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Covid, Hong Kong blocca voli da 8 Paesi. Dall'Europa agli Usa Omicron fa impennare i contagi

(Teleborsa) – A causa del dilagare della variante Omicron Hong Kong ha vietato i voli provenienti da otto Paesi. Il divieto riguarda l’Australia, il Canada, la Francia, l’India, il Pakistan, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti. “I voli passeggeri da questi Paesi non potranno atterrare a Hong Kong e le persone che hanno soggiornato in quei Paesi non potranno imbarcarsi sui voli per Hong Kong, compresi i voli di transito”, ha annunciato la governatrice Carrie Lam.

Nelle scorse settimane anche altri Paesi hanno iniziato ad attuare misure per frenare il dilagare della variante Omicron che, dall’Europa agli Stati Uniti, sta facendo impennare i contagi.

In Italia, per ora, il divieto è limitato a 8 Paesi africani. L’Ordinanza del 26 novembre 2021 dispone il divieto di ingresso/transito in Italia per coloro che abbiano soggiornato/transitato nei quattordici giorni precedenti in Sudafrica, Lesotho, Botswana, eSwatini, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia. L’Ordinanza dispone inoltre la sospensione del traffico aereo dai suddetti Paesi.

In Israele il governo ha annunciato una possibile riapertura ai flussi turistici internazionali a partire dal 9 gennaio, su cui tuttavia si attende ancora conferma ufficiale nonché l’approvazione dei relativi regolamenti normativi. Al momento l’ingresso e il transito in Israele è vietato a tutti i cittadini stranieri non residenti. In alcuni casi, specificamente previsti dalla normativa israeliana e che presentano carattere di eccezionalità, i cittadini stranieri che abbiano necessità di recarsi in Israele possono presentare una domanda di ingresso al cosiddetto “Exceptions Commitee” che valuterà la richiesta e, se del caso, accorderà un’autorizzazione all’ingresso.

In Olanda, dal 19 dicembre al prossimo 14 gennaio, è in vigore il lockdown con la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali.

La Germania ha introdotto la quarantena obbligatoria ai viaggiatori non vaccinati provenienti da Francia e Danimarca, Norvegia, Libano e Andorra.

Nel Regno Unito a quanti arrivano dall’estero è richiesto di mostrare l’esito negativo di un tampone (molecolare PCR o rapido) effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza. Inoltre è disposto l’obbligo di isolamento cautelare dall’arrivo sul territorio britannico fino al risultato del tampone molecolare (PCR no rapido), da effettuare entro il secondo giorno.

In Svizzera solo le persone vaccinate o guarite possono accedere all’interno di ristoranti, siti culturali e strutture sportive e ricreative, nonché agli eventi al coperto.

In Irlanda dallo scorso 19 dicembre fino alla fine di gennaio bar, pub e ristoranti chiudono alle 20.

Il Portogallo ha prorogato, oltre il 9 gennaio, l’obbligo di test negativo per i passeggeri dei voli in arrivo, anche se vaccinati.

La Svezia ha esteso l’obbligo del Pass anche ai viaggiatori provenienti da Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda che finora erano esentati e ha rivolto un invito ai viaggiatori a sottoporsi al test per il coronavirus all’ingresso.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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