Dicembre 2022

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    Traporti, DHL Express Italy testa l'Eni Biojet per 28 voli dall'aeroporto di Milano Malpensa

    (Teleborsa) – DHL Express Italy, leader del settore dei corrieri aerei espressi, Gruppo SEA, che gestisce l’aeroporto di Milano Malpensa e Milano Linate, ed Eni hanno siglato un accordo per la sperimentazione di Eni Biojet, il SAF (Sustainable Aviation Fuel) miscelato al 20% con JetA1 e prodotto esclusivamente da materie prime di scarto, grassi animali e oli vegetali esausti, su 28 voli da Malpensa.Entro fine 2022 saranno 28 i voli in partenza da Malpensa a essere alimentati anche con il carburante sostenibile (SAF) prodotto da Eni nella raffineria di Livorno in sinergia con la bioraffineria Eni di Gela i cui impianti trattano materie prime di scarto, grassi animali, oli vegetali esausti e da colture non in competizione con la filiera alimentare.Inaugurato nel marzo 2021, l’Hub DHL Express di Malpensa accoglie oltre 1.100 dipendenti con un’età media intorno ai 30 anni, per la maggior parte provenienti dalle zone limitrofe, e gestisce in media il 70% delle tonnellate movimentate tra tutti gli aeroporti italiani, con una prevalenza dell’internazionale rispetto al nazionale. Da 30 movimenti aerei al giorno nel 2020 a ben 56 oggi (+87%) Malpensa è il quarto hub a livello europeo e strategico snodo internazionale. “Sono molto felice – commenta Nazzarena Franco, ceo DHL Express Italy – di poter chiudere quest’anno con un’ennesima iniziativa di sostenibilità, tema tra i primi quando traccio la linea strategica dell’azienda e che vivo in prima persona nel privato. Solo poco più di un mese fa guidavamo l’evento ambientale e sociale nel centro di Milano (ndr Run For Inclusion) ed oggi portiamo con orgoglio il primato nel lancio del SAF per i nostri voli da Malpensa. Ciò è reso possibile grazie alla collaborazione con SEA, nostro partner di lunga data, con cui condividiamo gli stessi valori e naturalmente Eni che ha lavorato con i nostri team per realizzare questo test. Voglio che questo sia il primo passo verso un futuro ancora più sostenibile e auspico che le aziende che ci osservano traggano ispirazione e vorranno seguirci nell’esplorare innovazioni a sostegno dell’ambiente”.”L’Eni Biojet – dichiara Stefano Ballista, direttore Sustainable Mobility di Eni – è uno dei prodotti di punta della nostra offerta per la decarbonizzazione. Grazie agli investimenti e alle tecnologie sviluppate nell’ultimo decennio siamo in grado di produrre un cherosene biogenico, miscelabile fino al 20% rispetto al 2% di carburante sostenibile per l’aviazione previsto come quota obbligatoria dal 2025. Abbiamo testato con successo l’Eni Biojet in occasione del volo per la celebrazione del centenario dell’autodromo di Monza, lo produciamo a Livorno in sinergia con la bioraffineria di Gela. Abbiamo progettato due impianti dedicati alla produzione di SAF nelle bioraffinerie Eni di Venezia e di Gela che dal 2024 metteranno sul mercato i quantitativi necessari a soddisfare anche gli obblighi previsti dalla normativa europea”.”Questa partnership con Eni e DHL, prima compagnia di Malpensa a utilizzare il SAF, – afferma Armando Brunini ceo SEA Milan Airports – è un importante passo per la decarbonizzazione del settore del trasporto aereo, obiettivo prioritario per il nostro comparto. Sarà un percorso lungo e complesso che necessita della sinergia di tutti gli attori coinvolti per generare azioni concrete, come dimostra l’accordo firmato oggi. SEA ha già da tempo iniziato a mettere in campo collaborazioni strategiche e a investire in tecnologie e progetti per rendere più veloce il passaggio verso un futuro più sostenibile del trasporto aereo. Sono convinto che il nostro settore debba guidare la transizione ecologica e a fronte di risultati concreti e misurabili possa meritare un quadro di policy di sostegno e di incentivo”. LEGGI TUTTO

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    Amazon: “Non d'accordo con Ue ma ci siamo impegnati per soluzione casi”

