 punti.Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,8 miliardi di euro, con un incremento di ben 270,8 milioni di euro, pari al 17,71%, rispetto ai precedenti 1,53 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,42 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,44 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta Amplifon che segna un importante progresso del 7,93%.Vola DiaSorin, con una marcata risalita del 5,87%.Brilla Recordati, con un forte incremento (+3,68%).Ottima performance per Terna, che registra un progresso del 3,45%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Saipem, che ha archiviato la seduta a -8,07%.Sotto pressione CNH Industrial, con un forte ribasso del 6,44%.Seduta negativa per Pirelli, che scende del 5,62%.Sensibili perdite per BPER, in calo del 4,81%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Pharmanutra (+3,07%), Seco (+2,68%), Juventus (+1,95%) e Ferragamo (+1,92%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Ariston Holding, che ha archiviato la seduta a -6,89%.In apnea Buzzi Unicem, che arretra del 4,19%.Tonfo di Brembo, che mostra una caduta del 4,03%.Lettera su Sanlorenzo, che registra un importante calo del 3,75%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Giovedì 23/06/202202:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 53,3 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 54 punti; preced. 54,8 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 55,5 punti; preced. 56,1 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 53,9 punti; preced. 54,6 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 227K unità; preced. 231K unità). LEGGI TUTTO

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    UNRAE: “L'anno grigio dell'auto fra pandemia e chip crunch”

    (Teleborsa) – Se il 2020 e` stato uno degli anni piu` neri degli ultimi 30 anni per l’auto, il 2021 e` proseguito nella stessa scia sommando ai danni postumi della pandemia la crisi dei microchip. Il risultato finale vede 1.458mila autovetture immatricolate con una perdita di ulteriori 460mila unita` (-24%) rispetto al periodo pre-pandemia, che si aggiungono alle 535mila del 2020. Per il comparto, questo si e` tradotto in un deficit di fatturato di altri 6,3 miliardi rispetto al 2019, e per l’Erario in oltre un miliardo di mancato gettito IVA. È quanto emerge dal rapporto “Auto 2021”, Sintesi Statistica del mercato dell’auto negli ultimi 10 anni, pubblicata dall’UNRAE e giunta quest’anno alla 25esima edizione.Meno pesante – rileva l’indagine – e` stato il risultato 2021 per i veicoli commerciali, che hanno limitato a un -2% la flessione sul 2019, mentre ha ritrovato il segno positivo il comparto dei veicoli industriali (+6,8%) e dei rimorchi e semirimorchi (+3,8%). Male invece per gli autobus (-27%) che hanno continuato a soffrire la crisi del turismo e dei trasporti locali. L’UNRAE sottolinea il continuo arretramento delle auto alimentate a benzina e gasolio, che in tre anni hanno piu` che dimezzato le immatricolazioni (fermandosi a 436 mila le benzina e a 323 mila le diesel), ma rappresentano ancora il 90% del parco circolante con oltre 34,5 milioni di unita`. Di converso cresce il numero delle auto elettriche “con la spina” (ECV), salite a quasi 137mila nel 2021, raggiungendo quota 9,4% del totale: molto lontana dal 26% della Germania, dal 18,6% del Regno Unito e dal 18,3% della Francia. Nel 2021 e` continuato a crescere anche il canale delle auto aziendali, che raggiunge quota 37% nonostante il trattamento fiscale penalizzante rispetto agli altri 4 maggiori mercati europei, dove infatti la quota e` maggioritaria rispetto alle vendite ai privati: la Germania e` in testa con il 65,4%. In crescita anche il noleggio a lungo termine, salito al 17,4% di quota nel 2021 e sempre piu` gradito come alternativa all’acquisto anche dagli utenti privati. Il 2021 e` l’anno del sorpasso dei SUV (crossover + fuoristrada) che toccano quota 48,2% e superano le berline (44,6%) come modello di carrozzeria preferita. Il colore piu` gradito dagli automobilisti resta il grigio (36,2%) seguito dal bianco (23,4%) e dal nero (15,8%). Torna a crescere il mercato delle auto usate, che conta oltre 2,9 milioni di trasferimenti netti di proprieta` (ma e` ancora sotto del 4,5% rispetto al 2019) ed evidenzia una contrazione delle vendite da operatore a privati e molto forte da km 0 a privati. L’eta` media delle 38.808mila vetture che circolano sulle strade italiane e` salita a 12,2 anni, quella dei veicoli industriali con ptt oltre 3,5 t e` di 14 anni, quella dei veicoli commerciali supera i 12 anni ed e` pari a 12 anni l’eta` dei bus. “Di fronte a questo quadro – commenta Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE – per rispettare gli obiettivi di abbattimento delle emissioni del programma FitFor55 entro il 2035, come deciso dall’Europarlamento, sara` necessario uno sforzo epocale per tutti gli attori coinvolti, non solo per le Case auto, che hanno investito centinaia di miliardi per produrre 170 nuovi modelli elettrici e ibridi plug-in, ma per tutta la filiera a monte e a valle. Di strada da fare ce n’e` ancora molta, i successi ottenuti da UNRAE in questo ultimo anno nel confronto con le Istituzioni ci spingono a continuare a lavorare per dare il nostro contributo di stimolo”. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro avvia programma di acquisto azioni proprie

    (Teleborsa) – Zignago Vetr ha comunicato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie in forza dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea ordinaria degli azionisti in data 29 aprile 2022 e nel contesto di quanto deliberato dal consiglio di amministrazione della Società in data 21 giugno 2022 che ha, in particolare, deliberato di dare avvio ad un programma di riacquisto di azioni, teso prevalentemente a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti, rappresentando un’interessante opportunità di investimento e consentendo un miglioramento della struttura finanziaria della Società.Il programma è stato approvato dall’assemblea per un ammontare massimo pari al 20% del capitale sociale pari a 17.775.300 azioni al 23 giugno 2022 e potrà essere effettuato con le gradualità ritenute più opportune nell’arco di 18 mesi dall’autorizzazione assembleare, nei limiti delle riserve disponibili e degli utili distribuibili. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno di estendere il presente piano di riacquisto fino a un massimo di 5 milioni di euro.Zignago Vetro al 23 giugno, detiene in portafoglio 308.975 azioni proprie.Intanto, a Piazza Affari, Zignago Vetro allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 11,72 euro. LEGGI TUTTO

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    USA, cala la manifattura a giugno ma resta in zona espansione

    (Teleborsa) – Resta in fase di espansione l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, ma registra a giugno una decelerazione. La stima flash sull’indice PMI elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 52,4 punti, in diminuzione dai 57 punti di maggio e uguale alle attese degli analisti (56 punti).L’indicatore si conferma ben al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In calo anche l’indice del settore terziario. La stima flash, sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 51,6 punti, sempre nel mese di giugno, rispetto ai 53,4 di maggio e contro i 53,5 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 51,2 punti dai 53,6 precedenti.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO