26 Marzo 2024

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    Osservatorio Agrofarma: aziende del settore investono 30 milioni di euro l’anno in R&D

    (Teleborsa) – Oltre 30 milioni l’anno investiti in attività di R&D da parte delle aziende associate, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento. È questo il quadro che emerge dal nuovo Osservatorio Agrofarma, un report che, con cadenza semestrale, intende fornire informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo, presentato oggi a Palazzo Madama su iniziativa del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica.”Siamo felici ed orgogliosi di mettere a disposizione di media, stakeholder e consumatori un contenitore di dati ed informazioni costantemente aggiornati – ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica –. Questo secondo report testimonia l’impegno del settore nella messa a punto non solo di prodotti agrofarmaci, ma di un pacchetto di soluzioni sempre più innovative ed efficaci per rispondere alle richieste di istituzioni, agricoltori e consumatori per una produzione agroalimentare sostenibile e competitiva”.La responsabilità scientifica del progetto è stata affidata ad Areté, The Agri-food intelligence company, società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica interamente specializzata sui settori agricoltura e food. “Emerge l’immagine di un settore in crescita, trainato da imprese strutturate e con alta propensione all’innovazione, impegnate su un mercato che a sua volta ha registrato una crescita costante negli ultimi anni – afferma Enrica Gentile, CEO & founder Areté Srl –. La forte connessione con i settori altamente innovativi dell’agritech e delle biotecnologie, degli input agricoli a più basso impatto, fa sì che queste imprese giochino un ruolo di primo piano nell’accompagnare l’agricoltura e le relative filiere nel percorso della transizione ecologica, e i dati evidenziano in modo chiaro questo progresso”. Il costante miglioramento nell’uso degli agrofarmaci e degli altri input produttivi risulta, infatti, chiaramente dal report attraverso l’analisi del comparto dell’agricoltura digitale. Nel 2023 il 9% della SAU italiana (analizzata su un campione di 8,3 milioni di ettari) è stata coltivata attraverso strumenti 4.0, continuando ad essere uno dei settori di maggiore crescita (+ 71%), con un mercato che nel 2023 valeva 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda le attività di Ricerca e Sviluppo (R&D) condotte dall’industria degli agrofarmaci in Italia, il report evidenzia che la spesa destinata allo sviluppo di nuovi prodotti agrofarmaci raggiunge i 32 milioni di euro, pari, in media, al 2,9% del fatturato totale per azienda, contro una media, secondo i dati ISTAT, del 1,5% del comparto industriale. A questi vanno poi aggiunti gli investimenti fatti a livello globale ed europeo per l’individuazione e la registrazione di nuove sostanze attive.A proposito di agricoltura biologica, l’Osservatorio Agrofarma evidenzia come le superfici destinate a questa tipologia produttiva in Italia continuino a crescere. L’incidenza dell’agricoltura biologica sulla SAU totale italiana (pari al 20% nel 2022 con 2,3 milioni di ettari totali) è di gran lunga superiore alla media europea, che si attesta intorno al 9% nello stesso anno. Tali trend di crescita costante si riflettono anche nell’offerta di agrofarmaci e nelle attività di R&D condotte dalle imprese associate ad Agrofarma, per le quali il fatturato delle vendite di prodotti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica nel 2023 è di 134 milioni di euro, pari a circa il 12% del fatturato totale. Si tratta – evidenzia il report – di una percentuale destinata a crescere se si considera che oggi i prodotti impiegabili in agricoltura biologica rappresentano il 20% del totale, ma, tra quelli che verranno lanciati nell’arco dei prossimi tre anni, la quota sale al 30%, a conferma sia dell’impegno che come industria abbiamo assunto a livello europeo, sia dei trend autorizzativi già evidenziati con il I report dell’Osservatorio, che osservava una crescita del +102 % delle vendite di agrofarmaci contenenti principi attivi consentiti in agricoltura biologica.In crescita anche le imprese biotech in Italia, il cui numero in Italia negli ultimi 15 anni è quasi raddoppiato, con un fatturato complessivo nel 2022 di circa 13,6 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari chiude sulla parità, bene Rai Way su piano e M&A

    (Teleborsa) – Giornata positiva per le Borse europee, in una seduta con pochi spunti, mentre gli investitori attendono i prossimi dati macroeconomici per avere ulteriore visibilità sulle mosse delle banche centrali, sopratutto per quanto riguarda la Federal Reserve.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,08%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,23%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,03%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +132 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,65%.Tra gli indici di Eurolandia seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,68%, piatta Londra, che tiene la parità, e piccolo passo in avanti per Parigi, che mostra un progresso dello 0,41%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 34.688 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 36.889 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,26%); come pure, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,55%).Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 26/03/2024 è stato pari a 2,65 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,47 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,82 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Amplifon (+6,81%), Saipem (+4,66%), BPER (+2,82%) e Brunello Cucinelli (+2,67%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -2,12%. Fiacca ERG, che mostra un piccolo decremento dello 0,34%. Discesa modesta per Recordati, che cede un piccolo -1,15%. Pensosa Terna, con un calo frazionale dello 0,62%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Rai Way (+5,53%), ENAV (+4,22%), MARR (+3,36%) e SAES Getters (+3,30%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su GVS, che ha terminato le contrattazioni a -4,06%. Senza spunti Juventus, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. In rosso Caltagirone SpA, che evidenzia un deciso ribasso del 2,36%. Spicca la prestazione negativa di Mondadori, che scende del 2,16%. LEGGI TUTTO

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    Fusione Rai Way-EI Towers, Cecatto: razionali ci sono, questa indecisione crea problemi

    (Teleborsa) – Del consolidamento nel mondo delle torri, “se ne parla pure troppo e forse da troppo tempo. I razionali industriali e strategici ci sono in linea di principio, ma andranno valutati con estrema attenzione. Andranno valutati anche per avere un giusto ritorno per gli azionisti di Rai Way. L’approccio è quindi positivo, ma andiamo a fare chiarezza”. Lo ha affermato Roberto Cecatto, amministratore delegato di Rai Way, nella conferenza stampa di presentazione del piano, parlando della potenziale fusione con Ei Towers.”Siamo molto operativi sul tema, ci stiamo lavorando, è un tema importante, ma il contesto vede anche gli stakeholder, i regolatori e tutti i vari soggetti. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma vogliamo che il giorno che succede qualcosa ci sia valore per gli azionisti”, ha aggiunto il numero uno della società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast.A una domanda sulle voci che vorrebbero il governo al lavoro per un Dpcm sul tema, ha risposto: “Non commento rumors, se uscirà qualcosa lo studieremo come abbiamo studiato le precedenti decisioni del legislatore”. Secondo vari resoconti di stampa, Rai Way ha chiesto a Citigroup di valutare una fusione con Ei Towers. Rai detiene il 65% di Rai Way, mentre EI Towers è controllata al 60% dal fondo F2i e al 40% da MediaForEurope (Mfe) della famiglia Berlusconi.Pressato sul tema ha continuato: “In linea di principio i razionali ci sono. Penso che (Rai Way ed Ei Towers, ndr) sono due gran belle società con belle persone e professionalità, però bisogna andare a vedere bene. Questa indecisione crea problemi al mercato, crea problemi alle aziende, e quindi il mio auspicio è che si faccia chiarezza. Ci sono altri soggetti con potere decisionale rilevate, ma la nostra posizione è sempre stata chiara”. Cecatto ha sottolineato che la società ha “fatto un piano che va avanti sia da solo che nel caso avvenisse qualche evento straordinario. Bisogna parlare di questa azienda non solo per questa storia che va avanti da 8-9 anni, ma bisogna guardare l’azienda. C’è un upside, molto interessante se si manifesta alle condizioni che danno valore agli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, depositate due liste di candidati per il rinnovo del CdA

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha comunicato che sono state depositate due liste di candidati per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione in programma nell’Assemblea del 18 aprile 2024.La Lista n. 1, presentata dal Consiglio di Amministrazione uscente di Prysmian, è composta da: 1. Jaska Marianne de Bakker, 2. Francesco Gori (candidato Presidente), 3. Massimo Battaini (candidato Amministratore Delegato), 4. Ines Kolmsee, 5. Valerio Battista (candidato Vicepresidente), 6. Annalisa Stupenengo, 7. Pier Francesco Facchini, 8. Tarak Mehta, 9. Emma Marcegaglia, 10. Richard Keith Palmer, 11. Barbara Cominelli, 12. Mei Mei Chow.La Lista n. 2, presentata congiuntamente per conto di azionisti titolari di 7.629.478 azioni ordinarie, pari al 2,7584% del capitale sociale della società, è composta da: 1. Paolo Amato, 2. Susannah Hall Stewart, 3. Maria Elena Pisonero Ruiz. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto dell’Isola d’Elba, accordo tra soci per nuova governance

