Agosto 2022

Monthly Archives

More stories

  • in

    TIM Brasil dimezza utile ma ricavi lievitano del 22%

    (Teleborsa) – TIM Brasil, l’operatore mobile brasiliano del Gruppo TIM, ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 313 milioni di reais, più che dimezzato rispetto ai 681 milioni dell’anno precedente (-54,1%) .I ricavi sono cresciuti del 21,8% a 5,37 miliardi di reais, grazie soprattutto all’aumento del 23% di ricavi da servizi di telefonia mobile, dopo aver assorbito 16 milioni di clienti dall’operatore mobile fallito Oi e l’aumento dei prezzi dei servizi. I costi sono invece cresciuti del 26,4% a 2,93 miliardi di reais. Il margine è aumentato del 18,3% a 2,48 miliardi di reais(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Fondi pensione, Covip: in 6 mesi hanno perso 5,6 miliardi risorse

    (Teleborsa) – Le risorse dei fondi pensione integrativi destinate alle prestazioni a fine giugno 2022 sono pari a 207 miliardi di euro, in calo rispetto a dicembre 2021. A pesare perdite in conto capitale determinate dall’andamento dei mercati finanziari di circa 5,6 miliardi di euro (-2,6%).Lo rileva la Covip, sottolineando che i rendimenti al netto dei costi di gestione e della fiscalità sono risultati negativi e pari a -8,3% e a -9,7%, rispettivamente, per fondi negoziali e fondi aperti rispetto alla fine del 2021. Nei PIP di ramo III i rendimenti sono stati pari a -10,3%.Nello stesso periodo il Tfr è stato rivalutato del 4%. LEGGI TUTTO

  • in

    Debole Wall Street. Focus su tensioni con Cina e trimestrali

    (Teleborsa) – Sessione debole per Wall Street, che ieri ha chiuso la prima seduta della settimana e del mese di agosto in leggero ribasso penalizzata dal comparto energetico. Gli investitori temono che una visita programmata della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, a Taiwan possa peggiorare le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Ciò pesa anche sulle contrattazioni del petrolio, che continua a perdere terreno prima della riunione dell’OPEC+. Dei prezzi alti del greggio nel secondo trimestre hanno beneficiato le major, con BP che è stata l’ultima in ordine temporale a comunicare un enorme guadagno e un forte aumento del suo programma di dividendi e riacquisti.Continuano intanto le trimestrali. Uber ha registrato per la prima volta un flusso di cassa positivo nel secondo trimestre del 2022. Caterpillar ha diffuso una trimestrale deludente per i problemi alla suppy chain e per l’uscita dalla Russia. KKR ha registrato una maxi perdita per svalutazioni e rallentamento dei deal a livello globale. Dopo la chiusura del mercato si conosceranno i risultati di Advanced Micro Devices, PayPal, Starbucks, Gilead e Airbnb.La giornata è priva di dati macroeconomici significativi, a parte i dati JOLTS. Il Dipartimento del lavoro pubblica infatti il suo sondaggio mensile sui posti di lavoro vacanti, che fornisce informazioni sull’andamento del mercato del lavoro.Sessione negativa per Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,81%; sulla stessa linea, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 4.096 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,45%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,56%).Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori. Nel listino, i settori beni industriali (-1,11%), materiali (-1,03%) e finanziario (-1,01%) sono tra i più venduti.Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è Amgen (+0,72%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Caterpillar, che ottiene -5,46%.Crolla Boeing, con una flessione del 2,73%.Spicca la prestazione negativa di Visa, che scende dell’1,82%.Intel scende dell’1,24%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Intuitive Surgical (+4,07%), AirBnb (+3,34%), Dexcom (+2,83%) e Match (+2,77%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Idexx Laboratories, che prosegue le contrattazioni a -3,29%.Vendite a piene mani su Baidu, che soffre un decremento del 2,73%.Pessima performance per Asml Holding Nv Eur0.09 Ny Registry, che registra un ribasso del 2,41%.Sessione nera per Monster Beverage, che lascia sul tappeto una perdita del 2,26%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Mercoledì 03/08/202215:45 USA: PMI composito (atteso 47,5 punti; preced. 52,3 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 47 punti; preced. 52,7 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 53,5 punti; preced. 55,3 punti)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 1,2%; preced. 1,6%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -4,52 Mln barili). LEGGI TUTTO

  • in

    Import-export Italia, Istat-Ice: nel 2021 contrazione dell'avanzo commerciale, pesa la componente energia

    (Teleborsa) – In uno scenario di “forte ripresa” dell’economia mondiale dallo shock associato alla pandemia, l’Italia nel 2021 registra un aumento del valore in euro sia delle merci esportate (+18,2%) sia, più marcato, delle merci importate (+26,4%). Tuttavia nel 2021 la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci (misurata in dollari) registra una lieve flessione, da 2,82% nel 2020 a 2,71%. È quanto emerge dalla ventiquattresima edizione dell’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra l’Istat e l’Ice. La crescita più intensa delle importazioni rispetto alle esportazioni si traduce in una contrazione dell’avanzo commerciale (19,1 miliardi in meno rispetto al 2020) che, nel 2021, ammonta a 44,2 miliardi di euro. A contribuire alla riduzione del surplus commerciale è soprattutto la componente energetica; al netto di tale componente, l’avanzo si attesta a 89,3 miliardi nel 2021 da 85,7 miliardi del 2020. La quota dell’Italia sulle esportazioni mondiali è diminuita in misura più accentuata in alcune aree geografiche, in particolare Africa Settentrionale (da 6,41% a 6,16%), Unione Europea (da 5% a 4,88%), altri paesi africani (da 1,69% a 1,58%) e Asia Centrale (da 1,06% a 0,97%). Al contrario, incrementi della quota si rilevano per Medio Oriente (da 2,89% a 2,95%) e Oceania e altri territori (da 1,97% a 2,00%). Nel 2021 i flussi con l’estero di servizi registrano aumenti particolarmente ampi (+15,7% per le esportazioni, +19,1% per le importazioni).Germania e Francia si confermano nel 2021 i principali mercati di sbocco delle vendite di merci italiane, con quote pari, rispettivamente, al 13% e al 10,2% delle esportazioni nazionali. Come nel 2020, gli Stati Uniti si collocano al terzo posto tra i paesi partner, con una quota del 9,6%; seguono Svizzera (5,3%), Spagna (4,9%) e Regno Unito (4,5%). Tra i principali Paesi, i mercati di sbocco più dinamici (incremento della quota sulle esportazioni nazionali superiore o uguale a 0,2 punti percentuali rispetto al 2020) sono Paesi Bassi e Spagna. Per quanto riguarda i raggruppamenti principali di industrie, nel 2021 il deficit nell’interscambio di prodotti energetici raddoppia, da -22,4 miliardi del 2020 a -45,1 miliardi del 2021, a causa dell’eccezionale aumento dei valori medi unitari all’import (+76,7%). Il saldo nell’interscambio di beni intermedi diventa negativo (-5,8 miliardi, da +5,9 miliardi nel 2020) mentre per gli altri raggruppamenti si registrano incrementi dei saldi positivi: +6,3 miliardi per i beni di consumo non durevoli, +6,1 miliardi per i beni di strumentali e +3,1 miliardi per i beni di consumo durevoli. Tra i gruppi di prodotti manifatturieri in cui l’Italia detiene nel 2021 le maggiori quote sulle esportazioni mondiali di merci si segnalano: materiali da costruzione in terracotta (24,46%); cuoio conciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria, pellicce preparate e tinte (14,44%); prodotti da forno e farinacei (13,01%); pietre tagliate, modellate e finite (12,72%); tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio, esclusi quelli in acciaio colato (10,98%); articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (10,70%) e bevande (9,37%). Rispetto al 2020 gli incrementi maggiori della quota sulle esportazioni mondiali si registrano per pietre tagliate, modellate e finite (da 11,28% a 12,72%), tabacco (da 6,27% a 7,63%) e navi e imbarcazioni (da 6,34% a 7,37%); i cali più ampi riguardano medicinali e preparati farmaceutici (da 5,16% a 4,34%) e cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (da 9,61% a 8,81%). La crescita dell’export nel 2021 interessa tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata. Dalle regioni del Centro-nord proviene l’88,8% dell’export nazionale, mentre il Mezzogiorno ne attiva il 9,9%. Nel 2021, la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è del 26,3%; seguono Emilia-Romagna (14,0%), Veneto (13,6%), Piemonte (9,6%) e Toscana (9,2%).Nel 2021, è aumentato il numero degli esportatori italiani: secondi i dati dell’Annuario statistico Istat-Ice sono stati 136.025 operatori economici che hanno effettuato vendite di beni all’estero conto i 127.265 nel 2020 (circa il 7% in più). Nel 2021, gli investimenti italiani all’estero sono stati pari a 14,7 miliardi. Quelli esteri in Italia hanno toccato i 12 miliardi ma restano inferiori a quelli rilevati nei due anni precedenti al 2020. È quanto emerge dalla ventiquattresima edizione dell’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra l’Istat e l’Ice. Nel 2021 il commercio mondiale di beni, misurato in dollari ed espresso a prezzi correnti, registra una crescita del 26,3% rispetto al 2020, superando ampiamente i livelli del 2019. Questo risultato è sintesi di un forte aumento dei volumi scambiati (+9,4%) e dei valori medi unitari (+15,5%). Anche il valore nominale dell’interscambio mondiale di servizi registra un deciso incremento (+16,8%) ma ad aumentare di più sono gli investimenti diretti esteri (+64,3%). LEGGI TUTTO

  • in

    KKR, profitti in calo nel secondo trimestre con rallentamento deal

    (Teleborsa) – KKR, colosso statunitense del private equity, ha registrato un utile distribuibile al netto delle imposte (che rappresenta la liquidità utilizzata per pagare i dividendi agli azionisti) pari a 840 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2022, in calo rispetto ai 925,5 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Ciò ha comportato un utile distribuibile al netto delle tasse di 95 centesimi, in calo rispetto agli 1,05 dollari di un anno fa e in linea con le attese del mercato, su cui ha pesato un rallentamento dei deal e un calo delle commissioni a causa dell’incertezza dei mercati. La perdita contabile è stata di 827,9 milioni di dollari, rispetto a un profitto di 1,3 miliardi di dollari di un anno fa.Gli Assets Under Management (AUM) sono di 491 miliardi di dollari, in crescita del 14% anno su anno. Il nuovo capitale raccolto è stato di 25 miliardi di dollari nel trimestre e 99 miliardi di dollari nel LTM. Il capitale investito è stato di 19 miliardi di dollari nel trimestre e 88 miliardi di dollari nel LTM.”Il nostro slancio commerciale continua: abbiamo raccolto 25 miliardi di dollari di nuovo capitale nel secondo trimestre e 52 miliardi di dollari nel primo semestre”, hanno commentato Joseph Bae e Scott Nuttall, Co-Chief Executive Officers.”Continuiamo inoltre a crescere e diversificare: Real Assets AUM è aumentato di oltre il 50% a 114 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi – hanno aggiunto – Con solidi fondamentali aziendali e un record di 115 miliardi di potenza di fuoco, continuiamo essere ben posizionato in uno scenario complesso”.(Foto: Free-Photos / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    Barbieri (Cofle): da crisi idrica ulteriore spinta verso agricoltura 4.0

    (Teleborsa) – Fino al 46% del territorio dell’Unione europea è attualmente esposto a livelli di siccità allarmanti, mentre l’11% è in stato di allerta più elevato, una percentuale definita “sbalorditiva” dallo stesso rapporto della Commissione europea che ha svelato i nuovi dati. La mancanza di umidità nel suolo provoca un notevole stress alle coltivazioni, accrescendo la pressione sui sistemi agricoli dell’UE e suscitando preoccupazioni per il suo impatto sui raccolti, ha sottolineato l’ultimo rapporto del centro di ricerca dell’esecutivo UE sul tema.”La crisi idrica che sta vivendo l’Italia e diversi paesi europei colpisce duramente il settore agricolo, per il quale l’acqua è un fattore fondamentale – spiega a Teleborsa Walter Barbieri, presidente e amministratore delegato di Cofle – Tra le varie soluzioni tecniche utilizzate per mitigare il problema, quella tecnologica ritengo sia la più concreta e in particolare tutte le innovazioni che rientrano nella cosiddetta agricoltura 4.0″.Queste innovazioni consentono “l’efficientamento delle irrigazioni grazie alla sensoristica, all’automazione per la gestione integrata delle coltivazioni e la protezione dalle calamità sia di eventi atmosferici che attacchi di parassiti ma anche la blockchain e la tracciabilità delle produzioni”, afferma il numero uno del gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore dei sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles.”Indubbiamente molto è già stato fatto in passato, ma ritengo che la crisi causata da questa siccità porterà un’ulteriore spinta verso l’innovazione tecnologica”, aggiunge il manager.”Sollevatori telescopici, mezzi agricoli dotati di sistemi satellitari, sensori e sistemi di rete sono le tipologie di macchine più acquistate dagli imprenditori agricoli nel 2021 che guardano al futuro puntando sulle nuove tecnologie, con incrementi che superano il 30% – continua l’AD di Cofle – È altresì significativo che il Governo abbia voluto mantenere anche per il 2022 gli incentivi fiscali per il 4.0 che hanno permesso di far registrare nel 2021 questa crescita record per le vendite di macchinari agricoli di nuova generazione”.I vantaggi di questa modernizzazione del settore agricolo sono numerosi, secondo Barbieri: “Utilizzo più responsabile ed efficiente delle risorse naturali, maggior produttività, controllo ed automazione dei processi produttivi, riduzione dei costi, solo per citarne alcuni. L’agricoltura 4.0 potenzia la resa e la produttività delle coltivazioni, per cui introdurre soluzioni tecnologiche innovative è una scelta vincente per i singoli operatori agricoli”. LEGGI TUTTO

  • in

    Autotrasporto, ASSOTIR. “Governo fornisca indicazioni chiare sul credito d'imposta al 28%”

    (Teleborsa) – Fornire indicazioni chiare per ottenere il 28% di credito d’imposta a favore delle imprese di autotrasporto merci per i consumi di gasolio sostenuti nel primo trimestre 2022. È questa la richiesta che Assotir avanza al ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili dopo la pubblicazione del Decreto Direttoriale n.324 del 29 luglio scorso sulle modalità per ottenere il 28% del credito d’imposta.”La pubblicazione del Decreto Direttoriale 324 del 29 luglio u.s. – sottolinea la presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Imprese di Trasporto, Anna Vita Manigrasso –, segna un altro tassello sulla strada dell’erogazione del credito d’imposta per i veicoli industriali euro 5 e 6, ai quali dal 21 di marzo è preclusa la possibilità di chiedere il rimborso delle accise, quale compensazione per gli aumenti del prezzo del gasolio avvenuti nel primo trimestre di quest’anno. Si tratta di un passaggio che, a parte il ritardo, evidenzia non pochi motivi di preoccupazione, per gli aspetti procedurali, al momento, tutt’altro che chiari”.Anche il segretario generale di Assotir, Claudio Donati si dice preoccupato per la situazione attuale. “Il Mims – dice Donati – certamente sarà al corrente del fatto che oltre il 50% delle imprese di autotrasporto è costituito di microimprese (con non più di 5 addetti). E dunque, ci si aspettano meccanismi procedurali adeguati, soprattutto, semplici e alla portata dei trasportatori, perché l’eventuale esclusione dal bando, comporterebbe, non solo la perdita del beneficio costituito dal credito di imposta (il 28% del costo del carburante consumato nel primo trimestre 2022), ma anche la contestuale esclusione dalla domanda di rimborso delle accise, che vale altri 21 centesimi per litro di gasolio. Insomma, si rischia, oltre al danno, la beffa. Pensiamo sia dovere del Governo dare ogni assicurazione alle imprese su chi ha il diritto al credito d’imposta, questo diritto sia garantito. Sotto tale aspetto, il meccanismo del click day lascia tutt’altro che tranquilli sul fatto che nessuno venga escluso. In generale – aggiunge –, le imprese hanno bisogno di indicazioni chiare e certe, anche rispetto ai possibili meandri tecnico-informatici”.Per le ragioni espresse – annuncia Manigrasso – “abbiamo chiesto al Governo di promuovere urgentemente un incontro tecnico per illustrare agli utenti come dovrebbe funzionare il nuovo sistema”. LEGGI TUTTO

  • in

    MAPS, Emilia-Romagna incrementa importo convenzione per ASL

    (Teleborsa) – MAPS, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della digital transformation, ha comunicato che la Regione Emilia- Romagna ha incrementato la capienza della convenzione siglata nel gennaio 2020 con una sua controllata per un importo pari a 2.755.288,50 euro. Il progetto aveva durata triennale e importo massimo di 5,5 milioni di euro. La controllata Artexe fornisce i servizi di manutenzione, assistenza e supporto necessari alle ASL della regione Emilia-Romagna e all’ospedale di Sassuolo nel quotidiano utilizzo dei propri applicativi.”La decisione della Regione Emilia-Romagna di incrementare la capienza della convenzione è rilevante in quanto è segno tangibile di una scelta di qualità che premia il Gruppo Maps e ci consente di fornire il servizio in continuità con il passato, essendo le Strutture Sanitarie della Regione già clienti di rilevanza del Gruppo da diversi anni”, ha commentato Maurizio Pontremoli, Amministratore Delegato di MAPS. LEGGI TUTTO