24 Maggio 2023

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    Alluvione in Emilia-Romagna: il Gruppo Lavazza dona 500mila euro per sostenere le popolazioni

    (Teleborsa) – Il Gruppo Lavazza sostiene le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna con una donazione di 500mila euro erogata tramite la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus. “L’azienda – si legge in una nota – desidera dare un segnale positivo e di impegno concreto agendo direttamente sul territorio, dimostrando la sua solidarietà e il supporto alla comunità in un momento di grande difficoltà con una donazione che mira a fornire assistenza immediata alle persone coinvolte e a contribuire alla ricostruzione delle aree danneggiate”.Parte della cifra verrà devoluta a “Specchio dei Tempi” e alle sue attività dirette al recupero funzionale di quanto danneggiato, alle esigenze delle famiglie e alla ripresa delle piccole attività dei singoli comuni.Attraverso la donazione, inoltre, saranno supportate economicamente alcune ONG e associazioni locali con cui la Fondazione Lavazza già lavora e che sono operative sul territorio. Un particolare focus sarà posto sulle istituzioni più vulnerabili, come le case di cura e le comunità per disabili, vittime anch’esse di danni significativi causati dall’alluvione, garantendo il supporto necessario per ripristinare e migliorare le condizioni di vita di queste comunità, lavorando in sinergia con le autorità locali e le organizzazioni competenti.Inoltre, come di consueto in queste situazioni emergenziali, Lavazza ha messo in atto misure per consentire ai dipendenti di donare una somma, che verrà poi raddoppiata dall’Azienda al fine di fornire ulteriore sostegno alle iniziative di soccorso e ricostruzione.”Siamo profondamente toccati dalla devastazione provocata dall’alluvione in Emilia-Romagna, è una tragedia che sta causando enormi sofferenze e difficoltà alle persone coinvolte – ha dichiarato Giuseppe Lavazza, presidente del Gruppo Lavazza –. Crediamo nell’importanza di unire le forze e vogliamo fare la nostra parte per aiutare le popolazioni locali a superare questa situazione di emergenza con un aiuto concreto. Sono convinto che le persone dell’Emilia-Romagna dimostreranno ancora una volta la forza per uscire da questa emergenza e ripartire”. LEGGI TUTTO

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    Fiera Milano, buonuscita da 1 milione di euro a Luca Palermo

    (Teleborsa) – Il CdA di Fiera Milano, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore fieristico e congressuale, ha verificato la sussistenza dei presupposti per l’attribuzione al Luca Palermo di un’indennità a titolo di incentivo all’esodo pari a 990.000 euro, oltre alle competenze di fine rapporto e di quanto spettante in relazione ai piani di incentivazione a breve e medio-lungo termine.La cessazione del rapporto di lavoro subordinato con Palermo, iniziato il 1° gennaio 2021, è arrivata con la nomina di Francesco Conci quale nuovo amministratore delegato e direttore generale.A tale indennità si aggiunge un importo di 10.000 euro a fronte di rinunce specifiche effettuate da Palermo nellìambito della risoluzione del rapporto e un contributo per le spese legali di 15.000 euro.Non è previsto alcun vincolo di non concorrenza successivo alla cessazione del rapporto e, pertanto, nessun corrispettivo sarà dovuto a tale titolo. LEGGI TUTTO

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    Inps, approvato il bilancio 2022: positivo il risultato di esercizio (+7,1 miliardi)

    (Teleborsa) – Il 2022 dell’INPS sul piano economico-patrimoniale si è chiuso con un risultato di esercizio positivo per 7,1 miliardi di euro. Il risultato d’esercizio 2022, pari a +7.146 milioni, è in miglioramento di 10.857 milioni rispetto al 2021. L’avanzo finanziario, pari a 23.554 milioni, registra una netta crescita rispetto al 2021 (+21.497 milioni). Sono alcuni dei numeri presentati dal presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dopo l’approvazione da parte del Cda del bilancio avvenuta ieri. Nel 2022 la spesa per pensioni è cresciuta del 3,8% a quota 283.254 milioni di euro (nel 2021 era stata pari a 272.807 milioni di euro). Lo scorso anno inoltre la spesa per prestazioni dell’INPS è salita a quota 380,7 miliardi, in aumento del 5,8% rispetto al 2021. Nel 2021, infatti, la spesa per prestazioni era stata 359,8 miliardi. Nel 2022 le entrate contributive sono risultate pari a 256,1 miliardi in aumento dell’8,1%.Le pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici vigenti al 1 gennaio 2023 sono 3.107.983, lo 0,8% in più rispetto all’anno precedente (3.082.954 pensioni), per un importo complessivo annuo di 83.318 milioni di euro, il 5,2% in più rispetto al 2022, in cui l’importo risultava di 79.203 milioni di euro. Lo rileva l’INPS nel suo osservatorio sulle pensioni dei dipendenti pubblici. Il 58,9% delle pensioni sono di anzianità o anticipate, con importo complessivo annuo pari a 54.416 milioni di euro; il 14,3% sono pensioni di vecchiaia con importo complessivo annuo di 13.736 milioni di euro; le pensioni di inabilità sono il 6,5% e il restante 20,3% è costituito, complessivamente, dalle pensioni erogate ai superstiti di attivo e di pensionato.Il 59,6% del totale dei trattamenti pensionistici è erogato a donne, contro il 40,4% erogato a uomini. In tutte le categorie di pensione, eccetto la categoria delle pensioni di inabilità, si rileva una maggior presenza di pensionate sui pensionati, con differenziazione massima nelle pensioni ai superstiti in cui le donne rappresentano il 16,8% del totale delle pensioni e gli uomini il 3,5%. Il maggior numero delle prestazioni è concentrato nelle regioni settentrionali con il 40,9% del totale nazionale, seguito dal 36,5% delle prestazioni erogate al Sud, isole comprese. Al Centro il valore minimo, con il 22,3%. Il 39,8% della spesa pensionistica complessiva della Gestione Dipendenti Pubblici viene erogata nell’Italia settentrionale, contro il 36,4% dell’Italia meridionale ed isole ed il 23,6% dell’Italia centrale. Il maggior incremento in valore assoluto riguarda le contribuzioni dei lavoratori dipendenti del settore privato (+9,2%), ed è pari a 13.755 milioni, per un totale di 163.657 milioni; in termini percentuali, invece, i versamenti dei lavoratori autonomi riportano un aumento del 13% (+2.521 milioni, per un totale di 21.948 milioni). I contributi dei dipendenti del settore pubblico raggiungono i 60.586 milioni (+1.906 milioni, pari ad un incremento del 3,2%); quelli dei lavoratori parasubordinati e liberi professionisti aumentano del 12%, per un totale di 9.947 milioni. Le spese per il sostegno del reddito (trattamenti di disoccupazione, integrazioni salariali bonus, trattamenti di malattia ecc.), che nel 2021 erano pari a 24.355 milioni, presentano un aumento del 7% e totalizzano 26.049 milioni (+1.694 milioni). La voce più consistente è rappresentata dai trattamenti di disoccupazione, pari 11.848 milioni, con aumento del 4% (+458 milioni) sul 2021. Seguono i Bonus 200 euro e Bonus 150 euro che complessivamente ammontano a 8.391 milioni. L’inclusione sociale (assegni e pensioni sociali, prestazioni di invalidità civile, reddito e pensione di cittadinanza e reddito d’emergenza) riporta una spesa di 33.802 milioni, in calo del -6,5% rispetto al 2021, in cui sono in evidenza le prestazioni per l’invalidità civile, pari a 20.535, (+2,3% rispetto allo scorso esercizio) e il reddito e pensione di cittadinanza, pari a 8.039 (in flessione del 9,4% rispetto al 2021). Le spese per la famiglia (assegni al nucleo familiare, assegno unico e universale, trattamenti di maternità, assegni di natalità, rette di asili nido e congedi parentali) con 21.242 milioni, registrano un’impetuosa crescita del 79,6% (+11.825 milioni) sul dato 2021, andamento motivato dal debutto dell’assegno unico e universale a partire dal marzo 2022. Completano la rassegna della spesa istituzionale, le cosiddette altre prestazioni (trattamento di fine servizio e di fine rapporto per i dipendenti pubblici, trattamento di fine rapporto e fondo di garanzia per i dipendenti privati e prestazioni creditizie e sociali per i dipendenti pubblici) che incidono sul bilancio dell’Istituto per 16.371 milioni, con un aumento dell’11,4% rispetto ai 14.695 milioni dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, wealth management diventa 2° contributore a ricavi e 1° per commissioni

