5 Settembre 2023

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    Generali, collocato quinto green bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha collocato un nuovo titolo Tier 2 denominato in euro con scadenza settembre 2033, emesso in formato green ai sensi del proprio Sustainability Bond Framework. Un importo corrispondente ai proventi netti dei Titoli sarà utilizzato per finanziare/rifinanziare “Eligible Green Projects”, si legge in una nota.In fase di collocamento dei Titoli (emessi per 500 milioni di euro), sono stati raccolti ordini superiori a 1,1 miliardi di euro, oltre 2 volte l’offerta, da una base altamente diversificata di circa 180 investitori istituzionali internazionali, compresa una presenza significativa di fondi con mandati sostenibili/SRI. Il rendimento è stato fissato a 210 punti base sulla curva midswap, mentre la cedola è pari al 5,272% p.a. pagabile annualmente in via posticipata.Gli investitori internazionali hanno rappresentato circa il 90% degli ordini collocati. In particolare, il 39% dei Titoli è stato allocato a investitori francesi, il 14% ad investitori in Germania e Austria, seguiti da Gran Bretagna e Irlanda con il 13%.”Il successo del collocamento del nostro quinto green bond testimonia ancora una volta la nostra solida posizione finanziaria e la fiducia degli investitori verso il piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth – ha commentato il CFO Cristiano Borean – L’operazione, coerente con il nostro approccio proattivo nella gestione del profilo delle scadenze obbligazionarie, prolungherà` ulteriormente la vita media del nostro debito, e consentirà` a Generali di finanziare progetti green, in linea con il nostro impegno per la sostenibilità”HSBC ha agito in qualità di Global Coordinator; Credit Agricole, HSBC, Mediobanca, Morgan Stanley, UBS e Unicredit hanno agito come Joint Bookrunner. LEGGI TUTTO

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    Worldline colloca bond da 600 milioni di euro

    (Teleborsa) – Worldline, colosso francese attivo nelle soluzioni di pagamento, ha collocato con successo una nuova emissione obbligazionaria a 5 anni da 600 milioni di euro.La scadenza è settembre 2028 e la cedola pari al 4,125%. L’offerta è stata “fortemente sottoscritta da una base di investitori altamente diversificata”, si legge in una nota. I proventi netti dell’emissione saranno utilizzati per scopi aziendali generali. Le obbligazioni saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo. Crédit Agricole, JPMorgan e UniCredit hanno svolto il ruolo di bookrunner. LEGGI TUTTO

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    Visa e Mastercard smentiscono: nessun aumento delle commissioni negli Usa in autunno

    (Teleborsa) – Visa e Mastercard non aumenteranno il costo delle commissioni per l’utilizzo delle loro carte negli Stati Uniti in autunno. Le due aziende hanno smentito l’indiscrezione del Wall Street Journal che la scorsa settimana riportava come i due principali emittenti a livello globale di carte di credito e di debito avessero deciso di aumentare le commissioni sulle carte di credito.”Mettiamo le cose in chiaro sulla recente copertura giornalistica fuorviante”, si legge in una nota di Visa. Dopo aver evidenziato la crescente domanda per i suoi servizi e l’impegno a ridurre i costi delle transazioni piuttosto che aumentarli, Visa si è rivolta a “gruppi di interesse particolare” definendo “semplicemente imprecisi e deludenti” i loro sforzi “per contestare questi fatti attraverso la stampa”. “Visa ha lavorato e continuerà a lavorare incessantemente per bilanciare gli aspetti economici e ridurre le frodi sulla nostra rete, contribuendo a ridurre il costo complessivo dei pagamenti digitali e garantendo pagamenti facili e sicuri per tutti coloro che scelgono Visa”, si conclude il comunicato.Ancora più chiaro il messaggio di Mastercard. “Mastercard non aumenterà i tassi di interscambio negli Stati Uniti questo autunno e non ha intenzione di farlo”, si legge nel comunicato, e “Mastercard non aumenterà nemmeno le commissioni di rete negli Stati Uniti richieste per l’elaborazione delle transazioni Mastercard questo autunno”. L’azienda ha fatto notare che il servizio Authorization Optimizer “è l’unica tariffa Mastercard menzionata nello studio citato dal Journal. Non è legato allo scambio. Questo servizio è progettato per ridurre la probabilità che l’abbonamento e i pagamenti ricorrenti vengano rifiutati, con eventuali commissioni correlate di portata minima”.Mastercard ha poi spiegato che l’articolo fa riferimento ad una legge che il Congresso americano sta valutando e che potrebbe potenzialmente ridurre i costi per i commercianti, “ma non menziona le conseguenze negative per i consumatori: sicurezza compromessa, perdita di programmi di premi e prezzi più alti su beni e servizi”.”Sia che le aziende stiano valutando l’implementazione di un servizio specifico o che il Congresso stia valutando la legge, riteniamo che queste attività dovrebbero avvenire solo sulla base di un’accurata comprensione dei fatti e di come funziona il nostro settore”, conclude la nota di Mastercard. LEGGI TUTTO

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    Sebino esclusa da indice FTSE Italia Growth

    (Teleborsa) – In seguito ai risultati dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Sebino Holding Spa sulle azioni ordinarie di Sebino, con il raggiungimento di una soglia superiore al 90% e l’annuncio di revoca dalle negoziazioni, FTSE Russell ha comunicato l’esclusione della società dagli indici FTSE Italia Growth Index e FTSE Italia PIR PMI All Index con efficacia dall’8 settembre 2023.Sebino, system integrator leader nell’impiantistica antincendio e quotato su Euronext Growth Milan, lascerà Piazza Affari il 12 settembre 2023.(Foto: © Simona Flamigni | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Visibilia Editore ancora in rialzo con titolo sempre sospeso

