2 Settembre 2022

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    Tonica Wall Street dopo dati sul mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Partenza al rialzo per la borsa di Wall Street dopo il poker di ribassi messo a segno in questa ottava. Il listino americano dovrebbe riuscire a chiudere la seduta odierna in territorio positivo sostenuto dal rapporto mensile sul lavoro USA che ha mostrato un rallentamento della crescita degli occupati, seppur ad un ritmo inferiore a quanto stimato dal mercato, consentendo di scommettere su una Federal Reserve meno aggressiva sui tassi di interesse. Nel mese di agosto, sono stati guadagnati 315.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 300.000 posti. La disoccupazione è salita dal 3,5% di luglio al 3,7%, contro attese per una conferma del 3,5%. Sempre per oggi è atteso un aggiornamento sugli ordinativi industriali.Intanto sul fronte petrolio, i ministri delle Finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones mostra un guadagno frazionale dello 0,40%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 3.991 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,51%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,56%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+1,38%), materiali (+1,25%) e finanziario (+0,91%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Chevron (+1,10%), Honeywell International (+1,04%), JP Morgan (+1,01%) e Apple (+0,97%).Tra i best performers del Nasdaq 100, Lululemon Athletica (+10,21%), Broadcom (+3,04%), Okta (+1,72%) e Datadog (+1,67%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che continua la seduta con -3,74%.Lettera su Baidu, che registra un importante calo del 2,69%.Scende JD.com, con un ribasso del 2,47%.In rosso Vertex Pharmaceuticals, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,37%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Venerdì 02/09/202214:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,5%; preced. 3,5%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 300K unità; preced. 477K unità)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 0,2%; preced. 2%)Giovedì 08/09/202217:00 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -3,33 Mln barili)Venerdì 09/09/202216:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 1,8%). LEGGI TUTTO

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    Nord Stream, in vista della riapertura prezzo gas crolla del 15% ad Amsterdam

    (Teleborsa) – Dopo i recenti aumenti del prezzo del gas la speculazione scommette sulla ripresa da domani delle fornitura russe attraverso il gasdotto Nord Stream, che porta il gas russo in Europa, chiuso da tre giorni per manutenzione. Il contratto Ttf ad Amsterdam, che fa da riferimento per il metano in Europa, segna un calo del 15% a 206 euro al megawattora.Tuttavia – come ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass – l’affidabilità del gasdotto Nord Stream è minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche. “Non ci sono riserve tecnologiche, è in funzione – ha detto Peskov – solo una turbina, quindi fate voi i conti”. “Sono delle ferma convinzione – ha detto la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen – che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa”. “Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, Mosca – ha detto Peskov – fornirà petrolio solo ai Paesi che si adeguano alle condizioni del mercato”. “Il gas russo non ci sarà più in Europa se l’Ue imporrà il price cap”, ha dichiarato il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.Per far fronte alla crisi energetica in Italia e “consentire di avere nell’immediato energia e gas a prezzo calmierato” il governo ha previsto un “intervento tampone”, atteso la prossima settimana, che – come ha anticipato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – varrà “uno o due miliardi”. “Le linee principali del ministro Cingolani – ha spiegato Garvaglia – prevedono due decreti che vanno a favore degli energivori e dei gasivori”. “Già dalla prossima settimana il Governo metterà in campo provvedimenti che abbasseranno i costi della bolletta energetica, l’obiettivo – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – è far recuperare potere d’acquisto. L’Italia chiede da mesi un tetto al prezzo del gas, non tutti erano d’accordo in Ue ma le cose stanno cambiando”. LEGGI TUTTO

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    USA, Job Report: rallenta crescita occupati, ma meno del previsto

    (Teleborsa) – Crescono,, più del previsto, i non-farm payrolls ad agosto 2022. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito al 3,7% rispetto al 3,5% del mese precedente e delle stime di consensus. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 62,4% rispetto al 62,1% precedente e al 63,4% precedente al periodo della pandemia.Sono stati aggiunti 315 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a luglio erano state create 526 mila buste paga (dato rivisto da 528 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è leggermente superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 300 mila di posti di lavoro.Il dato è in linea con le aspettative nel settore privato: sono stati aggiunti 300 mila posti di lavoro, contro i 477 mila rivisti di luglio.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 22 mila unità, al di sopra del consensus di 20 mila, e si confrontano con i 36 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,5 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 5,2% su anno (contro attese per un +0,4 m/m e +5,3% a/a) dopo il +0,5% mensile e +5,2% tendenziale registrato a luglio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Imprese, Marcegaglia: clima molto complesso, serve responsabilità

    (Teleborsa) – “Si percepisce grande preoccupazione. È evidente che il clima dei prossimi mesi è molto complesso. Serve responsabilità e capacità di decidere per il bene del Paese”. Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente della Marcegaglia Holding ed ex numero uno di Confindustria, in merito al clima che si respira tra gli imprenditori al forum Ambrosetti, al via oggi. “Questi prezzi del gas e dell’energia sono insostenibili. Servono soluzioni soprattutto a livello europeo e servono immediatamente. Non possiamo aspettare mesi ma nemmeno più giorni. Qui bisogna agire subito”, ha aggiunto Marcegaglia secondo la quale “C’è il rischio, quasi la certezza di non riuscire più a fare alcune produzioni, il che vorrebbe dire anche cassa integrazione per i lavoratori e povertà per le famiglie”.”Ci sono produzioni che non stanno più in piedi ma in generale per un paese manifatturiero e di trasformazione come il nostro è tutto il sistema produttivo che rischia di non reggere”, ha spiegato ancora. “Il price cap europeo penso sia la soluzione migliori, Draghi la sta proponendo da mesi – ha proseguito -. Speriamo che al consiglio europeo dei prossimi giorni ci sia un avanzamento. Se questo non dovesse avvenire, c’è il rischio che l’Europa si rompa. Davanti a un problema come questo, che riguarda tutti, simile alla pandemia e alla crisi finanziaria, serve una soluzione congiunta”. “Mi sembra che Putin apra e chiuda i rubinetti del gas seguendo logiche non legate ai prezzi ma a questioni assolutamente geopolitiche, sperando così di dividere l’Europa – ha sottolineato l’ex presidente di Confindustria -. Io vorrei vedere un price cap anche in presenza di queste minacce”. Se l’Europa non interviene, serve uno scostamento di bilancio? “Preferirei di no. Se però l’Europa non dovesse decidere, dovremo pensare di ragionarci”, ha risposto Marcegaglia. LEGGI TUTTO

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    Auto elettriche, Motus-E: Italia rallenta ancora mentre l'Europa corre

    (Teleborsa) – L’Italia rallenta sulle auto elettriche. Nel mese di agosto le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono attestate 4.961 unità a fronte delle 6.476 vendute nello stesso mese dello scorso anno, registrando un calo del 23,39%. Lo scrive nell’editoriale mensile dedicato alle immatricolazioni, Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.In particolare, le auto elettriche pure registrano un calo delle vendite pari al 29,69%, per un totale di 2.278 unità immatricolate; le vendite delle ibride plug-in segnano una diminuzione del 17,09%, per un totale di 2.683 unità immatricolate nel mese. La quota di mercato delle auto alla spina si ferma al 6,93%“L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa” fanno notare da Motus-E. “Guardando ai dati di luglio 2022, per esempio, la Germania ha immatricolato 28.868 veicoli BEV, +13,16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La Francia ha fatto registrare un aumento del 70,28%, l’Olanda del 19,6%. Cresce il mercato delle auto con la spina anche in Belgio, Regno Unito e Spagna. In Italia, gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno mentre ancora si discute della bontà dell’elettrificazione, intanto gli altri Paesi europei hanno ben chiara quale direzione seguire. La loro programmazione delle politiche di supporto sostiene il mercato delle auto elettriche nonostante le contingenze geopolitiche comuni a tutti gli Stati europei”.Guardando ai modelli più venduti, fino ad agosto 2022, la Fiat 500E si conferma essere la vettura elettrica più venduta, con un immatricolato pari a 4.717 unità. Segue la Smart Fortwo con 2.850 auto immatricolate. La Dacia Spring, con 2.118 veicoli venduti, si conferma al terzo posto della classifica. Al quarto posto resta stabile la Tesla Model Y con 1.780 auto, mentre chiude la Top Five la Renault Twingo, con 1.422 unità. LEGGI TUTTO

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    Piano Nazionale Aeroporti, Bellanova: “Attenta e puntuale analisi della domanda di mobilità dei territori”

    (Teleborsa) – “La novità centrale ed oggettivamente strategica del nuovo Piano Nazionale Aeroporti è che si fonderà su una attenta e puntuale analisi della domanda di mobilità dei territori. In questo modo, si avrà la migliore risposta alle concrete istanze di mobilità delle popolazioni, in questo caso di Foggia e del foggiano, e la valorizzazione della vocazione dei singoli aeroporti, in un’ottica che privilegia intermodalità e digitalizzazione nel più ampio contesto della piena sostenibilità”. È quanto ha affermato la viceministra delle Infrastrutture e Mobillità sostenibili, Teresa Bellanova, nel corso di un incontro con la stampa a Foggia.”So bene – ha proseguito Bellanova – quanto lo sviluppo del Gino Lisa sia al centro delle aspettative delle comunità di Capitanata. Ebbene il ruolo e le prospettive dell’aeroporto di Foggia troveranno il giusto riconoscimento, nel più ampio contesto del sistema aeroportuale pugliese, nel nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, in avanzata fase di predisposizione da parte del Mims con il supporto tecnico di Enac. Il nostro obiettivo è un sistema di mobilità sostenibile, efficace, integrata, al servizio dei cittadini e delle imprese, che renda merito alle popolazioni meridionali e alle eccellenze produttive di questo territorio. In quest’ottica non si tratta solo di riconoscere il giusto ruolo del Gino Lisa per un bacino di utenza più ampia di quella esclusivamente foggiana ma di considerarlo in stretta connessione con gli interventi di potenziamento e velocizzazione che investiranno la linea Adriatica da Bologna a Lecce per un nuovo, determinante ruolo del Mezzogiorno nel rilancio del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Gros Pietro su terzo polo: “Ben venga sana competizione”

    (Teleborsa) – Una concorrenza “sana” con banche che abbiano la “volontà di competere e non colludano”. Così il Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro ha commentato, a margine del forum Ambrosetti, l’ipotesi di creazione di un terzo polo bancario.”Le banche non votano, è naturale che le forze politiche non se ne occupino troppo”, ha risposto a chi chiedeva un commento sui programmi delle prossime elezioni che danno poco spazio al settore bancario. Poi, ilk manager ha aggiunto “non credo ci sia una mancanza di attenzione, direi che giustamente le forze politiche in vista di un’elezione si preoccupano dei temi che interessano gli elettori”. A proposito dello Spread, Gros-Pietro ha precisato che le scommesse contro l’Italia “fanno parte della speculazione, che si muove quando i fondamentali danno qualche speranza di guadagno”. “L’importante – ha aggiunto – è non creare queste situazioni”. LEGGI TUTTO

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    Freni (MEF): da imprese che vendono online creati 60mila posti lavoro

    (Teleborsa) – “I 60.000 nuovi posti di lavoro creati dalle PMI italiane che vendono su Amazon, costituiscono un importante risultato per il settore produttivo nazionale che conferma come la digitalizzazione delle imprese rappresenti un elemento fondamentale per la crescita del sistema Paese e per la valorizzazione delle eccellenze italiane anche all’estero”. Lo dichiara il sottosegretario all’Economia Federico Freni, commentando i risultati del Report 2022 sulle PMI che vendono su Amazon presentato oggi.”In questo momento di incertezza, è importante continuare ad investire sulle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana”. LEGGI TUTTO