Ottobre 2022

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    Expert.ai, Intermonte taglia target price e giudizio a “Neutral”

    (Teleborsa) – Intermonte ha tagliato a 1 euro per azione (da 2,2 euro) il target price su Expert.ai, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dell’intelligenza artificiale applicata alla comprensione del linguaggio, abbassando anche il giudizio sul titolo a “Neutral” da “Buy”. Secondo gli analisti, la società ha pubblicato una “serie debole di risultati intermedi” per il primo semestre del 2022, sostanzialmente al di sotto delle aspettative e caratterizzati da una perdita netta più elevata e un peggioramento della posizione debitoria.Nella ricerca viene sottolineato che gli obiettivi 2024 annunciati il ??15 ottobre 2021 non sono più validi, dato lo scenario macro complesso e in continua evoluzione. Inoltre, per il momento è stato congelato il progetto di up-list sul mercato Euronext Milano e la società prevede di riconsiderare la decisione nel corso del 2023. Proseguirà il focus sulla componente SaaS e gli sforzi sul fronte marketing per consolidare la quota di mercato. Infine, l’azienda ha messo in atto iniziative per affrontare il ridimensionamento dei costi e riequilibrare la produttività della forza vendita.Alla luce della debole prima parte dell’anno e delle prospettive aggiornate, Intermonte ha tagliato le stime di vendita 2022-24 del 16% in media e abbassato la previsione EBITDA 2022 a -12,5 milioni di euro (contro la stima precedente di -4 milioni di euro). Confermata l’ipotesi di raggiungere il pareggio dell’EBITDA entro il 2023, supponendo che il pieno impatto dell’ottimizzazione dei costi sia effettivo entro il 2023. Sul fronte del flusso di cassa, viene previsto un picco del debito netto nel 2023 a 25 milioni di euro, ipotizzando il rifinanziamento del debito in essere. LEGGI TUTTO

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    Bridgestone cerca acquirente locale per vendita attività in Russia

    (Teleborsa) – Bridgestone, azienda giapponese produttrice di pneumatici, ha avviato il processo per trovare un acquirente locale per i suoi asset russi “alla luce dell’incertezza generale e dei problemi di approvvigionamento in corso in Russia”. Il completamento del processo per trovare un acquirente e concludere un affare dovrebbe richiedere “diversi mesi”, si legge in una nota.A marzo aveva deciso di sospendere tutte le attività manifatturiere in Russia, nonché di congelare eventuali nuovi investimenti e sospendere tutte le esportazioni in Russia. Bridgestone è presente nel paese dal 1998 e ha oltre 1000 dipendenti (principalmente nel suo stabilimento di produzione di pneumatici a Ulyanovsk e nell’ufficio vendite e marketing a Mosca).L’attività di Bridgestone in Russia rappresenta meno del 2% del fatturato globale dell’azienda. “Questo annuncio non modificherà le previsioni finanziarie consolidate per l’anno fiscale 2022 divulgate ad agosto”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Emerson Electric vende maggioranza di unità Climate Technologies a Blackstone

    (Teleborsa) – Emerson Electric, società statunitense di tecnologia e software, ha raggiunto un accordo definitivo in base al quale venderà una quota di maggioranza nella sua attività di Climate Technologies a fondi di private equity gestiti da Blackstone, in una transazione che valutà l’unità 14 miliardi di dollari. Emerson riceverà in anticipo, al lordo delle imposte, proventi in contanti di circa 9,5 miliardi di dollari, pur mantenendo una partecipazione di minoranza in una nuova joint venture autonoma.La transazione “segna una pietra miliare significativa nel percorso di Emerson per creare un portafoglio di tecnologia industriale coeso e di valore più elevato e per diventare una società di automazione globale pura al servizio di un insieme diversificato di mercati finali”, si legge in una nota.Emerson ha anche comunicato i risultati per il quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 settembre). Le vendite nette del quarto trimestre sono aumentate dell’8% e le vendite sottostanti sono aumentate del 12%, raggiungendo 5,4 miliardi di dollari. Il margine EBITA rettificato è stato del 23,3%, in aumento di 260 punti base. L’utile per azione rettificato è stato di 1,53 dollari, in aumento del 16%. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Inail: denunce di infortunio in aumento (+35,2%). Morti in calo (-13,2%)

    (Teleborsa) – Nei primi nove mesi del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso, dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere; un calo di quelle mortali, per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere; e una crescita delle malattie professionali. Questo il quadro che emerge dai dati analitici provvisori delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Inail entro il mese di settembre. Il confronto tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 – precisa l’Istituto – potrebbe, tuttavia, rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale e da contagio da Covid-19.DENUNCE DI INFORTUNIO – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 536.002, in aumento del 35,2% rispetto alle 396.372 dei primi nove mesi del 2021 (+46,2% rispetto alle 366.598 del periodo gennaio-settembre 2020 e +14,4% rispetto alle 468.698 del periodo gennaio-settembre 2019). I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale per i primi nove mesi del 2022 un incremento rispetto al pari periodo del 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 342.863 del 2021 ai 471.543 del 2022 (+37,5%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 20,5%, da 53.509 a 64.459.Nello scorso mese di settembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +33,3% nella gestione Industria e servizi (dai 339.466 casi del 2021 ai 452.566 del 2022), un -3,2% in Agricoltura (da 20.297 a 19.651) e un +74,2% nel Conto Stato (da 36.609 a 63.785). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+132,3%), nel Trasporto e magazzinaggio (+112,8%), nell’Amministrazione pubblica, che comprende le attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+67,6%), e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+65,4%).L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+48,9%), seguito da Isole (+45,2%), Nord-Ovest (+42,2%), Centro (+38,2%) e Nord-Est (+20,1%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+89,7%), la Liguria (+61,2%) e il Lazio (+58,2%).L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un +57,9% (da 140.999 a 222.638 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +22,7% (da 255.373 a 313.364). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+37,5%), sia quelli extracomunitari (+26,3%) e comunitari (+21,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.CASI MORTALI – Gli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati all’Istituto entro lo scorso mese di settembre sono stati 790, 120 in meno rispetto ai 910 registrati nei primi nove mesi del 2021 (-13,2%), sintesi di un calo delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-30,9%) e di un incremento nel periodo maggio-settembre (+8,6%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 137 casi in meno rispetto al periodo gennaio-settembre 2020 (927 decessi) e 10 in più rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 (780 decessi).A livello nazionale i dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi tre trimestri del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei decessi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 731 a 574 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 179 a 216. Il calo ha riguardato soprattutto l’Industria e servizi (da 767 a 668 denunce), seguita da Conto Stato (da 45 a 25) e Agricoltura (da 98 a 97).Dall’analisi territoriale emerge un incremento di sette casi mortali nelle Isole (da 58 a 65) e un decremento di 85 casi al Sud (da 254 a 169), di 23 nel Nord-Est (da 196 a 173), di 12 al Centro (da 176 a 164) e di sette nel Nord-Ovest (da 226 a 219). Tra le regioni con i maggiori decrementi, la Campania (-36 casi mortali), l’Abruzzo e la Puglia (-21 ciascuna) e l’Emilia Romagna (-17). Tra le regioni che registrano aumenti, invece, si segnalano la Calabria (+10 casi), la Lombardia (+8) e la Toscana (+6).Il calo rilevato tra i primi nove mesi del 2021 e del 2022 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 824 a 709, sia a quella femminile che passa da 86 a 81 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 775 a 638 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 30 a 41) e degli extracomunitari (da 105 a 111). Dall’analisi per classi di età, da segnalare l’incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 116 a 152 casi) e il calo tra gli over 40 (da 756 a 596).Al 30 settembre di quest’anno risultano 15 denunce di incidenti plurimi avvenuti nei primi nove mesi, per un totale di 35 decessi, tutti stradali. Anche nel periodo gennaio-settembre 2021 gli incidenti plurimi erano stati 15, sempre per un totale di 35 decessi, 21 dei quali stradali.DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE – Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2022 sono state 43.933, in aumento di 3.463 casi (+8,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (12.232 casi in più, per un incremento percentuale del 38,6%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.225 casi in meno, con una riduzione del 2,7%, rispetto al periodo gennaio-settembre 2019).I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno mostrano un aumento per i primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+8,6%, da 33.336 a 36.191 casi) e Agricoltura (+9,0%, da 6.748 a 7.358) e una diminuzione nel Conto Stato (-0,5%, da 386 a 384). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+12,7%), nel Sud e nelle Isole (+10,9% ciascuna), nel Centro (+8,7%) e nel Nord-Est (+2,8%).In ottica di genere si rilevano 2.930 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 29.477 a 32.407 (+9,9%), e 533 in più per le lavoratrici, da 10.993 a 11.526 (+4,8%). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 37.451 a 40.602 (+8,4%), sia quelle degli extracomunitari, da 2.086 a 2.236 (+7,2%), e dei comunitari, da 933 a 1.095 (+17,4%).Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale settembre -1,6 m/m +9,8% a/a

