Febbraio 2023

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    OPA DeA Capital, adesioni oltre il 46%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Nova (veicolo di De Agostini) sulle azioni ordinarie di DeA Capital, risulta che oggi, 15 febbraio 2023, sono state presentate 3.884.843 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 40.061.701, pari al 46,730% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 23 gennaio 2023 e terminerà il 17 febbraio 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie DeA Capital acquistate sul mercato nei giorni 16 e 17 febbraio 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Free-Photos / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    CONSOB, stretta sui bond convertibili che fanno crollare le azioni

    (Teleborsa) – La CONSOB si appresta ad attuare una stretta sui cosiddetti “prestiti obbligazionari convertibili (POC) non standard”. Negli ultimi anni è infatti cresciuta l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili riservati ad un unico investitore da effettuarsi in più tranche, ripartite in un arco temporale predefinito e il cui prezzo di conversione viene determinato, di volta in volta, sulla base dell’andamento del titolo dell’emittente sul mercato.Sono strumenti che le società quotate, spesso sul mercato Euronext Growth Milan (EGM, già AIM Italia), usano per reperire risorse finanziarie utili a supportare la propria strategia di crescita. Il problema, segnalato da tanti operatori, è l’onerosità di questi strumenti, che nella maggior parte dei casi porta a un sensibile calo del valore del titolo, con conseguenti perdite ingenti per i piccoli azionisti.La CONSOB ha quindi avviato una consultazione con il mercato su una proposta che intende fornire indicazioni volte a disciplinare gli obblighi informativi degli emittenti in relazione i “POC non standard”. Le osservazioni al documento, pubblicato nella giornata di ieri, di dovranno entro il 1° marzo 2023.Le evidenze della CONSOB L’authority spiega che – dall’analisi delle varie operazioni – è emersa, da un lato, l’onerosità dei “POC non standard” per gli emittenti coinvolti e, dall’altro, gli effetti iper-diluitivi sulla compagine azionaria rispetto alla situazione preesistente all’avvio dell’operazione e il forte deprezzamento del corso del titolo.Ciò, viene spiegato, è “dovuto alla circostanza che le azioni emesse a servizio del prestito convertibile sono sistematicamente rivendute sul mercato da parte del soggetto finanziatore subito dopo averle ricevute ad esito della richiesta di conversione delle obbligazioni, vista anche l’insussistenza, in capo allo stesso, di accordi di selling restriction o di lock-up”.Lo studio di AmbromobiliareUno studio dello scorso anno, realizzato dall’ufficio studi di Ambromobiliare, aveva fatto emergere che la conversione delle obbligazioni ha un effetto negativo sull’andamento del titolo (il 67% delle società registra una riduzione superiore al 25%) e che tutte le società emittenti presentano una generale e significativa riduzione della market cap.L’analisi prendeva in considerazione le società quotate su Euronext Growth Milan che dal 2017 al 2022 avevano emesso questa tipologia di POC. Queste aziende presentavano nella quasi totalità dei casi una situazione di squilibrio finanziario e secondo gli analisti di Ambromobiliare l’emissione di un POC era “uno dei pochi strumenti disponibili per reperire risorse finanziarie”.Sempre secondo lo studio, la perdita di valore della market cap è sempre superiore agli incassi derivanti dalle emissioni obbligazionarie, ad eccezione di 4 casi su 12. Inoltre, nel 25% dei casi, le società subiscono una riduzione della market cap che è 4 volte superiore agli incassi derivanti dalle emissioni obbligazionarie.Le proposte per una maggiore trasparenzaTra le proposte della Consob per garantire maggiore trasparenza, e quindi non vietare questo tipo di operazioni, c’è l’investitore nel POC comunichi (in forma tabellare e con l’operatività su base giornaliera): data di esecuzione, segno dell’operazione, quantitativo compravenduto, prezzo medio ponderato, controvalore e sede di esecuzione.La società quotata, tra le altre cose, deve diffondere: la descrizione dell’operazione, con indicazione della controparte e delle motivazioni; informazioni sui costi dell’operazione, con riferimento a tutte le componenti; clausole contrattuali, con particolare riferimento a lock-up, selling restrictions, prestito titoli, garanzie e covenant; motivazioni e destinazione dell’aumento di capitale scaturente dall’operazione; il rischio in merito al potenziale effetto diluitivo sulla compagine azionaria preesistente; rischio relativo al potenziale effetto di deprezzamento sul titolo azionario.Il caso di questi giorniL’intervento della CONSOB arriva in un momento in cui un POC è oggetto di scontro tra azionisti di una società quotata a Piazza Affari. Alcuni piccoli azionisti di ILLA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente, hanno infatti promesso battaglia nell’imminente assemblea straordinaria degli azionisti che è stata convocata per approvare un ulteriore POC da 21 milioni di euro, dopo che un’operazione già in atto con Negma ha polverizzato il valore delle azioni.Secondo i piccoli azionisti, “le partecipazioni sociali sono state gravemente condizionate dalla non corretta applicazione del meccanismo di esecuzione dei POC – di per se già gravosi e inefficaci -, applicazione che ha comportato una oltremodo illegittima diluizione delle partecipazione sociali degli azionisti di minoranza”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari chiude poco mossa, focus su titoli asset management

