22 Marzo 2024

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    Gaza, veto di Russia e Cina alla risoluzione Usa all’Onu su cessate il fuoco immediato

    (Teleborsa) – Bloccata con il veto di Russia e Cina in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che “determina l’imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria”. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l’Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. “Ci sono due ragioni profondamente ciniche dietro questo veto: primo Russia e Cina non vogliono condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Inoltre semplicemente non vogliono vedere adottato un testo elaborato dagli Stati Uniti – ha commentato l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield –. Sappiamo benissimo che dietro tutta la retorica, Russia e Cina non fanno nulla di diplomatico per una pace duratura o per contribuire sinceramente agli sforzi umanitari”. Thomas-Greenfield ha poi anticipato che l’altra bozza elaborata da alcuni membri non permanenti del Cds che chiede una tregua per il Ramadan a Gaza non usa un linguaggio corretto: “non possiamo adottare un prodotto che metta a rischio gli sforzi diplomatici nella regione”.”Il testo americano sul cessate il fuoco a Gaza è ambiguo e non è all’altezza delle aspettative della comunità internazionale – ha replicato l’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun –. Inoltre il testo è sbilanciato su molti altri aspetti, ad esempio il fatto di non esprimere una chiara opposizione del Consiglio di Sicurezza a un attacco israeliano a Rafah manda un segnale sbagliato”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato le liste sono titolari di oltre il 2,7% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Paolo Amato, Susannah Hall Stewart, Maria Elena Pisonero Ruiz. La lista è stata composta con il supporto di Heidrick & Struggles International, advisor esterno e indipendente.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, APG Asset Management, Arca Fondi SGR, AXA Investment Managers, BancoPosta Fondi SGR, BNP Paribas Asset Management, Etica SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Fineco Asset Management, Generali Asset Management SGR, Kairos Partners SGR, Legal&General Assurance (Pensions Management) Limited, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    FOPE, utile 2023 scende a 10,1 milioni. Dividendo pari a 0,85 euro

    (Teleborsa) – FOPE, società orafa vicentina attiva nel settore della gioielleria di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi netti pari a 66,8 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2022. La crescita è stata registrata sia sui mercati internazionali che sul mercato italiano, il quale si è distinto per le ottime performance di vendita, generate sia dalla boutique di Venezia che in generaledai concessionari, e favorite dalla buona presenza in Italia di turisti stranieri.L’EBITDA si attesta a 17 milioni di euro, +7,6% sul 2022. Significativo il mantenimento dell’EBITDA margin che si attesta al 25,4% nonostante l’incremento rispetto all’esercizio 2022 delle spese sostenute per le attività di marketing e comunicazione. L’Utile Netto si attesta a 10,1 milioni di euro, rispetto ai 10,8 milioni di euro nel 2022. L’utile netto consolidato del 2022 godeva di particolari benefici fiscali, con una riduzione pari a 1,25 milioni di euro delle imposte computate.”Esprimiamo un giudizio molto positivo sui risultati di bilancio dell’esercizio 2023, che evidenzia una crescita sul volume dei ricavi e dei buoni indici di marginalità e solidità patrimoniale – ha commentato l’AD Diego Nardin – I risultati di vendita sono allineati alle aspettative di budget elaborate ad inizio 2023, che tenevano conto di una congiuntura economica a livello internazionale complessa e confermata da indicatori che hanno segnato dei rallentamenti in particolare nel secondo semestre. La politica di copertura sui fabbisogni di oro ha neutralizzato le fluttuazioni delle quotazioni dell’oro e il margine primario delle vendite non ha subito scostamenti rispetto ai valori di budget”.La Posizione Finanziaria Netta è pari a zero rispetto alla posizione cash positive di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022.Il CdA ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,85 euro per azione alle 5.399.608 azioni ordinarie in circolazione. A fronte del dividendo ordinario che verrà posto in pagamento a partire dal 2 maggio 2024 – data stacco cedola n. 7 il giorno 29 aprile 2024 e record date il 30 aprile 2024 – il dividend yield risulta pari al 2,89%, mentre il payout ratio risulta pari al 49,89%. LEGGI TUTTO

