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Aiuti di Stato, ecco cosa ha detto Vestager

(Teleborsa) – Francia e Germania da sole finora hanno stanziato quasi l’80% di tutti gli aiuti di stato che sono stati notificati nell’ambito del meccanismo di esenzioni temporanee alle regole europee in vigore.

“Non tutti i Paesi hanno le stesse capacità di mobilitare aiuti”, ha rilevato la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo meccanismo di esenzioni temporanee, che l’Ue propone per sostenere le transizioni digitale e verde.

“Quando si parla di aiuti di stato i paesi europei non sono sullo stesso piano”, ha aggiunto. Per questo l’esecutivo comunitario ha previsto diverse condizioni sui calcoli degli aiuti che potranno essere autorizzati, in particolare per “pareggiare” piani di sovvenzioni pubbliche erogati da altri Paesi extra Ue, in base a questo nuovo meccanismo.

“Penso che sia importante avere quella flessibilità necessaria per trovare la cosa migliore da fare per quella parte dell’industria verde europea affinché possa restare nella rotta degli investimenti qui in Europa”, ha sottolineato Vestager. “Penso che la difficoltà non sia nello scenario ipotetico di un aumento di aiuti da una parte e poi dall’altra e cosa avviene in seguito. Penso che l’elemento più importante sia il fatto che diamo aiuti in maniera un po’ diversa. Molti di quelli degli Usa sono erogati sotto forma di detrazione fiscale. Anche da noi è possibile, se c’è uno sgravio, una sovvenzione, un prestito, purché sia provato si può fare”, ha ricordato. “Ma il fatto è che fare business qui o negli Usa non è la stessa cosa. Quindi, l’abbinamento può anche consistere nell’abbinare i sussidi fiscali a sovvenzioni per stabilire il tuo impianto di produzione”, ha spiegato.

“Anche durante il periodo eccezionale del Covid abbiamo mantenuto le regole” europee sugli aiuti di Stato “e ne abbiamo visto i benefici perché ci sono state differenze gigantesche su come venivano approvati gli aiuti. Alla fine solo il 25% degli aiuti è stato pagato. E quando guardiamo quello che è stato pagato in relazione al PIL e a quanto era stata danneggiata quell’economia, c’era una corrispondenza. Dunque crediamo che quelle regole non abbiano frammentato il mercato unico”

Sulla proposta di Lufthansa di rilevare una quota di minoranza di ITA (derivata dalla ex Alitalia): “ho letto i giornali” ma se finirà sotto la lente dell’Antitrust Ue “dipende tutto dall’accordo, se è notificabile o no, se fosse così lo valuteremmo come facciamo” solitamente: “guardiamo a tutte le fusioni con grande interesse. Resta da vedere perché non so ancora alcun dettaglio e se accadrà” che l’operazione verrò notificata dall’Italia. Questa la posizione di Vestager che ha risposto ad una domanda su ITA durante la conferenza stampa.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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