Luglio 2022

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    UPS annuncia utili secondo trimestre sopra attese

    (Teleborsa) – Il secondo trimestre di UPS si chiude con un fatturato consolidato pari a 24,8 miliardi di dollari, in aumento del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile operativo consolidato è stato di 3,5 miliardi di dollari, in crescita dell’8,5% rispetto al secondo trimestre del 2021 e del 9,3% su base rettificata. L’utile diluito per azione è stato di 3,25 dollari. “Voglio ringraziare gli UPS di tutto il mondo per aver fornito un servizio eccezionale ai nostri clienti” – ha affermato Carol Tomé, amministratore delegato di UPS -. “Mentre l’ambiente esterno è in continua evoluzione, il nostro quadro strategico migliore e non più ampio ha fondamentalmente migliorato quasi ogni aspetto della nostra attività, consentendo una maggiore agilità e solide prestazioni finanziarie”.(Foto: © UPS) LEGGI TUTTO

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    FMI, tagliate le stime di crescita globale: chance di recessione aumentate

    (Teleborsa) – Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita mondiali con un avvertimento: i rischi sono al ribasso e le chance di recessione aumentate. Sono “quasi il 15%” per le economie del G7, ovvero “quattro volte il livello usuale”, e quasi “una su quattro per la Germania”, ha spiegato l’istituzione internazionale. Per gli Stati Uniti “una recessione tecnica potrebbe già essere iniziata”. Il PIL mondiale è atteso crescere quest’anno del 3,2% e del 2,9% nel 2023 (-0,4 e -0,7 punti percentuali rispetto ad aprile). Se i rischi legati all’Ucraina, all’inflazione e al Covid si materializzassero il mondo potrebbe rallentare al +2,6% nel 2022 e al +2,0% nel 2023, un livello toccato solo cinque volte dal 1970.In particolare, Il PIL americano è atteso crescere quest’anno del 2,3%, ovvero 1,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile, per poi segnare nel 2023 un +1,0% (-1,3 punti percentuali). Per l’area euro il Fondo prevede un +2,6% nel 2022 e un +1,2% nel 2023, rispettivamente -0,2 e -1,1 punti percentuali rispetto alle stime precedenti. La crescita di Stati Uniti e Europa potrebbe scivolare vicino allo zero nel 2023 nel caso in cui i rischi legati allo stop del gas russo e alla volata dell’inflazione si materializzassero.Il FMI ha tagliate le stime di crescita anche di Germania, Francia e Gran Bretagna, e ha sottolineato che per Berlino c’è una chance su quattro di una recessione. La crescita tedesca è stata rivista all’1,2% nel 2022 e al +0,8% nel 2023 (rispettivamente -0,9 e -1,9 punti percentuali rispetto alle stime precedenti). Il PIL francese è atteso crescere del 2,3% quest’anno e dell’1,0% il prossimo (-0,6 e -0,4 punti percentuali), mentre quello britannico del 3,2% nel 2022 e dello 0,5% nel 2023 (-0,5 e -0,7 punti percentuali).Dopo il +8,1% del 2021, il PIL cinese è atteso crescere del 3,3% nel 2022, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime precedenti, e del 4,6% nel 2023 (-0,5). L’economia russa si contrarrà invece meno del previsto quest’anno, con il pil che segnerà un -6%, ovvero ben 2,5 punti percentuali in più rispetto alle stime di aprile. Nel 2023 la Russia si contrarrà del 3,5%, ovvero 1,2 punti in più sulle previsioni precedenti.(Foto: © ruskpp/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, frena a giugno la vendita di case nuove

    (Teleborsa) – Crollano a giugno le vendite di case nuove negli Stati Uniti.Il dato ha evidenziato un decremento dell’8,1% a 590 mila unità rispetto alle 642 mila unità di maggio (dato rivisto da 696 mila) e contro le 660 mila unità stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto a giugno 2021 si registra un calo del 17,4%. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori luglio sotto attese

