3 Maggio 2023

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    Fed alza tassi e segnala possibile pausa

    (Teleborsa) – La Federal Reserve ha alzato come da attese i tassi di interesse di altri 25 punti base e, allo stesso tempo, ha rimodulato le sue determinazioni per le future decisioni in maniera tale da aprire anche a un possibile stop sulla fase rialzista dei tassi, che tuttavia non è esplicitamente indicato. Nel comunicato, infatti, c’è scritto che “terrà conto” degli effetti degli aumenti prima di alzarli nuovamente.Il livello di riferimento sui fed funds sale ad una forchetta del 5-5,25%, il valore più elevato da metà 2007. Si tratta del decimo aumento consecutivo deciso dalla banca centrale americana. La manovra restrittiva è stata avviata in riposta alla persistente inflazione elevata, allo scopo di favorirne un calmieramento. La decisione di oggi è stata assunta all’unanimità dal direttorio della Federal Reserve. L’Istituzione guidata da Jerome Powell ribadisce la sua forte determinazione a riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%. Nel comunicato sulle decisioni di politica monetaria, la banca sottolinea che l’economia degli Stati Uniti ha mostrato un tasso di espansione moderato nel primo trimestre. “Negli ultimi mesi gli aumenti di posti di lavoro sono stati solidi e la disoccupazione è rimasta bassa. L’inflazione resta elevata”. E dopo i fallimenti di diverse banche di medie dimensioni negli USA, l’istituzione sostiene che “il sistema bancario statunitense, è solido e resiliente”. LEGGI TUTTO

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    CIR acquista altre azioni proprie

    (Teleborsa) – CIR, facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 settembre 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato il 16 marzo 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 24 al 28 aprile 2023, complessivamente 526.822 azioni al prezzo unitario medio di 0,3845 euro per un controvalore pari a 202.560,10 euro.Al 2 maggio CIR possiede un totale di 38.674.899 azioni proprie, pari al 3,49% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Sul listino milanese, oggi, frazionale ribasso per CIR, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,53%. LEGGI TUTTO

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    Enel, confermati target 2023. Starace: “Nove anni soddisfacenti per sviluppo Gruppo”

    (Teleborsa) – “Enel ha chiuso il primo trimestre con risultati molto forti”. E’ quanto affermato da Francesco Starace, Ceo uscente del Gruppo Enel, durante la conference call con gli analisti e la stampa sui risultati di periodo. Starace, che lascerà il Gruppo con il rinnovo delle cariche alla prossima assemblea, ha commentato “i nove anni trascorsi in questo lavoro sono stati tutti molto soddisfacenti e pieni di entusiasmo per lo sviluppo di questo Gruppo. Sono convinto che i prossimi anni saranno ugualmente soddisfacenti”.Più spazio è stato lasciato al Cfo Alberto de Paoli, il quale ha illustrato nel dettaglio di numeri del trimestre, sottoloineando che la crescita a doppia cifra dell’EBITDA ordinario (+22% a 5,5 miliardi di euro) è da attribuire al successo del modello di business integrato in un contesto in fase di normalizzazione. Dalle slide è emerso che le misure messe in atto dai governi europei durante la crisi energetica – dalla riduzione o eliminazione degli oneri di sistema al price cap, alla perequazione delle tariffe – hanno avuto un impatto negativo di 3,2 miliardi. De Paoli ha definito il trimestre “in linea con le aspettative” ed ha detto di essere “confidente” nella capacità di centrare i target indicati al mercato alla presentazione del Piano strategico 2023-2025 lo scorso mese di novembre. Per il 2023 viene dunque confermato un EBITDA di 20,4– 21 miliardi, un utile netto ordinario di 6,1-6,3 miliardi, un debito netto di 51-52 miliardi ed un rapporto FFO/debito netto del 28%.Il Cfo ha confermato che c’è “una ampia visibilità sui target”, sottolineando che il modello di business integrato ha performato in linea con attese si ritiene che farà lo stesso nei prossimi tre trimestri.Sulla possibilità di un miglioramento della performance, De Paoli ha indicato che il modello integrato ha un potenziale di crescita e che, se non intervengono altre misure governative, non si esclude un miglioramento rispetto al target. Parlando dell’aumento del debito, il Cfo ha segnalato che è da attribuire allo scenario di aumento dei tassi di interesse, ma si prevede che nel 2024 ci sarà un calo per la normalizzazione dei tassi e delle tariffe elettriche. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei positivi. A Piazza Affari spicca Unicredit

    (Teleborsa) – Chiudono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. Sulla stessa scia rialzista il FTSE MIB. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500, nel giorno della Fed americana da cui gli operatori si aspettano un incremento di ulteriori 25 punti base del costo del denaro, ma l’attenzione andrà sulle indicazioni sui prossimi mesi.A Piazza Affari, tra le banche, spicca il rally di UniCredit che ha migliorato la guidance 2023 dopo un primo trimestre record, con l’AD Andrea Orcel che ha rilanciato l’impegno ai buyback, ritenuti più efficaci dell’M&A in questo momento.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,47%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,31%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 5,10%, scendendo fino a 68,01 dollari per barile.Lo Spread migliora, toccando i +186 punti base, con un calo di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,11%.Tra i listini europei piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,56%, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto; giornata moderatamente positiva per Parigi, che sale di un frazionale +0,28%. Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 26.828 punti; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 28.986 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Amplifon, che registra un progresso del 7,16%.Exploit di Mediobanca, che mostra un rialzo del 3,83%.Sostenuta Unicredit, con un discreto guadagno del 3,76%.Buoni spunti su Fineco, che mostra un ampio vantaggio del 3,01%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Telecom Italia, che ottiene -4,43%.Preda dei venditori Saipem, con un decremento del 2,65%.Si concentrano le vendite su Stellantis, che soffre un calo dell’1,87%.Vendite su Prysmian, che registra un ribasso dell’1,82%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Credem (+4,28%), Brunello Cucinelli (+2,91%), MFE B (+2,59%) e GVS (+2,33%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Antares Vision, che ottiene -3,98%.Lettera su Ariston Holding, che registra un importante calo del 3,96%.Scende Intercos, con un ribasso del 3,89%.Seduta negativa per Seco, che mostra una perdita del 3,71%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Mercoledì 03/05/202310:00 Italia: Tasso disoccupazione (atteso 8%; preced. 7,9%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 6,6%; preced. 6,6%)14:15 USA: Occupati ADP (atteso 148K unità; preced. 142K unità)15:45 USA: PMI composito (atteso 53,5 punti; preced. 52,3 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 53,7 punti; preced. 52,6 punti). LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, S&P delinea rischi e opportunità settore: outlook perlopiù stabile

    (Teleborsa) – Il settore assicurativo ha avviato il 2023 da una posizione di relativa forza, soprattutto grazie alla ripresa post-pandemica, nonostante un lieve calo della capitalizzazione registrato nel corso del 2022. E’ quanto rileva un report di S&P sul settore assicurativo, segnalando che non c’è evidenza di un impatto della crisi che ha investito il settore bancario USA e che i fattori macroeconomici, in particolare la volatilità del mercato dei capitali, l’inflazione e i tassi d’interesse/spread rappresentano i principali rischi per i prossimi 12 mesi. I livelli di capitalizzazione ed i risultati operativi saranno due fattori importanti per determinare il rischio di credito del comparto assicurativo nel prossimo anno.I rischi e le opportunità per il 2023 e per i prossimi anni – sottolinea S&P – sono piuttosto variabili a causa della natura frammentata e delle specificità geografiche dei mercati assicurativi globali.I settori Vita e Danni/Infortuni, in particolare, saranno messi alla prova dalla capacità di determinazione dei prezzi e dalla posizione di competitività. E, nonostante l’inflazione elevata, S&P prevede che il potere di determinazione dei prezzi della maggior parte delle compagnie assicurative operanti nel ramo danni consentirà di mantenere la redditività e le sottoscrizioni nel 2023.Attualmente, l’85% degli assicuratori ha outlook stabile. Tuttavia, S&P vede nel 2023 una pressione sui rating delle compagnie operanti ne ramo danni statunitense, nella responsabilità civile del settore marittimo a livello globale e dell’intero settore assicurativo in America Latina.Anche la view di S&P sulle riassicurazioni si mantiene negativa, ma si avvicina a un punto di svolta per quanto riguarda la stabilità del credito, mentre quella sul settore globale dei servizi assicurativi rimane stabile.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 1,3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 28 aprile 2023, sono scesi di 1,3 milioni di barili a 459,6 MBG, contro attese per un decremento di 1,1 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 1,2 milioni a 110,3 MBG, contro attese per un decremento di 1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1,7 milioni a quota 222,2 MBG (era atteso un decremento di 1,2 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono diminuite di 2 milioni a 364,9 MBG.Nel frattempo, le quotazioni di petrolio si confermano in calo: il barile di Brent, il greggio di riferimento del Mare del Nord, scivola del 3,52% a 72,6 dollari, sui minimi da un mese e mezzo. Il West Texas Intermediate crolla del 3,65% a 68,9 dollari, il livello più basso e da oltre un mese.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Leonardo, Moody’s alza rating con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha rivisto al rialzo il rating di lungo termine di Leonardo a “Baa3”, con un outlook stabile. L’upgrade – spiega l’agenzia di rating – “riflette la resilienza del gruppo durante la pandemia, una sostanziale riduzione della leva finanziaria e le solide prospettive di crescita del settore della Difesa”. Secondo Moody’s, inoltre, Leonardo dovrebbe continuare a beneficiare di condizioni di mercato favorevoli nei prossimi 12-18 mesi, in relazione al rischio geopolitico e all’aumento dei budget per la Difesa dei principali clienti del gruppo. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM: comparto servizi si conferma in territorio espansivo

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano si conferma in territorio espansivo.Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 51,9 punti, nel mese di aprile, dai 51,2 punti del mese precedente, facendo meglio anche delle attese del mercato che erano per una salita fino a 51,8 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 52 punti dai 55,4 del mese precedente e quella sugli ordini si è attestata a 56,1 punti da 52,2 punti. Quella dell’occupazione è passata a 50,8 punti da 51,3 mentre la componente sui prezzi si è attestata a 59,6 punti da 59,5.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO