Agosto 2022

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    Scuola, Sil Confesercenti: nessuna stangata con ritorno in classe

    (Teleborsa) – “Ogni anno assistiamo alla consueta corsa al sensazionalismo che definisce stangata economica il ritorno sui banchi di scuola e mette alla gogna un intero comparto economico. La situazione è in realtà un’altra, si tratta solo di fake news e i tanto temuti e spesso solo annunciati aumenti non ci saranno”. Così Sil Confesercenti, il sindacato che rappresenta librai e cartolibrai italiani. Per i libri di testo – continua il Sil – l’incremento di prezzi rispetto all’anno precedente è stato il solito 2% circa, con i tetti di spesa istituiti nel 2011 dal ministero della Cultura, e ormai fermi nell’importo dal 2014, che continuano a svolgere un’azione calmierante sulle dinamiche della spesa. Per il cosiddetto corredo, invece, si registrano incrementi che sono in linea con l’attuale tasso di inflazione e che risentono ovviamente del quadro economico generale.Nel dettaglio, secondo rilevazioni Sil, per la prima media il tetto di spesa per i libri è di 294 euro più 80 euro di corredo scolastico per tutto l’anno, in seconda media 117 euro per i libri e 80 euro di corredo, in terza 132 euro per i libri e 70 euro di corredo. Passando alle scuole superiori, Sil Confesercenti ha calcolato la spesa per la prima e la terza classe del liceo classico, i due casi in cui si spende notoriamente di più: in prima la spesa è di 335 euro più 100 euro per il corredo, in terza di 382 euro più 70 euro di corredo. “Ci preme – continua il sindacato – mettere in guardia i consumatori da atteggiamenti consolidati, sostenuti anche da alcuni media, che spingono il pubblico ad allontanarsi dai negozi tradizionali. Al contrario suggeriamo per i libri di testo di affidarsi al libraio e cartolibraio di zona, che offre un servizio puntuale e continuativo tutto l’anno e che è anche in grado di intercettare i tantissimi errori che sono presenti nelle liste ufficiali delle adozioni di libri. Anche per la cancelleria e il corredo, qualità, servizio ma anche convenienza si possono trovare solo nei negozi di vicinato, visto che assistiamo a prezzi fuori controllo soprattutto nei negozi non specializzati”.”Lanciamo alla politica e ai candidati alle prossime elezioni l’appello a considerare finalmente il settore della scolastica degno di un intervento specifico. Abbiamo assistito ad aiuti e bonus di ogni tipo, ma ogni anno ci ritroviamo ad inizio settembre senza che siano state previste misure strutturali di riforma del settore, soprattutto di quello librario, che aiutino operatori specializzati e famiglie. La caduta del governo ha interrotto un lavoro sul tema che era in corso con il ministro Bianchi e con i suoi funzionari: invitiamo le forze politiche tutte, in questa fase, a garantire il prosieguo di quell’esperienza e di quel percorso e a prevenire il rischio che i veri aumenti sopraggiungano nel 2023. Il Sil Confesercenti non mancherà di continuare a pressare gli aspiranti nuovi parlamentari su questi temi”, dice Cristina Giussani, presidente di Sil Confesercenti.(Foto: © olegdudko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Luna, rinviato lancio Artemis 1

    (Teleborsa) – Un problema al motore numero 3, uno dei quattro del primo stadio dello Space Launch System alimentato a idrogeno e ossigeno liquidi, ha costretto la NASA a sospendere il countdown per il lancio della missione Artemis 1.A 40 minuti dal “go” previsto alle 14:33 (ora italiana) è arrivato lo stop, a causa di problemi tecnici già noti da stamattina, e successivamente è stata cancellata la finestra di lancio. La prossima è prevista venerdì 2 settembre alle 18:48 (ora italiana). In alternativa, si ritenterà il 5 settembre. A bordo del razzo vettore, posto sulla rampa 39B del Kennedy Space Center, la capsula Orion senza equipaggio destinata a orbitare intorno alla Luna e fare ritorno sulla Terra con ammaraggio dopo 42 giorni di volo spaziale. LEGGI TUTTO

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    Infrastrutture, Mims: 27 milioni per opere nelle ZES