    (Teleborsa) – I soci di Alatoscana, società di gestione dell’aeroporto dell’Isola d’Elba, hanno definito la governance che guiderà la società per il prossimo triennio e individuato le linee guida di sviluppo dello scalo. L’Assemblea dei soci, in programma il prossimo 2 aprile 2024, nominerà infatti il nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto da Maurizio Serini, che assumerà la carica di Presidente, Massimiliano Dosi in qualità di Amministratore Delegato e Francesca Marcucci come consigliere di Amministrazione. Le linee guida individuate dai soci per lo sviluppo dello scalo seguono tre direttrici principali: la gestione della continuità territoriale e il potenziamento della connettività, l’attuazione di un piano di investimenti e l’impegno alla realizzazione di un aeroporto a impatto zero.La presenza di Toscana Aeroporti in qualità di socio industriale di Alatoscana, con una quota pari al 13,2%, consentirà allo scalo isolano di beneficiare del know how, della capacità commerciale e della rete di collegamenti degli aeroporti toscani di Pisa e Firenze garantendo pertanto un potenziamento della connettività sia con la Regione Toscana sia con il resto d’Europa. È in fase di valutazione il progetto per la realizzazione di un vertiporto che consenta il decollo e l’atterraggio verticale di aerei elettrici che possono quindi operare sulle brevi distanze in ambienti urbani e regionali. Sono inoltre allo studio la redazione del nuovo Masterplan aeroportuale oltre a progetti per la realizzazione di piazzole elicotteri, di nuove procedure strumentali di volo e investimenti minori di manutenzione straordinaria. È inoltre prossima la pubblicazione di una manifestazione d’interesse per la gestione del punto ristoro dell’aerostazione con l’obiettivo di ricercare un operatore nel Food & Beverage che possa trasformare il locale quale riferimento della zona, e dell’Isola, con un’offerta studiata per l’utenza aeroportuale e per quella esterna. “In qualità di socio industriale – dichiara l’AD di Toscana Aeroporti Roberto Naldi – contribuire allo sviluppo dell’aeroporto dell’Isola d’Elba grazie alle proprie competenze in termini di conoscenza del settore, capacità commerciale e di gestione favorendo così un miglior servizio per la comunità e i passeggeri. Inoltre, l’esperienza di Corporacion America, che ha realizzato alle Galapagos un aeroporto interamente sostenibile con l’utilizzo di materiali di recupero, sarà preziosa per l’ambiziosa sfida che si è posto lo scalo isolano”. LEGGI TUTTO

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    Tod’s, l’hedge fund Tabor critica l’OPA e chiede un aumento di prezzo

    (Teleborsa) – Tabor Asset Management, hedge fund che afferma di possedere circa l’1,1% delle azioni ordinarie in circolazione di Tod’s, ha pubblicato una lettera pubblica aperta in cui mette in dubbio la correttezza dei termini dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria ad un prezzo di offerta per azione ordinaria di 43,00 euro per tutte le azioni in circolazione di Tod’s.Così come nel caso del fallimento dell’OPA 2022 di DeVa Finance (anche in quel caso l’hedge fund si era opposto chiedendo un aumento di prezzo), Tabor riferisce che “un gruppo insider di proprietari di maggioranza, che include l’Amministratore Delegato e Presidente Diego Della Valle, sta lavorando con LVMH e i suoi alleati, agendo indirettamente attraverso Crown BidCo, per trarre vantaggio dall’attuale contesto macroeconomico che sta mettendo sotto pressione i prezzi delle azioni delle società in tutto il settore del lusso, offrendo agli azionisti di minoranza poca scelta se non quella di partecipare ad un’operazione dal prezzo inadeguato”. Tabor chiede al Consiglio di Amministrazione di Tod’s “di proteggere gli investitori di minoranza e a Crown BidCo di migliorare i termini dell’Offerta, anche aumentando il Prezzo di Offerta, e invita gli azionisti a riconsiderare la possibilità di aderire all’Offerta al prezzo attuale, che secondo Tabor sottovaluta Tod’s e i singoli marchi del Gruppo (cioè Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay)”. Tabor “invita ogni parte interessata a decidere autonomamente se il Consiglio di Amministrazione abbia fatto abbastanza per proteggere gli interessi dell’azionista medio, data la grande influenza che il gruppo di maggioranza ha attraverso il ruolo di insider del signor Della Valle e l’enorme posizione di proprietà della famiglia Della Valle”.Insieme alla lettera aperta, Tabor ha rilasciato una lettera al Consiglio di amministrazione in cui “solleva preoccupazioni ragionevoli riguardo a prezzo e tempi dell’offerta, chiedendo al Consiglio di salvaguardare gli interessi degli azionisti di minoranza”.Attraverso l’analisi di: (1) un’analisi sommaria dei singoli marchi del Gruppo – Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay, (2) multipli di transazioni comparabili per M&A globali nel settore della moda di lusso negli ultimi 12 anni; e (3) negoziazione di multipli di società di beni di lusso comparabili, Tabor è giunto alla conclusione che il valore per azione dovrebbe essere 82-102 euro per azione, almeno 2x il prezzo di offerta di 43 euro. LEGGI TUTTO

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    TPS, utile adjusted 2023 sale a 4,8 milioni. Dividendo di 0,08 euro

    (Teleborsa) – TPS, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dei servizi tecnici e di ingegneria in campo aeronautico e automotive, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 48,3 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto al 2022. L’EBITDA è pari a 8,7 milioni di euro, in crescita del 13,6%, corrispondente ad un EBITDA margin del 18%. L’Utile Netto è pari a 3,5 milioni di euro, di cui 3,3 milioni di pertinenza del gruppo, in calo rispetto ai 3,7 milioni del precedente esercizio. L’Utile Adjusted sale a 4,8 milioni di euro, rispetto ai 3,9 milioni di euro del 2022.La posizione finanziaria netta consolidata, prima dell’applicazione del principio IFRS 16 passa da (18,7) milioni nel 2022 a (13,7) milioni nel 2023 già al netto delle acquisizioni delle partecipazioni in HB Technology, Omniaproject e S.Te.l.. A seguito dell’impatto del suddetto principio sui diritti d’uso e leasing, la PFN passa a (10,6 milioni) rispetto a (15,5 milioni) dell’esercizio 2022.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,08 euro per ciascuna azione in circolazione (escluse le azioni proprie in portafoglio), secondo il seguente calendario: data di stacco del dividendo (c.d. ex-date) 06 maggio 2024, data di legittimazione a percepire il dividendo (c.d. record date) 07 maggio 2024 e data di pagamento del dividendo (c.d. payment date) 08 maggio 2024.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Fringe benefit, con Ollipay spese facili e vicino a casa

    (Teleborsa) – Rendere più semplice e agevole l’utilizzo del pacchetto o della dote di welfare aziendale a disposizione di ciascun lavoratore. Una soluzione veloce per pagare anche il barbiere o il caffè al bar sotto casa, senza dover ricorrere a complicati giri procedurali, come accade nella maggior parte dei casi, ma superando le soluzioni cartacee di voucher multibrand, obsolete e dalla gestione macchinosa. Da questa idea nasce Ollipay, l’ultima creatura lanciata sul mercato da Marco Milanesio, imprenditore e consulente del lavoro, che del welfare aziendale e della sua espansione ha fatto la sua missione di vita professionale, con due società operanti, Well-Work e appunto Ollipay.”Basta scaricarla come una qualsiasi altra app – spiega Milanesio –. Accedendo all’applicazione i dipendenti possono conoscere il loro credito-welfare e capire dove è possibile spenderlo. Nell’app si trova, a questo fine, una sorta di catalogo di attività commerciali già selezionate, ma è possibile anche far convenzionare un esercente di fiducia. E, dal momento che si tratta di fringe benefit, può essere un’attività di qualsiasi tipo: dal panettiere, al macellaio, dal tabaccaio al piccolo negozio di alimentari, fino all’elettricista, al parrucchiere o all’idraulico. Si tratta, dunque, di un network digitale di esercenti rivolto specificamente ai dipendenti delle imprese che fanno welfare aziendale attraverso i fringe benefit”.Fare acquisti è semplice. “Il dipendente che vuole effettuare un’operazione attraverso Ollipay in un negozio convenzionato apre l’app, seleziona l’esercente in questione e digita l’importo richiesto, dando l’invio alla transazione. L’esercente – prosegue Milanesio – accetta l’operazione proposta dal dipendente in suo favore e il cerchio si chiude. Dipendente ed esercente possono visualizzare in ogni momento, nell’apposita sezione dell’app, lo storico delle transazioni”.Diversi i vantaggi per gli esercenti: attivazione entro tre giorni lavorativi, commissioni molto basse, tempi di pagamento al negozio o all’esercente velocissimi. “Parliamo di pagamenti nel giorno successivo. Una soluzione – sottolinea Milanesio – che non costringe le piccole attività ad aspettare settimane per ricevere gli importi dovuti”. LEGGI TUTTO