UniCredit, S&P: risultati indicano benefici tassi ed efficacia contenimento costi
(Teleborsa) – S&P Global Ratings afferma che i risultati 2022 di UniCredit dimostrano che “la sua redditività continuerà a beneficiare fortemente dell’aumento dei tassi di interesse e dalle iniziative di contenimento dei costi”.Sottolineando che UniCredit ha riportato un utile netto nel 2022 superiore alle attese, principalmente grazie alla forte crescita del margine di interesse e alle minori perdite su crediti, la società di rating evidenzia che maggiori profitti non hanno comportato un cambiamento significativo nelle aspettative sul risk-adjusted capital (RAC), poiché una distribuzione di capitale superiore alle attese di circa 5,25 miliardi di euro ha ampiamente ridotto il potenziale beneficio derivante da maggiori utili. Pertanto, S&P continua a prevedere il rapporto RAC al 7-7,5% entro la fine del 2024, da circa l’8% alla fine del 2021. Nella previsione, ipotizza ancora circa 4 miliardi di euro all’anno di distribuzione degli utili (tramite dividendi e riacquisti di azioni proprie).Nel 2023, prevede che la banca raggiungerà la sua previsione di net interest income di almeno 11,3 miliardi di euro, dai 10,7 miliardi di euro del 2022, e manterrà costi di circa 9,7 miliardi di euro, in moderato aumento rispetto ai 9,6 miliardi di euro dello scorso anno.”Tuttavia, a nostro avviso, il costo del rischio potrebbe superare la guidance della banca di 30-35 punti base, dato che prevediamo che il deterioramento del contesto macroeconomico e l’esposizione alla Russia peseranno sulle perdite su crediti”, si legge in una nota.S&P sottolinea che l’esposizione di UniCredit verso la Russia, sebbene in calo, è rimasta considerevole a circa 5,3 miliardi di euro lordi, di cui circa 3 miliardi di euro sono partecipazioni azionarie nella sua controllata locale. “Continuiamo a tenere conto delle nostre aspettative che la banca svaluterà completamente la sua partecipazione azionaria nella filiale locale”, si legge. LEGGI TUTTO