Ottobre 2022

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    N26, si allarga la perdita nel 2021. Investimenti per migliorare sicurezza

    (Teleborsa) – N26, banca a misura di smartphone e società di punta del fintech tedesco, ha chiuso il 2021 con ricavi lordi totali in aumento del 50,3% a 182,4 milioni di euro (121,3 milioni di euro nel 2020), mentre i margini di interesse e da commissione sono cresciuti del 67%, raggiungendo i 120,3 milioni di euro (72,1 milioni di euro nel 2020). La società ha anche registrato oltre 1 milione di nuovi utenti su base annua, raggiungendo gli 8 milioni totali, mentre i clienti in grado di offrire margini rilevanti in termini di crescita economica hanno superato i 3,7 milioni.La società ha comunque continuato a perdere soldi, con il risultato netto di gestione negativo per 172,4 milioni di euro, in peggioramento del 14% rispetto ai -150,7 milioni di euro del 2022. Di questa somma, 28,2 milioni di euro provengono da perdite nelle operazioni fuori dall’Unione Europea, area che N26 ha iniziato ad abbandonare.Nel novembre 2021, N26 ha annunciato la sua uscita dal mercato statunitense per focalizzare l’attenzione sull’Europa. La strategia di internazionalizzazione a medio termine “continuerà a rafforzare la presenza dell’azienda nei principali mercati europei, e in particolare in Germania, Francia, Italia e Spagna”, ha sottolineato oggi.L’aumento della perdita deriva anche dagli investimenti significativi per rafforzare i propri presidi interni, tra cui quelli relativi ai sistemi di controllo e all’assunzione di nuovo personale, con l’obiettivo di rafforzare le principali funzioni aziendali, generando un aumento delle spese amministrative rispetto all’anno precedente.L’anno scorso, BaFin (l’autorità tedesca che supervisiona il sistema finanziario) ha imposto restrizioni alla crescita di N26 per affrontare “le carenze nella gestione del rischio per quanto riguarda l’IT e la gestione dell’outsourcing”.Oggi N26 sottolinea che gli investimenti porteranno “miglioramenti continui nei settori di governance, compliance e nella prevenzione delle frodi online”. Contestualmente, la banca ha iniziato il proprio percorso di transizione verso la forma societaria di holding finanziaria.”Nel 2021 ci siamo concentrati sulla costruzione di un percorso di crescita sostenibile per il futuro – ha commentato Jan Kemper, Managing Director e COO/CFO di N26 – I ricavi annuali sono cresciuti e abbiamo aumentato significativamente la nostra base di clienti premium. Nel 2021 abbiamo anche registrato un incremento di volumi dei depositi del 52% a 6,1 miliardi di euro, ottenendo ulteriori flussi di entrate che ci renderanno ancora più resilienti in futuro”. LEGGI TUTTO

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    UK, sussidi disoccupazione aumentano oltre attese a settembre

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i disoccupati richiedenti un sussidio (claimant count), che a settembre sono risultati in aumento di 25.500 unità, dopo aver riportato un incremento di 6.300 unità ad agosto. Il dato, pubblicato dall’Office for National Statistics (ONS), è superiore alle attese che indicavano un calo di 4.200 unità.Cala il tasso di disoccupazione, che si attesta al 3,5% ad agosto, contro il 3,6% precedente ed atteso dagli analisti. Nei tre mesi ad agosto l’occupazione ha fatto segnare un calo di 109 mila unità, dopo l’aumento modesto di 40 mila unità del mese precedente. Le stime del mercato erano per una flessione più robusta, ovvero di 155 mila unità. Infine, il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato, sempre ad agosto, un incremento del 5,4% escludendo i bonus (+5,3% la previsione degli analisti), rispetto al +5,2% precedente e cresce del 6% anche includendo questa componente (+5,9% il consensus) contro il +5,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, Berlino apre a ipotesi emissione debito comune poi torna indietro

    (Teleborsa) – La Germania apre e poi richiude alla possibilità di finanziare le misure contro il caro energia con debito comune “a certe condizioni”. La proposta, su cui si già discute da alcuni giorni, era stata lanciata la scorsa settimana dal Commissario all’Economia Paolo Gentiloni e da quello per il Mercato Interno Thierry Breton, facendo riferimento allo schema Sure istituito per la Cassa integrazione Covid.E così, secondo Bloomberg, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo le critiche sul maxi piano tedesco da 200 miliardi per finanziare le misure contro il caro energia, si era persuaso della possibilità di usare uno strumento simile a Sure per finanziare le misure contro il caro energia a favore di consumatori ed imprese. Uno strumento che, a fronte dell’emissione di debito comune, fosse condizionato alla concessione di prestiti e non sovvenzioni agli Stati membri, per un valore superiore ai 100 miliardi di Sure, ma inferiore ai 724 miliardi del Recovery Fund.Peccato che il dietrofront del governo tedesco sia durato ben poco, lo spazio di qualche ora, in quanto in serata fonti interne al governo tedesco hanno dichiarato a Reuters che “questi piani non sono a conoscenza del governo tedesco”. Un cambio di posizione inspiegabile se non fosse che all’interno dell’esecutivo, a Berlino, vi sono posizioni molto differenti ed i toni del cancelliere Scholz sono ben diversi da quelli usati dal Ministro delle finanze Christian Lidner. Dal canto suo la Commissione europea vede di buon occhio un rafforzamento del bilancio europeo. La Presidente Ursula von der Leyen ha parlato di una “rivalutazione” del ruolo della UE e del suo bilancio, che “non è stato concepito per affrontare sfide multiple” e quindi “le risorse e le flessibilità sono estremamente limitate”. “Se vogliamo continuare a utilizzare il bilancio dell’Ue per dare delle risposte comuni alle sfide comuni dobbiamo fare una rivalutazione”, ha affermato la numero uno di Bruxelles, che sta valutando anche una proposta per calmierare i prezzi dell’energia e del gas e l’eventuale adozione di un price cap sul gas. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'11 ottobre 2022

    (Teleborsa) – Martedì 11/10/202201:50 Giappone: Partite correnti (atteso 122 Mld ¥; preced. 229 Mld ¥)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (atteso 4,2K unità; preced. 6,3K unità)08:00 Regno Unito: Tasso disoccupazione (atteso 3,6%; preced. 3,6%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,4%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso -0,4%; preced. -1,4%) LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala surplus partite correnti in agosto

    (Teleborsa) – La bilancia dei pagamenti del Giappone mostra un avanzo in diminuzione nel mese di agosto. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), si è generato un surplus delle partite correnti di 58,9 miliardi di yen, rispetto al deficit 229 miliardi del mese precedente ed ai 1.150 miliardi dello stesso mese del 2021. Le stime degli analisti erano per un attivo di 122 miliardi di yen.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 3.106,5 miliardi di yen, contro il passivo di 2.002,9 miliardi di giugno e di 573,3 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 8.059,6 miliardi di yen (+23,7% su base annua) e di una crescita delle importazioni a 10.550 miliardi (+52,9% a/a). LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, ANIA: “Pesa rallentamento economia e inflazione ma prevale ottimismo”

    (Teleborsa) – “Tutti i comparti delle borse europee hanno registrato un ridimensionamento dei valori: per il settore assicurativo la riduzione è stata pari all’8,7%, percentuale sensibilmente inferiore a quella media del listino. Mentre fino a luglio i comparti danni e vita registravano un andamento simile, la discesa si è fatta più rapida nel comparto vita, riflettendo i timori di una caduta del reddito disponibile delle famiglie in termini reali: nel complesso, da inizio anno, il ramo danni registra una riduzione dell’8%, contro il 12% per il ramo vita. Anche in questa situazione, quindi, il settore assicurativo europeo e italiano sta mostrando la sua capacità di affrontare e gestire congiunture economiche e finanziarie estremamente complesse”. Questo il quadro tracciato dalla presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, nel suo intervento di apertura dell’Insurance Summit 2022 dal titolo “From pandemic to warflation: a key role for the insurance industry” organizzato dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici a villa Miani, a Roma. “Nei rami danni, la più alta inflazione – ha spiegato la presidente dell’Ania – inizia a manifestarsi nell’aumento dei costi dei sinistri, mentre il processo di adeguamento delle tariffe assicurative è, data la natura del business, più lento e graduale. Nei rami vita, oltre a una riduzione della domanda, alcuni assicurati potrebbero trovarsi nelle condizioni di liquidare gli investimenti e questo avrebbe effetti negativi sull’afflusso di risorse e, soprattutto, sull’ordinata gestione del portafoglio titoli, che peraltro risente di forti perdite sulle obbligazioni e sulle azioni, con riflessi nei conti economici”. Quello lanciato dalla presidente dell’Ania è, tuttavia, un messaggio di ottimismo. In un momento che non potrebbe essere “più denso di sfide e di opportunità per chi saprà leggere e interpretare il cambiamento” per Farina “le ragioni dell’ottimismo, un ottimismo lucido, razionale, non fideistico, debbono ancora prevalere rispetto a quelle della legittima preoccupazione”.Nel corso del summit centrale è stato il tema delle risposte che può dare l’industria assicurativa alle sfide attuali. “La situazione macroeconomica è complessa, critica, e la crisi geopolitica ha peggiorato il quadro complessivo – ha detto il presidente della Febaf (la federazione banche, assicurazione e finanza) Fabio Cerchiai –. L’esperienza del passato ci dice che le criticità sono state sempre superate e questo, insieme ad altri fattori come il decisivo contributo delle assicurazioni alla crescita con investimenti di lungo termine, alla stabilità finanziaria e alla transizione, ci permette di guardare alla situazione attuale e al futuro con un ragionevole ottimismo. In questa sfida, l’industria assicurativa, ma anche quella del credito e della finanza che rappresento in Febaf può avere ruolo importante a sostegno di iniziative che diano sostenibilità alla ripresa. Sarà indispensabile un’alleanza tra forze economiche, politiche e sociali, tra pubblico e privato per far fronte a nuove variabili, come quelle demografiche e ambientali”. “I cambiamenti e gli avvenimenti degli ultimi anni hanno amplificato l’importanza del settore assicurativo e del suo ruolo di gestione dell’incertezza di famiglie ed imprese, soprattutto in un Paese sotto assicurato come il nostro. È necessario, però, – ha dichiarato Alessandro Scarfò, vice direttore generale di Intesa Sanpaolo Vita Area di Coordinamento Società Ramo Danni – che aumenti la vicinanza con i clienti e la conoscenza che le persone hanno delle soluzioni che il settore offre per essere al loro fianco nella risoluzione dei problemi, aiutandolo nel momento del bisogno in modo tempestivo e competente. Ad esempio, in Italia il 20% delle famiglie assicurano l’abitazione di proprietà, ma solo nel 3% dei casi la assicurano contro fenomeni catastrofali. Abbiamo visto, però, che se un consulente crea consapevolezza su questo pericolo e sulla possibilità di tutelarsi, la percentuale di penetrazione di questo tipo di polizze è del 40/50%”. Dal punto di vista di Confindustria – come ha evidenziato la direttrice generale di Confindustria, Francesca Mariotti – “il quadro futuro del contesto economico è complesso, fosco e difficile” con previsioni di stagnazione nel 2023 che richiedono di proseguire il sostegno alle famiglie e alle imprese. Mariotti ha ricordato che sabato scorso il centro studi di Confindustria ha diramato i nuovi dati di previsioni economiche, che “per il 2023 sono di una stagnazione, crescita zero”, dovuta soprattutto allo “shock energetico” subito da famiglie e imprese. La crescita zero si lega poi ad altre sfide, dal climate change alla transizione digitale ed ecologica, nonché alla demografia, “un tema – ha detto Mariotti – che dovrebbe essere una grande sfida per l’Italia”. La necessità di una “risposta europea” è stata sottolineata dal direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera. Per Rivera dall’azione messa in campo a livello Ue durante la pandemia bisogna trarre tre lezioni: rendere “permanenti” le misure europee, diventare consapevoli che la sostenibilità di bilancio è una “priorità”, e completare il progetto di Unione del mercato dei capitali (Cmu). Il direttore generale del Tesoro ha evidenziato la necessità di “superare l’idea delle misure di contingenza e modificare gli strumenti introdotti, adottati in modo provvisorio, che devono diventare stabili. Anche per contrastare eventuali scossoni dall’estero”. Inoltre, “dobbiamo essere consapevoli che la sostenibilità fiscale deve diventare una priorità”, perché “ha un impatto sull’economia e sulla crescita”. Infine – ha concluso Rivera – dobbiamo poter avere un sistema finanziario e bancario unico, un vero mercato integrato, un progetto che da troppo tempo è in corso. Completare l’Unione del mercato dei capitali rafforzerebbe la resilienza Ue e avrebbe ricadute positive sulla crescita. LEGGI TUTTO

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    Fact Book 2022: rapporto annuale. In Italia domina il trasporto aereo low cost

