Agosto 2022

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    Imprese settore energetico, ENI: rideterminato in circa 1,4 miliardi di euro ammontare contributo straordinario

    (Teleborsa) – “Con riferimento al provvedimento di cui all’art.37 del D.L. n° 21/22 che istituisce un contributo straordinario a carico delle imprese del settore energetico, nonché ai chiarimenti forniti dalla circolare n. 22/E del 23 giugno 2022 della Agenzia delle Entrate, a fine giugno Eni aveva determinato l’ammontare del contributo in circa 550 milioni di euro, versando il 40% di acconto. A seguito delle ulteriori precisazioni contenute nella circolare n. 25/E dell’11 luglio 2022, e del successivo parere reso il 12 agosto dalla Agenzia delle Entrate in risposta ad istanza di interpello presentata da Eni Spa concernente la rilevanza delle operazioni prive del requisito di territorialità, l’ammontare complessivo del contributo è stato rideterminato in circa 1,4 miliardi di euro”. È quanto fa sapere Eni in una nota.”In data odierna – sottolinea Eni – si è provveduto alla integrazione del versamento dell’acconto secondo quanto previsto dalla anzidetta circolare n. 25/E, pari a circa 340 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Morti sul lavoro, Osservatorio Vega Engineering: 569 vittime nei primi sette mesi del 2022

    (Teleborsa) – “È iniziato il secondo semestre del 2022 e le morti sul lavoro non accennano a diminuire. Sono 569 i lavoratori che hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese da gennaio a luglio 2022, con una media di 81 morti sul lavoro ogni mese. E, sebbene le rilevazioni ufficiali da gennaio a luglio 2022 facciano emergere un decremento complessivo della mortalità del 16% rispetto al 2021 (erano 677 a fine luglio 2021), la realtà dei fatti è ben diversa. Perché la flessione continua ad essere fortemente drogata dalla quasi totale assenza nel 2022 dei decessi per Covid rispetto al 2021: lo scorso anno infatti, nei primi sei mesi, gli infortuni mortali per Covid erano 367 su 538, circa il 68%. Quest’anno sono solo 11 su 463, ossia il 2%. Ciò significa che gli infortuni mortali non Covid sono passati dai 171 del primo semestre 2021 ai 452 del corrispondente periodo del 2022, con un eclatante e drammatico incremento del 164%”. È questa la prima proiezione commentata da Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, con cui anticipa le costanti criticità dell’emergenza nel nostro Paese.L’insicurezza sul lavoro – rileva l’Osservatorio – si legge nitidamente anche nelle denunce totali di infortuni cresciute del 41,1% rispetto al 2021, arrivando a quota 441.451, con i settori della Sanità, Attività Manifatturiere e dei Trasporti rimangono sempre in cima alla graduatoria.L’indice di incidenza della mortalità, cioè il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa regionale e provinciale, nei primi sette mesi dell’anno mostra una media in Italia di 18,3 decessi ogni milione di occupati. Sul fronte regionale a finire in zona rossa alla fine dei primi sette mesi del 2022, con un’incidenza superiore al 125% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 18,3 ogni milione di lavoratori) sono: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise Calabria e Umbria. In zona arancione: Marche, Toscana, Puglia, Sicilia, Campania, Emilia Romagna e Veneto. In zona gialla: Sardegna, Piemonte, Lazio, Abruzzo e Lombardia. In zona bianca: Basilicata, Liguria e Friuli Venezia Giulia.A guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è ancora la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (60). Seguono: Veneto ed Emilia Romagna (39), Lazio (35), Toscana (34), Campania (32), Piemonte (31), Sicilia (27), Puglia (26), Trentino Alto Adige (19), Calabria e Marche (14), Sardegna (10), Umbria (9), Abruzzo (7), Liguria (5), Valle D’Aosta (4), Molise (3), Basilicata e Friuli Venezia Giulia (2).Anche nei primi sette mesi del 2022 il settore Trasporti e Magazzinaggio fa registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 63 (13 vittime in più del mese precedente. Seguono: Costruzioni (62) e Attività manifatturiere (41).La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (145 su un totale di 412). Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato ancora tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 55,3 infortuni mortali ogni milione di occupati. L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 10,5), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 12,8 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questi dati confermano che la maggior frequenza di infortuni mortali si riscontra tra i lavoratori più vecchi e che i giovanissimi, cioè i lavoratori sotto i 25 anni, rischiano di morire sul lavoro più dei lavoratori più maturi.Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a luglio del 2022 sono 33 su 412. In 29, invece, hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 71.Il martedì si conferma anche nei primi sette mesi 2022 come il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 41,1% rispetto luglio 2021). A fine luglio 2021 erano infatti 312.762 mentre a fine luglio del 2022 sono 441.451. Più di 60mila poi sono gli infortuni occorsi in occasione di lavoro nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Oltre 44 mila quelli nelle Attività manifatturiere e superano i 39 mila nei Trasporti. Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi sette mesi del 2022 sono state 188.509, quelle dei colleghi uomini 252.942. LEGGI TUTTO

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    Eurozona inflazione preme su nuovi massimi al 9,1%

    (Teleborsa) – Continua ad accelerare l’inflazione dell’Eurozona, che ad agosto ha fatto peggio delle previsioni, confermando le forti tensioni sui prezzi. E’ quanto emerge dai dati preliminari dell’Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), che ha pubblicato stamattina la stima flash dell’inflazione. Il dato tendenziale ad agosto segna un +9,1%, superiore al 9% atteso ed all’8,9% del mese precedente. Si tratta di un nuovo record dall’introduzione della moneta unica. Su mese, invece, i prezzi al consumo dovrebbero aver registrato un incremento dello 0,5% dopo il +0,1% del mese precedente, superando il consensus (+0,4%). L’inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi – viene stimata al 4,3% (5% il precedente), evidenziando su base mensile un incremento dello 0,5% (+0,1% il precedente).L’inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia, è attesa al 5,5% dal +5,1% del mese precedente e del consensus. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari gira in rosso con le altre Borse europee dopo dati inflazione

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, che scontano la prospettiva di recessione e di un aumento die tassi più forte del previsto al prossimo meeting dell’8 settembre. Dopo un esordio positivo i mercati hanno girato in rosso sui dati dell’inflazione in Eurozona, che si è spinta su nuovi massimi storici al 9,1%. Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 0,999. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,53%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 89,09 dollari per barile, in netto calo del 2,79%.Invariato lo spread, che si posiziona a +232 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,87%.Tra i mercati del Vecchio Continente calo deciso per Francoforte, che segna un -0,82%, sotto pressione Londra, con un forte ribasso dell’1,03%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,97%.Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,99% sul FTSE MIB, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 23.624 punti, in calo dello 0,99%.In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-1,22%); come pure, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,65%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla Unicredit, con un forte incremento (+2,98%).In luce BPER, con un ampio progresso dell’1,20%.Piccolo passo in avanti per Poste Italiane, che mostra un progresso dello 0,81%.Composta STMicroelectronics, che cresce di un modesto +0,65%.Le peggiori performance, invece, si registrano su ENI, che ottiene -4,92%.In perdita Terna, che scende del 3,02%.Pesante Hera, che segna una discesa di ben -2,82 punti percentuali.Preda dei venditori A2A, con un decremento del 2,45%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Caltagirone SpA (+3,64%), Sesa (+1,32%), Mondadori (+1,11%) e Tinexta (+0,92%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Saras, che prosegue le contrattazioni a -8,58%.Seduta negativa per Brunello Cucinelli, che scende del 6,59%.Si concentrano le vendite su Banca MPS, che soffre un calo del 6,00%.Sensibili perdite per GVS, in calo del 3,58%. LEGGI TUTTO

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    Covid, verso riduzione quarantena: nuove misure al vaglio del Ministero

    (Teleborsa) – Con la ripresa delle attività a settembre è atteso un allentamento delle restrizioni per il Covid. È arrivato, infatti ieri al Ministero della Salute il parere del Consiglio Superiore di Sanità su una possibile riduzione del periodo di quarantena da 7 a 5 giorni per i soggetti positivi asintomatici, con un test negativo al quinto giorno.Sarebbe questo, secondo quanto riporta l’Ansa, l’orientamento che le autorità sanitarie starebbero valutando in queste ore sulla base dell’andamento della curva dei contagi Covid in Italia. Passerebbe inoltre da 21 a 15 giorni il periodo massimo di isolamento in caso persista la positività al virus.Si accelera, intanto, sul fronte vaccini per scongiurare una nuova ondata pandemica dovuta alla diffusione delle nuove varianti. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha annunciato ieri di aver iniziato a valutare la richiesta di autorizzazione di una versione di Comirnaty, il vaccino contro il covid di Pfizer e Biontech, adattata al virus originale e alle sue subvarianti Omicron BA.4/5. LEGGI TUTTO

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    Germania, disoccupazione in crescita ad agosto

    (Teleborsa) – Aumenta la disoccupazione in Germania ad agosto. Lo rileva il Federal Labour Office, secondo cui il tasso di disoccupazione destagionalizzato sale al 5,5% in linea con le stime degli analisti, dal 5,4% del mese precedente.Parallelamente, c’è stata una crescita di soli 28 mila disoccupati, in linea cn le attese, dopo l’aumento di 48 mila rilevato a luglio.Il numero complessivo dei disoccupati (non destagionalizzato) sale a 2,55 milioni dai 2,47 milioni precedenti. Quello destagionalizzato si porta a 2,497 milioni da 2,463 milioni precedenti. LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi import-export in accelerazione a luglio ma sotto attese

    (Teleborsa) – Accelera la crescita dei prezzi import in Germania a luglio. Il dato, comunicato l’Ufficio Federale di Statistica della Germania (DESTATIS), ha registrato un incremento mensile dell’1,4% dopo il +1% di giugno, collocandosi al poco sotto le attese dagli analisti (1,5%). Su base annuale si registra una aumento del 28,9%, più contenuto rispetto al +29,9% indicato il mese precedente e dal consensus.Al netto dei prodotti petroliferi e minerari, i prezzi sono cresciuti del 25,3% su base annua e del 2,5% su base mensile.Per quanto riguarda i prezzi alle esportazioni, si è registrato un incremento del 2% su mese, mentre si evidenzia un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio crescono oltre attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite a luglio sono salite del 2,4% su base annuale dopo il +1,5% di giugno. Le stime degli analisti erano per una crescita dell’1,9%.Su base mensile le vendite sono salite dello 0,8% dopo il -1,3% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +5,9% su anno ed un -0,8% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 5% tendenziale e sono rimaste invariate su mese. LEGGI TUTTO