11 Gennaio 2023

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    Rinnovabili, sudcoreana Q Cells investirà 2,5 miliardi in USA

    (Teleborsa) – La società sudcoreana Hanwha Q Cells beneficerà dei contributi federali IRA (Inflation Reduction Act ), che fornisce 10 miliardi di dollari in crediti d’imposta per la costruzione di nuovi impianti di produzione solare.Il gigante asiatico dei pannelli solari ha fatto sapere che investirà 2,5 miliardi di dollari per espandere la sua produzione in Georgia. Si tratta del più grande investimento sul settore mai realizzato nella storia americana. A partire dal primo trimestre di quest’anno, la società costruirà un nuovo impianto da 3,3 gigawatt a un’ora da Atlanta ed espanderà la capacità di produzione a 2,1 gigawatt nella fabbrica di Dalton. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”

    (Teleborsa) – Dai grandi studi di design impegnati a ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro, ai produttori di componenti chiamati ad alleggerire il peso dei veicoli grazie all’impiego di nuovi materiali (come leghe leggere, alluminio e titanio al posto dell’acciaio) fino ai produttori di veicoli, anche piccoli, per le diverse forme di mobilità che nel frattempo sono emerse, prime tra tutte il car sharing. Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way raccolgono e raccontano l’esperienza di cento eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy, nella quarta edizione dello studio “100 Italian E-Mobility Stories 2023” presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Francesco Starace, amministratore delegato Enel; Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way; Pietro Gorlier, amministratore delegato Comau e da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy il cui intervento è stato letto nel corso dell’evento. All’evento hanno inoltre preso parte Silvia Bodoardo, professore ordinario del Politecnico di Torino; Francesco Ausiello, referente dei progetti strategici di ART-ER e Cristina Favini, chief design officer & strategist Logotel. Attraverso le storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica emerge il ruolo di primo piano occupato dall’Italia nella rivoluzione della mobilità sostenibile.Come emerge dallo studio, la mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente. Un settore che proprio nella delicata fase economica che stiamo attraversando vede confermati gli investimenti da parte delle case produttrici e dell’Europa attraverso il Green Deal che è uno degli assi principali della ripartenza. L’evoluzione della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti, la crisi climatica e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche fanno affermare con fondato ottimismo che siamo a un punto di svolta per la mobilità elettrica. Negli ultimi anni gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche circolanti, ma soprattutto e-bike e monopattini elettrici che ormai fanno parte del nostro paesaggio urbano. “Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – ha affermato Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso statoavviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.”Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola, giunto alla quarta edizione, racconta una tra le filierepiù innovative e dinamiche del Paese – ha dichiarato Starace –. La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e, in linea con i principi del Manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita”. La diffusione di auto elettriche nel mondo cresce rapidamente – Attualmente nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici e stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie BEV (Battery Electric Vehicle). I principali mercati sono la Cina e l’Europa, quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (ECV) rispetto al 2020 e ha visto a dicembre le vendite di auto elettriche sorpassare per la prima volta quelle dei veicoli diesel. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con 682 mila immatricolazioni, seguita da Regno Unito (306 mila) e Francia (303 mila). Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle BEV più vendute nel nostro Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).L’Italia può essere in prima fila – In questo nuovo mercato l’Italia, come raccontato nel presente rapporto, può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Nella componentistica troviamo il cuore pulsante di questa filiera, in cui le nostre aziende creano, prototipano e realizzano motori, statori, freni, elettronica e componentistica, fino a scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery Hub dedicato per l’assemblaggio a Torino. Ma anche designer, chiamati in tutto il mondo a ripensare le nuove forme della mobilità elettrica. Non mancano, per arrivare alle forme più avanzate di mobilità, i servizi di sharing, le multiutility, le soluzioni per la ricarica, le relative app e la comunicazione e gli studi di associazioni a supporto della filiera. In Italia avanzano progetti per la realizzazione di gigafactory: oltre allo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh, sono in sviluppo i progetti di Italvolt, che a regime ospiterà 3 mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino, e quello di Automotive CellsCompany (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira ad una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030 con una nuova gigafactory negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli. Come dimostra “100 Italian E-Mobility Stories”, le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono pronti e stanno affrontando la sfida della nuova mobilità. L’auto elettrica sposa l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spinge sull’efficienza del motore, sulla durabilità delle batterie, sul retrofit elettrico di auto tradizionali, sul recupero dei materiali in un’ottica circolare. Leggendo le storie del rapporto si evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride: nel 2019 rappresentavano solo lo 0,1% della produzione complessiva di autovetture, mentre nel 2021 superano il 40%. Ma anche la produzione di mezzi dell’ultimo miglio, complice lo sharing e l’accelerazione del digitale nella creazione di app e servizi di gestione. Si evidenzia una forte crescita della produzione made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si sono oramai attestati come veicolo condiviso più diffuso in Italia: nel 2021, 1 veicolo su 3 in sharing nel nostro Paese è un monopattino elettrico e diventano addirittura 9 su 10 se escludiamo le automobili.Le 100 storie raccontate – 1000 Miglia, Acea Innovation, Alkè, Alma mater studiorum – Università di Bologna, Alpitronic, ANFIA, Angelantoni Test Technologies, ART-ER, Askoll EVA, Atala, Atlante, Be Charge, Benevelli, BeonD, Bitron, Bonfiglioli, Brembo, Cecomp, CNR, Cobat, COMAU, Corrente, DACA-I Powertrain Engineering, Daze Technology, Ducati, Duferco Energia, e-GO! Drivalia (ex LeasysGo), E-Lectra, Edison next, Eldor, Elettricità Futura, ENEA, Energica Motor Company, Estrima, Eurogroup lamination, FAAM, Ferrari, FIVE – Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, Flash Battery, Free To X, Free2Move eSolutions, Generali, Gewiss, Green Energy Storage, Gruppo A2A, Gruppo Hera, IIT, IMA ATOP, Industria Italiana Autobus, Iren, Italdesign, Italmatch Chemicals, Iveco, JRC – Joint Research Centre di Ispra, Ewiva, Kyoto Club, Legambiente, Linky Innovation, Loccioni, Logotel, Manz Italia, Marposs, Marsilli, Maserati, Mavel EDT, Metelli Group, MIDAC Batteries, Motus-E, Neogy, NITO – Nuova Industria Torinese, Piaggio, Pininfarina, Pirelli, Podium Advanced Technologies, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Privè, Rampini Carlo, RESSOLAR, Route220, RSE, S&h, Scame Parre Sifà, Stellantis, STMicroelectronics, Streparava, Targa Telematics, Tecnobus Industries, Terna, The European House – Ambrosetti, To Move, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Pavia, Università di Palermo, Università di Pisa, Vaielettrico, Vaimoo (ex Sitael). 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    Wall Street positiva. Focus su inflation day ed earning season

    (Teleborsa) – Partenza positiva per la borsa di Wall Street, che conferma la buona performance del mercato americano dall’inizio dell’anno. Gli occhi degli investitori sono puntati sull’inflazione negli Stati Uniti, in calendario domani, giovedì 12 gennaio, per capire se ci sarà o meno un rallentamento nei rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.Il presidente della Fed, Jerome Powell non ha fornito ulteriori indicazioni in materia di politica monetaria, intervenendo, la vigilia, ad un evento a Stoccolma, ma ha ribadito che per stabilizzare i prezzi occorrono anche decisioni difficili e impopolari da un punto di vista politico.C’è attesa anche per l’avvio delle trimestrali americane, venerdì 13 gennaio, per capire quanto l’incognita recessione potrà pesare sugli utili delle aziende.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sale dello 0,38% a 33.831 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 3.935 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,24%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,39%).Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Dow, (+2,15%), Caterpillar (+1,58%), Verizon Communication (+1,40%) e Amgen (+1,39%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Boeing, che continua la seduta con -0,90%.Poco mosso United Health, che mostra un -0,83%.Sostanzialmente invariato Coca Cola, che riporta un moderato -0,77%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Lucid Group, (+6,05%), Idexx Laboratories, (+4,69%), Netflix (+3,92%) e Atlassian (+3,92%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Illumina,, che prosegue le contrattazioni a -6,20%.Fortinet, scende del 2,00%.Calo deciso per Intuit, che segna un -1,68%.Sotto pressione Workday, con un forte ribasso dell’1,67%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati USA:Mercoledì 11/01/202316:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -2,24 Mln barili; preced. 1,69 Mln barili)Giovedì 12/01/202314:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 6,5%; preced. 7,1%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,1%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 220K unità; preced. 204K unità)Venerdì 13/01/202314:30 USA: Prezzi export, mensile (atteso -0,6%; preced. -0,3%). LEGGI TUTTO

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    EGM, 20% delle società comunica aspetti ESG su base volontaria

    (Teleborsa) – Sono 38, su un totale di 190, le società quotate su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) che prevedono la comunicazione volontaria degli aspetti ESG in un apposito documento, ovvero il 20% del mercato e una capitalizzazione complessiva di 3.024 milioni di euro (pari al 28,5% della capitalizzazione di mercato complessiva). Tale calcolo tiene conto delle società che hanno recentemente pubblicato uno dei seguenti documenti: Bilancio di Sostenibilità, Impact Report o Rapporto ESG. Sono i dati dell’ultima ricerca di CFO SIM sul tema.Sebbene un campione così ristretto non possa ancora essere considerato veramente significativo, delle 38 aziende con profilo ESG considerate, il 29% opera nel settore Industrial, seguito da Technology (24%), Consumer Discretionary (16%) e Healthcare (11%).Inoltre, sono attualmente 14 le società Benefit quotate sul segmento Euronext Growth Milan, (circa il 7% del totale) con una capitalizzazione complessiva di 627 milioni di euro. Sono: ABC Company, Compagnia dei Caraibi, Convergenze, Defence Tech Holding, Digital360, Eprcomunicazione, FAE Technology, Jonix, Kolinpharma, Labomar, Reti, SIAV, SG Company e Vantea Smart. In linea con le statistiche sulle aziende che riportano aspetti ESG, la panoramica del settore mostra che il 50% delle società Benefit opera nel settore Technology mentre le altre società sono distribuite tra Healthcare (2), Industrials (2), Utilities (1) , Finanza (1) e Beni di consumo di base (1). Delle 14 aziende Benefit, 3 hanno ottenuto la certificazione B-Corp (Eprcomunicazione, Reti e Vantea Smart). LEGGI TUTTO

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    Appennini, almeno 50 milioni danni diretti da carenza neve

    (Teleborsa) – Ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani. Il governo “darà risposte entro breve, 2-3 settimane”, perché “il tempo è una categoria per gli imprenditori fondamentale: perdere tempo vuol dir fare chiudere aziende e far perdere posti di lavoro”, ha assicurato Santanchè. “Ci hanno parlato di 50 milioni, ma ho chiesto alle Regioni singolarmente di fare delle stime precise, perché i danni potrebbero essere maggiori”, ha, appunto, spiegato la ministra. LEGGI TUTTO

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    Future USA positivi guardano all'Inflation Day

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i future sugli indici statunitensi, anticipando una partenza positiva per la borsa di Wall Street, tra meno di mezz’ora, che conferma la buona performance del mercato americano dall’inizio dell’anno. Il contratto sul Dow Jones sale dello 0,29% mentre quello sullo S&P 500 avanza dello 0,32%. Bene anche il derivato sul Nasdaq in aumento dello 0,23%.Gli occhi degli investitori sono puntati sull’inflazione negli Stati Uniti, in calendario domani, giovedì 12 gennaio, per capire se ci sarà o meno un rallentamento nei rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.Il presidente della Fed, Jerome Powell non ha fornito ulteriori indicazioni in materia di politica monetaria, intervenendo, la vigilia, ad un evento a Stoccolma, ma ha ribadito che per stabilizzare i prezzi occorrono anche decisioni difficili e impopolari da un punto di vista politico. C’è attesa anche per l’avvio delle trimestrali americane, venerdì 13 gennaio, per capire quanto l’incognita recessione potrà pesare sugli utili delle aziende. LEGGI TUTTO

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    Euronext Growth Milan, passi indietro su volumi e liquidità

    (Teleborsa) – La capitalizzazione di mercato totale di Euronext Growth Milan al 31 dicembre 2022 si è assestata su 10,5 miliardi di euro, con il segmento che è arrivato a contare 190 società, di cui 8 del Segmento Professionale. Alla fine del 2021, la capitalizzazione di mercato totale era di 11,5 miliardi di euro. Durante l’anno ci sono state 26 IPO, due up-listing e 8 delisting, proseguendo il positivo trend di afflusso netto di PMI sul mercato, anche la size media delle quotazioni è scesa rispetto all’anno prima. Inoltre, le tensioni geopolitiche, le pressioni inflazionistiche e il contesto di elevata volatilità hanno inciso pesantemente sul turnover. È quanto emerge dal report “Matter of Fact” di CFO SIM, un approfondimento trimestrale sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI.I trend delle IPOIl numero di IPO e la dimensione media delle operazioni sono aumentate notevolmente nel corso degli anni, con un picco nel 2021 quando 44 nuove società sono state quotate su Euronext Growth Milano (di cui 2 come SPAC) raccogliendo 843 milioni di euro di proventi (485 milioni di euro escluse le SPAC ).Nel 2022 sono state quotate 26 nuove società, di cui 4 del segmento Professionale, con un incasso di 902,5 milioni di euro, di cui 712,5 milioni relativi alla quotazione di Technoprobe. Escludendo Technoprobe, i fondi totali raccolti nel 2022 sono stati di 190 milioni di euro, con una dimensione media delle operazioni di 7,6 milioni di euro e una capitalizzazione di mercato media in IPO di 37,2 milioni di euro. La raccolta media è stata significativamente inferiore agli 11,5 milioni di euro (escluse SPAC) del 2021.Settori e capitalizzazioneGuardando all’intero mercato, in termini di numero di aziende, i settori più importanti sono i beni di consumo voluttuari (26%), gli industriali (20%) e la tecnologia (19%). In termini di capitalizzazione, i settori principali sono Tecnologia (30%), Industriali (27%) e Beni di consumo voluttuari (14%). CFO SIM evidenzia che la capitalizzazione di Euronext Growth Milano è molto diversificata: la capitalizzazione di mercato media e mediana è rispettivamente di 55,8 milioni di euro e 25,1 milioni di euro.Guardando alle IPO, le società attualmente quotate su Euronext Growth Milano hanno raccolto in media 12,9 milioni di euro (la mediana è di 5 milioni di euro).Turnover e liquiditàCFO SIM evidenzia che “le tensioni geopolitiche, le pressioni inflazionistiche e il contesto di elevata volatilità hanno inciso pesantemente sul turnover”.Il turnover mensile di EGM rimane su livelli bassi, senza mai superare 160 milioni di euro nel quarto trimestre del 2022. Il livello massimo del trimestre (159 milioni di euro) è stato raggiunto a dicembre, -67% rispetto al valore raggiunto a dicembre 2021, ovvero 480 milioni di euro.Un parametro interessante da analizzare è la turnover velocity, che misura quanto un titolo azionario è liquido, cioè vendibile o acquistabile con facilità. Si tratta di un rapporto tra il valore medio degli scambi e la capitalizzazione media di una società in un determinato periodo.Dopo essere tornata ai livelli pre-pandemia nel 2021, la turnover velocity è stata fortemente influenzata dalle condizioni di mercato del 2022, non superando mai l’1,6% nella seconda parte dell’anno, con un andamento peggiore rispetto alla pandemia. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, deficit partite correnti 3° trimestre sale oltre 90 miliardi

    (Teleborsa) – Il saldo delle partite correnti dell’intera Unione Europea (EU-28) relativo al 3° trimestre del 2022 ha evidenziato un deficit di 90,2 miliardi di euro (2,3% del PIL), in aumento rispetto al disavanzo di 40,3 miliardi (1% del PIL) registrato nel 2° trimestre. Lo comunica l’Ufficio statistico centrale della comunità europea (Eurostat), indicando che nel 3° trimestre del 2021 il saldo era positivo per 74,3 mld (2% del PIL). LEGGI TUTTO