Dicembre 2022

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    Gazprom, Miller: 2022 anno molto difficile, aumenteremo le esportazioni di gas verso la Cina

    (Teleborsa) – La compagnia energetica russa Gazprom chiuderà il 2022 con un calo globale della domanda di gas di 65 miliardi di metri cubi. “Tanto”, ha commentato il CEO, Alexey Miller durante la teleconferenza pre-capodanno della holding secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass. “Vorrei subito notare che il 2022, ovviamente, si è rivelato un anno molto difficile – ha aggiunto –. Ci sono stati cambiamenti letteralmente totali sui mercati dell’energia”. Il CEO ha comunque assicurato che l’azienda è “finanziariamente assolutamente stabile e soddisfa tutti i suoi obblighi di debito”Miller ha comunque fatto riferimento alla crescita dei consumi della Cina che rappresenterà il 40% della crescita totale della domanda mondiale nei prossimi 20 anni. “Stiamo pensando al futuro, stiamo pensando ai nostri nuovi progetti, stiamo pensando alla sicurezza energetica. Vorrei sottolineare che i nostri gasdotti offshore – TurkStream, Blue Stream – funzionano costantemente”, ha dichiarato annunciando un nuovo record di forniture giornaliere di gas alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia.”Abbiamo deciso di fornire gas alla Cina nel dicembre 2022 al di sopra degli impegni contrattuali giornalieri. Il surplus più alto è stato del 18,7%. Un altro record di forniture giornaliere di gas alla Cina sarà stabilito oggi”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Gazprom affermando che le esportazioni della compagnia energetica verso la Cina raggiungeranno presto i 48 miliardi di metri cubi di gas all’anno.Miller ha dichiarato che Gazprom prevede che la sua produzione di gas raggiungerà i 412,6 miliardi di metri cubi nel 2022, mentre le esportazioni di gas verso paesi non CIS (Comunità degli Stati Indipendenti) possono raggiungere i 100,9 miliardi di metri cubi. “Gazprom produrrà 412,6 miliardi di metri cubi di gas nel 2022. Questo gas sarà abbastanza per noi per adempiere a tutti i nostri obblighi nei confronti dei nostri consumatori all’interno del paese e fornire i volumi richiesti per l’esportazione – ha assicurato –. Dal sistema di trasporto del gas di Gazprom verranno forniti 243,1 miliardi di metri cubi ai nostri consumatori russi e 100,9 miliardi di metri cubi ai paesi non CIS”.”Devo dire che i nostri consumatori potranno godere del gas per molti anni a venire. E la cosa più importante è che continuiamo a sviluppare nuovi e promettenti centri di produzione di gas”, ha affermato Miller. “Nel frattempo, dovremmo notare che i nostri giacimenti produrranno gas per molti anni a venire. E la produzione in alcuni giacimenti andrà avanti fino al 2141, e forse anche di più”, ha aggiunto.Il CEO di Gazprom ha poi dichiarato che Russia e Turchia hanno già iniziato a lavorare all’implementazione del progetto dell’hub del gas in Turchia. L’hub del gas – ha spiegato Miller – consentirà di sostenere prezzi trasparenti ed equi sul mercato del gas naturale. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in ribasso mentre si valuta riapertura economia cinese

    (Teleborsa) – Wall Street è in ribasso mentre gli investitori aggiustano i portafogli in vista della chiusura d’anno e dopo l’allentamento delle restrizioni pandemiche da parte della Cina. Dopo un iniziale ottimismo, si stanno valutando meglio le conseguenze di un grandi aumento dei casi di COVID nella seconda economia mondiale, tanto sull’economia globale che sui mercati finanziari. Sul fronte macroeconomico, ancora in ribasso le compravendite di abitazioni per le quali è stato siglato solo il compromesso. Migliora invece nettamente l’indice FED di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. Piccolo rimbalzo per Tesla, che nella seduta di ieri è scesa dell’11%, portando la diminuzione dai massimi di novembre 2021 a circa il 70%. A spingere le vendite sono state le notizie secondo cui il produttore di auto elettriche ha in programma di eseguire un programma di produzione ridotto a gennaio presso il suo stabilimento di Shanghai, mentre sullo sfondo rimangono le critiche degli investitori per il coinvolgimento del CEO Elon Musk in Twitter.Attenzione anche i movimenti delle azioni di Southwest Airlines, dopo che il vettore ha avvertito di ulteriori cancellazioni, attirando l’ira del governo degli Stati Uniti, a seguito dell’annullamento di quasi due terzi dei suoi voli martedì.Sotto la lente degli investitori anche AMC Entertainment, con il CEO che ha chiesto al CdA di congelare il suo compenso l’anno prossimo a causa di un forte calo delle azioni della società, e ABB, che ha completato la cessione precedentemente annunciata a Hitachi della sua quota rimanente del 19,9% nella joint venture Hitachi Energy.Prevale la cautela a Wall Street, con il Dow Jones che continua la seduta con un leggero calo dello 0,59%; sulla stessa linea, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 3.807 punti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,63%); sulla stessa linea, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,54%. LEGGI TUTTO

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    Trevi, Anna Zanardi è la nuova Presidente

    (Teleborsa) – Il Consiglio d’Amministrazione di Trevi, azienda specializzata nelle fondazioni speciali e consolidamenti di terreni, ha deliberato la nomina di Anna Zanardi come nuova Presidente a far data dal 1 gennaio 2023. Già membro del CdA dallo scorso 11 agosto 2022 in qualità di consigliere indipendente nonché Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione, mantiene la sua qualifica di indipendente e, in virtù del nuovo ruolo, rinuncia alla carica di Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione.La nomina fa seguito alle dimissioni presentate da Pierpaolo Di Stefano in data 14 dicembre per sopraggiunti impegni professionali. Il Consiglio di Amministrazione, si legge in una nota, ha inoltre avviato le attività istruttorie al fine della cooptazione di un nuovo amministratore.Zanardi è consulente di diversi consigli di amministrazione di società quotate e non, e di Family Business, agisce nell’ambito della governance e della peoplestrategy; è executive coach di Presidenti, CEO e comitati esecutivi facilitando i processi decisionali attraverso l’allineamento necessario all’iimplementazione dei piani strategici e industriali. LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti, ExxonMobil fa causa all'Unione europea

    (Teleborsa) – La compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil ha fatto causa all’Unione europea sostenendo che le istituzioni di Bruxelles non hanno il potere legale di imporre una nuova tassa sui gruppi petroliferi per gli extraprofitti dovuti alla crisi energetica. Come riporta il Financial Times che per primo ha dato la notizia, si tratta della più significativa azione intrapresa finora dall’industria del petrolio per contrastare l’imposta che si sta applicando in tutti i Paesi dell’Unione per alleggerire le bollette di imprese e famiglie. Secondo la Commissione europea l’imposta genererebbe un gettito per le casse degli Stati membri di circa 25 miliardi di euro.Exxon ha fatto sapere che l’azione legale è stata intentata dalle sue filiali tedesche e olandesi presso il Tribunale europeo di Lussemburgo. Casey Norton, portavoce di Exxon, ha spiegato al quotidiano britannico che la compagnia petrolifera riconosce che gli alti costi energetici “pesano pesantemente le famiglie e le imprese”, ma ha sostenuto che il prelievo è “controproducente” e “minerebbe la fiducia degli investitori, scoraggerebbe gli investimenti e aumenterebbe la dipendenza dall’energia importata”.Exxon, ha aggiunto Norton, stava ora considerando “futuri investimenti multimiliardari” nel continente. “Il fatto che investiamo qui dipende principalmente da quanto l’Europa sarà attraente e competitiva a livello globale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Manovra, governo pone fiducia in aula al Senato: domani entro le 12 voto finale

    (Teleborsa) – Il governo, su richiesta del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha posto la fiducia in Aula al Senato sulla legge di bilancio. Nel pomeriggio di oggi si sono chiusi a Palazzo Madama i lavori sulla manovra. L’esame riprenderà domani alle 9 con le dichiarazioni di voto, il voto di fiducia e il voto finale sul provvedimento. “Domattina in Senato entro le 12 ci sarà il voto finale con la fiducia della manovra e lo faremo in tempi record, perché questo governo – ha detto Ciriani, ospite di ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai Uno – si è insediato da due mesi e la manovra è iniziata trenta giorni fa e quindi in trenta giorni abbiamo fatto quello che di solito si fa in due o tre mesi. È stata una guerra contro il tempo. Approveremo la manovra il 29 dicembre, un giorno prima il cosiddetto governo dei migliori”. Ciriani ha riconosciuto che la maggioranza ha fatto “qualche errore di natura soprattutto tecnica” e del comportamento delll’opposizione ha detto: “Speravo meglio, i primi approcci positivi, poi il clima si è un po arroventato. Credo che ci sia competizione fra Pd e Cinque stelle a chi fa la voce più grossa e questo non ha giovato”. “Essere riusciti a fare la manovra in un contesto nazionale e internazionale così difficile – ha concluso Ciriani – è un successo della presidente Meloni. I mercati sono tranquilli, lo spread è tranquillo, la Commissione europea ha dato il suo via libera. Quindi credo che onestamente è andata molto bene e che vada dato merito della presidente Meloni”. LEGGI TUTTO

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    Aedes SIIQ, nominati gli advisor per valutare l'OPA

    (Teleborsa) – Aedes SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan, ha comunicato che gli amministratori indipendenti hanno individuato CVCG, nella persona di Giovanni Crostarosa Guicciardi, quale advisor finanziario indipendente incaricato di supportarli nelle valutazioni sull’OPA obbligatoria totalitaria e sulla congruità del corrispettivo, nonché Studio Legance, nella persona di Alberta Figari, per l’assistenza legale ai fini dell’emissione del loro parere motivato.L’offerta pubblica di acquisto sarà lanciata da Domus, veicolo partecipato da Hines, Apollo Asset Management e VI-BA. L’OPA è finalizzata al delisting.Il CdA ha quindi preso atto delle decisioni degli amministratori indipendenti e ha deliberato di approvare il conferimento a Pedersoli Studio Legale per l’assistenza legale ai fini della predisposizione del comunicato dell’emittente e di non nominare allo stato un ulteriore advisor finanziario. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia, al via la campagna sui piccoli gesti che fanno bene al Pianeta

    (Teleborsa) – Spegnere la luce quando non serve, staccare le spine dei dispositivi elettronici eliminando gli stand-by, usare programmi eco per gli elettrodomestici prediligendo le fasce notturne, diminuendo così i consumi ed evitando sovraccarichi di richieste nella rete. Con l’obiettivo di coinvolgere i passeggeri sulle buone pratiche che possono essere d’aiuto per il Pianeta – incentivando i tanti, e spesso molto semplici, accorgimenti con cui possiamo risparmiare energia, limitare l’emissione di anidride carbonica e vivere in maniera più sostenibile – Trenitalia, capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, ha lanciato l’iniziativa “I nostri gesti insieme fanno la differenza”, campagna di sensibilizzazione sugli accorgimenti quotidiani che se applicati con costanza possono far bene all’ambiente che ci circonda.I suggerimenti sono condivisi a bordo treno e nelle stazioni, ma la campagna di sensibilizzazione si estende anche sui monitor delle self-service, nelle sale dell’alta velocità per i clienti CartaFRECCIA (Freccia Lounge e Freccia Club) e sul magazine La Freccia. La campagna – si legge su FS News – costituisce anche l’occasione, per Trenitalia, di raccontare ai passeggeri il proprio impegno e le buone pratiche che da tempo mette in atto per un trasporto sempre più sostenibile: i sistemi di trazione sempre più efficienti, l’illuminazione a led, l’ottimizzazione della climatizzazione, la modalità “smart parking” che sui nuovi treni regionali abbatte fino al 30% i consumi energetici e fa risparmiare energia anche a treno fermo, ai quali si aggiungono gli impianti fotovoltaici delle officine del Gruppo, che solo nell’ultimo anno hanno evitato l’emissione in atmosfera di circa 1.700 tonnellate di CO2, e la certificazione ambientale di prodotto (EPD) conferita al Frecciarossa 1000, primo treno ad averla ottenuta. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio FT, economisti più pessimisti di Commissione e BCE: Eurozona già in recessione

    (Teleborsa) – Inflazione elevata e crisi energetica si tradurranno nella zona euro in una contrazione dell’economia nel 2023. È l’opinione diffusa tra i 37 economisti intervistati dal Financial Times per fare un quadro delle prospettive per l’economia dell’eurozona il prossimo anno. Per quasi il 90% degli intervistati l’area euro è già in recessione mentre per la maggioranza di loro il PIL è destinato a contrarsi per tutto il 2023.In particolare la previsione emersa dal sondaggio è che l’economia dell’Eurozona si ridurrà di poco meno dello 0,01% l’anno prossimo: una visione più pessimista più pessimista sia della Commissione europea che della BCE, che hanno previsto che l’economia del blocco crescerà rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5% l’anno prossimo.Secondo la maggior parte degli economisti comunque l’Europa ha già superato la fase più critica della crisi energetica causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, grazie anche ad un inverno mite che ha consentito agli impianti di stoccaggio del gas naturale di mantenersi a livelli molto alti. Non sembra però del tutto scongiurato il rischio di un razionamento energetico, a maggior ragione in caso di temperature insolitamente rigide in grado di portare a rapido esaurimento le scorte di gas naturale. Non sembra scongiurato secondo l’opinione degli economisti intervistati nemmeno il rischio che i flussi di gas dalla Russia possano ridursi ulteriormente nel corso del 2023.Per tutti gli economisti intervistati dal quotidiano britannico l’inflazione nella zona euro rimarrà al di sopra dell’obiettivo del 2% della BCE per almeno altri due anni: in media gli intervistati hanno indicato che i prezzi aumenteranno di poco più del 6% l’anno prossimo e di quasi il 2,7% nel 2024. Per quel che riguarda i salari la crescita in media è stata indicata intorno al 4,4% il prossimo anno, mentre in media gli economisti prevedono che la disoccupazione salirà da un minimo storico del 6,5% nell’eurozona in ottobre al 7,1% alla fine del prossimo anno.(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO