Agosto 2022

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    Powell, Fed manterrà approccio aggressivo contro l'inflazione ma non sarà indolore

    (Teleborsa) – “L’obiettivo principale del Federal Open Market Committee (FOMC) in questo momento è riportare l’inflazione al target del 2%. La stabilità dei prezzi è responsabilità della Federal Reserve e funge da fondamento della nostra economia”. Così il presidente Jerome Powell, nel suo atteso intervento al simposio economico di Jackson Hole. “Senza stabilità dei prezzi l’economia non funziona per tutti” – ha spiegato Powell – avvertendo che il ripristino di tale stabilità “richiederà del tempo e l’uso forzato dei nostri strumenti per portare domanda e offerta in un migliore equilibrio”. È probabile – ha detto ancora il banchiere – che “la riduzione dell’inflazione richieda un periodo prolungato di crescita al di sotto del trend”. Ci saranno “difficoltà per famiglie e imprese. Sono conseguenze sgradevoli di quello che bisogna fare per ridurre l’inflazione. Ma non farlo sarebbe peggio”.L’economia statunitense sta chiaramente rallentando rispetto ai tassi di crescita storicamente elevati del 2021 – ha sottolineato il presidente Fed – ma il mercato del lavoro è particolarmente forte. Quanto al dato odierno sull’inflazione più bassa, nel mese di luglio, Powell ha spiegato che sebbene sia un risultato positivo, il miglioramento di un solo mese, non è sufficiente per la Fed. La nostra decisione sui tassi a settembre – ha detto – “dipenderà dalla totalità dei dati in arrivo e dalle prospettive in evoluzione”. Ad un certo punto, con l’ulteriore inasprimento dell’orientamento della politica monetaria, “sarà probabilmente opportuno rallentare il ritmo degli aumenti”. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori agosto sopra attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di agosto 2022, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 58,2 punti dai 55,1 della lettura preliminare e del consensus, e contro i 51,5 di luglio.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 58 sopra i 54,9 stimati dagli analisti e dalla prima lettura, mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 58,6 punti superiore ai 55,5 dell’indicazione preliminare e degli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte e vendite ingrosso luglio sotto stime

    (Teleborsa) – Continuano a crescere le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,8% a 895,4 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +1,8% precedente ed un +1,4% atteso. Su base annua si registra una salita del 25,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,4% su base mensile a 709,6 miliardi di dollari, rispetto al +1,5% precedente. Su anno si è registrato un incremento del 20,4%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,26 contro l’1,21 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, a luglio spese personali sotto attese

    (Teleborsa) – Salgono meno delle attese le spese delle famiglie americane a luglio, così come i redditi. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti dello 0,1% dopo il +1% del mese precedente (dato rivisto da +1,1%) e si confrontano con il +0,4% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,2%, contro attese per +0,6%, e rispetto al +0,7% precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,6%).Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione negativa dello 0,1% su mese (+1% il mese precedente) e aumenta del 6,3% su anno meno delle previsioni di consensus (+6,8% il mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Moderna fa causa a Pfizer e BioNTech per violazione brevetti vaccini

    (Teleborsa) – Moderna, società di biotecnologie specializzata in terapie e vaccini a RNA messaggero (mRNA), ha intentato una causa per violazione di brevetto contro Pfizer e BioNTech presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto del Massachusetts e il tribunale regionale di Düsseldorf in Germania. La società statunitense ritiene che il vaccino COVID-19 di Pfizer e BioNTech (Comirnaty) violi i brevetti che Moderna ha depositato tra il 2010 e il 2016 sulla tecnologia mRNA (fondamentale per lo sviluppo del vaccino mRNA COVID-19 di Moderna, Spikevax). Secondo Moderna, le altre due biotech hanno copiato questa tecnologia, senza il permesso di Moderna, per realizzare Comirnaty.”Stiamo intentando queste cause per proteggere l’innovativa piattaforma tecnologica mRNA che abbiamo sperimentato, investito miliardi di dollari nella creazione e brevettato durante il decennio precedente la pandemia di COVID-19″, ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. “Questa piattaforma fondamentale, che abbiamo iniziato a costruire nel 2010, insieme al nostro lavoro brevettato sui coronavirus nel 2015 e nel 2016, ci ha permesso di produrre un vaccino COVID-19 sicuro e altamente efficace in tempi record dopo lo scoppio della pandemia”, ha aggiunto.A ottobre 2020 Moderna si è impegnata a non far valere i suoi brevetti relativi al COVID-19 mentre la pandemia continuava. A marzo 2022, quando la lotta contro il COVID-19 è entrata in una nuova fase, ha chiarito che mentre non avrebbe applicato i suoi brevetti in 92 paesi a basso e medio reddito. A questo punto, Moderna si aspettava che Pfizer e BioNTech rispettassero i suoi diritti di proprietà intellettuale, stipulando “una licenza commercialmente ragionevole”.”Riteniamo che Pfizer e BioNTech abbiano copiato illegalmente le invenzioni di Moderna e abbiano continuato a utilizzarle senza autorizzazione” – ha affermato Shannon Thyme Klinger, Chief Legal Officer di Moderna – Al di fuori dei 92 paesi, Moderna si aspetta che Pfizer e BioNTech compensino Moderna per l’uso continuo da parte di Comirnaty delle tecnologie brevettate di Moderna”.Moderna ha specificato di non stare cercando di rimuovere Comirnaty dal mercato e non sta chiedendo un’ingiunzione per impedirne la futura vendita. Inoltre, non chiede danni relativi alle vendite di Pfizer nei 92 paesi o per le vendite di Pfizer in cui il governo degli Stati Uniti sarebbe responsabile per eventuali danni. LEGGI TUTTO

