14 Novembre 2023

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    Manovra, Giorgetti: fatto il meglio possibile, sul debito segnale di responsabilità

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che nella stesura della Legge di Bilancio “il confronto all’interno dell’esecutivo ha dovuto individuare una sintesi tra le diverse istanze e i vincoli, interni ed esterni, di bilancio. È stato un lavoro niente affatto facile, ma ritengo che sia stato fatto il meglio possibile, da un lato, per fornire risposte concrete alle esigenze immediate e, dall’altro, per gettare le basi dell’attuazione graduale del programma di legislatura”. Cel corso di un’audizione sulla manovra davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato, Giorgetti ha aggiunto che la cresciuta economica nel 2023 potrebbe essere rivista al ribasso rispetto allo 0,8% stimata nel Documento programmatico di bilancio. “L’attività non è difforme da quanto preventivato in sede di stesura della Nadef, che prefigurava una graduale ripresa, con un ultimo trimestre dell’anno in ulteriore miglioramento rispetto al terzo – ha affermato il ministro –. La nostra modellistica a breve, alla luce dei dati più recenti ci conferma queste indicazioni”. “Tuttavia – ha aggiunto – se la stima preliminare relativa al terzo trimestre dovesse essere confermata, l’obiettivo di crescita per l’anno in corso contenuto nel Documento programmatico di Bilancio (0,8 per cento) potrebbe essere soggetto ad una, sia pure contenuta, correzione al ribasso. Allo stato attuale, risulta trascurabile l’impatto sulla crescita del 2024″.”Gli oneri del debito sono condizionati anche dal merito di credito del nostro Paese, che a sua volta è legato alla capacità di crescita della nostra economia e all’adozione di politiche sostenibili e responsabili – ha poi sottolineato Giorgetti –. Su questo abbiamo dato un segnale preciso, che gli investitori sembrano aver apprezzato”. “Il disavanzo pubblico è infatti previsto scendere al di sotto della soglia del 3 per cento entro il 2026, per rispettare non solo i vincoli europei, ma anche per realizzare il necessario consolidamento dello stock del debito” ha aggiunto il Ministro.”L’andamento del rapporto debito/PIL dei prossimi anni è fortemente influenzato dall’aumento del fabbisogno di cassa riconducibile agli incentivi edilizi, in particolare il superbonus”, ha sottolineato il Ministro sottolineando che “la spesa per interessi passivi in rapporto al PIL è prevista raggiungere il 4,6 per cento nel 2026”, stima elaborata considerando una progressiva salita dei rendimenti anche nei prossimi anni, sebbene con un ritmo inferiore a quello che ha avuto luogo a partire dalla fine del 2021. Il secondo fattore che limita gli spazi di manovra, ha precisato Giorgetti “è rappresentato dall’andamento della spesa per prestazioni sociali”.Il ministro Giorgetti ha poi assicurato che “la manovra, coerentemente con quanto esposto nel Documento Programmatico di Bilancio presentato alla Commissione Europea lo scorso ottobre, è conforme alle Raccomandazioni ricevute dalla Commissione Europea per il 2024”.In materia fiscale, Giorgetti ha spiegato che il taglio del cuneo contributivo di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro è ritenuto “fondamentale dal governo” e necessario per “salvaguardare la stabilità e la coesione sociale”. L’intervento è fondamentale, ha ribadito Giorgetti “per sostenere i redditi e i consumi dei lavoratori, in particolare quelli con redditi più bassi, che hanno subito una rilevante perdita del potere d’acquisto riconducibile sia alla prolungata fase inflazionistica, sia al mancato rinnovo dei contratti di lavoro in 11 diversi settori produttivi”. Di fronte a tali disagi “lo Stato non può restare indifferente ma, al contrario, deve adoperarsi per salvaguardare la stabilità e la coesione sociale. Riteniamo, inoltre, che questo sostegno può contribuire a mitigare le pressioni salariali”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro collabora con Antitrust: sempre operato con pieno rispetto regole

    (Teleborsa) – Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, afferma di “aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole e delle normative vigenti in tema di concorrenza”, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria su nove società per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro.”Siamo quindi fiduciosi che l’indagine avviata, per la quale stiamo fattivamente collaborando con l’AGCM, darà ragione della totale correttezza dei comportamenti di Zignago Vetro, condizionati dai fortissimi e generalizzati rialzi dei costi di tutti i fattori produttivi, in particolare delle energie e delle materie prime”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Salvatore Ferragamo, Peter Woo lascia il CdA

    (Teleborsa) – Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana quotata su Euronext Milan, ha comunicato che il consigliere di amministrazione non esecutivo e non indipendente Peter Woo ha rassegnato le proprie dimissioni. Peter Woo è stato eletto dall’assemblea del 22 aprile 2021 dalla lista presentata dal socio di maggioranza (Ferragamo Finanziaria S.p.A.).L’annuncio segue l’acquisto delle partecipazioni di minoranza nelle JV cinesi detenute dalle società riconducibili allo stesso Peter Woo.Sulla base delle informazioni rese disponibili alla società, Peter Woo, attraverso la Società Majestic Honour Limited, detiene 10.104.600 azioni di Salvatore Ferragamo. LEGGI TUTTO

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    Landi Renzo, perdita 9 mesi sale a 28,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 221,1 milioni di euro, in crescita (+2,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA è stato negativo per 1,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (7.1 milioni di euro), dopo aver conteggiato costi non ricorrenti per 5,7 milioni di euro.L’EBITDA adjusted pari a 4,6 milioni di euro, rispetto ad 8,7 milioni di euro al 30 settembre 2022; con riferimento al terzo trimestre 2023, l’EBITDA adjusted è positivo per 0,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto ad un valore negativo per 1 milione di euro al 31 marzo 2023, a conferma del trend positivo registrato già nel secondo trimestre dell’anno.Il risultato netto è stato negativo per 28,6 milioni di euro (dopo aver svalutato imposte anticipate per 5,9 milioni di euro), rispetto al risultato netto negativo di 9,9 milioni di euro al 30 settembre 2022.”I risultati degli ultimi nove mesi evidenziano una tendenza positiva non solo in termini di ricavi ma anche di marginalità, soprattutto con riferimento all’ultimo trimestre – ha commentato l’AD Annalisa Stupenengo – Particolarmente significativa la performance del settore Green Transportation, che cresce al di sopra delle previsioni, mostrando buoni risultati in termini di redditività. Il settore Clean Tech Solutions sconta lo slittamento all’esercizio successivo di alcune importanti commesse previste per il 2023, riportando risultati non in linea con le aspettative, che si prevedono tuttavia in miglioramento già a partire dal quarto trimestre di quest’anno”.”Le misure di rafforzamento messe in campo dalla società ci consentiranno di proseguire un percorso orientato alla crescita sia nell’ambito della mobilità sostenibile, in particolare sui veicoli Mid&Heavy Duty, che nel comparto delle infrastrutture per gas naturale, biometano ed idrogeno”, ha aggiunto.La Posizione Finanziaria Netta di gruppo è pari a 114,4 milioni di euro (92,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022); la Posizione Finanziaria Netta adjusted al 30 settembre 2023 si attesta a 100,8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Giglio Group torna in utile per 110 mila euro nei 9 mesi

    (Teleborsa) – Giglio Group, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto, ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 22,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai dati consolidati relativi allo stesso periodo precedente (27,8 milioni al 30 settembre 2022), un EBITDA pari a 1,81 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 810 mila di un anno fa, e un risultato netto pari a 110 mila euro, in miglioramento rispetto a -849 mila per i dati consolidati al 30 settembre 2022.”Mi compiaccio dei risultati ottenuti nel concentrare le nostre energie sulle operazioni a margine più elevato e nel proseguire il processo di razionalizzazione della nostra struttura aziendale, nonché nell’operazione di dismissione delle partecipazioni estere e nell’ottimizzazione dei nostri costi e risorse”, ha commentato l’AD Alessandro Giglio.”È fondamentale sottolineare che questo processo di ottimizzazione è programmato per essere completato entro il 31 dicembre 2023, posizionandoci per iniziare il 2024 con una struttura aziendale agile e focalizzata, pronta a cogliere al meglio le opportunità di mercato e a potenziare il nostro business – ha aggiunto – Rimaniamo fermamente impegnati a monitorare i progressi e a valutare costantemente le possibilità future per massimizzare il valore per i nostri azionisti e consolidare la nostra posizione nel settore”.La PFN è pari a -16,8 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022 quando ammontava a – 17,3 milioni di euro. LEGGI TUTTO