    (Teleborsa) – Quarta seduta con un rialzo a due cifre per il titolo Visibilia Editore, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’editoria periodica e nella gestione della pubblicità sui periodici, anche oggi rimanendo sospesa per tutta la seduta e scambiando solo in asta di chiusura. Le azioni hanno terminato con un rialzo del 10,91% a quota 1,22 euro per azione, dopo il +22,22% di ieri, il +12,8% di venerdì e il +20,5% di giovedì.Oggi sono state scambiate 77.679 azioni, con 77.479 mila pezzi passati alle 17:35 e 200 titoli alle 17:36. Il controvalore è stato di 94.768,38 euro.Il 30 agosto sono arrivate comunicazioni da parte di CONSOB e della società riguardo la partecipazioni detenute dagli azionisti Luca Giuseppe Reale Ruffino (morto a inizio agosto) e SIF Italia, società quotata anch’essa su EGM e riconducibile allo stesso Ruffino. Il 31 agosto è stata approvata la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023. LEGGI TUTTO

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    Jet fuel sopra i 900 dollari ad agosto

    (Teleborsa) – Nel mese di agosto 2023 in aumento il prezzo del Jet fuel, che in media è risultato pari a a 971,65 dollari per tonnellata metrica, tornando a superare la soglia dei 900 dollari. Rispetto ad agosto 2022 c’è stato un decremento di 144,41 dollari, pari a -12,9%. Rispetto a luglio scorso invece si è registrata una crescita di 151,60 dollari (+18,5%). LEGGI TUTTO

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    Euronext, nessun cambiamento in revisione trimestrale AEX

    (Teleborsa) – Euronext ha annunciato che non ci sono variazioni, a seguito della revisione trimestrale di settembre 2023, per gli indici AEX, AMX, AScX e AEX ESG.L’AEX, l’indice azionario della borsa di Amsterdam che comprende i primi 25 titoli azionari per capitalizzazione, viene rivisto trimestralmente (marzo, giugno, settembre, dicembre). LEGGI TUTTO

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    Energia, regolatori UE: servono misure mirate e incentivi per comportamenti positivi

    (Teleborsa) – Il 2022 è stato un anno senza precedenti per il mercato europeo dell’energia e quindi per i mercati retail, poiché la ripresa post-pandemia e l’invasione della Russia in Ucraina hanno causato un’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia, che ha poi avuto un pesante impatto sulle bollette dei consumatori. Durante la crisi, i governi di ciascuno Stato membro sono intervenuti per sostenere i propri consumatori residenziali e industriali, ma tale sostegno ha avuto un costo significativo per i bilanci nazionali e una lezione importante da trarre dal 2022 è la necessità di mirare ulteriormente le misure di sostegno (se necessario) e di incentivare la riduzione del consumo energetico.Lo affermano l’Agenzia europea dei regolatori dell’energia (ACER) e il Consiglio dei regolatori europei dell’energia (CEER) nella pubblicazione “Energy Retail and Consumer Protection 2023 Market Monitoring Report (MMR)”, che analizza l’andamento del mercato energetico nell’anno passato.Tra i punti salienti, viene evidenziato che, nella maggior parte degli Stati membri, i prezzi al dettaglio dell’elettricità e del gas sono aumentati in modo significativo in risposta ai picchi dei prezzi all’ingrosso, ma nonostante le recenti riduzioni dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità i prezzi per gli utenti finali stanno scendendo a ritmi più lenti.Inoltre, viene sottolineato che la crisi ha innescato una riduzione della domanda, soprattutto tra i clienti industriali; al contrario, la domanda di energia nel settore domestico non è stata fortemente colpita dalla crisi energetica. Mentre in alcuni Stati membri la diffusione dei contratti a prezzo fisso è aumentata (rispetto al 2021), in altri i clienti sono passati a contratti a prezzo variabile o ad altri tipi di contratti.Sul tema della necessità di interventi mirati, scendendo più nel dettaglio, il rapporto evidenzia che “la continuazione di un sostegno su base più ampia potrebbe, in definitiva, spingere ulteriormente l’inflazione, aggravando così gli impatti della crisi affrontata dai più vulnerabili nelle nostre società”.Più in generale, si potrebbero prendere in considerazione incentivi per comportamenti positivi, come pagamenti per modificare i modelli di consumo per utilizzare l’energia nelle ore non di punta o quando le energie rinnovabili sono più diffuse, o l’uso di mezzi semplici per migliorare l’efficienza energetica delle case. Gli spostamenti della domanda da parte di una parte dei consumatori potrebbero portare un vantaggio a tutti attraverso prezzi di punta più bassi.ACER e CEER suggeriscono l’adozione di buone misure che incentivano il comportamento dei consumatori. Un esempio del genere è l’Austria, dove una certa percentuale del consumo energetico di una famiglia standard è fornita a una tariffa sociale, mentre il resto è esposto ai prezzi di mercato (mantenendo l’incentivo sui prezzi).Anche se la crisi energetica sembra ora alle spalle, non bisogna dimenticare gli ingenti costi con cui l’Europa l’ha affrontata: le misure attuate in tutta l’UE come risposta alla crisi energetica hanno avuto un costo stimato a circa 646 miliardi di euro. Per contestualizzare questa cifra, la risposta al Covid-19 è costata all’UE circa 1,2 trilioni di euro. LEGGI TUTTO