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che ripartisce ulteriori risorse, pari a circa 27 milioni di euro, per la realizzazione di infrastrutture idriche di particolare rilevanza e per dare nuovo impulso allo sviluppo infrastrutturale delle Zone Economiche Speciali (Zes). Le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review di infrastrutture già finanziate, e riguardano interventi coerenti con l’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità al Documento di Economia e Finanza 2022.Lo comunica il Mims spiegando che, in particolare, il provvedimento del ministro prevede la destinazione di circa 19 milioni di euro alla progettazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza idrica e a rafforzare il sistema dei bacini idrografici al fine di ridurre le perdite e contrastare la siccità, mettendo in sicurezza il patrimonio infrastrutturale e potenziando la capacità degli invasi. Gli interventi riguardano i sette distretti idrografici e le relative Autorità di bacino distrettuale (Alpi Orientali, Padano, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia). Otto milioni di euro sono invece destinati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree Zes (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna).Il decreto del ministro segue l’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata il 3 agosto 2022 e attua quanto previsto nell’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità del Documento di Economia e Finanza 2022, che destina tali risorse “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di Pfte) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”, nonché per dare nuovo impulso allo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (Zes). Gli enti beneficiari, che possono utilizzare le risorse anche avvalendosi di convenzioni con altri enti o con delega di funzioni, inviano al Mims (Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali – Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali) l’elenco dei piani/progetti/project review per i quali intendono utilizzare le risorse assegnate corredati dal Codice Unico di Progetto. L’elenco – conclude la nota – deve essere trasmesso entro 60 giorni dalla data di apertura dei termini di presentazione delle proposte indicata dal decreto direttoriale che sarà pubblicato sul sito istituzionale del ministero. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, la preoccupazione di Federalberghi

    (Teleborsa) – “Le aziende sono di nuovo in debito di ossigeno e non riescono a pagare le bollette: gli alberghi hanno resistito, ma guardiamo con preoccupazione a quel che potrà accadere nei prossimi mesi, con il prezzo dell’energia che continua a crescere e le condizioni generali del mercato a dir poco incerte”. Lo ha sottolineato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commentando i risultati di un’indagine condotta dal centro studi dell’associazione, che ha esaminato le bollette emesse relative a un campione di oltre 2mila camere in Italia.La bolletta energetica degli alberghi italiani ha raggiunto il livello record di 3,8 miliardi di euro, con un costo medio di circa 120mila euro per ciascuna struttura (94.000 per l’energia elettrica e 26.000 per il gas). Il conto di luglio 2022 è più che triplicato rispetto a luglio 2021. Significa che oltre il 18% del volume d’affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas. Bocca ha aggiunto che “per far quadrare i conti dovremmo aumentare in modo consistente i prezzi. Ma molte aziende e intere località, non disponendo di spazi di manovra, sono costrette a valutare alternative dolorose. Chi va incontro alla bassa stagione, caratterizzata dal calo dei prezzi e del tasso di occupazione delle strutture, dovrà anticipare il momento della chiusura. Anche tra le aziende che solitamente rimangono aperte tutto l’anno, c’è chi considera la possibilità di chiudere durante l’inverno, prima che l’accensione dei riscaldamenti faccia saltare del tutto i conti”. Secondo il presidente di Federalberghi, “la prima urgenza è costituita dalla sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell’energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. È importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette, che oggi viene accordata dai gestori in base a criteri discrezionali. Altrettanto importante è la possibilità di far accedere alla cassa integrazione i dipendenti delle aziende che sospenderanno l’attività, senza costi per i datori di lavoro e con un pacchetto di ore ad hoc”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Futures USA segnalano partenza debole per Wall Street in scia parole Powell

    (Teleborsa) – I mercati americani sono attesi in deciso ribasso in avvio d’ottava, dopo il tonfo di venerdì scorso, quando il discorso “da falco” del Presidente della Fed Jerome Powell e di altri banchieri centrali ha messo di malumore i mercati.La Fed – ha spiegato il suo Presidente – intende mantenere i tassi di interesse più alti più a lungo. Questa indicazione restrittiva ha provocato una caduta dei mercati azionari che attendevano un rallentamento della serie di rialzi dei tassi. L’andamento dei rendimenti infatti anticipa ora una probabilità del 70% che a settembre sia annunciato un nuovo ritocco di 75 punti. Anche il dollaro sta scontando la probabilità di tassi di interesse più alti per un periodo prolungato e sosta sui massimi degli ultimi 20 anni a 0,997 contro euro, dopo aver toccato un massimo a 0,9912. Il Future sul Dow Jones accusa intanto calo dello 0,84% a 32.012 punti, mentre quello sullo S&P 500 cede lo 0m95% a 4.019 punti. Stesa impostazione per il contratto sul Nasdaq che affonda dell1,21% a 12,452 punti. I tre indici avevano lasciato sul parterre oltre tre punti venerdì scorso, in scia alle parole di Powell. LEGGI TUTTO

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    Giù i mercati europei, Milano inclusa. Chiusa Londra per festività

    (Teleborsa) – Si muove in territorio decisamente negativo Piazza Affari, insieme alle altre principali Borse europee, dopo che dal simposio di Jackson Hole sono giunte dichiarazioni da “falco” sia dalla Fed che dalla BCE. Sul mercato valutario, seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 0,9983. Lieve calo dell’oro, che scende a 1.729 dollari l’oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 93,46 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +229 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,78%.Tra le principali Borse europee si concentrano le vendite su Francoforte, che soffre un calo dell’1,31%, chiusa per festività la borsa di Londra; lettera su Parigi, che registra un importante calo dell’1,81%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell’1,09% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 23.680 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tonica Banco BPM che evidenzia un bel vantaggio dell’1,69%.In luce Tenaris, con un ampio progresso dell’1,69%.Piccolo passo in avanti per Telecom Italia, che mostra un progresso dello 0,53%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Prysmian, che prosegue le contrattazioni a -3,60%.Scende Pirelli, con un ribasso del 3,16%.Crolla Leonardo, con una flessione del 3,09%.Seduta negativa per A2A, che mostra una perdita del 2,88%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Mfe A (+2,44%), Caltagirone SpA (+2,37%), Mutuionline (+2,34%) e Mfe B (+1,33%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Wiit, che prosegue le contrattazioni a -4,33%.Sotto pressione Banca MPS, che accusa un calo del 3,54%.Vendite a piene mani su Reply, che soffre un decremento del 3,33%.Pessima performance per Zignago Vetro, che registra un ribasso del 3,10%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Martedì 30/08/202201:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,6%; preced. 2,6%)09:00 Spagna: Vendite dettaglio, annuale (preced. 1%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (preced. 10,8%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (preced. -0,3%)09:00 Spagna: Vendite dettaglio, mensile (preced. -0,1%). LEGGI TUTTO

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    Wartsila,UILM: con stop produzione a rischio 1500 lavoratori

    (Teleborsa) – “Senza la continuità produttiva del sito di Trieste di Wartsila non sono sostenibili le attività di servizi e ricerca e sviluppo. A rischio, quindi, è l’intero Gruppo in Italia e tutto l’indotto. Stiamo parlando complessivamente di 1.500 lavoratori. Una situazione drammatica da evitare ad ogni costo. Per questo motivo sabato sarò in piazza per una manifestazione di enorme valore sociale, un’occasione per un messaggio di speranza, ma anche un momento in cui la politica capisca che siamo di fronte a una vertenza drammatica, sulla quale non deve speculare per fini elettorali e che dovrà avere necessariamente una soluzione positiva. I nostri obiettivi prioritari sono la salvaguardia dei posti di lavoro, il ritiro della procedura di licenziamento e la convocazione di un tavolo urgente al ministero dello Sviluppo economico”. Così il segretario generale Uilm, Rocco Palombella, in un’intervista a Il Piccolo in vista della manifestazione del 3 settembre a Trieste.”Bisogna ricordare – sottolinea il leader Uilm – che non stiamo difendendo una realtà obsoleta o non profittevole, ma, al contrario, chiediamo che possa continuare a produrre uno stabilimento strategico per l’intera economia che ruota intorno all’Europa. Stiamo parlando di una fabbrica moderna, che funziona, che dà reddito. Per questo siamo convinti che alla fine sarà una lotta vincente perché le ragioni della difesa hanno una evidente concretezza”. “Non dobbiamo fare intervenire lo Stato perché l’azienda è decotta, ma perché non dobbiamo subire questa sorta di redistribuzione del sistema industriale – continua – La nazionalizzazione, proprio per difendere gli investimenti fatti in questi anni, è una strada da percorrere non perché, in generale, sia un toccasana, ma perché, nel caso specifico, risolve un confronto impari, quello tra la Finlandia che internalizza e un’Italia che potrebbe rinunciare a un asset importante dopo avere investito tante risorse. Lo Stato deve prendere una posizione forte nei confronti dei finlandesi: se non siete in grado di continuare a produrre in Italia, noi interveniamo a tutelare una realtà in salute”.”Dopo la manifestazione di sabato – prosegue Palombella – faremo in modo che ci sia una continuità di lotta senza alcun tipo di tentennamento. Vogliamo che ci sia un’azione da parte del Governo che punti a un unico risultato: il ritiro della procedura di licenziamento”. LEGGI TUTTO

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    Gas, prezzo scende sotto quota 280 euro ad Amsterdam

    (Teleborsa) – Rallenta la corsa dei prezzi del gas naturale dopo il picco raggiunto la scorsa settimana. Le quotazioni scendono sotto quota 300 euro al megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam. I contratti future sul mese di settembre, dopo vari cambiamento di segno nel corso della mattinata, segnano un calo del 18,5% a 276,3 euro al MWh. Venerdì il prezzo del gas ha chiuso a 339,19, segnando un nuovo massimo e poco sotto il record intraday di 345 euro toccato il 7 marzo scorso. LEGGI TUTTO