    (Teleborsa) – “Siamo lieti di aver trovato una soluzione alle richieste della Commissione europea e di avere chiuso questi casi”. Con queste parole Amazon ha accolto il via libera dell’antitrust europea agli impegni assunti dalla big dell’eCommerce per fugare il rischio di uso improprio dei dati dei venditori indipendenti operanti sulla sua piattaforma. Una decisione che ha chiuso due indagini formali avviate nel 2019 e nel 2020 per abuso di posizione dominante.”Pur continuando a non essere d’accordo con molte delle conclusioni preliminari tratte dalla Commissione europea, ci siamo impegnati in modo costruttivo per poter continuare a servire i clienti in tutta Europa e supportare le 225.000 piccole e medie imprese europee che vendono attraverso i nostri negozi”, ha sottolineato Amazon.La big americana del commercio elettronico è presente da una ventina d’anni in Europa e svolge la sua attività in una ventina di stati oltre che in UK. Tra il 2010 e il 2020 abbiamo investito più di 100 miliardi di euro per far crescere il business nel Vecchio Continente, contribuendo alla crescita di 650.000 posti di lavoro in Europa. Nel 2021, le PMI europee che vendono su Amazon hanno registrato oltre 14,5 miliardi di euro di vendite all’estero. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza l'acquisizione di Autogrill da parte di Dufry

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle fusioni, l’acquisizione dell’italiana Autogrill da parte della svizzera Dufry. L’Antitrust UE ha concluso che l’acquisizione proposta “non solleverebbe problemi di concorrenza, dato il suo impatto limitato sul mercato”, si legge in una nota.Autogrill, società quotata su Euronext Milan, è un fornitore globale di servizi di ristorazione ai viaggiatori, che opera presso aeroporti, autostrade e altri snodi di trasporto. Dufry, quotato a Zurigo, è un retailer globale del settore viaggi che gestisce punti vendita al dettaglio negli aeroporti e in altri snodi di trasporto.A luglio Edizione (holding della famiglia Benetton) e Dufry hanno siglato un accordo di integrazione che porterà alla creazione di un gruppo da oltre 12 miliardi di ricavi. La holding italiana diventerà il maggior azionista del nuovo gruppo, mediante trasferimento a Dufry della quota del 50,3% di Autogrill in cambio di azioni della società svizzera di nuova emissione. LEGGI TUTTO

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    Avio, titolo soffre dopo fallimento Vega C. Urso: fiducia lanci riprendano presto

    (Teleborsa) – Giornata difficile a Piazza Affari per Avio, che risulta il peggior titolo dell’indice FTSE Italia All-Share. La società di Colleferro, quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha fallito il secondo lancio di Vega C, il più avanzato lanciatore satellitare dell’Agenzia spaziale europea (ESA) per collocare piccoli satelliti nell’orbita terrestre bassa.Avio ha annunciato che la missione VV22 – il primo volo commerciale dopo quello inaugurale dello scorso luglio – di stanotte si è conclusa prematuramente in quanto si è verificata un’anomalia a circa due minuti e 27 secondi dal decollo, poco dopo l’accensione del secondo stadio (Zefiro 40).”Sono convinto che questo incidente non oscurerà l’eccellente lavoro fatto dalle imprese italiane ed europee”, ha affermato Adolfo Urso, ministro delle Imprese con delega allo Spazio, il quale ha “piena fiducia che presto riprenderanno i lanci”. “Aspettiamo i riscontri della commissione di indagine che sarà attivata, come da prassi, per consentire la ripresa al meglio l’operatività dei voli del vettore europeo”, ha aggiunto.Vega – il lanciatore precedente rispetto all’attuale versione C inaugurata lo scorso luglio – ha avuto un track record perfetto fino al quindicesimo lancio, mentre il suo tasso di fallimento complessivo è al 10% (2 lanci su 20, ovvero le missioni 15 e 17). “Come in passato non prevediamo liabilities in quanto la responsabilità dopo il lancio è di Arianespace e le polizze assicurative coprono i costi”, scrive Equita.Il broker, che ha una raccomandazione Hold e un target price di 13,7 euro per azione, evidenzia tuttavia che i rischi per Avio consistono in: ulteriori ritardi nella produzione/programmazione dei lanci di Vega C; minor potere contrattuale per future negoziazioni; costi non ricorrenti qualora siano necessarie correzioni dello Zefiro 40; aumento dei costi delle polizze assicurative. In ogni caso, l’impatto negativo sarà quantificabile solo quando la commissione completerà l’indagine. Banca Akros, che ha tagliato il giudizio da “Buy” a “Neutral” e il target price da 12 a 10 euro, scrive che “servirà tempo per capire le cause e implementare i rimedi con potenziali costi extra e ritardi”, anche se “l’industria spaziale europea fa tutta affidamento sui razzi di Avio e il supporto al capitale e politico è estremamente importante”.Avio registra una flessione del 10,02% e si attesta a 9,52 euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 9,16 e successiva a 8,8. Resistenza a 10,07. LEGGI TUTTO

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    Maire Tecnimont si aggiudica contratto EPC per impianto petrolchimico

    (Teleborsa) – Maire Tecnimont annuncia che la sua controllata Tecnimont si è aggiudicata un contratto EPC (Engineering, Procurement eConstruction) su base Lump Sum relativo alla realizzazione di un progetto petrolchimico.Il valore complessivo del contratto è di circa 1,3 miliardi di dollari e riguarda la realizzazione di un impianto petrolchimico e delle relative utility e infrastrutture associate. Lo scopo del lavoro comprende tutti i servizi di ingegneria, la fornitura di equipment e materiali, montaggio e attività di costruzione, fino alla mechanical completion nel 2026. LEGGI TUTTO

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    SIMEST e Polo del Gusto: 3 milioni di euro per sviluppo internazionale della piemontese Domori

    (Teleborsa) – SIMEST e il Polo del Gusto annunciano la finalizzazione di un accordo per il rafforzamento dei brand del cioccolato del Gruppo nel mercato del Regno Unito e in Italia. L’operazione – si legge in una nota – prevede il coinvolgimento diretto della società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che contribuirà, con un impiego di risorse complessivo pari a 3 milioni di euro, al piano di investimenti di Domori, la società del Polo del Gusto specializzata nella produzione e commercializzazione di cioccolato pregiato. All’operazione partecipa anche il Fondo di Venture Capital (FVC), strumento agevolativo gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.La sottoscrizione del contratto, avvenuta il 19 dicembre, permetterà a Domori di finanziare lo sviluppo commerciale nel mercato UK attraverso la controllata inglese Prestat Group Ltd con l’apertura di 7 nuovi punti vendita e di realizzare nuovi investimenti tesi a favorire l’efficientamento produttivo. Inoltre, servirà anche a rafforzare la presenza del brand in Italia, con la realizzazione del nuovo stabilimento ex Streglio, una vera Cittadella del Cioccolato con un’ampliata capacità produttiva. Domori è entrata nel mercato britannico nel 2019 attraverso l’acquisizione della società londinese Prestat, produttrice di cioccolato sul segmento luxury. Ad oggi, Prestat è uno dei principali player attivi nel mercato UK nel settore del cioccolato premium e detentore del Royal Warrant, lo status di fornitore ufficiale della Casa Reale Inglese. Nel primo semestre 2022, Prestat ha acquisito lo storico marchio Rococo Chocolates.”L’operazione con Simest – spiega Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto – è perfettamente coerente con il piano di sviluppo previsto per Prestat, con una notevole accelerazione dei tempi. L’obiettivo a breve-medio termine è quello di posizionarsi in maniera significativa sul segmento B2C; Prestat, infatti, è tradizionalmente focalizzata sul segmento B2B, che porta circa il 60% del fatturato; Rococo Chocolates si posiziona da sempre nel settore B2C – che copre oltre il 70% (includendo le vendite tramite il canale online) e porta in dote due stores localizzati a Londra. Nel piano, inoltre, si prevede l’apertura di nuovi stores di proprietà, anche in un’ottica di rafforzamento dell’integrazione all’interno del Gruppo, dal momento che i negozi potranno accogliere anche le produzioni a marchio italiano, come Domori, che già fornisce Prestat della materia prima”.”Il Gruppo Polo del Gusto è da sempre sinonimo di MadeinItaly in tutto il mondo. Con questa operazione SIMEST conferma il proprio impegno a supporto dell’eccellenza italiana, affiancando Domori in un’importante operazione di espansione sul mercato britannico – ha affermato Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato di SIMEST –. La qualità dei prodotti, il controllo rigoroso di tutta la filiera di approvvigionamento e l’impiego di tecnologie a basso impatto ambientale, fanno della società piemontese un partner ideale per SIMEST, che è oggi più che mai impegnata a investire in realtà innovative e sostenibili”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: benefici nei finanziamenti per aziende con rating di legalità

    (Teleborsa) – Nel 2021 le imprese titolari di rating di legalità finanziate presso il sistema bancario sono state 13.146, il 30% in più rispetto all’anno precedente. La percentuale delle imprese finanziate che hanno avuto benefici grazie al possesso del rating di legalità è stata pari al 70%, 11,2 punti percentuali in più rispetto al 2020. Lo comunica la Banca d’Italia, pubblicando i risultati della rilevazione sul “rating di legalità” condotta nel corso del 2022 presso il sistema bancario.Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 per le imprese italiane, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un “riconoscimento” indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.Il rating di legalità è attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. All’attribuzione del rating l’ordinamento ricollega vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario.Bankitalia evidenzia che i benefici riconosciuti alle imprese si sono concretizzati principalmente nella riduzione dei tempi di istruttoria e nell’applicazione di migliori condizioni economiche in occasione della concessione o della rinegoziazione del finanziamento. In sede di prima istanza di finanziamento, i tempi di istruttoria si sono ridotti in quasi 9 casi su 10, un valore in linea con quello della scorsa rilevazione. Il miglioramento delle condizioni economiche si è verificato soprattutto in occasione della rinegoziazione del prestito (8 casi su 10).Le imprese che non hanno conseguito benefici dal possesso del rating di legalità sono state 3.947, pari al 30% del totale delle imprese finanziate: nel 56,1% dei casi l’assenza di benefici è dipesa dalla mancata dichiarazione del titolo da parte dell’impresa nel corso dell’istruttoria; nel 39,1% dei casi il rating di legalità non ha apportato informazioni aggiuntive ai fini dell’accertamento del merito creditizio.Infine, 354 sono state le imprese titolari di rating di legalità a non essere state finanziate; nella maggioranza dei casi le relative istanze di finanziamento o di revisione delle condizioni non sono state accolte per insufficiente merito creditizio.(Foto: Foto di Leon Seibert su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Azimut, accordo con Lycian Capital per entrare nel private equity turco

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha siglato una partnership strategica, attraverso la sua controllata turca Azimut Portfoy, con Lycian Capital Partner, una società di private equity focalizzata nel mid-market con sede a Istanbul. L’operazione prevede che Azimut realizzi un investimento azionario diretto in Lycian Capital, con un apporto di capitale permanente per far crescere il business in futuro, e un sostanziale impegno di capitale a favore dei fondi gestiti da Lycian.Azimut ha avviato le attività in Turchia nel 2012 e oggi la sua controllata è la più grande società indipendente del risparmio gestito in Turchia con una quota di mercato del 6% e masse in gestione pari a oltre 2 miliardi di dollari.L’accordo rientra nella più ampia strategia di crescita e continua attenzione nei private markets (6,4 miliardi di euro di masse a fine novembre 2022) che il gruppo sta portando avanti da tempo. Segue infatti gli investimenti in asset manager americani ed europei specializzati nei mercati privati, quali HighPost Capital, Kennedy Lewis, Pathlight Capital, Broadlight Capital, RoundShield Partners e Sanctum Altriarch Investment Management.”Azimut continua il suo impegno a sviluppare soluzioni integrate di asset management con l’intento di rivolgersi agli investitori turchi con la migliore esperienza globale nel settore degli investimenti – ha commentato Giorgio Medda, CEO di Azimut Group e Global Head of Asset Management & Fintech – È secondo me significativo che la partnership tra Lycian e Azimut Portfoy venga siglata nel 2022, quando ricorre l’anniversario dei 10 anni di presenza del gruppo in Turchia”. “Abbiamo l’ambizione di supportare la crescita dell’economia turca promuovendo investimenti privati nell’economia reale con investitori locali e stranieri – ha aggiunto – Questa partnership testimonia la nostra convinzione che la Turchia sia una delle destinazioni mondiali di investimento più attrattive”. LEGGI TUTTO