11 Marzo 2024

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    EQT ed Equitrans Midstream si uniranno per creare azienda da 35 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – EQT Corporation ed Equitrans Midstream Corporation hanno stipulato un accordo di fusione definitivo per creare un’importante attività di gas naturale integrata verticalmente, con un enterprise value iniziale superiore a 35 miliardi di dollari. La nuova società avrà un costo di fornitura leader nel settore, un free cash flow durevole in tutti gli ambienti di prezzo e un significativo potenziale di sinergia, si legge in una nota.Secondo i termini dell’accordo, approvato all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, EQT acquisirà Equitrans in un’operazione interamente azionaria. Ciascuna azione in circolazione delle azioni ordinarie Equitrans sarà scambiata con 0,3504 azioni ordinarie EQT, che rappresentano un valore implicito di 12,50 dollari per azione Equitrans sulla base del prezzo medio ponderato in base al volume delle azioni ordinarie EQT per i 30 giorni terminati l’8 marzo 2024. Come a seguito della transazione, si prevede che gli attuali azionisti di EQT deterranno circa il 74% della società combinata e gli azionisti di Equitrans dovrebbero possedere circa il 26%.”Equitrans è l’operazione più strategica e trasformativa che EQT abbia mai perseguito e la consideriamo un’opportunità unica nella vita per integrare verticalmente una delle basi di risorse di gas naturale della più alta qualità ovunque nel mondo – ha commentato il presidente e CEO di EQT, Toby Z. Rice – Mentre entriamo nell’era globale del gas naturale, è imperativo per le società statunitensi del gas naturale evolvere i propri modelli di business per competere sulla scena globale contro rivali integrati verticalmente. Abbiamo identificato molteplici sinergie a breve termine ad alta fiducia, con significativi vantaggi derivanti dai futuri progetti di ottimizzazione delle infrastrutture che riteniamo guideranno la creazione di valore materiale per gli azionisti nel tempo”. LEGGI TUTTO

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    Danieli, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato il target price sul titolo Danieli, gruppo quotato su Euronext Milan e tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per l’industria metallurgica, confermando la raccomandazione “Buy”. Il prezzo obiettivo sulle azioni ordinarie è stato portato a 42 euro per azione (+14%) e quello sulle azioni di risparmio a 31 euro per azione (+10%).Il broker ha aggiornato le stime, alzando l’EBITDA 2024-25 del 2% e l’utile netto del 9%, dopo la pubblicazione della semestrale. Danieli rimane nella selezione Best Pick 2024 di Equita.Migliora l’andamento delle ordinarie Danieli, che si attestano a 33,7 euro, con un aumento dello 0,90%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 34,4 e successiva a 36. Supporto a 32,8.Positivo anche l’andamento di Danieli & C Risp Nc, che si attesta a 24,4 euro, con un aumento dello 0,83%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 24,72 e successiva a 25,47. Supporto a 23,97. LEGGI TUTTO

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    UE approva aiuto di Stato italiano da 750 milioni di euro per PMI

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato un piano italiano da 750 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e le società a media capitalizzazione nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Lo schema è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione green e ridurre la dipendenza dai combustibili.Secondo lo schema, gli aiuti assumeranno la forma di garanzie statali a sostegno delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione colpite dalla crisi energetica. Lo scopo del regime è garantire che i beneficiari abbiano accesso a sufficiente liquidità finanziaria. Un regime simile è stato approvato dalla Commissione il 29 luglio 2022, compresa la sua proroga il 20 dicembre 2022, scaduto il 31 dicembre 2023. La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con il regime condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, la garanzia non supererà i 280.000 euro per impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli, i 335.000 euro per impresa attiva nei settori della pesca e dell’acquacoltura e i 2 milioni di euro per impresa attiva in tutti gli altri settori; e sarà concesso entro il 30 giugno 2024. LEGGI TUTTO

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    Giappone, il PIL del 4° trimestre 2023 cresce inaspettatamente

    (Teleborsa) – Ribaltata la stima del PIL del Giappone nel 4° trimestre 2023. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un incremento dello 0,1% su base trimestrale, rispetto al -0,1% indicato nella stima preliminare e indicato dagli analisti. Nel trimestre precedente, il PIL era scivolato dello 0,7%.Su base annua, il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al rialzo a +0,4%, dal -3,2% registrato nel terzo trimestre. Le aspettative di consensus e della stima preliminare erano per una discesa dello 0,4%.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    TIM, chiarimenti sul piano: debito netto pro-forma sale a 7,5 miliardi a fine 2024

    (Teleborsa) – TIM, dopo la presentazione del nuovo piano industriale 2024-2026 “Free to Run”, il tonfo in Borsa e i dubbi degli analisti sul percorso del debito, ha fornito alcune precisazioni. In particolare, ha detto che il debito netto pro-forma al netto del deleverage stimato per l’operazione Netco, pari a circa 6,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, è atteso alla fine del 2024 pari a circa 7,5 miliardi di euro.Tale variazione è riconducibile a sia alla gestione ordinaria – ovvero l’EBITDA AL al netto degli investimenti, gli oneri finanziari, l’andamento del Net Working Capital (NWC), le minorities di TIM Brasil e la componente tasse e altri oneri – e la gestione straordinaria – ovvero impatti connessi all’operazione Netco quali i costi da separazione, gli eventuali impatti da price adjustment e ulteriori partite relative al Net working Capital (si veda pag. 64 della presentazione del CMD 2024).Quanto ai flussi di cassa 2025-2026, TIM precisa che nel 2025 il Net cash flow è atteso intorno allo zero e nel 2026 intorno a 0,5 miliardi di euro.Questi livelli di Net cash flow, se normalizzati, portano a un valore intorno agli 0,4 miliardi di euro nel 2025 e agli 0,8 miliardi di euro nel 2026. I fattori di normalizzazione dei flussi di cassa sono connessi a uscite di cassa straordinarie a livello di working capital principalmente correlate all’effettiva liquidazione del personale oggetto di iniziative di incentivo all’esodo già attivate e alla normalizzazione dei costi del debito dovuta all’impatto del miglioramento atteso del merito di credito (il rating) che consentirà alla società di implementare, a tendere, una più efficiente gestione del margine di liquidità e alla diminuzione degli oneri correlati alle partite straordinarie.TIM conferma, quindi, la guidance 2024-2026 illustrate al mercato. Precisa, inoltre, che eventuali upside alla guidance potrebbero derivare dagli earn-out connessi all’operazione Netco e dalla possibile cessione di Sparkle, il cui processo è tutt’ora in corso. LEGGI TUTTO