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    Dell, ricavi in crescita ma domanda “Consumer” sotto pressione

    (Teleborsa) – Dell Technologies, tra le più importanti società al mondo nella produzione di personal computer e di sistemi informatici, ha registrato ricavi pari a 26,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 29 luglio 2022), in crescita del 9% e trainati dalla crescita di Client Solutions Group (CSG) e Infrastructure Solutions Group (ISG). Le entrate “Consumer” sono state di 3,3 miliardi di dollari, in calo del 9% anno su anno.L’utile operativo è stato di 1,3 miliardi di dollari, in crescita del 25%, pari al 4,8% dei ricavi, e l’utile operativo non GAAP è stato di 2 miliardi di dollari, in aumento del 4%, pari al 7,4% dei ricavi. L’utile netto delle operazioni continue è stato di 506 milioni di dollari (-20%) e l’utile netto non GAAP è stato di 1,3 miliardi di dollari (+9%). L’utile per azione non GAAP è stato di 1,68 dollari. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 1,64 dollari su ricavi per 26,5 miliardi di dollari.”Un altro trimestre con ricavi record, insieme al nostro reddito operativo di 1,3 miliardi di dollari e al reddito operativo non GAAP di 2 miliardi di dollari, conferma la nostra forza nel settore e la nostra posizione competitiva – ha affermato Tom Sweet, chief financial officer di Dell Technologies – Rimaniamo concentrati su ciò che possiamo controllare, rimanendo flessibili e opportunistici e offrendo una crescita dei ricavi e degli utili con un forte flusso di cassa gratuito per i nostri azionisti nel tempo”.(Foto: Its me Pravin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza piano italiano per cessione ad AMCO di prestiti garantiti

