13 Novembre 2023

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    GB, rimpasto di governo: Cleverly rimpiazza Braverman. Cameron agli Esteri

    (Teleborsa) – Dopo il siluramento della sua controversa ministra dell’Interno, Suella Braverman, falco della destra Tory più oltranzista, il premier conservatore britannico di Rishi Sunak ha completato l’annunciato rimpasto di governo. È James Cleverly, finora ministro degli Esteri, il nuovo titolare in pectore del dicastero dell’Interno. Braverman nei giorni scorsi si era resa protagonista di un inedito attacco a mezzo stampa ai vertici della polizia, da lei accusati di non reprimere a sufficienza gli eccessi attribuiti a frange di partecipanti degli imponenti raduni di protesta filo-palestinesi svoltisi nel Regno Unito per invocare il cessate il fuoco israeliano sulla Striscia di Gaza. Clamoroso ritorno al governo confermato per David Cameron. L’ex premier – travolto del 2016 dal risultato del referendum sulla Brexit che lui stesso aveva convocato, salvo far poi campagna per il no e perdere – è stato designato oggi ministro degli Esteri da Sunak. Cameron, premier Tory dal 2010 al 2016, è stato parallelamente cooptato d’urgenza nella Camera non elettiva dei Lord: non essendo più in Parlamento – cosa obbligatoria per i membri del governo britannico – fin dalle sue dimissioni da deputato di 7 anni fa. Sunak nel completare l’ampio rimpasto del suo governo ha cambiato altri ruoli chiave per avere al suo fianco, come affermano i commentatori del Regno Unito, il maggior numero possibile di esponenti a lui fedeli e più vicini alla sua linea rispetto al precedente esecutivo. Un primo avvicendamento di rilievo riguarda il ministero della Sanità, di cui diventa titolare l’ex viceministra del Tesoro Victoria Atkins, al posto di Steve Barclay. Quest’ultimo è stato sostituito dopo la gestione non fortunata della crisi del servizio sanitario pubblico (Nhs) e degli scioperi del personale medico ma resta comunque nel gabinetto di Sunak con l’incarico, meno di peso, di ministro dell’Ambiente in seguito alle dimissioni di Thérèse Coffey, fedelissima dell’ex premier Liz Truss e non adatta alla nuova squadra del primo ministro non più impegnato, come in passato, a circondarsi di esponenti delle diverse espressioni della compagine Tory. Cambia inoltre il presidente del partito conservatore, con l’uscita di Greg Hands che paga il prezzo delle recenti sconfitte nelle elezioni suppletive, sostituito dal 38enne Richard Holden, in precedenza sottosegretario ai Trasporti. Diversi gli esponenti giovani scelti per incarichi importanti, come anche Laura Trott, 38 anni, che diventa la numero 2 del ministero del Tesoro al posto di John Glen, a poco più di una settimana dalla presentazione della manovra d’autunno. Si era parlato addirittura di una sostituzione al vertice, ma Jeremy Hunt resta al suo posto di Cancelliere dello Scacchiere. Una serie di avvicendamenti sono avvenuti anche per gli incarichi dei viceministri con l’idea di presentare una squadra il più possibile rinnovata in vista dei prossimi mesi di avvicinamento alla sfida delle elezioni politiche in programma fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, DBRS Morningstar migliora trend a “positivo”

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha confermato tutti i rating assegnati a Banca Popolare di Sondrio, tra i quali quello emittente di lungo termine al livello investment grade “BBB(low)”, e al contempo ha migliorato il trend da “stabile” a “positivo”.L’upgrade del trend riflette l’opinione dell’agenzia di rating secondo cui la banca ha migliorato il profilo della qualità degli attivi, evidenziato dal minor stock di esposizioni deteriorate (NPE). Inoltre, i parametri relativi alla qualità degli asset sono ora più in linea con quelli dei concorrenti europei. Secondo DBRS Morningstar, ciò aiuterà Banca Popolare di Sondrio a mitigare le implicazioni negative previste per la qualità degli attivi a causa di tassi di interesse più elevati, inflazione elevata e prospettive economiche più deboli. Il cambiamento nel trend riflette anche la visione secondo cui la redditività core è migliorata, poiché il reddito da interessi netti ha beneficiato di tassi di interesse più elevati ma anche grazie alla solida crescita delle commissioni.Oltre a ciò, gli analisti incorporano la solida efficienza operativa di Banca Popolare di Sondrio, che rimane nella fascia più alta del suo gruppo di pari. Tuttavia, tengono anche conto del fatto che il costo del rischio della banca, sebbene finora contenuto, rimane al di sopra della media europea, e ci si può aspettare un peggioramento nei trimestri futuri derivante dal contesto attuale, con inflazione e tassi di interesse più elevati che influiscono sui mutuatari. Inoltre, DBRS Morningstar prevede che il NII si normalizzerà nel 2023, anche se i ricavi di Banca Popolare di Sondrio dovrebbero continuare a beneficiare di commissioni e commissioni più elevate.I rating creditizi incorporano la posizione molto modesta della banca sul mercato nazionale ma il solido franchise nella regione Lombardia, soprattutto nella provincia di Sondrio. Banca Popolare di Sondrio vanta inoltre un lungo e comprovato track record in termini di utili e una solida base di finanziamento retail. Inoltre, i rating sono sostenuti dagli ampi buffer di capitale di Banca Popolare di Sondrio superiori ai requisiti di vigilanza. LEGGI TUTTO

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    INWIT continua il buyback, acquistate azioni per oltre 8,7 milioni di euro

    (Teleborsa) – INWIT, nell’ambito della prima tranche di riacquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato tra il 6 e il 10 novembre 2023, complessivamente 814.914 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 10,6950 euro, per un controvalore pari a 8.715.541,59 euro.Al 10 novembre, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Infrastrutture Wireless Italiane detiene 11.826.206 azioni proprie pari a circa l’1,23% del capitale sociale.A Milano, oggi, lieve ribasso per la Società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, che chiude in flessione dello 0,28%. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Banca d’Italia conferma stime PIL 2023 (+0,7%) ma avverte: rischi da crisi in Medio Oriente

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia ha confermato per 2023 una crescita del PIL pari allo 0,7% ma ha anche sottolineato che esistono “significativi rischi al ribasso” derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dall’irrigidimento delle condizioni di finanziamento. Andrea Brandolini, Vice Capo Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, ha illustrato la posizione dell’Istituto di via Nazionale nel corso dell’audizione sulla manovra nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato. “Le nuove informazioni non alterano le valutazioni pubblicate lo scorso ottobre dalla Banca d’Italia, secondo le quali la crescita del prodotto si attesterebbe allo 0,7 per cento quest’anno. L’attività – ha spiegato Brandolini – si rinforzerebbe gradualmente nel corso del prossimo biennio, grazie soprattutto al recupero del potere d’acquisto delle famiglie, all’irrobustimento degli scambi internazionali e all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Brandolini ha poi evidenziato che la manovra implica che “il rapporto tra il debito pubblico e il PIL scenda solo marginalmente nel prossimo triennio” e il debito elevato “è un elemento di vulnerabilità per il Paese”. “Anche per effetto della restrizione monetaria attuata dalla BCE, nell’attuale contesto il differenziale tra i tassi di interesse sul debito pubblico e la crescita del PIL nominale è meno favorevole che nel recente passato – ha detto dirigente di Bankitalia – permangono inoltre i costi assai significativi per la finanza pubblica di misure decise negli 20 anni precedenti”.La Banca d’Italia ha poi commentato le misure in materia fiscale. In particolare, Brandolini ha spiegato che se il taglio del cuneo contributivo fosse reso permanente “tale riduzione degli oneri previdenziali a carico dei lavoratori modificherebbe il nesso tra contributi versati e benefici erogati alla base del sistema pensionistico contributivo, con conseguenze che andrebbero attentamente valutate”. “Lo sgravio contributivo, la voce che assorbe più risorse nell’attuale manovra, ha natura transitoria, come nello scorso biennio, con un impatto limitato al prossimo anno. Per evitare di dover ricorrere tra un anno a bruschi aumenti delle aliquote contributive o a nuovi scostamenti di bilancio, sembra opportuno definire nei prossimi mesi l’orientamento per il medio termine”, ha sottolineato. “Se si decidesse di rendere permanente la riduzione del cuneo andrebbero individuate coperture certe e strutturali”, ha però avvertito il rappresentante di Bankitalia.”Le tendenze illustrate nella NADEF e l’aumento del finanziamento al Servizio sanitario nazionale indicano che la spesa sanitaria pubblica in rapporto al PIL nel prossimo triennio diminuirebbe gradualmente, al di sotto del livello medio nel quinquennio precedente la pandemia (6,5 per cento)”, ha rilevato la Banca d’Italia in audizione. “In prospettiva – secondo Bankitalia – l’invecchiamento della popolazione italiana, tra i più pronunciati al mondo, e l’associata diffusione di patologie croniche genereranno ulteriori pressioni per un incremento dell’offerta pubblica di prestazioni sanitarie”. LEGGI TUTTO