    (Teleborsa) – Rallenta più delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a settembre 2022. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile dell’1,6% dopo il +3,4% registrato ad agosto. Le stime degli analisti erano per un calo dell’1%.Le previsioni per i mesi a venire indicano per il mese di ottobre un decremento dello 0,4% e per il mese di novembre una crescita marginale dello 0,8%. Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a +9,8% a settembre. La diminuzione mensile della produzione è accompagnata dall’aumento delle scorte (+3%) e dal calo delle consegne (-2,4%). La ratio delle scorte è pari a +5,1%. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, joint venture GAC-FCA dichiarerà fallimento

    (Teleborsa) – Gli azionisti della Joint Venture GAC-FCA, Guangzhou Automobile Group e Stellantis, hanno approvato una delibera che, in un contesto in perdite, consente alla Joint Venture di presentare istanza per essere ammessa alla procedura fallimentare. Lo afferma il gruppo automobilistico italo-francese in una nota, ricordando che aveva integralmente svalutato la sua partecipazione nella JV GAC-FCA e le altre sue attività correlate nei risultati finanziari del primo semestre 2022. Stellantis “continuerà a prestare servizi di qualità ai clienti attuali e futuri del marchio Jeep in Cina”, viene inoltre aggiunto.A luglio le due società avevano avviato trattative per chiudere la Joint Venture, che produce e distribuisce i prodotti Jeep in Cina. In precedenza, Stellantis aveva provato ad acquisire una quota di maggioranza della Joint Venture, ma l’operazione non era andata in porto. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio settembre +4,5% a/a

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite a settembre 2022 sono salite del 4,5% su base annuale dopo il +4,1% di agosto. Le stime degli analisti erano per una crescita del 4,1%.Su base mensile e adjusted le vendite sono aumentate dell’1,1% dopo il +1,3% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +8% su anno ed un +0,1% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 7,1% tendenziale e sono salite dello 0,8% su mese. LEGGI TUTTO

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    Meloni alla prova internazionale: sente Scholz e Zelensky

    (Teleborsa) – Continuano i colloqui telefonici della premier Giorgia Meloni con i leader mondiali: stamattina la telefonata con il cancelliere tedesco Scholz. Entrambi hanno posto l’accento sulla forte partnership tra Italia e Germania, al centro il comune impegno per Kiev contro l’invasione russa e il dossier energetico sul quale, fa sapere Palazzo Chigi, Meloni ‘ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi’.Nella conversazione telefonica la presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e ha ribadito l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi dell’energia. Meloni e Scholz hanno anche affrontato i dossier relativi alla gestione europea dei flussi migratori e il tema della crescita economica. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Dopo quello con il cancelliere tedesco Scholz è stata la volta del presidente ucraino Zelensky. Il Presidente del Consiglio ha rinnovato il pieno sostegno del Governo italiano a Kiev nel quadro delle alleanze internazionali sul fronte politico, militare, economico, umanitario e per la futura ricostruzione e ha confermato l’impegno dell’Italia per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione dell’aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina.Nel colloquio telefonico, il Presidente del Consiglio dei ministri ha auspicato il rinnovo dell’intesa sull’esportazione del grano dai porti ucraini, accordo fondamentale per scongiurare una possibile crisi alimentare.”Mi sono congratulato con Giorgia Meloni per la sua nomina a primo ministro italiano. Spero in un’ulteriore proficua collaborazione. Abbiamo discusso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato. Ho parlato della situazione attuale nel nostro paese e l’ho invitata a visitare l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter Volodymyr Zelensky dopo il colloquio odierno. LEGGI TUTTO