    (Teleborsa) – Il Wealth Management (WM) diventerà il primo motore di crescita dei ricavi per Mediobanca, secondo quanto emerge dal nuovo piano 2023-26 presentato oggi. In particolare, il WM crescerà in ricavi e redditività, divenendo il secondo contributore ai ricavi del gruppo e il primo contributore in termini di commissioni.Dal 2016, anno in cui lo sviluppo nel WM è divenuto per il gruppo una priorità, la divisione ha triplicato le proprie dimensioni in termini di totale della attività finanziarie (TFA) (oltre 85 miliardi di euro), forza vendita (1,200 professionisti), ricavi (800 milioni di euro), utili (160 milioni di euro) e può contare su due progetti unici nel panorama italiano: Mediobanca Private Banking e CheBanca!Secondo quanto si legge nel piano, il WM continuerà nel suo percorso di riposizionamento dell’offerta di prodotti (liquidi e illiquidi, in-house guided) e di servizi (anche di Investment Banking) sulla clientela Premier e Private, facendo leva sul distintivo posizionamento di Mediobanca come Private & Investment Bank.Tramite cospicui investimenti in distribuzione (forza vendita +25% a oltre 1.500 professionisti), tecnologia e prodotti, il WM sarà in grado di generare circa 10 miliardi di euro di raccolta netta media annua.A tal fine – viene spiegato – elemento distintivo sarò la possibilità di catturare eventi di liquidità derivanti dalla solida interconnessione che Mediobanca ha con le oltre 1.300 imprese di media dimensione appartenenti ai più dinamici distretti industriali italiani, spesso guidate o possedute da famiglie imprenditrici.In quanto a obiettivi finanziari, il totale della attività finanziarie (TFA) crescerà dell’11% portandosi a 115 miliardi di euro, con un forte miglioramento della composizione (AUM/AUA +13% a 85 miliardi di euro con incidenza sulle TFA in crescita al 75%). La marginalità lorda si manterrà circa 90pb. La crescita dei ricavi (+10% a oltre 1 miliardo di euro), il controllo dei costi (rapporto costi/ricavi in discesa al 60%) e l’assiduo presidio del costo del rischio permetteranno di innalzare significativamente la redditività (RORWA al 4%, +110pb).Commentando l’andamento del settore, Mediobanca afferma che il comparto del risparmio gestito italiano, tra i più ampi in Europa, ha “interessanti margini di sviluppo” per un operatore quale Mediobanca in quanto: è ampio, crescente e ancora largamente “non gestito”; in fase di trasformazione, con crescita delle quote di mercato degli operatori specializzati e misti (banche con reti di vendita dedicate) a discapito delle banche universali; vede un fabbisogno crescente di “protezione e programmazione finanziaria” da parte dei risparmiatori, nonché di “ricerca di rendimento alternativo”; registra una compressione dei margini dettata dalla regolamentazione, dalla competizione e dalla compressione delle commissioni di performance. LEGGI TUTTO

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    Mercati asiatici in ribasso tra debito USA e tensioni geopolitiche

    (Teleborsa) – La maggior parte dei mercati azionari asiatici è in ribasso, seguendo l’andamento di Wall Street. A pesare sul sentiment continua a essere l’impasse sull’accordo per aumentare il tetto del debito USA e i timori di un peggioramento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti. Su questo fronte, preoccupazioni arrivano dal fatto che Russia e Cina firmeranno una serie di accordi bilaterali mercoledì durante il viaggio del primo ministro russo a Pechino, con i due paesi che si impegnano a una più stretta cooperazione.Prevale la cautela a Tokyo, con il Nikkei 225 che continua la seduta con un calo dello 0,93%; sulla stessa linea, si muove al ribasso Shenzhen, che perde lo 0,26%. Shanghai scende dello 0,91%.In ribasso Hong Kong (-1,14%); pressoché invariato Seul (-0,01%). Poco sopra la parità Mumbai (+0,21%); in rosso Sydney (-0,78%).In leggero rialzo il mercato neozelandese, dopo che la banca centrale ha aumentato il tasso di interesse chiave al 5,50%, pari a un aumento di 25 punti base, centrando le attese degli analisti.Seduta trascurata per l’Euro contro la valuta nipponica, che mostra un timido 0%. Andamento piatto per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra una variazione percentuale pari a -0,05%. Appiattita la performance dell’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un modesto +0,07%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 0,41%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 2,7%. LEGGI TUTTO

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    UK, prezzi produzione aprile +0% mese +5,4% anno

    (Teleborsa) – Giungono dati contrastanti dai prezzi alla produzione del Regno Unito nel mese di aprile 2023. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), l’indice dei prezzi alla produzione (output) è salito dello 0% su base mensile, contro aspettative di mercato per un calo dello 0,1% e rispetto al +0% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +0,1%). A livello annuale, si è registrata una variazione positiva del 5,4%, contro il +8,5% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +8,7%) e il +8,6% atteso dal mercato. L’indice core, al netto di cibo, bevande, tabacchi e petrolio, è salito su mese dello 0% (+0,3% a marzo) e su base annuale del 6% dal +8,3% precedente.(Foto: Clayton Cardinalli su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 24 maggio 2023

    (Teleborsa) – Mercoledì 24/05/202308:00 Regno Unito: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,8%; preced. 0,8%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, annuale (atteso 8,3%; preced. 10,1%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, annuale (atteso 8,6%; preced. 8,5%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,1%)10:00 Germania: Indice IFO (atteso 93 punti; preced. 93,6 punti)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -5,7%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -920K barili; preced. 5,04 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    OPS Autogrill, risultati definitivi: Dufry all’87,28%. Ora riapertura termini

    (Teleborsa) – In relazione all’offerta pubblica di scambio (OPS) obbligatoria con corrispettivo alternativo in denaro promossa da Dufry sulle azioni ordinarie di Autogrill, dai risultati definitivi è emerso che la partecipazione complessivamente detenuta nel capitale sociale di Autogrill dall’offerente è costituita da 336.071.900 azioni, rappresentanti l’87,2838% del capitale sociale di Autogrill.Il corrispettivo dovuto ai titolari delle azioni ordinarie di Autogrill portate in adesione è pari a 0,1583 ordinarie Dufry di nuova emissione (ammesse alle negoziazioni sul mercato Six Swiss Exchange) o, in alternativa, pari a 6,33 euro per ogni azioni ordinaria Autogrill.In particolare, sulla base dei risultati definitivi, il corrispettivo in azioni sarà corrisposto ai titolari di 139.818.649 azioni ordinarie di Autogrill (pari al 98,6417% delle azioni portate in adesione), mentre il corrispettivo alternativo in denaro sarà corrisposto ai titolari di 1.925.276 azioni ordinarie di Autogrill (pari all’1,3583% delle azioni portate in adesione).Avrà luogo la riapertura dei termini per 5 giorni di borsa aperta a decorrere dal giorno di borsa aperta successivo alla data di pagamento, e precisamente per le sedute del 26, 29, 30, 31 maggio e 1 giugno 2023.(Foto: © ricochet64 / 123RF) LEGGI TUTTO