    (Teleborsa) – Stabile Piazza Affari, che non aggancia il trend moderatamente rialzista dei principali mercati europei. Giornata positiva, ma senza scossoni, per Telecom Italia, dopo i risultati del quarto trimestre migliori delle attese e la diffusione dei nuovi target. L’attenzione degli operatori rimane comunque alla possibile cessione della rete, anche se l’AD Pietro Labriola non ha fornito aggiornamenti su questo fronte.Ottima seduta per Pirelli, dopo che Bloomberg ha scritto che la società cinese Sinochem sta valutando la possibilità di vendere l’intera partecipazione del 37% nella società italiana produttrice di pneumatici.Giornata movimentata per i titoli dell’asset management. Da un lato, c’è il balzo di Anima dopo che la notizia sull’acquisto da parte di FSI del 7,1% del capitale (tramite un’operazione curata da Mediobanca), dall’altro c’è il calo di Azimut, dopo che Timone Fiduciaria (la holding che riunisce il patto di sindacato) ha ceduto lo 0,9% del capitale a sconto rispetto alla chiusura di ieri.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,53%. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.834,3 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,15%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 77,8 dollari per barile, con un calo dell’1,59%.In salita lo spread, che arriva a quota +178 punti base, con un incremento di 9 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,21%.Tra i listini europei denaro su Francoforte, che registra un rialzo dello 0,82%, bilancio positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,61%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dell’1,21%.A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 27.534 punti, mentre, al contrario, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 29.747 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,27%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,1%).In Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,26 miliardi di euro, dai 2,29 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati quest’oggi sono passati da 0,8 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,67 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Pirelli (+1,89%), Stellantis (+1,89%), Prysmian (+1,40%) e Buzzi Unicem (+1,31%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Azimut, che ha terminato le contrattazioni a -2,42%. Vendite su Saipem, che registra un ribasso del 2,40%. Seduta negativa per Italgas, che mostra una perdita del 2,31%. Sotto pressione DiaSorin, che accusa un calo dell’1,99%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Anima Holding (+3,06%), Tod’s (+2,50%), Brembo (+1,90%) e Brunello Cucinelli (+1,88%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Banca MPS, che ha chiuso a -3,04%. Scivola MARR, con un netto svantaggio del 2,83%. In rosso Fincantieri, che evidenzia un deciso ribasso del 2,15%. Spicca la prestazione negativa di Banca Ifis, che scende del 2,15%. LEGGI TUTTO

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    INPS, Tridico: “Sì a graduatoria assunzione per 4.300 persone”

    (Teleborsa) – “Ieri, in Consiglio di amministrazione, abbiamo approvato la graduatoria per l’assunzione di 4.300 persone”. Ad annunciare “una delle più massicce assunzioni nell’ambito della Pubblica amministrazione” è il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, intervenendo al convegno della Flp, la Federazione di lavoratori e funzioni della Pa, con riferimento all’ampliamento di organico dell’Istituto di previdenza, a seguito di concorsi già effettuati.Come evidenziato dal segretario della Federazione dei lavoratori e delle Funzioni pubbliche. Marco Carlomagno, nella sua relazione l’età media del personale della Pubblica amministrazione è di 54,7 anni. Una media che nel caso dell’Inps sale a 58 anni. Si inseriscono in tale scenario le nuove 4.300 assunzioni. “Persone giovani, che – sottolinea Tridico – entreranno in servizio nei prossimi giorni, in tutta Italia. Ci sono soltanto i tempi tecnici della firma dei contratti da considerare. Così l’età media dei dipendenti la abbassiamo drasticamente. Tutto ciò, porterà la nostra forza lavoro di 24mila unità di nuovo verso il fabbisogno originale, di circa 30mila persone”. LEGGI TUTTO

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    MEF, mandato a banche per lancio nuovo BTP a 30 anni

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato di aver affidato a Deutsche Bank, JPMorgan, Nomura, Société Générale e UniCredit il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo benchmark a 30 anni BTP – scadenza 1° ottobre 2053. La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank propone dividendo e avvio buyback

    (Teleborsa) – Commerzbank, una delle maggiori banche tedesche, prevede di proporre un dividendo di 20 centesimi per azione per l’anno finanziario 2022. L’istituto ha pagato dividendi solo due volte da quando è stato salvato dal governo durante la crisi finanziaria.Inoltre, il CdA ha richiesto l’approvazione di un programma di riacquisto di azioni in linea con la politica di restituzione del capitale di Commerzbank che prevede un pay-out ratio del 30% per il 2022. L’esecuzione del buyback è soggetta all’approvazione regolamentare da parte della Banca centrale europea (BCE) e dell’Agenzia finanziaria tedesca. Non è stata specificata l’entità del buyback.In una nota separata, la banca ha fatto sapere che il consiglio di sorveglianza intende nominare Jens Weidmann come presidente se sarà eletto in occasione dell’assemblea generale annuale del 31 maggio 2023.Commerzbank diffonderà i risultati preliminari per l’esercizio 2022 nella giornata di domani, 16 febbraio 2023. LEGGI TUTTO

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    Energia, “M'illumino di meno”: ENEA aderisce con modello di comunità energetica

    (Teleborsa) – Primo modello italiano di Comunità Energetica Rinnovabile (CER), un vero e proprio distretto urbano in grado di produrre e condividere energia ed erogare servizi ai cittadini. Questo il progetto presentato da ENEA in adesione alle iniziative della 19a edizione di “M’illumino di meno”, la campagna del programma Caterpillar di Rai Radio2 che da quest’anno coincide con la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili del 16 febbraio.”Si tratta di una microgrid virtuale che consente di integrare produzione e utilizzo dell’energia in modo intelligente e condiviso, basandosi sul cittadino prosumer della risorsa energetica, vale a dire nel ruolo sia di produttore che di consumatore”, sottolinea Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione ENEA di Smart energy. Il modello ENEA funziona come facilitatore di servizi energetici e socio-ambientali, grazie a una piattaforma innovativa basata su tecnologia blockchain. I dettagli sono contenuti nella pubblicazione open access Transizioni Urbane Sostenibili, che raccoglie prodotti, soluzioni e tecnologie sviluppate dall’Agenzia nel settore delle smart city. “Nel volume sono descritti gli strumenti tecnologici sviluppati dall’ENEA per la fornitura di soluzioni in grado di creare un ecosistema energetico intelligente e interattivo, dove lo sfruttamento dell’energia da fonti, non solo rinnovabili, può essere condiviso mettendo in relazione i differenti aspetti energetici, ambientali, sociali, tecnologici ed economici – spiegano le autrici della pubblicazione Paola Clerici Maestosi e Claudia Meloni, ricercatrici ENEA della Divisione Smart energy – Non si tratta più di ‘semplici’ comunità energetiche – aggiungono – ma di veri e propri distretti urbani impegnati nella gestione delle risorse locali, nell’uso consapevole delle risorse, in grado di programmare e ottimizzare l’uso di energia in base all’offerta e alla domanda specifica e scambiare il surplus prodotto con le realtà vicine”.Nel dettaglio, il modello ENEA consiste in una piattaforma in grado di fornire: valutazioni di tipo energetico, economico e finanziario delle CER o di gruppi di autoconsumo di energia rinnovabile; monitoraggio dei consumi di energia; strumenti di gestione e valorizzazione dei comportamenti virtuosi. I dati raccolti tramite sensori installati presso gli utenti finali e le informazioni provenienti da distributori e venditori di energia consentono di identificare i profili di consumo più efficienti. Inoltre, un servizio di scambio di beni e servizi darà ai cittadini la possibilità di sfruttare risorse locali in ottica di sharing economy e riduzione dell’impatto ambientale, passando dalla logica del possesso a quella dell’uso. “La nostra proposta – conclude Pizzuti – può favorire un modello sociale innovativo, divenendo un motore di sviluppo socio-economico e ambientale delle aree urbane”.Per favorire lo sviluppo di nuove CER, ENEA ha sviluppato RECON, uno strumento di valutazione disponibile online, che consente di effettuare analisi preliminari di tipo energetico, economico e finanziario in ambito residenziale. Sulla base di semplici informazioni come consumi elettrici e caratteristiche degli impianti, RECON stima resa energetica, impatto ambientale, autoconsumo, condivisione dell’energia e flussi di cassa. Finora lo hanno adottato oltre 3mila utenti, tra cui università e operatori del settore energetico. LEGGI TUTTO