    (Teleborsa) – A fine 2022 i due terzi del mercato domestico del trasporto aereo saranno stati operati da compagnie aeree low cost. Un dato incontrovertibile di un fenomeno che ha visto uscire meglio dalla crisi prodotta dalla pandemia un segmento di vettori già in crescita in termini di volumi passeggeri. Lo ha sottolineato Renato Redondi, docente dell’Università di Bergamo e membro scientifico del centro ICCSAI Transport and Sustainable Mobility, in occasione della presentazione del Fact Book 2022, il rapporto annuale sul trasporto aereo giunto alla 16esima edizione, illustrato al Palazzo Reale di Napoli e intitolato significativamente “un nuovo, nuovo inizio”.Siamo di fronte a uno scenario diverso rispetto al 2019, rispetto a cui il traffico merci ha recuperato le quote pre-Covid anche se deve confrontarsi con le incertezze legate alla crisi russo-ucraina, che ha già prodotto il rallentamento della crescita del settore. Sul fronte del traffico passeggeri, c’è un progressivo recupero a livello continentale, che dovrebbe completarsi nei primi mesi del 2023.Italia, Spagna e Francia hanno avuto le performance di recupero migliori a livello europeo. Nel nostro Paese, in particolare, andamento meglio della media europea, dietro solo alla Spagna, che si manifesta in modo evidente nel secondo semestre di quest’anno. Nei primi mesi del 2022 pieno recupero per Napoli, Palermo, Bari, Olbia, Torino, Alghero e Trapani. Minore recupero, anche a causa dell’avvicendamento Alitalia-Ita, per gli aeroporti romani. Il mercato italiano è detenuto per oltre il 37% da Ryanair, sia a livello domestico che per i collegamenti con l’Europa. Il vettore irlandese è cresciuto di 9 punti percentuali rispetto al 2019 per il traffico Italia-Europa, grazie alla capacità di andare a coprire le quote delle compagnie tradizionali. Nel 2022 la quota low-cost dell’Italia (rappresentata da Ryanair, Wizz Air e easyJet) supererà quella della Gran Bretagna, sia sul domestico sia sui voli europei. Nel network europeo si nota un calo evidente nei voli a/r in giornata e sulla connettività, sintomo di un mercato di viaggiatori business ancora lontano dai valori pre-Covid. “In tale scenario – ha sottolineato Redondi – sarebbe sbagliato pensare che il traffico aereo tornerà a svilupparsi come nel 2019. C’è una perdita di competitività del sistema Paese per quanto concerne i collegamenti intercontinentali diretti, che però vengono reintrodotti nel secondo semestre dell’anno e nella programmazione 2023”. Inoltre, dal rapporto emerge che la crescita del traffico aereo è sempre più debolmente legata allo sviluppo economico locale. Restando però un motore insostituibile a sostegno del tessuto economico. Sullo sfondo, la sfida della sostenibilità, che coinvolge sia le tecnologie green aeronautiche, sia gli aeroporti, con l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 fino ad annullarle nel 2050. Tema che è stato discusso, insieme all’analisi dello scenario del trasporto aereo in Italia, in una tavola rotonda a cui hanno preso parte Alessio Quaranta, direttore generale ENAC, Carlo Borgomeo, presidente Assaeroporti, Roberto Barbieri, amministratore delegato Gesac, Ivan Bassato, direttore aviation AdR, Alberto Cominassi, direttore operativo SACBO, e Agnes Leroux, EU Policy Directory Boeing. LEGGI TUTTO

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    Inflazione USA, per Algebris il picco è stato raggiunto

    (Teleborsa) – “L’inflazione USA dovrebbe confortarci sul fatto che il picco dell’inflazione è stato raggiunto. Ci aspettiamo che giovedì l’inflazione complessiva si attesti all’8,1% annuo. Su base mensile, ci aspettiamo che l’indice cresca a un ritmo maggiore rispetto allo 0,1% registrato ad agosto, grazie a un calo più lento dei prezzi della benzina”. E’ la previsione degli economisti di Algebris secondo cui i dati ad alta frequenza mostrano che “i prezzi dei generi alimentari sono aumentati notevolmente rispetto al ritmo più contenuto di agosto”.L’indice dei prezzi al consumo di – spiegano gli esperti – base “crescerà probabilmente a un ritmo più lento” rispetto ad agosto, grazie al calo dei prezzi dei veicoli usati. Anche l’inflazione degli affitti dovrebbe aumentare a un ritmo più lento rispetto alla lettura di agosto. “Ci aspettiamo che l’inflazione core anno su anno si attesti al 6,5%”. Nel complesso – aggiungono – il rapporto dovrebbe “dare maggior fiducia alla Fed sulla possibilità di concludere il ciclo di rialzi al tasso terminale dichiarato, il 4,6%, e non più alto”. Ciò sarà vero soprattutto se i principali fattori (materie prime, strozzature dell’offerta, affitti) indicheranno una direzione prevedibile. A breve termine, tuttavia, “è improbabile che la retorica della Fed sull’importanza della lotta all’inflazione cambi”.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO