Ottobre 2022

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    Marubeni ottiene 3 miliardi di dollari dalla vendita di Gavilon

    (Teleborsa) – Marubeni, importante conglomerato giapponese di commercio e investimento integrato, ha finalizzato la vendita di Gavilon, attiva negli USA nel commercio di cereali e fertilizzanti, a Viterra, controllata di Glencore.In base all’accordo, annunciato a gennaio, Marubeni ha ricevuto 3 miliardi di dollari al 3 ottobre. Il prezzo di vendita sarà finalizzato in base al capitale circolante commerciale netto e all’indebitamento netto, tra gli altri fattori, alla data di chiusura concordata con Viterra.A gennaio, Marubeni aveva dichiarato di aspettarsi di ricevere un totale di 300 miliardi di yen a 400 miliardi di yen (da 2,1 miliardi a 2,8 miliardi di dollari) attraverso l’accordo. LEGGI TUTTO

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    Webuild, Andrea Alghisi e Francesco Mele entrano in CdA

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha nominato per cooptazione, su proposta di CDP Equity (ai sensi delle pattuizioni parasociali in vigore) e in sostituzione dei propri consiglieri dimissionari Pierpaolo Di Stefano e Tommaso Sabato, i nuovi consiglieri Andrea Alghisi e Francesco Renato Mele, entrambi dirigenti di Cassa Depositi e Prestiti. I nuovi consiglieri, che resteranno in carica fino alla prossima assemblea, sono entrambi non indipendenti e non esecutivi.Le dimissioni di Pierpaolo Di Stefano e Tommaso Sabato, consiglieri non indipendenti e non esecutivi, sono state rassegnate in data 30 settembre 2022 in ragione di “sopraggiunti impegni professionali” e con efficacia dalla cooptazione di due nuovi amministratori. LEGGI TUTTO

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    OPA Tod's, adesioni al 03/10/2022

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da DeVa Finance (società controllata indirettamente da Diego Della Valle) sulle azioni Tod’s, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 3 ottobre 2022, sono state presentate 6.402 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 15.314, pari allo 0,18% dell’offerta. L’offerta è iniziata il 26 settembre 2022 e terminerà il 25 ottobre 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod’s acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: © tupungato / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Energia, il Consiglio Ue spinge per il price cap al gas: chiesta una proposta praticabile alla Commissione

    (Teleborsa) – Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a “proporre soluzioni praticabili per ridurre i prezzi attraverso un price cap al gas”. È quanto si legge nella bozza provvisoria della dichiarazione del vertice informale dei leader Ue di Praga. Il testo, in particolare, chiede di “accelerare i negoziati per partnership reciprocamente vantaggiose su sicurezza dell’approvvigionamento e riduzione dei prezzi”. Tale posizione però da qui a venerdì potrà subire modifiche e non è escluso che al termine del vertice non ci sia neanche uno ‘statement’ se si riterrà che, sui temi del dossier energia, non ci siano passi avanti rispetto al vertice di giugno.In mattinata si è tenuto il primo round nel dibattito sul nuovo pacchetto di sanzioni anti-russe proposto dalla Commissione Ue e il tema energia è stato sul tavolo della riunione dei Rappresentanti dei 27 (Coreper), con particolare attenzione al punto del price cap al petrolio. Da quanto è trapelato della riunione, diversi Paesi membri non hanno espresso contrarietà in linea di principio alla misura ma hanno chiesto tempo per approfondimenti tecnici sul price cap al petrolio che la Commissione ha proposto per il greggio esportato dall’Unione a Paesi terzi. Tra i Paesi più scettici c’è, come già preannunciato da Budapest nei giorni scorsi, l’Ungheria. Uno dei punti su cui il governo di Viktor Orban ha insistito è una “deroga per il commercio regionale” che consentirebbe all’Ungheria di riesportare nei Paesi vicini dell’Ue il petrolio russo che continua a ricevere (con l’esenzione all’embargo al petrolio in arrivo via oleodotto) e di lavorarlo nelle raffinerie. La preoccupazione della Commissione è che questo possa dare all’Ungheria un vantaggio sleale nel mercato unico. Ma tra i Paesi che hanno manifestato perplessità ci sono anche Cipro e Malta. In questo caso i timori sono legati al trasporto marittimo del petrolio: con un price cap imposto alle loro flotte di petroliere il rischio è che lo stesso divieto sia imposto anche da altri importanti Paesi di navigazione, come la Turchia, l’India e l’Indonesia. LEGGI TUTTO

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    Atlantia, via libera Consob a OPA

    (Teleborsa) – La Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa dall’Offerente avente ad oggetto le azioni ordinarie di Atlantia. Lo comunica Schema Alfa, la società veicolo partecipata da Edizione e Blackstone, in qualità di Offerente. L’Offerta ha ad oggetto la totalità delle Azioni di Atlantia, ossia le massime n. 552.442.990 Azioni, pari al 66,90% delle Azioni emesse da Atlantia, ivi incluse le azioni proprie, ad eccezione delle n. 273.341.000 Azioni detenute da Sintonia S.p.A., pari al 33,10% delle Azioni emesse da Atlantia. LEGGI TUTTO

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    OPA Cellularline, adesioni al 03/10/2022

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria promossa da 4 SIDE (società il cui capitale sociale è interamente detenuto da Esprinet), sulle azioni di Cellularline, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli accessori per smartphone e tablet, risulta che oggi, 3 ottobre 2022, sono state presentate 7.217 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 63.098, pari allo 0,29% dell’offerta. L’offerta è iniziata il 19 settembre 2022 e terminerà il 14 ottobre 2022.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cellularline acquistate sul mercato nei giorni 13 e 14 ottobre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Wall Street centra rimbalzo dopo settembre negativo

    (Teleborsa) – Wall Street in grande spolvero nella prima seduta di ottobre, cerca di dimenticare un settembre negativo aiutata anche dai positivi dati sul PMI manifatturiero salito oltre le attese degli analisti. Sugli scudi il comparto energetico in scia al recupero del petrolio spinto dal possibile taglio della produzione da parte dell’Opec+.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sta mettendo a segno un guadagno del 2,14%; sulla stessa linea, in forte aumento l’S&P-500, che con il suo +1,98% avanza a quota 3.657 punti. Effervescente il Nasdaq 100 (+1,65%); sulla stessa tendenza, ottima la prestazione dell’S&P 100 (+1,72%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti energia (+4,84%), utilities (+3,11%) e materiali (+3,03%).Al top tra i giganti di Wall Street, Chevron (+4,87%), Caterpillar (+4,50%), Intel (+4,36%) e DOW (+3,71%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Johnson & Johnson, che continua la seduta con -0,73%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Lam Research (+6,08%), Regeneron Pharmaceuticals (+5,16%), Applied Materials (+4,87%) e Old Dominion Freight Line (+4,80%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tesla Motors, che prosegue le contrattazioni a -8,59%.Lettera su Illumina, che registra un importante calo del 5,39%.Scende Lucid, con un ribasso del 2,00%.Sotto pressione Docusign, con un forte ribasso dell’1,95%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Lunedì 03/10/202215:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 51,8 punti; preced. 51,5 punti)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 52,2 punti; preced. 52,8 punti)Martedì 04/10/202216:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 0,3%; preced. -1%)Mercoledì 05/10/202214:15 USA: Occupati ADP (atteso 205K unità; preced. 132K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -68 Mld $; preced. -70,7 Mld $). LEGGI TUTTO

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    Allarme Fitch, banche centrali a rischio perdite sui programmi di acquisto

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating Fitch avverte che gli aumenti dei tassi di interesse ed i contestuali forti cali dei corsi azionari e delle quotazioni dei titoli di Stato potrebbero minare il contributo delle banche centrali alle entrate fiscali degli Stati.In alcuni casi – avverte ancora Fitch – i governi potrebbero perfino ritrovarsi a dover ripianare le perdite di bilancio delle banche centrali. Il tutto in una fase in cui i governi devono cercare di rimettere in equilibrio i conti pubblici, dopo gli sforamenti dovuti da lockdown e danni da restrizioni imposte a causa del Covid-19.L’agenzia di rating ricorda la recente comunicazione della Federal Reserve che si attende una mancata redistribuzione degli utili, e le perdite “particolarmente rilevanti” per le banche centrali che contabilizzano il proprio portafoglio titoli al valore di mercato, come la Swiss National Bank e la Reserve Bank of Australia. In generale i rialzi dei tassi di mercato e dei tassi ufficiali fanno sì che le banche centrali si trovino a dover retribuire i loro impieghi in misura superiore di quanto incassino dai titoli in portafogli. Sebbene diverse banche centrali – come la BCE e la Fed – operino con margini di sicurezza che consentono loro di assorbire questo differenziale, secondo Fitch la velocità con cui si sono verificati gli aumenti ha messo sotto pressione le istituzioni. LEGGI TUTTO