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    Tamburi, comunicazioni sullo share buyback

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 6 al 10 novembre 2023, complessivamente 47.811 azioni ordinarie (pari allo 0,026% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 8,1418 euro, per un controvalore di 389.269,61 euro.Al 10 novembre quindi, la investment e merchant bank indipendente e diversificata ha in portafoglio 18.692.973 azioni proprie, pari al 10,138% del capitale sociale.In Borsa, oggi, composto rialzo per Tamburi, che archivia la sessione con un guadagno dello 0,85%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rally fa meglio del resto d’Europa grazie alle banche

    (Teleborsa) – Avvio di settimana positivo per le Borse europee, tra cui spicca Piazza Affari. Il FTSE MIB è trascinato al rialzo dal comparto bancario, dopo i risultati sopra le attese diffusi nei giorni scorsi da molti istituti. In particolare, si registrano i rally di MPS (che beneficia dell’upgrade da parte dell’agenzia Fitch e degli analisti di Deutsche Bank), di BPER e di Banco BPM (con JPMorgan che ha alzato il prezzo obiettivo a 6,4 euro da 5,1 euro precedente).Il clima è comunque attendista, in assenza di dati macroeconomici di rilievo, con l’attenzione che è rivolta ai dati dell’inflazione statunitense che saranno pubblicati domani pomeriggio. Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,07. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,42%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 78,18 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +178 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,50%.Tra i listini europei buona performance per Francoforte, che cresce dello 0,73%, sostenuta Londra, con un discreto guadagno dello 0,89%, e performance modesta per Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,60%.Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dell’1,48% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata in aumento dell’1,40% rispetto alla chiusura di ieri. Buona la prestazione del FTSE Italia Mid Cap (+0,74%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,45%).Al termine della seduta della Borsa di Milano, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 13/11/2023 è stato pari a 2,34 miliardi di euro, in rialzo del 9,85% rispetto ai precedenti 2,13 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,48 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,8 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla Banca MPS, con un forte incremento (+8,57%). Ottima performance per BPER, che registra un progresso del 7,13%. Exploit di Saipem, che mostra un rialzo del 4,96%. Su di giri Banco BPM (+4,6%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su CNH Industrial, che ha archiviato la seduta a -0,78%. Discesa modesta per Campari, che cede un piccolo -0,57%. Pensosa Amplifon, con un calo frazionale dello 0,52%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Illimity Bank (+5,10%), Industrie De Nora (+4,72%), Sanlorenzo (+4,23%) e Banca Popolare di Sondrio (+3,84%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Alerion Clean Power, che ha terminato le contrattazioni a -5,41%. Si concentrano le vendite su Sesa, che soffre un calo del 3,45%. Vendite su Antares Vision, che registra un ribasso del 2,71%. Seduta negativa per Seco, che mostra una perdita del 2,62%. LEGGI TUTTO

