14 Settembre 2023

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    Ddl Concorrenza, imprese artigiane: “Definire agenda su concorrenza condividendo obiettivi e percorsi”

    (Teleborsa) – Gli interventi per favorire la concorrenza vanno inquadrati nel piano più generale di rilancio dell’economia ed è prioritario rimuovere le condizioni di “rendita da monopolio” o da tariffa che rappresentano un pesante onere per il Paese e in particolare per le imprese. È quanto hanno evidenziato CNA e Confartigianato nel corso dell’audizione davanti alla Commissione industria del Senato sulla legge annuale sulla concorrenza. In quest’ottica le due organizzazioni rinnovano l’esigenza di definire “un’agenda sulla concorrenza, con la condivisione degli obiettivi e dei percorsi, al fine di assicurare una effettiva, perdurante ed equilibrata apertura del sistema economico nazionale”.Nel corso dell’audizione, CNA e Confartigianato hanno indicato alcune necessità di intervento su ambiti specifici come il mercato dell’energia, la qualificazione FER che sta provocando grandi difficoltà alle imprese di installazione e manutenzione impianti, favorire l’autoconsumo individuale in forma aggregata, nonché la rimozione di ostacoli che penalizzano la concorrenza e le piccole imprese nei settori dell’autotrasporto e delle officine di autoriparazione-carrozzerie.In dettaglio, le due organizzazioni hanno sottolineato che il completamento del processo di liberalizzazione rende ormai improcrastinabile l’obiettivo di una piena concorrenza nei settori dell’elettricità e del gas. Inoltre il superamento della fase più acuta della crisi energetica non deve far perdere di vista le debolezze strutturali del sistema energetico nazionale, a partire dalla revisione del funzionamento del mercato elettrico all’ingrosso e dalla riforma della bolletta. LEGGI TUTTO

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    Clima attendista sui mercati per il verdetto BCE

    (Teleborsa) – La borsa di Milano taglia il traguardo di metà seduta con prudenza allineandosi alle altre borse di Eurolandia in attesa del verdetto della BCE, in arrivo nel primo pomeriggio, che dovrà scegliere se optare per una pausa nel rialzo dei tassi oppure per un nuovo arrotondamento.L’attenzione degli investitori resta dunque concentrata sulle banche centrali, dopo che i dati dell’inflazione americana non hanno modificato le aspettative sulle prossime mosse della Fed. La riunione di politica monetaria della banca centrale statunitense è prevista la prossima settimana, quando sarà in calendario anche quella della Bank of England.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,073. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.908,2 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 89,78 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +178 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,42%.Tra gli indici di Eurolandia piatta Francoforte, che tiene la parità, ben impostata Londra, che mostra un incremento dell’1,02%, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 28.494 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 30.436 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Tra i best performers di Milano, in evidenza Hera (+1,39%), Enel (+1,39%), Tenaris (+1,30%) e ENI (+1,27%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Telecom Italia, che continua la seduta con -2,26%.Seduta negativa per Leonardo, che mostra una perdita del 2,24%.Sotto pressione Intesa Sanpaolo, che accusa un calo dell’1,73%.Pensosa Pirelli, con un calo frazionale dello 0,96%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Cembre (+2,99%), MARR (+1,95%), MutuiOnline (+1,78%) e IREN (+1,67%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Maire Tecnimont, che ottiene -4,76%.Pesante WIIT, che segna una discesa di ben -3,63 punti percentuali.Scivola LU-VE Group, con un netto svantaggio del 2,92%.Seduta negativa per MFE A, che scende del 2,26%. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, prezzo in salita: benzina al self a 1,99

    (Teleborsa) – Non si arresta la corsa dei prezzi dei carburanti. La media nazionale della benzina in modalità self service è arrivata a 1,99 euro al litro, quella del diesel a 1,91 euro al litro. È quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Mimit di Quotidiano energia. Nel dettaglio della rete, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,990 euro al litro (1,985 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,977 e 2,002 euro al litro (no logo 1,973). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,913 euro al litro (rispetto a 1,902), con le compagnie tra 1,910 e 1,926 euro al litro (no logo 1,893). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,122 euro al litro (2,116 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 2,057 e 2,203 euro al litro (no logo 2,025). La media del diesel servito è 2,047 euro al litro (contro 2,036), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,991 e 2,127 euro al litro (no logo 1,946). LEGGI TUTTO

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    Caro voli, Urso: decreto approvato da tre autorità terze

    (Teleborsa) – “Tre Autorità terze, Antitrust, Trasporti e Enac, hanno giudicato il decreto tariffe in piena rispondenza delle linee europee. L’obiettivo è tutelare gli utenti, in particolare quelli che non hanno alternative per raggiungere le isole, Sicilia e Sardegna. Nei momenti di picco il prezzo dei biglietti aerei ha superato i mille euro”. È quanto ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a Sky TG24. “Anche in occasione dell’alluvione in Emilia Romagna, quando non potevano circolare auto e treni, i biglietti aerei hanno superato il prezzo di mille euro: questo si chiama sciacallaggio”, ha aggiunto.”Oggi al Mimit, che è una casa di vetro, ci sarà il Tavolo di confronto con 8 compagnie aeree, società di gestione degli aeroporti, Ferrovie e Regioni con l’obiettivo di verificare se si puo’ migliorare il decreto, mantenendo però gli stessi obiettivi”, ha ricordato il ministro che ha poi risposto alle critiche dell’Ad di Ryanair, Micheal O’ Leary, che ha definito “spazzatura” e “inapplicabile” il decreto tariffe approvato dal Mimit. “Lo scorso anno la maggior parte dei 300 milioni di incentivi per il trasporto aereo sono stati dati a Ryanair e questo succede da 20 anni”, ha sottolineato Urso.Il ministro è poi intervenuto sul dossier Ita-Lufthansa. “Sono anni che l’Europa chiede ai governi italiani di risolvere la questione Ita attraverso una privatizzazione. Noi la stiamo affrontando seguendo l’impulso che ci ha dato l’Ue cosa che i precedenti governi non sono riusciti a fare. Sarebbe irragionevole se ci fossero delle limitazioni, l’Ue dovrebbe invece dare un giudizio positivo e lodevole”, ha affermato.Urso ha commentato anche la decisione della presidente della von der Leyen di incaricare Mario Draghi di delineare una strategia sul futuro della competitività dell’Ue per tenere testa a Cina e Usa.”È sicuramente una risorsa della nostra Europa, come presidente della BCE ha saputo tutelare gli interessi europei e italiani. Mi sembra indicativo l’editoriale che ha scritto per un giornale europeo (The Economist, ndr) in cui dice che l’Ue non può tornare indietro, in particolare sul Patto di stabilità. Penso che l’incarico conferitogli vada nella direzione giusta”. LEGGI TUTTO

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    OCSE, PIL in frenata nei Paesi G20

    (Teleborsa) – Frena la crescita del Prodotto interno lordo (PIL) nei Paesi della zona del G20 che, nel secondo trimestre, segna una espansione allo 0,7% contro il +1% registrato nel trimestre precedente. E’ quanto emerge dalle stime provvisorie pubblicate oggi dall’OCSE secondo cui in Italia, la crescita è calata a -0,4% contro il +0,6% dei tre mesi precedenti. Il rallentamento nella zona del G20, sottolinea l’organismo internazionale con sede a Parigi in una nota, riflette “principalmente la frenata dell’economia cinese” dove il PIL si è contratto al +0,8% contro il +2,2% del trimestre precedente. Crescita in calo anche in Brasile (0,9% nel secondo trimestre contro 1,8 % nel primo trimestre) e, in India (1,9%, contro 2,1%). In Canada e nell’Unione europea la crescita nel secondo trimestre è stata invariata a fronte rispettivamente dello 0,6% e dello 0,2% dei tre mesi precedenti.(Foto: © gilc | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Equita, analisti aggiornano stime dopo risultati primo semestre

    (Teleborsa) – Gli analisti di Intesa Sanpaolo e Kepler Cheuvreux hanno aggiornato le rispettive stime sul titolo Equita a valle dei risultati del primo semestre 2023, pubblicati la scorsa settimana e, dell’outlook comunicato, con una politica dei dividendi rassicurante. Il titolo si muove sula linea di parità allineandosi alla cautela mostrata dall’intero listino milanese, in una seduta interlocutoria per la riunione odierna della BCE.Nella ricerca di Kepler “Less net profit, but same dividends”, gli esperti confermano la raccomandazione a “Buy” con nuovo target price di 4.50 euro per azione dai 4,6 euro previsti in precedenza.Nello studio di Intesa Sanpaolo “2Q/1H23 Results in Line; Reassuring Message on DPS”, gli analisti hanno reiterato il giudizio “Buy” con un nuovo prezzo obiettivo a 4.30 euro per azione dai 4,6 euro stimati in precedenza. L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista della banca d’investimento più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE Italia Star. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Lo status tecnico di Equita Group mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 3,66 Euro, mentre al rialzo l’area di resistenza è individuata a 3,66. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 3,66. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale si conferma in calo a luglio

    (Teleborsa) – Si conferma in calo la produzione delle fabbriche giapponesi a luglio. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è scesa dell’1,8%, dopo il +2,4% registrato a giugno, e si confronta con il -2% atteso dagli analisti e diffuso nella stima preliminare. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in calo del 2,3% contro il -2,5% stimato nella prima lettura. Le consegne registrano un -1,8% e le scorte un +0,6% su base mensile. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a +1%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, forte crescita degli ordinativi di macchinari a luglio

    (Teleborsa) – In forte crescita gli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a luglio, un incremento su base mensile del 26,6% dopo il +3,2% riportato a giugno. Diminuiscono dell’1,1% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +2,7% precedente e contro il -0,9% stimato dagli analisti.Alla crescita del dato complessivo degli ordini – che registra una +9,8% dopo il +0,2% di giugno – ha contribuito l’aumento dell’1,6% di quelli dall’estero e dello 0,7% di quelli governativi. LEGGI TUTTO