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Sciopero generale, Commissione di garanzia: “Mancano requisiti”

(Teleborsa) – “All’esito dell’audizione odierna con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, in merito alla proclamazione dello sciopero nazionale del 17 novembre la Commissione di garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre, ai sensi dell’articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90. Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”. È quanto comunica la Commissione di garanzia sugli scioperi in una nota sottolineando, in merito allo sciopero di venerdì 17 proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del Governo, la necessità della rimodulazione dello stop in alcuni settori tra cui i trasporti.

“La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, – si legge ancora – non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.

Nel dettaglio la Commissione di garanzia sugli scioperi ha invitato la Cgil e la Uil ad escludere dallo sciopero nazionale indetto contro la legge di bilancio, i settori del trasporto aereo e dell’igiene ambientale, a rimodulare l’orario dell’astensione per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e a ridurre la durata dell’astensione nel trasporto ferroviario, Tpl, trasporto merci su rotaia, circolazione e sicurezza stradale e elicotteri. La Commissione ha sottolineato le violazioni del mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva e della regola della durata massima della prima azione di sciopero. In alternativa, la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ha invitato i sindacati a riformulare la proclamazione dello sciopero nazionale indetto per il 17 novembre, in conformità alla legge e alle discipline di settore.

Quello proclamato per venerdì 17 novembre è e rimane uno sciopero generale e non uno sciopero intersettoriale come vorrebbe far passare l’autorità garante degli scioperi ed è per questo motivo che la Uiltrasporti è intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste – commenta il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi –. il diritto dei lavoratori allo sciopero va preservato e difeso e non capiamo come mai ad essere fermati siano solo gli scioperi indetti dalle organizzazioni confederali, mentre per i quattro scioperi proclamati nei mesi scorsi dai sindacati autonomi non sia intervenuto nessuno. I trasporti – continua Tarlazzi – vivono un momento particolarmente problematico con vere e proprie emergenze aperte su più fronti, a partire dal mancato finanziamento del trasporto pubblico locale, che in questo modo rischia di diventare un servizio sempre più obsoleto, ma anche il taglio previsto dalla legge di bilancio all’indennità di malattia dei marittimi, il taglio delle aliquote per il calcolo delle pensioni che penalizza i lavoratori dell’igiene ambientale pubblica e aumenta a tutti i lavoratori del settore a 63,5 anni la possibilità di uscire con l’opzione dell’Ape social; e molte altre questioni irrisolte. Servono in generale risorse per rinnovare i contratti con salari adeguati al costo della vita e riduzioni di orari e carichi di lavoro; interventi normativi che riducano la precarietà e serve l’applicazione e il rafforzamento delle norme sulla sicurezza sul lavoro che rimane un problema gravissimo per i settori dei trasporti. Problematiche che il Governo, occupato a fare cassa attraverso nuove privatizzazioni come con il Gruppo Fs Italiane ed Enav, che indebolirebbero le poche aziende strategiche italiane ancora rimaste, ha deciso di non affrontare. Necessità per le quali noi continueremo a batterci e venerdì 17 novembre scenderemo in piazza, per far sentire forte e chiara la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti”.

In vista delle sciopero generale proclamato da alcune sigle sindacali per il 17 novembre, il Mit ha ribadito in una nota che “la mobilitazione non potrà paralizzare il settore trasporti per l’intera giornata (guardacaso come sempre prima del weekend), e con milioni di italiani il cui diritto alla mobilità non può essere cancellato. In questo senso, pur auspicando una soluzione ragionevole, – prosegue la nota – il vicepremier e ministro Matteo Salvini ribadisce la determinazione affinché vengano limitati al massimo i disagi. Ed è pronto ad assumere tutti i provvedimenti del caso consentiti dalla legge”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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