in

Gas, Cingolani: Italia a lavoro per assicurarsi nuove forniture ma serve risposta europea

(Teleborsa) – Tra le azioni intraprese dal Governo per sostituire i 30 miliardi di metri cubi di gas importati dalla Russia c’è quella di trovare nuove fonti di approvvigionamento. “Ci sono 7 Stati con cui stiamo trattando con coperture che in tempi abbastanza rapidi copriranno il fabbisogno”, ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso di un’audizione alla commissione esteri della Camera sulla ratifica del trattato Italia-Francia. “In questa fase abbiamo 4 azioni in corso – ha spiegato Cingolani –. La prima è ottimizzare la nostra capacità di produrre gas: i nostri rigassificatori sono tre, vanno avanti al 60% del tempo, normalmente, l’estate non producono. Li manderemo al 100% e produrranno 4-5 miliardi di metri cubi in più. Ottimizzeremo al massimo della capacità il Tap, un altro miliardo e mezzo di metri cubi.

“Stiamo aumentando la produzione da giacimenti che abbiamo già, non trivelliamo niente, e se va bene da 3 miliardi di metri cubi arriveremo a 5″. “Stiamo installando due nuovi rigassificatori galleggianti da 5 miliardi di metri cubi ciascuno”, ha aggiunto. Il ministro ha sottolineato che “non c’è una soluzione che ogni Paese può gestire a modo suo”, auspicando “una risposta europea che va concertata”. “Dobbiamo tenere conto che i Paesi partono da situazioni e circostanze locali completamente diverse: l’Italia ha il 95% di gas importato e circa la metà dalla Russia e ha un energy mix stretto fatto di gas e rinnovabili, con il primo che vale due terzi circa che ci rende fortemente legati alla Russia”. “Ormai la manifesta inaffidabilità di questa partnership richiede un cambiamento molto forte”, ha dichiarato il ministro.

“Non appare ufficialmente in collaborazioni bilaterali però mai come in questo momento stiamo operando con la Francia per cercare di mitigare un po’ la situazione drammatica che tutti conoscete e la conseguente crisi energetica”, ha affermato. “Credo che se la nostra strategia andrà in porto noi già per la fine di quest’anno avremo una considerevole quota di gas che fluirà, riusciremo a fare gli stoccaggi, i 12 miliardi di metri cubi che ci servono, e credo ragionevolmente in un tempo che va da 24 a 36 mesi da oggi dovremmo essere indipendenti”.

Cingolani ha comunque rassicurato sulla tenuta della rete energetica nazionale. “Se dovesse essere interrotto domani il gas dalla Russia, noi non avremmo un problema immediato – aveva spiegato Cingolani in mattinata ospite a Mattino 5 – perché per tre, quattro mesi abbiamo delle riserve. Il problema è prepararsi all’inverno“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

DEWA raccoglie 6,1 miliardi di dollari in maxi IPO a Dubai

GreenIT e Copenhagen Infrastructure Partners: al via sviluppo di due parchi eolici offshore in Italia da 750MW