    (Teleborsa) – Scivola ancora la fiducia dei consumatori americani, a luglio. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato una discesa dell’indice a 95,7 punti rispetto ai 98,4 punti del mese di giugno (dato rivisto da 98,7 punti). Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti che erano per un indice in discesa fino a 97,2 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente scende a 141,3 punti da 147,2 precedente, mentre l’indice sulle attese è sceso a 65,3 punti da 65,8 punti.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: settore manifatturiero migliora a luglio

    (Teleborsa) – Migliora a luglio l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si è portato in territorio positivo al livello zero dopo i -9 punti di giugno (dato rivisto da -11).Il dato, pubblicato dal Distretto FED della capitale della Virginia, evidenzia un netto peggioramento della componente delle consegne che si porta a +7 punti dai -17 del mese precedente, mentre quella dei servizi scende a -13 punti da 0 precedente. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, in lieve calo il prezzo alla pompa. Consumatori e imprese: prorogare taglio accise

    (Teleborsa) – Prezzi in leggero calo per i carburanti. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,928 euro al litro (1,941 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,925 e 1,941 euro al litro (no logo 1,927). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,893 euro al litro (1,904 il dato precedente), con le compagnie tra 1,891 e 1,901 euro al litro (no logo 1,895). Per il servito il prezzo medio per la benzina si posiziona a 2,075 euro al litro (contro 2,080), con gli impianti colorati che praticano prezzi tra 2,014 e 2,125 euro al litro (no logo 1,980). La media del diesel servito è 2,041 euro al litro (2,046 il dato precedente), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,983 e 2,091 euro al litro (no logo 1,948).I prezzi praticati del Gpl si attestano tra 0,826 a 0,842 euro al litro (no logo 0,811). Infine il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,022 e 2,393 euro (no logo 2,174).”Ottima notizia. Da quando l’Opec+ ha finalmente deciso di aumentare la produzione di petrolio, ossia dall’inizio di luglio, i prezzi dei carburanti sono precipitati”, ha commentato il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. “Peccato che l’incremento dei barili di petrolio sia temporaneo, destinato a finire in agosto, in concomitanza con la scadenza del decreto del Governo. Una ragione in più per rinnovarlo, non lasciandosi ingannare dal calo di queste 4 settimane e dal fatto che oggi il gasolio è sceso sotto la soglia di 1,9 euro” osserva Dona. Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è aumentata, secondo l’Unc, del 12,7%, pari a 10 euro e 89 cent per un pieno di 50 litri, 261 euro su base annua, il gasolio è decollato del 19,5%, 15 euro e 46 cent a rifornimento, equivalenti a 371 euro annui.Per la CNA tra le priorità del prossimo decreto aiuti dovrà trovare spazio anche la proroga delle misure per la riduzione delle accise sui carburanti. La posizione è stata indicata dal Presidente, Dario Costantini, nel corso dell’incontro tra il premier Mario Draghi e le parti sociali sul provvedimento in arrivo, sottolineando che alla luce del quadro politico e del clima di forte preoccupazione tra le imprese “va nella giusta direzione l’impegno del governo di proseguire nell’adozione dei provvedimenti necessari a far fronte alle urgenze e all’attuazione del PNRR. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole alla vigilia della Fed

    (Teleborsa) – Partenza al ribasso per la borsa di Wall Street dopo quella esitante, la vigilia, in attesa dei risultati trimestrali delle big americane, come Google (Alphabet) e Microsoft, e dell’inizio della riunione della Federal Reserve.Oggi, martedì 26 luglio, si apre negli Stati Uniti la due giorni di riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale americana. La Federal Reserve, come da attese, tornerà a correggere al rialzo il costo del denaro: l’attesa è per un aumento dei tassi di 75 punti base, anche se sono emerse previsioni di un possibile ritocco di 100 punti.Sul fronte corporate, il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, già scambiato a Wall Street dal 2014, ha annunciato l’intenzione di fare della borsa di Hong Kong il suo principale mercato di quotazione entro la fine di quest’anno. Alibaba è quotata a Hong Kong dal 2019, ma per ora era una quotazione secondaria. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones lima lo 0,43%; sulla stessa linea, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 3.940 punti.Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,17%); sulla stessa linea, in ribasso l’S&P 100 (-0,87%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-2,42%), telecomunicazioni (-1,28%) e materiali (-0,92%).Tra i protagonisti del Dow Jones, 3M (+4,83%), Coca Cola (+2,28%), Amgen (+0,91%) e Chevron (+0,88%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Wal-Mart, che ottiene -8,00%.In perdita Home Depot, che scende del 2,60%.Pesante Nike, che segna una discesa di ben -2,54 punti percentuali.Seduta negativa per Salesforce, che mostra una perdita dell’1,92%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Fiserv (+4,05%), Cadence Design Systems (+3,23%), Seagen (+1,67%) e JD.com (+1,44%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Zscaler, che continua la seduta con -6,08%.Seduta negativa per Ross Stores, che scende del 4,59%.Sensibili perdite per Paypal, in calo del 4,35%.In apnea Atlassian, che arretra del 4,19%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Martedì 26/07/202215:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 1,5%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 20,6%; preced. 21,2%)16:00 USA: Vendita case nuove, mensile (preced. 10,7%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 97,2 punti; preced. 98,7 punti)16:00 USA: Vendita case nuove (atteso 660K unità; preced. 696K unità). LEGGI TUTTO

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    Energia, idrogeno: al via il piano Enea-MiTE da 110 milioni di euro

    (Teleborsa) – Prende il via il Piano Operativo di Ricerca (POR) sull’idrogeno verde messo a punto dall’Enea e finanziato dal ministero della Transizione Ecologica con un contributo pari a circa il 70% dei fondi del PNRR per la ricerca sull’idrogeno. Enea, in collaborazione con Cnr e RSE, avrà il compito di svolgere attività di ricerca, sviluppo e innovazione nell’intera catena del valore del vettore energetico che comprende produzione, stoccaggio, distribuzione e usi finali. Per raggiungere questo obiettivo, il POR – spiega Enea in una nota – ripartisce le risorse in 40 milioni di euro per produzione di idrogeno verde e pulito, 30 milioni di euro per tecnologie di stoccaggio, trasporto e trasformazione in derivati ed e-fuel, 30 milioni di euro per celle a combustibile destinate ad applicazioni stazionarie e di mobilità e, infine, 10 milioni di euro per sistemi intelligenti di gestione integrata in grado di migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture energetiche basate sull’idrogeno.”Si tratta di un risultato di assoluto rilievo che ha richiesto la messa a sistema di competenze e di esperienze multi-interdisciplinari, laboratori e infrastrutture, con l’obiettivo di massimizzare le ricadute delle attività di ricerca previste, per favorirne il trasferimento tecnologico alle filiere industriali e manifatturiere. In particolare, Enea , attraverso il Dipartimento di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla definizione, prima, dell’Accordo di Programma firmato a maggio con il Ministero della Transizione Ecologica e, ora, di questo Piano Operativo di Ricerca – sottolinea Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Enea di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e responsabile per l’Agenzia del ‘POR idrogeno’ –. Questa iniziativa scientifica contribuirà a rafforzare ulteriormente la cooperazione con il Cnr e RSE e a garantire un coordinamento organico con gli obiettivi di Mission Innovation e della Ricerca di Sistema elettrico la cui programmazione 2022-2024 è in fase d’approvazione, a valle della consultazione pubblica. In questo modo, saremo in grado di perseguire con maggiore efficacia i traguardi di decarbonizzazione fissati dal PNRR e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima”. Dei 110 milioni di euro del finanziamento complessivo, 75 milioni di euro spetteranno all’Enea, che avrà la responsabilità dell’attuazione del Piano e del coordinamento delle attività, 20 milioni al Cnr e 15 milioni di euro a Ricerca sul Sistema Energetico – RSE SpA.La realizzazione dei progetti dovrà contribuire a favorire la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili e da energia elettrica di rete e attività legate all’idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4% per l’idrogeno e del 70% per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento. Una volta concluse le attività di ricerca entro il 2025, Enea, Cnr e RSE – si legge nella nota – si occuperanno di diffondere e trasferire i risultati conseguiti a beneficio dell’industria italiana e, in generale, della transizione energetica del nostro Paese. LEGGI TUTTO