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha dichiarato esente da aiuti di Stato il piano italiano che permette di cedere determinati prestiti garantiti dallo Stato a una piattaforma di nuova costituzione gestita da AMCO, società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e primario operatore italiano nella gestione dei crediti deteriorati. Il via libera è arrivato perchè la Commissione UE ha constatato che lo Stato italiano sarà remunerato secondo le condizioni di mercato e che la vendita dei prestiti alla piattaforma gestita da AMCO e la concessione di eventuali nuovi prestiti da parte di AMCO saranno effettuate alle condizioni di mercato.”Questo regime consentirà all’Italia di massimizzare il recupero dei prestiti, riducendo l’impatto delle garanzie statali esistenti sul bilancio nazionale e gli effetti sui mutuatari con buone prospettive di redditività – ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva della Commissione UE con responsabilità per la politica di concorrenza – Si tratta di un passo importante verso la ripresa dell’economia italiana che non comporta distorsioni della concorrenza”.Gli asset interessatiL’Italia ha notificato alla Commissione l’intenzione di autorizzare le banche a trasferire fuori bilancio circa 12 miliardi di euro sotto forma di due tipi di prestiti: prestiti che beneficiano di una garanzia statale inizialmente approvata nell’aprile 2020 a norma del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato; prestiti non garantiti degli stessi debitori o di debitori a questi collegati.Il procedimentoIl regime prevede che i prestiti siano prima trasferiti dalle banche alla piattaforma di AMCO e il loro prezzo si basi sulle offerte degli investitori privati. In cambio dei prestiti trasferiti, gli investitori, che possono essere anche le banche cedenti, riceveranno titoli.Se le banche cedenti decidono di tenere tutti i titoli, il prezzo sarà concordato tra tutte le banche in modo che non vada a vantaggio di nessun portafoglio di prestiti. Il prezzo sarà inoltre verificato da un valutatore terzo indipendente. In ogni caso, AMCO non acquisterà nessuno di questi titoli.Una volta che i prestiti saranno sulla piattaforma, AMCO sarà responsabile della loro gestione. “AMCO si concentrerà sui prestiti più complessi e, per i portafogli di prestiti più piccoli, coopererà con società private di servizi – si legge nella nota della Commissione UE – La remunerazione di AMCO per questi servizi è stata confrontata con operazioni analoghe per le quali erano disponibili dati sul mercato italiano”.Nuovi finanziamenti e liquidità AMCO può anche fornire nuovi finanziamenti ad alcuni mutuatari, che devono essere imprese redditizie solo momentaneamente in difficoltà. Questi prestiti saranno concessi da AMCO insieme al finanziamento da parte di operatori privati alle stesse condizioni.AMCO può infine fornire alla piattaforma sostegno di liquidità a breve termine per coprire i disallineamenti tra gli afflussi dai prestiti e i pagamenti necessari per i titoli. Questi prestiti saranno remunerati a un tasso di interesse in linea con i parametri di riferimento di mercato. LEGGI TUTTO

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    Andamento in rosso per l'azionario europeo, tra dati macro e FED

    (Teleborsa) – Dopo una partenza sulla parità, i mercati europei si muovono in ribasso nella giornata del discorso del presidente della FED al Simposio annuale di Jackson Hole. Una settimana con mercati attendisti e l’attenzione concentrata sulle parole dei banchieri centrali americani, non va interpretato come un segnale che la maggior parte della volatilità è alle spalle, secondo gli analisti. “È improbabile che la volatilità si riduca presto e questo dovrebbe portare a delle opportunità – ha commentato Mark Dowding, CIO di BlueBay – In questo contesto, preferiamo adottare una visione paziente e attendere che si presentino opportunità più chiare e asimmetriche. La divergenza macro che stiamo osservando tra Europa e Nord America in questo momento è insolita su base storica e la parte rimanente del 2022 sembra destinata a restare tanto problematica quanto il resto dell’anno”.Intanto, gli investitori si trovano a valutare l’andamento della fiducia dei consumatori delle principali economie europee. Secondo l’Istat, la fiducia delle imprese italiane è risultata in calo per il secondo mese consecutivo ad agosto, mentre il sentiment dei consumatori è risalito sui livelli di giugno, comunque bassi.La fiducia dei consumatori tedeschi, secondo i dati dell’istituto GfK, è scesa a un nuovo minimo storico per il terzo mese consecutivo, con la propensione al risparmio che è salita al valore più alto in più di undici anni. In Francia la fiducia dei consumatori è migliorata leggermente ad agosto.La liquidità continua a rappresentare la forma di allocazione di risparmio preferita dagli italiani, anche se sta crescendo l’esigenza di una maggiore diversificazione verso fondi comuni e polizze assicurative, secondo quanto emerge da un’analisi del sindacato bancario FABI sul risparmio degli italiani sugli ultimi dieci anni.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,31%. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,66%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,29%, a 93,71 dollari per barile.Sale lo spread, attestandosi a +229 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,63%.Tra i mercati del Vecchio Continente si muove sotto la parità Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,37%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,02%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,38%.Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,72% sul FTSE MIB, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.362 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,50%; come pure, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-0,93%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+1,01%) e Unipol (+0,53%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Iveco, che prosegue le contrattazioni a -2,63%.Seduta negativa per Amplifon, che scende del 2,27%.Sensibili perdite per Recordati, in calo del 2,07%.Soffre CNH Industrial, che evidenzia una perdita del 2,07%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+3,88%), Datalogic (+2,75%), Saras (+2,51%) e El.En (+0,79%).Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -3,65%.In apnea SOL, che arretra del 2,83%.Preda dei venditori Wiit, con un decremento dell’1,69%.Si concentrano le vendite su Brunello Cucinelli, che soffre un calo dell’1,60%. LEGGI TUTTO