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    TISG, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 12,5 euro per azione (da 12,0 euro) il prezzo obiettivo su The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. L’aggiornamento della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha pubblicato risultati 2023, che hanno confermato quanto indicato nella pubblicazione preliminare.Nel Capital Markets Day di inizio mese, il management ha delineato gli obiettivi per il 2024 e il 2025 “che riteniamo siano chiaramente raggiungibili e lascino spazio per un potenziale rialzo”, si legge nella ricerca. Nel 2024 TISG punta a ricavi di 400-420 milioni di euro (confermando le precedenti indicazioni) con un EBITDA margin al 17-17,5%; Al 2025 i ricavi sono attesi a 430-450 milioni di euro con un EBITDA margin al 18-18,5%; leva finanziaria confermata su livelli neutrali per tutto il periodo. Il dividendo annuale si conferma al 40-60%, in linea con il passato.Il broker evidenzia che TISG ha finora ottenuto “un’impressionante crescita dei ricavi” (CAGR 2009-23 21,6%; CAGR 2020-23 +45,6%) affermandosi tra i principali produttori globali di super/megayacht (il terzo cantiere navale più grande al mondo per yacht di oltre 50mt). Ancora più importante, “l’azienda si è dimostrata affidabile e ha raggiunto tutti gli obiettivi e i progetti annunciati (anche quelli più stimolanti e visionari) e crediamo che questo track record continuerà”. Tutte le strutture necessarie per la prossima fase di crescita sono state completate e operative, lasciando che il management si concentri completamente sulla realizzazione e sulla crescita, il che dovrebbe aiutare a superare il traguardo dei 500 milioni di euro di ricavi entro il 2027 (potenzialmente prima).”Grazie al suo posizionamento tra i principali attori nella fascia più alta del settore della nautica da diporto, al suo business e alle sue strutture uniche e complete, nonché all’elevata visibilità sulle prospettive e alla generazione di cassa confermata negli obiettivi aziendali, TISG sembra molto ben posizionata per sfruttare tutto il potenziale di un settore in costante crescita – viene sottolineato – La chiara opportunità di sfruttare ulteriori opportunità attraverso i marchi Perini Navi e Picchiotti, così come nuovi progetti semi-custom, aggiungono ulteriore vantaggio alla storia”. LEGGI TUTTO

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    Stevanato in rialzo dopo l’annuncio sul prezzo delle azioni per l’OPV

    (Teleborsa) – Stevanato, gruppo italiano quotato a Wall Street e attivo nella produzione di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci, sale in Borsa nonostante l’avvio di un’offerta pubblica di azioni ordinarie, con la dimensione dell’operazione che è stata aumentata rispetto al primo annuncio.L’azienda veneta ha annunciato che il prezzo della sua offerta pubblica di sottoscrizione di un totale di 12.700.000 azioni ordinarie è pari a 26 dollari per azione, rispetto alla chiusura di ieri a 28,3 dollari.Stevanato Group offre 6.350.000 azioni ordinarie e Stevanato Holding S.r.l., azionista di maggioranza della società che attualmente detiene circa il 78% delle azioni ordinarie in circolazione, offre 6.350.000 azioni ordinarie. Stevanato Group e l’azionista venditore hanno concesso agli underwriters un’opzione, esercitabile per 30 giorni, per acquistare fino a ulteriori 1.905.000 azioni ordinarie agli stessi termini e condizioni.Si prevede che il ricavo lordo totale dell’offerta, al netto degli sconti di sottoscrizione, delle commissioni e delle spese di offerta, sarà di circa 330 milioni di dollari, escluso qualsiasi esercizio dell’opzione da parte degli underwriters di acquistare ulteriori azioni.Stevanato Group intende utilizzare i proventi netti derivanti “per scopi aziendali generali, anche per consentire a Stevanato Group di soddisfare i requisiti delle sue attività di investimento in corso e le esigenze di capitale circolante, e per garantire un adeguato livello di flessibilità operativa e strategica”, si legge in una nota. Si prevede che l’offerta si concluderà il 26 marzo 2024, subordinatamente al soddisfacimento delle consuete condizioni di chiusura.Amplia il margine di guadagno Stevanato, rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 28,98 dollari sul NYSE, per un rialzo del 2,37% dopo venti minuti dall’apertura delle contrattazioni. LEGGI TUTTO

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    Terna, a febbraio consumi elettrici +1,6%

    (Teleborsa) – A febbraio i consumi di energia elettrica in Italia sono in aumento dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 25,3 miliardi di kWh. Nel dettaglio, il 2024 è un anno bisestile e febbraio ha avuto un giorno lavorativo in più (21 invece di 20) e una temperatura media mensile superiore di ben 2,6 gradi rispetto allo stesso mese del 2023. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, risulta sostanzialmente stabile (-0,3%). A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio è stata ovunque positiva: +2% al Nord, +1,3% al Centro e +0,7% al Sud e Isole. Nei primi due mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,5% il valore rettificato). L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette energivore, ha fatto registrare una crescita del 3,5% rispetto a febbraio 2023. Il dato dell’indice, destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario, risulta stabile (+0,2%). In dettaglio, positivi i comparti dei mezzi di trasporto, della cartaria, della chimica, metalli non ferrosi, alimentare e siderurgia; in diminuzione cemento, calce e gesso, ceramiche e vetrarie e meccanica. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura risulta pressoché stazionario rispetto a gennaio 2024 (-0,3%). Segno leggermente positivo per l’indice IMCEI, +0,3%.L’indice IMSER, che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di dicembre 2023, una variazione positiva del 2,4% rispetto a dicembre 2022. Complessivamente, la variazione del 2023 rispetto all’anno precedente risulta negativa (-1,2%). Tale andamento è determinato da un confronto con un 2022 a due velocità che si è traslato nel 2023: il primo semestre è stato infatti caratterizzato da una diminuzione che si è protratta fino ad agosto, iniziando a mostrare un recupero nella seconda parte dell’anno che però non è stato sufficiente a chiudere l’anno in positivo.Tornando al bilancio mensile di Terna, a febbraio 2024 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 75,8% dalla produzione nazionale e per la quota restante (24,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 6,1 TWh, il 29,8% in più rispetto a febbraio 2023 (4,7 TWh), e supera il valore già molto elevato di gennaio, a conferma del ruolo sempre più strategico delle interconnessioni con l’estero sia per la sicurezza che per l’economia del sistema. In particolare, il saldo import-export è il risultato dell’effetto combinato di un aumento dell’import (+26,6%) e di una diminuzione dell’export (-37,8%). In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 19,3 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 32,7% della domanda elettrica (era il 26,8% a febbraio 2023). In aumento la fonte idrica +70,4%, eolica +26,4% e geotermica +4,3%. In diminuzione la fonte termica come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili ed import: -17,5% rispetto a febbraio 2023. Nel dettaglio, si osserva il crollo della produzione a carbone: -75% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. Pressoché stabile la fonte fotovoltaica (-0,4%). Nel 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 1.330 MW. Tale valore è superiore di 561 MW (+73%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    Sui livelli della vigilia la Borsa di New York, FedEx vola dopo i conti

    (Teleborsa) – Seduta cauta a Wall Street, dopo i nuovo record segnati ieri, in scia all’atteggiamento accomodante emerso dalla Federal Reserve e ai dati macroeconomici ancora incoraggianti che evidenziano la solidità della crescita statunitense.”La maggior parte delle banche centrali dei Paesi sviluppati ha confermato inequivocabilmente la propria inclinazione all’allentamento questa settimana – commenta Frederik Ducrozet, Head of Macroeconomic Research di Pictet Wealth Management – La Banca nazionale svizzera è stata la prima a effettuare un taglio di 25 punti base in questo ciclo; in controtendenza la Banca del Giappone, che ha aumentato i tassi per la prima volta dal 2007. Continuiamo a prevedere che Federal Reserve, Banca Centrale Europea e Banca d’Inghilterra inizieranno a tagliare i tassi a giugno. Ma soprattutto, è iniziato il dibattito sul ritmo e sull’entità del ciclo di allentamento”.Senza alcun dato macroeconomico rilevante in calendario, gli investitori oggi terranno d’occhio le osservazioni di una serie di funzionari della Fed. Tra questi c’è il presidente Jerome Powell, che tuttavia non dovrebbe intervenire sulla politica monetaria.Tra i titoli che hanno pubblicato la trimestrale, sono arrivate alcune indicazioni per il settore retail. In particolare, Nike ha avvertito che i suoi ricavi nella prima metà dell’anno fiscale 2025 si ridurranno, mentre Lululemon Athletica prevede ricavi annuali e profitti inferiori alle aspettative.Sempre sul fronte dei risultati societari, FedEx ha comunicato un utile del terzo trimestre sopra le attese degli analisti, mentre il board ha approvato un nuovo buyback.Guardando ai maggiori indici, Wall Street riporta una variazione pari a -0,01% sul Dow Jones; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.243 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,07%); sulla stessa tendenza, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,04%). LEGGI TUTTO

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    Popolare Sondrio, Recchi e Giay nella lista del CdA

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, “valutata l’attività istruttoria e propositiva svolta dal comitato nomine”, ha approvato “all’unanimità” la composizione della propria lista di candidati, per la nomina di cinque amministratori per il triennio 2024/2026 che sarà all’ordine del giorno (al punto 5) dell’assemblea del prossimo 27 aprile 2024. La lista dei candidati è così composta: Roberto Giay, Loretta Credaro (esecutiva), Giuseppe Recchi (indipendente), Pierluigi Molla (indipendente), Francesca Fraulo (indipendente). LEGGI TUTTO