Febbraio 2023

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    USA, scorte ingrosso in frenata a gennaio

    (Teleborsa) – Frena la crescita delle scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un calo dello 0,4% a 929,7 miliardi di dollari, rispetto al +0,1% del mese precedente e atteso dagli analisti. Su base annua si registra una salita del 15,9%. LEGGI TUTTO

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    Norwegian Cruise, perdita maggiore delle attese ma capacità migliora

    (Teleborsa) – Norwegian Cruise Line, società statunitense che è tra i maggiori operatori del mondo nel settore delle crociere, ha chiuso il quarto trimestre del 2022 con ricavi totali di 1,5 miliardi di dollari (487 milioni un anno fa), una perdita netta di 482,5 milioni (1,6 miliardi un anno fa), EBITDA rettificato di -41,4 milioni e un utile per azione (EPS) rettificato di -1,04 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati FactSet, una perdita di 86 centesimi per azione su 1,50 miliardi di dollari di entrate.I ricavi totali per giorno di crociera del passeggero hanno superato le aspettative, aumentando di circa il 23% rispetto allo stesso periodo del 2019. La liquidità netta generata dalle attività operative è stata di circa 237 milioni di dollari. Inoltre, è stato raggiunto un Free Cash Flow rettificato positivo di circa 71 milioni di dollari, raggiungendo un altro importante traguardo finanziario post-pandemia.”Ora siamo completamente concentrati sul futuro e stiamo intraprendendo azioni deliberate e strategiche per posizionare al meglio la compagnia per il suo prossimo capitolo, che include una crescita leader del settore profilo con un aumento di circa il 50% della capacità rispetto al 2019″, ha affermato il CEO Frank Del Rio.Con riguardo all’outlook, l’occupancy dovrebbe raggiungere una media di circa il 100% per il primo trimestre ed è sulla buona strada per raggiungere i livelli storici per il secondo trimestre. Inoltre, Norwegian Cruise Line prevede che la capacità aumenterà di circa il 19% rispetto al 2019, inclusa la consegna di tre nuove imbarcazioni nel 2023: Vista di Oceania Cruises, Norwegian Viva e Seven Seas Grandeur di Regent. LEGGI TUTTO

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    Apple, Commissione UE restringe caso su regole App Store

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha ristretto il proprio caso antitrust contro Apple, riguardante il funzionamento dell’App Store, e ha mandato all’azienda di Cupertino un cosiddetto “Statement of Objections” per informarla della decisione.Questa fase procedurale segue l’opinione preliminare con cui la Commissione affermava che Apple avrebbe abusato della sua posizione dominante: imponendo la propria tecnologia di pagamento per gli acquisti in-app agli sviluppatori di app di streaming musicale (la cosiddetta IAP obligation); limitando la capacità degli sviluppatori di app di informare gli utenti di iPhone e iPad in merito a servizi musicali in abbonamento alternativi (i cosiddetti obblighi anti-steering).L’odierna comunicazione chiarisce che la Commissione non prende più posizione in merito alla legalità dell’IAP obligation e si concentra sugli obblighi anti-steering.Tali obblighi, secondo l’antitrust UE: non sono né necessari né proporzionati per la fornitura dell’App Store su iPhone e iPad; sono dannose per gli utenti dei servizi di musica in streaming sui dispositivi mobili di Apple che potrebbero finire per pagare di più; incidono negativamente sugli interessi degli sviluppatori di app di streaming musicale limitando la scelta effettiva del consumatore.Se la Commissione conclude, dopo che la società ha esercitato i suoi diritti di difesa, che vi sono prove sufficienti di un’infrazione, può adottare una decisione che vieti il comportamento e infligga un’ammenda fino al 10% del fatturato mondiale annuo della società. Non esiste un termine legale per porre fine a un’indagine antitrust, la cui durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui le imprese interessate cooperano con la Commissione e l’esercizio dei diritti della difesa. LEGGI TUTTO

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    Stellantis investe 155 milioni di dollari in tre stabilimenti USA per veicoli elettrici

    (Teleborsa) – Stellantis investirà 155 milioni di dollari in tre stabilimenti di Kokomo, Indiana (Stati Uniti), per la produzione di nuovi moduli di azionamento elettrico (EDM) che consentiranno di alimentare i veicoli elettrici che saranno assemblati in Nord America al fine di centrare l’obiettivo di coprire il 50% delle vendite negli Stati Uniti con veicoli elettrici a batteria entro il 2030. L’EDM è una soluzione completa per i propulsori elettrici ed è costituito da tre componenti principali – motore elettrico, elettronica di potenza e trasmissione – racchiusi in un singolo modulo, per offrire prestazioni e autonomia migliori a costi concorrenziali.”Unendo i vantaggi dell’EDM con le nuove piattaforme BEV e le batterie innovative, saremo in grado di offrire ai nostri clienti una varietà di veicoli elettrici con prestazioni e autonomia senza pari a prezzi più convenienti”, ha detto il CEO Carlos Tavares. Il nuovo EDM ottimizzato consentirà a ogni piattaforma di raggiungere fino a 500 miglia (800 chilometri) di autonomia, specifica una nota.L’investimento consentirà di mantenere oltre 265 posti di lavoro nei tre stabilimenti. Dal 2020 Stellantis ha investito quasi 3,3 miliardi di dollari in Indiana per promuovere la transizione verso l’elettrificazione. LEGGI TUTTO

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    Target, outlook cauto dopo quarto trimestre migliore delle attese

    (Teleborsa) – Target, azienda statunitense attiva nel settore della grande distribuzione, ha registrato vendite comparabili in crescita dello 0,7% nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 28 gennaio 2023), riflettendo una crescita delle vendite nei negozi dell’1,9% e un calo delle vendite digitali del 3,6%. Il fatturato, di 31,4 miliardi di dollari, è cresciuto dell’1,3%, mentre qyello dell’intero anno è aumentato del 2,8% a 107,6 miliardi di dollari.L’utile trimestrale è stato di 876 milioni di dollari, in calo del 43,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (su cui incidevano però dei guadagni straordinari).L’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 1,89 dollari per il quarto trimestre, rispetto a 3,19 dollari nel 2021 e 6,02 dollari per l’intero anno, rispetto a 13,56 dollari nel 2021.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 1,40 dollari su ricavi per 31,4 miliardi di dollari. Le vendite comparabili erano attese in calo.Per l’intero anno fiscale 2023, la società prevede vendite comparabili in un’ampia gamma, da un calo a una sola cifra a un aumento a una sola cifra. L’utile operativo dovrebbe crescere di oltre 1 miliardo e l’EPS rettificato dovrebbe essere nell’intervallo da 7,75 a 8,75 dollari, mentre gli analisti si aspettavano indicazioni per 9,23 dollari.”Stiamo pianificando con cautela la nostra attività a breve termine per assicurarci di rimanere agili e reattivi all’attuale ambiente operativo – ha commentato il CEO Brian Cornell – Siamo lieti di essere entrati nell’anno in una posizione di inventario molto salutare, che riflette il nostro approccio conservativo nelle categorie discrezionali e il nostro impegno per l’affidabilità nelle nostre attività”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, “situazione esplosiva”: le richieste al Governo

    (Teleborsa) – Continua a preoccupare la situazione di “vuoto” che si è creata dopo l’intervento del Governo sul Superbonus. “La maggiore urgenza è lo sblocco dei crediti incagliati, sappiamo che il governo sta lavorando su questi temi. Questo è necessario per salvare non solo le imprese ed i professionisti ma anche i proprietetari di case ed immobili in grandi difficoltà che si sono affidati allo Stato ed hanno rispettato delle leggi”. Lo ha detto il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze della Camera sul decreto crediti fiscali.”La prima proposta è di spostare avanti, ad esempio al 30 aprile, l’inizio del divieto di sconto in fattura e di cessione dei crediti per consentire di usarli a chi ha sostenuto spese ed iniziato gli interventi” ha aggiunto. Poi “per il 2023 consentire lo sconto e la cessione dei crediti per interventi in unità unifamiliari ai redditi bassi” e “intervenire anche per spostare in avanti la conclusione dei lavori al 2024 magari con una soglia di completamento a fine 2023”. Confedilizia chiede poi di “consentire la trasformazione della detrazione in credito per gli stessi beneficiari con un differimento in avanti della detrazione se non si ha capienza nell’anno in corso”. In ogni caso per Spaziani Testa gli istituti dello sconto in fattura e della cessione dei crediti “bisogna salvarli per gli interventi sismici e sulle barriere architettoniche”. In particolare, ha concluso, “l’urgenza è sugli interventi sismici non già sull’efficientamento energetico come chiede l’Europa”.Anche ANCE esprime “forte preoccupazione per la situazione esplosiva venutasi a creare dopo l’approvazione del decreto-legge sulla cessione dei crediti perché il decreto non risolve in nessun modo il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi”. Lo ha affermato il vice presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili, Stefano Betti, nel corso di una audizione in Commissione finanze alla Camera, sul decreto legge sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. “Si tratta di circa 19 miliardi di euro , già maturati, che se non pagati – ha sottolineato l’Ance – mettono a rischio 115.000 cantieri di ristrutturazione delle case delle famiglie italiane in corso in tutta Italia, oltre 32.000 imprese e 170.000 lavoratori, che raddoppiano se si considera l’indotto””È indispensabile introdurre soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti pregressi”, sottolinea Betti nel ribadire la possibile soluzione di “utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati”, proposta già elaborata dalla stessa Ance e dall’Abi e ora “resa possibile anche dalle recenti indicazioni di Eurostat”. Inoltre “occorre dare immediatamente un segnale forte di fiducia, attivando il circuito degli acquisti da parte delle istituzioni e aziende statali”. Il vice presidente dell’Ance ha poi aggiunto che l’intervento sulla responsabilità solidale contenuto nel decreto-legge “non risolve il problema in quanto non interviene sul problema principale, quello di individuare i soggetti che possono monetizzare crediti pregressi”. “Non si può pensare di sbloccare una situazione così incancrenita, dopo mesi di cambi di normativa, con un mero invito alle banche a comprare. Serve una decisione veloce da parte di Governo e Parlamento per approvare misure risolutive. Serve la stessa determinazione e rapidità di azione che – ha detto Betti – ha animato l’Esecutivo nel varare un decreto che, per tempi di approvazione e entrata in vigore, ha battuto anche il leggendario decreto sul prelievo sui conti correnti del ’92”. Per favorire il completamento dei lavori già avviati ed evitare di creare ingenti danni a famiglie ed imprese “occorre poi migliorare la disciplina transitoria prevista dal decreto approvato dal Governo”. LEGGI TUTTO

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    Le Borse europee migliorano dopo lo spavento dell'inflazione

    (Teleborsa) – Timidi acquisiti sui listini azionari europei, dove spicca la performance positiva di Piazza Affari. Nella prima parte di seduta le Borse del Vecchio Continente erani state oggetto di vendite, dopo che letture superiori alle attese per l’inflazione in Spagna e Francia avevano rafforzato le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE), oltre l’aumento di 50 punti base dato per scontato a marzo. I prezzi al consumo francesi sono aumentati a febbraio del 6,2% rispetto a un anno fa, dopo il +6% di gennaio, mentre lo stesso dato in Spagna è salito al 6,1% su base annua, un ritmo più veloce rispetto al 5,9% registrato a gennaio.Sempre sul fronte macroeconomico, l’Istat ha comunicato che a gennaio 2023 il saldo commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue27 è negativo e pari a -1.359 milioni, con un deficit energetico di -7.488 milioni, mentre il fatturato dell’industria è salitodel 18% nell’intero 2022.Per quanto riguarda la politica monetaria, Philip Lane (Chief Economist e membro del Comitato esecutivo della BCE) ha detto che le azioni di Francoforte stanno funzionando e avvertito che non si potrà tornare “allo scenario pre-pandemia di tassi di interesse estremamente bassi e allentamento quantitativo”.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,061. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,43%. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,70%.Si riduce di poco lo spread, che si porta a +176 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,36%.Nello scenario borsistico europeo bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,28%, tentenna Londra, che cede lo 0,44%, e sostanzialmente tonico Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,21%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,66%; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 29.877 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,19%); poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,34%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banco BPM (+2,67%), Unicredit (+2,52%), BPER (+2,41%) e Intesa Sanpaolo (+2,41%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su DiaSorin, che prosegue le contrattazioni a -1,43%.Sostanzialmente debole Italgas, che registra una flessione dell’1,00%.Si muove sotto la parità ERG, evidenziando un decremento dello 0,87%.Contrazione moderata per Snam, che soffre un calo dello 0,86%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Antares Vision (+2,86%), Banca Popolare di Sondrio (+2,60%), Luve (+1,66%) e Industrie De Nora (+1,52%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Banca MPS, che ottiene -8,38%, dopo che AXA ha venduto la propria quota a 2,33 euro per azione (sconto del 15%).Scivola Italmobiliare, con un netto svantaggio del 2,08%.In rosso Reply, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,56%.Spicca la prestazione negativa di Sesa, che scende dell’1,53%. LEGGI TUTTO

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    Technoprobe, Equita taglia target price su guidance debole

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 6,80 euro per azione (-9%) il target price su Technoprobe, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione delle Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori, confermando la raccomandazione sul titolo a “Hold”. La società ha comunicato ieri sera di aver chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 549 milioni di euro (+40%), un EBITDA Consolidato pari a 245 milioni di euro (+40% con una marginalità del 45%) e un utile netto consolidato pari a 148 milioni di euro (+24%).Gli analisti hanno scritto in una nota che le vendite e l’EBITDA del quarto trimestre sono state “in linea con la guidance e con le aspettative”, ma che la guidance per il primo trimestre del 2023 è “molto debole”.Tra gli elementi interessanti emersi dalla conference call ci sono: il fatto che l’azienda ritenga di essere in grado di mantenere le quote di mercato, con la maggior parte del mancato fatturato quindi attribuibile al destocking; l’avvio di una ristrutturazione presso la filiale statunitense Microfabrica con 100 licenziamenti; il posticipo del lancio dei nuovi prodotti, inizialmente previsto per il secondo semestre del 2023 al secondo semestre del 2024; e che livello delle vendite del primo trimestre del 2023 dovrebbe rappresentare il punto di minimo dell’anno e il management, pur ammettendo una scarsa visibilità, si aspetta un forte rimbalzo del mercato nel 2024.Technoprobe, che soffre anche il downgrade di Mediobanca, continua la seduta in grande ribasso, attestandosi a 6,372 euro per azione, con un calo del 10,25%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 6,187 e successiva a 6,001. Resistenza a 6,729. LEGGI TUTTO