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    “Great Resignation” (anche) in politica: da Scozia a Nuova Zelanda, le Premier si dimettono

    (Teleborsa) – Nell’ultimo periodo si fa un gran parlare di quello che è stato ribattezzato Great Resignation, ossia quel fenomeno nato in scia alla pandemia e caratterizzato dal progressivo aumento del numero di dimissioni dei lavoratori dal proprio impiego. Alla base di questo esodo, un senso di insoddisfazione determinato dalle motivazioni più svariate. Una tendenza che sta contagiando anche la politica, in particolare le donne. Notizia di qualche ora fa, le dimissioni a sorpresa della premier scozzese Nicola Sturgeon. ”Ho preso la decisione di dimettermi per senso di dovere e per il grande amore che provo per il mio partito e per il mio Paese”, ha detto la leader del partito indipendentista Snp nel corso di una conferenza stampa alla Bute House a Edimburgo ricordando “con orgoglio” di essere stata la prima donna a rivestire l’incarico, oltre che “la più longeva leader della Scozia”. Sturgeon si è rivolta a ”chi è scioccato e forse anche arrabbiato con me”. Ma, ha aggiunto, ”ci sarà anche chi è felice della mia decisione. Questo è il bello della democrazia”. La Sturgeon è in carica dal 2014, quando subentrò allo storico leader indipendentista Alex Salmond dopo la sconfitta nel referendum sulla secessione della Scozia dal Regno Unito. E’ stato un “privilegio oltre misura”, ha affermato ancora specificando che rimarrà in carica fino a quando non verrà eletto un successore.Pochi giorni fa era stata la premier della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ad annunciare le sue dimissioni, spiegando di non avere “più energia” per continuare a governare dopo cinque anni e mezzo di mandato e a nove mesi dalle elezioni legislative. “Sono umana – ha detto visibilmente commossa. “Noi diamo tutto quello che possiamo per tutto il tempo che possiamo e poi arriva il momento. E per me quel momento è arrivato”. Non ho semplicemente più le energie per ulteriori quattro anni”, ha aggiunto. Ardern, 42 anni, è stata eletta primo ministro in un governo di coalizione nel 2017, prima di guidare il partito laburista di centrosinistra verso una vittoria schiacciante nelle elezioni successive, tre anni dopo.Medesima sorte anche per la Premier moldava, Natalia Gavrilita, che ha annunciato le sue dimissioni dopo un anno e mezzo alla guida del governo. LEGGI TUTTO