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    Ue, Gentiloni: “PIL frena ma in 2024 potremmo avere ancora crescita”

    (Teleborsa) – “L’economia europea ha dimostrato una notevole resilienza di fronte agli shock che si sono succeduti negli ultimi anni. E se guardiamo alla prospettiva per il prossimo anno, potremmo avere ancora un certo livello di crescita. Abbiamo evitato la recessione ma sappiamo che la crescita sta perdendo slancio e presenterò le previsioni economiche aggiornate dell’Ue mercoledì”. È quanto ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Jubilee Vienna Economic Forum. In Europa – ha sottolineato Gentiloni – cedere alla tentazione di chiudersi agli scambi internazionali per riportare dentro i confini le catene di approvvigionamento sarebbe “un grave errore”. Secondo Gentiloni “di fronte alle tensioni geopolitiche potrebbe esserci la tentazione di chiudere” gli scambi “e riportare nei nostri confini la produzione”. “Si parla tanto di restringere e proteggere le catene di forniture. Penso – ha aggiunto – che anche una versione semplificata sarebbe un grave errore”. Una stretta cooperazione con le regioni più vicine all’Ue è “un destino geografico”. Ma secondo Gentiloni “dobbiamo cogliere questo momento per rafforzare la cooperazione. E questo forum non potrebbe essere più tempestivo visto che cade cinque giorni dopo l’adozione di un importante pacchetto di allargamento dell’Ue”.”Ci può piacere o no ma il processo guidato dalla guerra in Ucraina e della crisi sta cambiando il meccanismo di adesione all’Ue e introducendo una diversità nella velocità. Non abbiamo alternative e dobbiamo discutere di come l’Ue cambierà in questo processo inevitabile – ha detto il commissario europeo all’Economia –. Se guardi a tutte le crisi che abbiamo visto, ci serve una Unione europea più ampia e con diversi livelli di integrazione. Questo – ha aggiunto Gentiloni – è facile da descrivere ma un po’ più complicato da attuare”. LEGGI TUTTO

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    Tinexta, Intesa e Intermonte limano target price. Equita conferma

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 24,5 euro per azione (da 26 euro) il target price su Tinexta, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity e Innovation & Marketing, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo. Intermonte ha limato il prezzo obiettivo a 28 euro (da 28,5 euro) e confermato il “Buy”, mentre Equita ha riaffermato sia il target price (21 euro) che la raccomandazione (Hold).Gli analisti di Intesa scrivono che il titolo viene ora scambiato a 14,9x P/E 2024, un livello “significativamente inferiore rispetto al suo picco di 30x alla fine del 2021” e “considerando lo slancio positivo delle sue business unit Digital Trust e Business Innovation, insieme alla maggiore visibilità sulla performance del segmento Cybersecurity, riteniamo che questo rappresenti un interessante punto di ingresso”.Intermonte sottolinea che i risultati del terzo trimestre hanno “dimostrato ancora una volta come il Digital Trust sia in grado di continuare a crescere incessantemente a tassi a doppia cifra, confermando al tempo stesso il netto miglioramento delle performance nel business della Cybersecurity, migliorando significativamente la visibilità sulla traiettoria di crescita prevista per i prossimi anni”. Inoltre, “la generazione di cassa rimane considerevole e consentirà alla società di continuare a perseguire la propria strategia di crescita esterna, con una significativa potenza di fuoco rimanente anche dopo la probabile acquisizione della maggioranza di DTH”.Equita evidenzia alcuni messaggi chiave dalla call, tra cui il fatto che l’M&A continua a essere un driver di crescita a cui la società sta guardando, soprattutto nei segmenti DT e BI, sia in Italia che in Europa. Inoltre, viene indicato che la leva massima che si pensa di poter raggiungere è di circa 2.5x ND/EBITDA. Rispetto al deal con Defence Tech, è stato detto che la collaborazione sta andando bene e sono iniziate anche le prime partnership commerciali (vendita di prodotti in comune).(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO