15 Marzo 2024

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    Masi Agricola, risolto il conflitto: Renzo Rosso vende quota a Boscaini

    (Teleborsa) – Masi Agricola, società quotata su Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, riesce a risolvere il conflitto in atto tra i suoi maggiori soci, che ha caratterizzato gli scorsi mesi.Red Circle Investments (holding di partecipazioni controllata da Renzo Rosso), quale venditrice, e Sandro Boscaini, Bruno Boscaini e Mario Boscaini, quali acquirenti, hanno sottoscritto un contratto di compravendita con il quale la venditrice ha alienato agli acquirenti 3.215.568 azioni di cui Red Circle Investments è titolare, rappresentative del 10% del capitale azionario di Masi Agricola. In considerazione dell’uscita di Red Circle Investments dalla compagine azionaria di Masi Agricola, in data odierna sono stati definiti, con rinuncia di tutte le parti alle rispettive pretese, tutti i giudizi pendenti.A suggello dell’avvenuto chiarimento, sarà intrapresa un’iniziativa benefica verso un’organizzazione scelta di comune accordo da Renzo Rosso e Sandro Boscaini, si legge in una nota.(Foto: Hermes Rivera su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE, via libera del Consiglio alla due diligence per la sostenibilità aziendale

    (Teleborsa) – Via libera del Consiglio Ue alla direttiva sulla due diligence per la sostenibilità aziendale. “A seguito del trilogo informale tra i rappresentanti delle tre istituzioni tenutosi il 13 dicembre 2023, il Comitato dei rappresentanti permanenti – scrive il belga Pierre Cartuyvels nella lettera inviata ad Adrián Vázquez Lázara, presidente della Commissione giuridica del Parlamento europeo – ha approvato oggi un progetto di compromesso globale. Sono quindi ora in grado di confermare che, qualora il Parlamento europeo adottasse la sua posizione in prima lettura, conformemente all’articolo 294, paragrafo 3 del Trattato, nella forma definita nel pacchetto di compromesso contenuto nell’allegato alla presente lettera il Consiglio approverebbe, ai sensi dell’articolo 294, paragrafo 4 del trattato, la posizione del Parlamento europeo. A nome del Consiglio, desidero inoltre ringraziarvi per la stretta collaborazione che dovrebbe consentirci di raggiungere un accordo su questo fascicolo in prima lettura”. L’accordo raggiunto con l’Eurocamera a metà dicembre, modificato nei giorni scorsi dalla presidenza belga dell’Ue, è stato confermato dagli ambasciatori dei 27 Paesi Ue. Tra le modiche l’innalzamento da 150 a 450 milioni di euro della soglia di fatturato sopra la quale un’azienda ricadrà nel campo di applicazione della normativa. Un punto, quest’ultimo, sul quale l’Italia ha votato a favore.Per la confederazione dei sindacati europei Etuc il via libera al Consiglio Ue sulla direttiva sulla due diligence per la sostenibilità aziendale apre la strada a “un notevole miglioramento nel rispetto dei diritti umani di milioni di persone dei lavoratori nelle catene di fornitura delle imprese operanti nell’Ue”. Secondo i sindacati alcuni Stati membri hanno annacquato le ambizioni della direttiva, riducendo il numero di aziende coperte da 16mila a meno di 7mila, ma ci sono comunque “alcuni importanti progressi per i lavoratori”. “La Confederazione europea dei sindacati accoglie con favore il voto positivo sulla direttiva sulla Corporate social due diligence – ha dichiarato la vicesegretaria generale dell’Etuc Isabelle Schömann –. La forte mobilitazione del movimento sindacale in Europa fa la differenza per i lavoratori e i sindacati nelle imprese e nelle catene di fornitura, nonostante i numerosi ostacoli che sono stati posti sulla strada. Adottando la prima serie di norme giuridicamente vincolanti al mondo per ritenere le aziende dell’Ue e dei paesi terzi e le loro filiali responsabili delle loro violazioni, l’Europa rimarrà in prima linea nella protezione dei sindacati e dei lavoratori diritti così come l’ambiente. Si tratta di una svolta storica”. LEGGI TUTTO

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    RCS, l’EBITDA migliora a 136,2 milioni di euro nel 2023

    (Teleborsa) – RCS MediaGroup, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi netti consolidati pari a 828 milioni di euro (845 milioni nel 2022). I ricavi digitali rappresentano circa il 26,3% dei ricavi complessivi. I ricavi pubblicitari nel 2023 ammontano a 347,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 345,4 milioni del 2022 (+1,7 milioni). I ricavi editoriali e diffusionali ammontano a 332,9 milioni di euro (355,8 milioni nel 2022) ed evidenziano una flessione di 22,9 milioni, sostanzialmente attribuibile al calo dei ricavi da opere collaterali (-10,8 milioni) e dei ricavi diffusionali a mezzo stampa, parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali.L’EBITDA del 2023 è positivo per 136,2 milioni di euro, in crescita di 17,7 milioni rispetto al 2022 (+118,5 milioni). Al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto si riduce a 23,4 milioni di euro, da 31,6 milioni del 31 dicembre 2022.RCS MediaGroup ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel 2024 margini (EBITDA) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2023 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa.A fine dicembre le testate del Gruppo raggiungono una customer base digitale attiva di oltre un milione di abbonamenti: 595 mila per Corriere della Sera, 214 mila per Gazzetta, 136 mila per El Mundo e 82 mila per Expansion. LEGGI TUTTO

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    Civitanavi, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 5,80 euro per azione (da 4,80 euro) il target price su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”, dopo che la società ha comunicato risultati 2023 “migliori del previsto”.Gli analisti scrivono che il management non ha fornito indicazioni per l’anno, ma ha fornito una serie di aggiornamenti positivi. L’attuale contesto di mercato è particolarmente favorevole per un produttore di apparecchiature con sede in Europa. Nel 2023 Civitanavi ha iniziato a lavorare con 12 nuovi clienti, una misura qualitativa che dà l’idea di una riconoscibilità del marchio in costante crescita.Le stime FY24 e FY25 di Intermonte sembrano già coerenti con i commenti del management. Il management non ha fornito indicazioni per il momento, ma ha affermato che la società ha iniziato bene nel 1Q24. Il margine EBITDA del 29% del 2023 sembra sostenibile per il futuro.”I ricavi del 4Q23 sono stati migliori del previsto e hanno confermato il trend di miglioramento dei servizi di ingegneria, un importante driver per i margini – si legge nella ricerca – Rimaniamo positivi sul titolo, alzando il nostro prezzo obiettivo grazie al calo del tasso risk-free (-0,5%) e al roll-over della valutazione a termine di un anno. Riteniamo che Civitanavi sia ben posizionata per catturare la crescita, soprattutto nel mercato globale della difesa, guidato dall’aumento della spesa militare e dalla crescente domanda di procurement ITAR-free”. LEGGI TUTTO

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    I Grandi Viaggi, ricavi in leggera crescita nel primo trimestre 2024

    (Teleborsa) – I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre (1° novembre 2023 – 31 gennaio 2024) con ricavi della gestione caratteristica pari a 7,15 milioni di euro, in leggero rialzo rispetto ai 7,08 milioni di euro del corrispondente periodo 2023. Il fatturato è da riferirsi per l’88% a vendite di destinazioni extraeuropee, delle quali il 79% è dato dalle vendite di soggiorni relative ai villaggi di proprietà esteri, rispettivamente Blue Bay Village in Kenya, Dongwe a Zanzibar e Cote d’Or e Chauve Souris a Seychelles.L’EBITDA è risultato negativo per -0,83 milioni di euro contro i -0,34 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente a causa del decremento della voce altri ricavi. Il risultato netto del periodo al netto delle imposte differite, negativo per 1,28 milioni di euro a causa della stagionalità, è in linea con il risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio pari a 1,25 milioni di euro.Al 31 gennaio 2024 la liquidità ammonta a 9,26 milioni di euro; la posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 8 milioni di euro, mentre quella complessiva, comprensiva delle attività finanziarie non correnti, risulta positiva per 18,26 milioni di euro. Rispetto al 31 gennaio 2023 la posizione finanziaria netta è aumentata di 3,51 milioni di euro.L’andamento delle vendite invernali evidenzia un rafforzamento della ripresa economica nel settore turistico e, per quanto riguarda le vendite relative alla prossima stagione estiva, si rileva un buon interesse sia per le strutture di proprietà italiane che estere da parte della clientela, con un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. LEGGI TUTTO

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    Cellularline, Intesa aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 5,3 euro per azione (da 5 euro) il target price su Cellularline, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli accessori per smartphone e tablet, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”. La revisione del giudizio è arrivata dopo la pubblicazione dei risultati 2023.Gli analisti scrivono che Cellularline ha registrato una forte crescita su base annua, beneficiando di un forte incremento delle vendite sui mercati internazionali, a seguito degli accordi di distribuzione siglati in Germania e Spagna. In particolare, più della metà dei ricavi (52%) è stata realizzata all’estero, segno che gli sforzi del management per internazionalizzare il gruppo stanno dando i loro frutti. Un attento controllo dei costi di struttura ha inoltre consentito alla società di migliorare la propria redditività, seppure al di sotto delle previsioni.Come al solito non è stato rivelato alcun outlook specifico. Tuttavia, il management ha confermato di essere soddisfatto “della direzione a lungo termine e della solidità delle attività di sviluppo implementate”. L’impressione del broker è che nel medio termine le principali leve di crescita saranno: a) innovazione di prodotto, grazie al rafforzamento del dipartimento R&D; b) consolidamento e rafforzamento dei rapporti commerciali con i clienti esistenti e acquisizione di nuovi clienti; c) M&A per potenziare la presenza internazionale e arricchire il portafoglio marchi; e d) sviluppo di una strategia di e-commerce per avere una presenza più forte nei mercati online e facendo leva sulla cooperazione strategica con i leader del mercato dell’elettronica di consumo, anche attraverso le loro piattaforme di e-commerce. LEGGI TUTTO

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    Tamburi: dopo un altro “anno eccezionale” continuiamo “convintissimi” a fare buy back

    (Teleborsa) – Il 2023 di Tamburi Investment Partners (TIP), gruppo industriale indipendente e diversificato focalizzato sulle medie aziende italiane, è stato “un altro anno eccezionale”, con un total return di oltre il 28%, 149 milioni di utili pro forma e un patrimonio cresciuto ad oltre 1,4 miliardi, dopo 42 milioni tra dividendi distribuiti e ulteriori acquisti di azioni proprie, ora al 10,3% del capitale. Lo scrive Giovanni Tamburi, fondatore e guida del gruppo, nella consueta lettera agli azionisti.Con il dato del total return nel 2023 sopra al 28% si abbassa un po’ la performance decennale del titolo TIP, che ad oggi si mantiene su un 323%, che corrisponde ad un 32,3% medio, “un dato piuttosto buono. Certamente raro” – viene fatto notare – Se poi si considerasse il grado di diversificazione dimensionale, settoriale e di “vintage”, ci si renderebbe conto che il rischio implicito nel titolo TIP è bassissimo”.Il V.I.N. (Valore Intrinseco Netto, calcolo interno della valutazione aggregata delle quote detenute nelle partecipate sulla base dei business plan elaborati) del titolo è oltre i 14 euro, contro un prezzo di Borsa che da tempo è attorno a 9 euro. “Anche TIP evidentemente oggi fa parte della schiera dei titoli dimenticati, delle vittime dei disinvestimenti dei P.I.R., delle capitalizzazioni da molti considerate una sorta di “serie b” Un gran peccato”, commenta Tamburi.Anche perché se solo si prendesse la capitalizzazione di TIP al netto delle azioni proprie di 1,5 miliardi e la si paragonasse ai prezzi di mercato di oggi delle sole partecipate quotate – 1,4 miliardi – verrebbe che tutte le non quotate, il cui EBITDA aggregato è di oltre 600 milioni, sono valutate pochissimo dal mercato. “Per cui continuiamo, convintissimi, a fare buy back”, si legge nel documento.TIP nel 2023 ha investito 144 milioni di euro e disinvestito per 190 milioni di euro. Il maggior investimento è stato in IDB – ITALIAN DESIGN BRANDS – “gruppo di design, arredamento ed illuminazione di alta gamma nel quale crediamo molto. Ed al quale stiamo dedicando e dedicheremo tutto il tempo necessario perché la sua crescita – sia organica che per acquisizioni – sia forte, solida ed in grado di dare al paese (non sono escluse acquisizioni all’estero) un punto di riferimento chiaro in un settore nel quale l’Italia è leader mondiale, ma con troppa frammentazione. IDB non è il più grande gruppo italiano del settore ma il progetto che abbiamo in mente è quello di cercare di diventarlo”.Il maggior disinvestimento del 2023 è stato in PRYSMIAN, “fantastico gruppo nel quale siamo da 14 anni, ma in cui da un po’ di tempo non siamo più presenti a livello di governance. Essendo TIP sempre molto attenta a cercare di dare un contributo fattivo e diretto alle società in cui investe, era tempo che riflettevamo sull’opportunità di scendere di quota. Nel 2024 abbiamo proseguito, con ottime plusvalenze”. Giovanni Tamburi non si sofferma sull’analisi di ogni partecipazione in portafoglio, ma analizza alcune situazione, sottolineando che “un cenno specifico è però doveroso su ALPITOUR. Mesi fa abbiamo iniziato un processo di valorizzazione perché, dopo quello che abbiamo passato durante il Covid, era giusto fare un sondaggio sugli interessi di terzi. Il processo è in corso, da noi un po’ rallentato visti i risultati in miglioramento rispetto all’esercizio record chiuso ad ottobre 2023. Alcuni interessati avevano infatti osservato che i risultati dello scorso anno potevano essere condizionati da quell’entusiasmo post pandemia che aveva portato tutti a voler viaggiare di più. Quello che invece stiamo dimostrando è che anche i mesi successivi alla chiusura non solo vanno meglio del budget, ma consolidano un incremento delle crescite che sembra proprio strutturale. E che anche gli effetti negativi della guerra israelo-palestinese sull’Egitto (destinazione importante per il gruppo) da una parte sono limitati, dall’altra sono contrappesati dagli incrementi di altre destinazioni. Sarà la leadership assoluta sul mercato italiano, sarà l’unicità dell’articolazione dell’offerta (alberghi, aerei, tour operator, vendite on line, ecc.) ma i numeri ad oggi sono ulteriormente migliorati. E se anche non è facile, in un settore così specializzato come il turismo, trovare degli interessati ad una articolazione così complessa e peraltro condizionata da vincoli come ad esempio la necessità di un beneficial owner finale europeo per la compagnia aerea, non c’è la benché minima intenzione di accettare proposte che non tengano in adeguato conto cos’è e cosa può ancora diventare”.Un altro accenno specifico viene fatto su BENDING SPOONS, “notissimo sviluppatore di app con sede principale in Italia, ma di fatto una vera multinazionale digitale, di cui TIP è socia da molti anni. Avendone sentito par lare – già nel 2017 – come fenomeno quasi unico del panorama digitale italiano, li avevamo contattati immediatamente; all’inizio, pur avendo ricevuto apprezzamenti come modello di business, non riuscimmo a convincerli di farci entrare nel capitale, ma “presero nota” del nostro interesse. Successivamente ci hanno contattato e ci hanno offerto di entrare, cosa che abbiamo fatto senza esitazioni, senza negoziati, senza pretendere alcunché anche in termini di governance. In seguito hanno ulteriormente aperto il capitale ad altri e noi abbiamo sempre seguito ogni operazione. Ad oggi StarTIP detiene il 3,3% del capitale, ha un esponente nel CdA e beneficia dell’impressionante incremento di valore della società nel tempo; l’ultima operazione sul capitale è stata effettuata ad un valore pre-money di 2,4 miliardi di dollari. Un ultimo cenno, “visto che in passato parecchia attenzione gli era stata riservata, riguarda EATALY. La società ha chiuso un ottimo 2023 con oltre 40 milioni di EBITDA e prevede di continuare la crescita sia di fatturato che di reddittività”. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan marzo scende a 76,5 punti

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento la fiducia dei consumatori americani a marzo 2024. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in diminuione a 76,5 punti rispetto ai 76,9 punti del mese di febbraio e inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un livello in aumento fino a 77,1 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è rimasto stabile a 79,4 punti (le attese erano per 79,2 punti), mentre l’indice sulle attese è salito a 74,6 punti dai 75,2 precedenti (il consensus era a 75,1 punti).(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO