Febbraio 2023

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    Saipem, Puliti: per recuperare fiducia occorre cautela e risultati costantemente positivi

    (Teleborsa) – “La fiducia si perde in un attimo, ma ci vuole tempo per recuperarla. Quello che dobbiamo fare, e stiamo facendo, è essere molto cauti nelle scelte e produrre – trimetre dopo trimestre – risultati costantemente positivi. Questo è l’unico modo per ridare fiducia ai piccoli e grandi azionisti, e per non deluderli di nuovo. Questo ci garantisce anche di non avere variazioni importanti delle azioni, e quindi dare fiducia al mercato”. Lo ha affermato il CEO di Saipem, Alessandro Puliti, nel media briefing che ha seguito la pubblicazione dei risultati preconsuntivi dell’esercizio 2022 e l’aggiornamento del Piano Strategico.Poco più di un anno fa, a gennaio 2022, Saipem aveva lanciato un inatteso profit warning, che aveva fatto crollare il titolo, a cui era seguito un aumento di capitale in estate. “Leggo spesso le lettere dei piccoli azionisti, e sono una delle cose che mi fa riflettere – ha aggiunto – Abbiamo un’enorme responsabilità e ricordo al management che il primo dovere è non deludere le persone che hanno riposto in noi la fiducia, ed è una costante della mia azione gestionale”.La società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 9.980 milioni di euro (+53% rispetto al 2021) e un EBITDA adjusted pari a 595 milioni di euro (rispetto ad un dato negativo di 1.274 milioni di euro nel 2021). Per il 2023 sono previsti ricavi superiori a 11 miliardi di euro ed un EBITDA adjusted per circa 850 milioni di euro, mentre le previsioni al 2026 sono di ricavi superiori a 12 miliardi di euro e un EBITDA adjusted di oltre 1,2 miliardi di euro.Nel 2022 la società ha registrato nuovi ordini acquisiti per circa 14 miliardi di euro, con oltre il 70% delle acquisizioni che sono state realizzate nei business offshore (E&C e Drilling). “C’è stata una svolta nel nostro portafoglio, con molto più accento sull’attività offshore che onshore, in quanto la prima dà marginalità più alta – ha spiegato Puliti – Venendo dalla situazione finanziaria dello anno corso, dovevamo per forza privilegiare i business con marginalità più alta. Comunque, non l’abbandoniamo l’onshore, ma lo rifocalizzaimo sulle aree di business in cui pensiamo di poter essere più competitivi, e quindi sicuramente in tutto il settore della transazione energetica”.”Non stiamo parlando di cessazioni o dismissioni – ha quindi puntualizzato – ma di fare una focalizzazione su alcune direttrici come il gas, i fertilizzanti, il riciclo della plastica e la filiera della cattura della CO2″.Sul fronte della sostenibilità, il CEO ha affermato che “il 25% del totale atteso dei nuovi ordini è fatto da attività low-carbon o zero-carbon, in particolare nei settori dell’offshore wind, nella cattura e del sequestro della CO2, nelle infrastrutture sostenibili – in particolare la costruzione dell’alta velocità, che è un elemento fondamentale della mobilità sostenibile – e poi tutta l’area della robotica offshore”. “L’immagine plastica della transizione energetica è l’ammiraglia della flotta Saipem, la Saipem 7000 – ha aggiunto – Si tratta di un vessel che ha operato per decenni nell’Oil & Gas e che negli ultimi anni sta operando esclusivamente nell’eolico offshore. Utilizziamo quindi navi progettate e utilizzate per i combustibili fossili, ma ora per le rinnovabili”. LEGGI TUTTO

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    Antares Vision sale in Borsa dopo nuovo Piano Industriale

    (Teleborsa) – Seduta positiva a Piazza Affari per Antares Vision, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, dopo che il CdA ha approvato le linee guida strategiche e gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2025.Nell’arco del periodo, prevede che i ricavi consolidati a parità di perimetro, ovvero includendo nel perimetro e nei dati di confronto le acquisizioni completate fino al 2022, crescano a un tasso medio (CAGR) del +12 – 14%. Nello specifico, per il 2023 si aspetta una crescita del fatturato attesa tra 250-260 milioni di euro (+12-16%). Per quanto riguarda la marginalità, a fine piano il management si aspetta un Adjusted EBITDA Margin compreso tra il 25 – 27%, rispetto a circa il 18% registrato nel 2022. Nel periodo 2023-2025 è atteso un Capex complessivo pari a circa 60 milioni di euro.”Rimaniamo convinti dell’ottimo posizionamento del Gruppo (confermato dall’abbondante Backlog) e pensiamo che l’azienda abbia bisogno di alcuni trimestri di execution prima di un re-rating”, sccivono gli analisti di Equita, che confermano il Buy sul titolo e riducono il target price a 8,14 euro per azione.Buona la performance di Antares Vision, che si attesta a 7,88 euro per azione con un aumento del 2,60%, risultando il miglior titolo dell’indice FTSE Italia STAR. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 8,09 e successiva a 8,5. Supporto a 7,68. LEGGI TUTTO

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    Technoprobe, downgrade di Mediobanca: titolo affonda in Borsa

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato a 7,60 euro per azione (da 8,50 euro) il target price su Technoprobe, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione delle Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori, abbassando anche la raccomandazione sul titolo a “Neutral” da “Outperform”. La società ha comunicato ieri sera di aver chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 549 milioni di euro (+40%), un EBITDA Consolidato pari a 245 milioni di euro (+40% con una marginalità del 45%) e un utile netto consolidato pari a 148 milioni di euro (+24%).Gli analisti hanno osservato che Technoprobe ha rilasciato “una buona serie di risultati 2022”, al di sopra delle previsioni su free cash flow, pur essendo in linea con l’EBITDA. La società ha fornito una previsione “prudente” per il 2023.Mediobanca ha ridotto le previsioni sul 2023 per riflettere: un calo del mercato più ampio ora previsto nella regione del -12%; il rinvio del lancio di nuovi prodotti, portando a una riduzione della previsione 2023 del 12% a livello di vendite, e il 20% sull’EBITDA (ora a 189 milioni di euro), inferiore del 22% rispetto alle attese di consensus fissate a 242 milioni di euro.”Sebbene riteniamo che Technoprobe sia ben posizionata per guadagnare ulteriori quote di mercato in futuro grazie al lancio dei nuovi prodotti, le attuali difficili condizioni di mercato avranno un impatto sulla società, traducendosi in una riduzione delle stime di consensus, determinando alcune prese di beneficio su un titolo che ha materialmente sovraperformato i suoi principali omologhi nell’ultimo anno”, si legge in una nota.Intanto, affonda a Piazza Affari il titolo Technoprobe, che registra una flessione del 10,14% rispetto alla vigilia, attestandosi a 6,38 euro per azione. La società lombarda si è quotata un anno fa con un prezzo di collocamento di 5,70 euro per azione. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 6,193 e successiva a quota 6,007. Resistenza a 6,733. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale crolla a gennaio: peggio delle attese

    (Teleborsa) – Rallenta più delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a gennaio 2023. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile del 4,6% dopo il +0,3% registrato a dicembre. Le stime degli analisti erano per un calo del 2,6%.Le previsioni per i mesi a venire indicano per il mese di febbraio una balzo dell’8% ed un aumento contenuto per il mese di marzo (+0,8%). Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -2,3% a dicembre. La diminuzione mensile della produzione è accompagnata dal calo delle consegne (-3,1%) mentre le scorte diminuiscono dello 0,9%. La ratio delle scorte è pari a +2,5%. LEGGI TUTTO

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    Prima Industrie, delisting da Piazza Affari il 7 marzo

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria su Prima Industrie, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nel campo dei sistemi laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera, l’offerente (Femto Technologies) ha comunicato che risultano portate in adesione 3.821.093 azioni, rappresentative di circa il 36,4% del capitale sociale.Sulla base dei risultati definitivi, tenuto conto della partecipazione iniziale detenuta dall’offerente e delle azioni proprie, l’offerente verrà a detenere complessive 10.185.941 azioni, pari a circa il 97,2% del capitale sociale.Alla luce dei risultati definitivi, Femto Technologies eserciterà il diritto di acquisto e contestualmente adempirà all’obbligo di acquisto, dando corso ad un’unica procedura (la procedura congiunta), avente ad oggetto la totalità delle azioni residue.Borsa Italiana disporrà la sospensione dalla quotazione sull’Euronext STAR Milan delle azioni, nelle sedute di venerdì 3 marzo e lunedì 6 marzo 2023, e la revoca dalla quotazione a partire dalla seduta di martedì 7 marzo 2023. LEGGI TUTTO

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    Intesa colloca green bond dual tranche, ordini 5,3 miliardi

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha collocato con successo sul mercato istituzionale un’emissione dual tranche raccogliendo ordini complessivi per 5,3 miliardi di euro. Si tratta di un green bond senior non preferred a 5 anni con possibilità di essere richiamato al quarto anno, per un ammontare nominale di 1,5 miliardi di euro; un green bond senior non preferred a 10 anni per un ammontare nominale di 750 milioni di euro. L’emissione ha raccolto da subito l’interesse da parte degli investitori superando i 3 miliardi di euro di ordini congiunti nelle prime due ore dal lancio. Ordini finali superiori a 3 miliardi di euro per la tranche a breve hanno permesso un restringimento di 20 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread, mentre ordini superiori a 2 miliardi di euro per la tranche a lungo termine hanno reso possibile un restringimento di 15 punti base rispetto allo spread iniziale. Questa transazione rappresenta la più grande, in termini di ammontare totale, in formato multi-tranche emessa da un nome financial italiano da giugno 2019 quando sempre Intesa Sanpaolo ha chiuso con successo un 5 e 10 anni Senior Preferred per un totale di 2,25 miliardi.L’ammontare totale congiunto del libro ordini è stato di circa 5,3 miliardi di euro e ha visto la partecipazione di più di 195 investitori per la tranche a 5 anni, così suddivisi: 76% di Fund Managers, l’11% di Banks e Private Banks, il 4% di Hedged Funds e l’8% di Assicurazioni e Fondi Pensione. La distribuzione geografica degli accounts evidenzia il 25% dalla Francia, il 19% proveniente dal RegnoUnito/Irlanda, il 15% dall’Italia, il 13% Germania e Austria, l’8% dai Nordici, l’8% dal Benelux, l’8% dalla Spagna ed il 3% dalla Svizzera. Oltre 135 investitori per la tranche a 10 anni, così suddivisi: 73% di Fund Managers, il 9% di Hedge Funds, il 5% di Banks e Private Banks e l’11% di Assicurazioni e Fondi Pensione. La distribuzione geografica degli accounts evidenzia il 39% dal Regno Unito/Irlanda, il 21% dalla Germania e Austria, il 13% proveniente dalla Francia, il 6% dall’Italia, il 6% dalla Spagna, il 5% da Svizzera, il 5% dai Nordici ed il 2% dal Benelux.Il libro ordini congiunto si è inoltre dimostrato molto diversificato e ha visto la partecipazione per circa l’80% di investitori dedicati al comparto Esg. Le Banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione Imi Cib diIntesa Sanpaolo, Bbva, Bnp Paribas, BofA Securities, Citi, Commerzbank, Morgan Stanley e Ubs. LEGGI TUTTO

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    Balneari, UE avverte Roma: valutiamo possibile incompatibilità

    (Teleborsa) – Si annuncia possibile “maretta” tra Roma e Bruxelles sul dossier balneari. “Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che prorogherebbe ancora – almeno fino al 31 dicembre 2024 – le attuali concessioni balneari in Italia, è stata promulgata dal presidente della Repubblica italiana con riserva, in particolare in relazione a ‘profili di incompatibilità con il diritto europeo’. La Commissione Ue valuterà ora attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per valutare la risposta adeguata”.Lo ha detto all’Ansa un portavoce dell’esecutivo Ue, sottolineando la necessità di garantire “trasparenza e concorrenza leale” nel settore. Bruxelles, tramite il portavoce, coglie “l’occasione per ribadire che il diritto Ue” sui servizi “richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento degli operatori, senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese”.Viene inoltre ricordato che “come indicato dalle recenti decisioni” legali “prese nei confronti del Portogallo (parere motivato di gennaio) e della Spagna” sulle concessioni balneari, “la Commissione ritiene che le legislazioni nazionali di tutti gli Stati membri debbano promuovere la modernizzazione del settore”. “La trasparenza e la concorrenza leale – aggiunge ancora l’esecutivo Ue – darebbero certezza del diritto e stimolerebbero gli investimenti e l’innovazione sia per i concessionari esistenti che per i nuovi operatori nel settore chiave del turismo balneare”.”Sul mondo balneare c’è un’ossessione maniacale dell’Ue. Si occupino di altre priorità. Noi siamo qui a fare da intercapedine. Non è vero che sono approfittatori, sono imprenditori strategici per il nostro turismo e vanno tutelati. Paghino il giusto ma non vanno espropriati. Che l’Ue smetta di cavillare su un argomento che non merita tutto questo accanimento”, ha affondato il vicepresidente del Senato Gasparri a margine del convegno “Onda d’urto balneari in mobilitazione” LEGGI TUTTO

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    MPS, Axa mette in vendita 8% capitale: “non impatta JV e impegno in Italia”

    (Teleborsa) – Axa, che attualmente detiene una partecipazione del 7,94% del capitale sociale di MPS, avvia la cessione di 100.000.000 azioni della banca senese, attraverso un collocamento privato mediante accelerated bookbuilding riservato a investitori istituzionali. A seguito del completamento dell’offerta, Axa manterrà lo 0,0007% di MPS.E’ quanto si legge in una nota della compagnia francese in cui precisa che l’offerta “non incide in alcun modo sulla partnership di Axa con MPS o sull’impegno della compagnia nel mercato italiano”.In qualità di partner di lunga data di MPS – si legge nella nota – Axa ha sostenuto la banca partecipando al suo più recente aumento di capitale come investimento finanziario. Poiché Axa “non desidera essere rappresentata nel consiglio di amministrazione” in occasione della prossima assemblea generale degli azionisti della banca senese, né influenzare la più ampia strategia a lungo termine della banca, “ritiene opportuno” vendere la partecipazione acquistata nell’aumento di capitale.I termini definitivi dell’offerta sono previsti al più tardi, domani, martedì 28 febbraio. Il regolamento e la consegna delle azioni dovrebbero avvenire il 2 marzo o intorno a tale data. LEGGI TUTTO