16 Marzo 2023

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    Green Deal, Timmermans su critiche governo italiano: devo spiegare meglio le nostre proposte

    (Teleborsa) – “Ho un lavoro enorme da fare per spiegare quello che stiamo proponendo. Sono sicuro che anche in Italia c’è la volontà di andare avanti”. Così il vicepresidente esecutivo per il Green Deal della Commissione europea, Frans Timmermans, che ha risposto durante la conferenza stampa di presentazione del Net-Zero Industry Act a una domanda sugli attacchi sempre più frequenti del governo Meloni alle singole misure legislative del Green Deal.”Vedo che ci sono domande e incertezze dal lato del governo italiano sul Green Deal europeo”, ha dichiarato, “ho ancora un lavoro enorme da fare per spiegare quello che vogliamo fare. Se leggo nella stampa italiana che cosa scrivono sulla direttiva sulle case green, non so cosa viene scritto. Ma non è la realtà”. “Sono sicuro – ha proseguito Timmermans – che c’è un sostegno fortissimo nella popolazione italiana per queste misure, ma dobbiamo spiegarle, e dimostrare che è nell’interesse dei cittadini e dell’industria andare avanti”. “L’esempio perfetto – ha affermato – è la questione della auto elettriche. Se noi sappiamo che la Cina metterà sul mercato 80 modelli di auto elettriche, che diventeranno accessibili anche per il cittadino che non ha molto denaro e che diventano un’opzione più interessante, anche economicamente, della macchina termica, come industria europea dobbiamo reagire. Dobbiamo andare avanti”. “Per questo abbiamo proposto queste misure, con alcune eccezioni che ha voluto proprio l’industria specializzata italiana. Credo che dobbiamo chiarire perché facciamo questo, e sono sicuro – ha concluso il vicepresidente della Commissione per il Green Deal – che possiamo ottenere anche il sostegno del governo italiano”. LEGGI TUTTO

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    Adobe alza stime EPS, titolo in rally

    (Teleborsa) – Grande giornata per Adobe Systems, che sta mettendo a segno un rialzo del 5,07%.Il gruppo dei software ha alzato la propria stima sull’EPS dell’esercizio fiscale 2023: Adobe prevede ora un utile per azione nel range a 15,30-15,60 dollari contro i 15,15-15,45 dollari della precedente guidance.La tendenza ad una settimana del produttore di Photoshop e Acrobat è più fiacca rispetto all’andamento del Nasdaq 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Lo scenario di medio periodo di Adobe Systems ratifica la tendenza negativa della curva. Tuttavia l’analisi del grafico a breve evidenzia un allentamento della fase ribassista propedeutico ad un innalzamento verso la prima area di resistenza vista a 354,3 USD. Supporto a 343,6. Eventuali elementi positivi sostengono il raggiungimento di un nuovo top visto in area 365. LEGGI TUTTO

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    Case green, Sabatini (Abi): norma da modificare, rischio stop mutui per immobili non conformi

    (Teleborsa) – Se la norma europea sulla Case green non verrà modificata c’è il rischio che le banche non eroghino mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili che non siano già conformi alle prestazioni energetiche stabilite. È quanto ha affermato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, nel corso di un’audizione alla Commissione Politiche UE della Camera. Per Sabatini occorre modificare le disposizioni che impongono alle banche di “migliorare le prestazioni energetiche degli immobili posti a garanzia dei propri portafogli di mutui”. “Infatti – ha sottolineato – esse presuppongono che le banche debbano migliorare l’efficienza energetica di questi immobili, ancorché non ne siano proprietarie e, quindi, non siano in grado di realizzare o imporre gli interventi di riqualificazione energetica”. “In mancanza di modifiche sostanziali”, ha aggiunto, “le banche sarebbero necessariamente obbligate, nell’impossibilità di migliorare la qualità degli immobili già assunti in garanzia, a orientare le proprie scelte di finanziamento verso immobili che hanno migliori performance energetiche, riducendo le possibilità di accesso al credito per l’acquisto o riqualificazione degli immobili di minore qualità”.Per il Direttore generale dell’ABI imporre alle banche di ristrutturare gli immobili ipotecati a garanzia di finanziamenti è “una norma non attuabile”. “Lo abbiamo evidenziato fin dall’inizio. Riteniamo che questa sia una di quelle cose che va necessariamente modificata”, ha spiegato. In generale la proposta di direttiva ha generato “perplessità” in Abi. Sabatini ha affermato che In Italia, per raggiungere almeno l’obiettivo intermedio della direttiva “andrebbe ristrutturato il 60% del patrimonio immobiliare, circa 8 milioni di edifici”. Le banche non potrebbero erogare finanziamenti ai soggetti più deboli, che hanno un basso merito creditizio. Gli investimenti da realizzare, ha spiegato, comporterebbero l’impiego di risorse “molto rilevante, in particolare sui proprietari meno abbienti. Anche immaginando interventi di sostegno pubblico – ha aggiunto Sanatini – non tutti i proprietari di casa avrebbero le disponibilità finanziarie o sarebbero in grado di contrarre mutui (o ulteriori finanziamenti) per interventi di ristrutturazione energetica.Pur nella diversità delle situazioni del patrimonio immobiliare degli Stati membri, “il mondo bancario europeo auspica e agisce affinché la versione finale della direttiva” sulle case green “abbia maggiore proporzionalità, gradualità e flessibilità nell’attuazione”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Banche ancora sotto pressione a Wall Street. Forti vendite sulle regionali

    (Teleborsa) – Restano sotto pressione i titoli delle banche statunitensi, soprattutto di quelle regionali, dopo il collasso di Silicon Valley Bank (SVB) e di Signature Bank.A Wall Street, First Republic Bank cede il 20% dopo che le agenzie S&P e Fitch hanno declassato il suo rating a livello “spazzatura”. Pesante anche la discesa di PacWest che arretra oltre il 14%. Scivola anche Western Alliance Bancorp (-3,7%), dopo che il rating della banca regionale è stato messo sotto osservazione da Fitch con implicazioni negative. LEGGI TUTTO

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    USA, Yellen al Senato: “Sistema bancario statunitense rimane solido”

    (Teleborsa) – “Posso rassicurare che il nostro sistema bancario rimane solido e che gli americani possono sentirsi sicuri che i loro depositi saranno lì quando ne avranno bisogno.Le azioni di questa settimana dimostrano il nostro impegno risoluto per garantire che i risparmi dei depositanti rimangano al sicuro”. È quanto ha affermato la segretaria al tesoro Usa Yanet Yellen nella testimonianza davanti alla Commissione finanze del Senato, secondo le anticipazioni delle sue dichiarazioni scritte riportate dal New York Times, in relazione al crack di due banche regionali Usa. “È importante sottolineare che nessun denaro dei contribuenti sarà utilizzato o messo a rischio con questa azione” ha proseguito Yellen in riferimento alle iniziative della Fed e del governo, aggiungendo che i soldi usati per rimborsare i depositanti provengono dalle commissioni imposte alle banche. Nella sua testimonianza Yellen descrive le forme di prestito della Federal Reserve come uno sforzo per fornire ulteriore supporto al sistema bancario e “aiutare le istituzioni finanziarie a soddisfare le esigenze di tutti i loro depositanti”.Yellen ha, tuttavia, rilanciato il monito sul rischio di un default Usa qualora non si arrivasse a un accordo per alzare il tetto del debito. Davanti alla commissione finanze del Senato, la segretaria al tesoro ha ricordato che gli Stati Uniti non possono scegliere quale conti pagare entro la scadenza e che il mancato pagamento di qualsiasi cifra dovuta significa default.Per la segretaria al Tesoro la Silicon Valley Bank ha sofferto una gestione che ha portato ad un problema di liquidità:doveva vendere asset, compresi i buoni del Tesoro che avevano perso valore di mercato. “Ci sarà un attento esame di ciò che è accaduto nella banca e di ciò che ha scatenato questo problema, ma chiaramente, – ha detto Yellen – la caduta della banca, il motivo per cui doveva essere chiusa era che non poteva soddisfare le richieste di prelievo dei depositanti”.Il problema economico numero uno, è la più alta priorità dell’amministrazione Biden – sottolineato Yellen – è “l’alta inflazione”. Per la Fed – ha concluso – è, dunque, cruciale affrontare questo nodo. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -58 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono meno delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 10 marzo 2023 sono risultati in diminuzione di 58 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (-62 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 84 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.972 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 35,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 1.451) e in crescita del 23,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.594 BCF). LEGGI TUTTO

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    Green Deal, la Commissione UE presenta le proposte su materie prime e tecnologie green

    (Teleborsa) – La Commissione ha presentato le sue proposte nel quadro del Green Deal per le materie prime e le tecnologie green, il Critical Raw Materials Act e il Net Zero Industry Act.Il primo prevede una serie di azioni “per garantire l’accesso dell’UE a un approvvigionamento sicuro, diversificato, accessibile e sostenibile di materie prime essenziali”. Le materie prime critiche sono indispensabili per un’ampia gamma di settori strategici tra cui l’industria net zero, l’industria digitale, l’aerospaziale e i settori della difesa.In una nota la Commissione ha spiegato che “mentre si prevede che la domanda di materie prime critiche aumenterà drasticamente, l’Europa fa molto affidamento sulle importazioni, spesso da fornitori di paesi terzi quasi monopolistici. L’UE deve attenuare i rischi per le catene di approvvigionamento legati a tali dipendenze strategiche per migliorare la sua resilienza economica, come evidenziato dalle carenze all’indomani della Covid-19 e dalla crisi energetica seguita all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ciò può mettere a rischio gli sforzi dell’UE per raggiungere i suoi obiettivi climatici e digitali”. “Il regolamento e la comunicazione sulle materie prime essenziali adottati oggi – ha sottolineato la Commissione UE – sfruttano i punti di forza e le opportunità del mercato unico e dei partenariati esterni dell’UE per diversificare e migliorare la resilienza delle catene di approvvigionamento di materie prime essenziali dell’UE”. “Questa legge ci avvicinerà alle nostre ambizioni climatiche. Migliorerà in modo significativo la raffinazione, la lavorazione e il riciclaggio di materie prime critiche qui in Europa. Le materie prime sono vitali per la produzione di tecnologie chiave per la nostra duplice transizione, come la generazione di energia eolica, lo stoccaggio dell’idrogeno o le batterie. E stiamo rafforzando la nostra cooperazione con partner commerciali affidabili a livello globale per ridurre le attuali dipendenze dell’UE solo da uno o pochi paesi. È nel nostro reciproco interesse aumentare la produzione in modo sostenibile e allo stesso tempo garantire il massimo livello di diversificazione delle catene di approvvigionamento per le nostre imprese europee”, ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.Il regolamento incorpora sia l’elenco delle materie prime critiche che quelle strategiche nel diritto dell’UE. Il regolamento stabilisce chiari parametri di riferimento per le capacità nazionali lungo la catena di approvvigionamento strategica delle materie prime e per diversificare l’approvvigionamento dell’UE entro il 2030: almeno il 10% del consumo annuo dell’UE per l’estrazione; almeno il 40% del consumo annuo dell’UE per la trasformazione; almeno il 15% del consumo annuo dell’UE per il riciclaggio. Inoltre stabilisce che non più del 65% del consumo annuo dell’Unione di ciascuna materia prima strategica in qualsiasi fase pertinente della trasformazione può provenire da un unico paese terzo.La legge ridurrà inoltre gli oneri amministrativi e semplificherà le procedure di autorizzazione per i progetti di materie prime critiche nell’UE. Inoltre, i progetti strategici selezionati beneficeranno del sostegno per l’accesso ai finanziamenti e di tempi di autorizzazione più brevi (24 mesi per i permessi di estrazione e 12 mesi per i permessi di lavorazione e riciclaggio). Gli Stati membri dovranno inoltre sviluppare programmi nazionali per l’esplorazione delle risorse geologiche.La Commissione ha presentato anche la proposta del Net-Zero Industry Act “per aumentare la produzione di tecnologie pulite nell’UE e garantire che l’Unione sia ben attrezzata per la transizione verso l’energia pulita”. “La legge – spiega la Commissione in una nota – rafforzerà la resilienza e la competitività della produzione di tecnologie net-zero nell’UE e renderà il nostro sistema energetico più sicuro e sostenibile. Creerà condizioni migliori per avviare progetti net-zero in Europa e attrarre investimenti, con l’obiettivo che la capacità di produzione di tecnologie net-zero strategiche complessive dell’Unione si avvicini o raggiunga almeno il 40% del fabbisogno di diffusione dell’Unione entro il 2030″. “Abbiamo bisogno di un contesto normativo che ci consenta di accelerare rapidamente la transizione verso l’energia pulita. Il Net-Zero Industry Act farà proprio questo. Creerà le migliori condizioni per quei settori che sono cruciali per noi per raggiungere lo zero netto entro il 2050: tecnologie come turbine eoliche, pompe di calore, pannelli solari, idrogeno rinnovabile e stoccaggio di CO 2 . La domanda sta crescendo in Europa e a livello globale e stiamo agendo ora per assicurarci di poter soddisfare una parte maggiore di questa domanda con l’offerta europea”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.Insieme alla proposta di una legge europea sulle materie prime critiche e alla riforma dell’assetto del mercato dell’elettricità, la legge sull’industria netta zero stabilisce un quadro europeo chiaro per ridurre la dipendenza dell’UE da importazioni altamente concentrate. La legislazione proposta affronta le tecnologie che daranno un contributo significativo alla decarbonizzazione. Questi includono: solare fotovoltaico e solare termico, energia rinnovabile eolica onshore e offshore, batterie e accumulo, pompe di calore ed energia geotermica, elettrolizzatori e celle a combustibile, biogas/biometano, cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e tecnologie di rete, tecnologie di combustibili alternativi sostenibili , tecnologie avanzate per produrre energia da processi nucleari con scarti minimi dal ciclo del combustibile, piccoli reattori modulari e relativi combustibili di prima qualità. LEGGI TUTTO

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    Banche, de Guindos: “Istituti europei resilienti, esposizioni non concentrate”

    (Teleborsa) – “Le banche europee sono resilienti, il loro capitale è molto più alto dell’ultima crisi finanziaria, i ratio di liquidità sono superiori alle raccomandazioni e migliorati anche qualitativamente”. Lo ha affermato Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea (BCE), durante la conferenza stampa che ha seguito l’annuncio sui tassi. “E c’è un’altra cosa rilevate: le esposizioni ai rischi sono piuttosto limitate e non ci sono concentrazioni di rischi”, ha aggiunto.de Guindos ha sottolineato che “i rialzi dei tassi sono positivi per i margini e in termini di maggior profittabilità più che sovrastano possibili perdite sui portafogli obbligazionari”.L’economista spagnolo ha detto che il sistema bancario dell’eurozona ha “una esposizione limitata alle banche statunitensi” e che la BCE ha “un toolkit di strumenti per ogni evenienza”.Su questo fronte, la presidente Christine Lagarde ha aggiunto che “le banche europee sono in una situazione totalmente differente rispetto al passato”, in quanto “l’architettura, il framework e la supervisione sono state migliorate”. LEGGI TUTTO