Marzo 2024

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    Ue, von der Leyen: raccomanderemo apertura negoziati per ingresso della Bosnia-Erzegovina

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che raccomanderà al Consiglio europeo di aprire i negoziati per l’ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’Ue. Nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo in vista del Consiglio europeo del 21-22 marzo, von der Leyen ha anticipato quelli che saranno i temi del prossimo vertice europeo e tra questi c’è anche l’allargamento nei Balcani dell’Unione europea. “In questi anni, abbiamo cambiato marcia nel nostro approccio alla regione. Ci siamo resi conto che non è sufficiente aspettare che i Balcani occidentali si avvicinino a noi. Non basta dire che la porta è aperta. Dobbiamo anche assumerci la responsabilità e sostenere il loro percorso verso la nostra Unione in ogni modo possibile”, ha dichiarato. In particolare la presidente della Commissione europea si è concentrata sulla volontà di concedere alla Bosnia-Erzegovina lo status di candidato.”Oggi noi, il Collegio, presentiamo una relazione sui progressi della Bosnia-Erzegovina. È un’analisi fattuale degli ultimi sviluppi. E disegna un quadro molto chiaro. Da quando abbiamo concesso lo status di candidato, la Bosnia-Erzegovina ha compiuto passi avanti impressionanti. Più progressi sono stati compiuti in poco più di un anno che in oltre un decennio”, ha sottolineato. “Naturalmente, sono necessari ulteriori progressi per aderire alla nostra Unione. Ma il paese sta dimostrando di poter rispettare i suoi criteri di adesione e l’aspirazione dei suoi cittadini a far parte della nostra famiglia. Questo è il motivo per cui oggi decideremo di raccomandare al Consiglio di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina – ha annunciato von der Leyen –. Il messaggio proveniente dalla Bosnia-Erzegovina è chiaro. Quindi anche il nostro messaggio deve essere chiaro. Il futuro della Bosnia-Erzegovina è nella nostra Unione”.Von der Leyen ha parlato anche dell’altro tema sul tavolo del vertice: la guerra a Gaza. “Israele ha il diritto di difendersi e combattere Hamas. Ma la protezione dei civili deve essere garantita in ogni momento, in linea con il diritto internazionale. E in questo momento, c’è solo un modo per ripristinare un adeguato flusso di aiuti umanitari. Il popolo di Gaza ha bisogno di una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile. E ne hanno bisogno ora”. Nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo in vista del Consiglio europeo del 21-22 marzo, von der Leyen ha evidenziato che “il rischio di un’ulteriore escalation è reale”.”Senza un cessate il fuoco sostenibile – ha aggiunto –, il contagio della guerra di Gaza potrebbe diffondersi in tutta la regione. È il momento di raddoppiare i nostri sforzi, insieme agli Stati membri. In modo che gli ostaggi possano tornare a casa. E il popolo di Gaza può ottenere non solo aiuti umanitari, ma anche un raggio di speranza, verso una soluzione a due stati”. LEGGI TUTTO

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    Mondo TV rinnova collaborazione con Warner Bros

    (Teleborsa) – La serie MeteoHeroes SR 1 vedrà un co-terminus dei diritti di tutti i batch consegnati al 31 dicembre 2024 per andare in onda in esclusiva su Boomerang (canale 609 di Sky), in base all’accordo sottoscritto, che prevede la licenza dei diritti Pay TV e Free TV in Italia Malta, Monte Carlo, San Marino and the Vatican City.Si rinnova così la collaborazione di Mondo TV con il gruppo Warner Bros. Discovery Italia, operativo in Italia con diversi canali dedicati al pubblico dei bambini. LEGGI TUTTO

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    3M, William Brown è il nuovo CEO

    (Teleborsa) – Brilla 3M, che passa di mano con un aumento del 3,88%.La conglomerata industriale ha nominato William Brown nuovo CEO, con effetto dal 1° maggio, al posto di Michael Roman che diventerà Presidente esecutivo. Brown è stato amministratore delegato di L3Harris Technologies.A livello comparativo su base settimanale, il trend del colosso industriale evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Dow Jones. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso 3M rispetto all’indice.La tendenza di breve del gigante della manifattura è in rafforzamento con area di resistenza vista a 99,81 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 96,63. Attesa una continuazione della tendenza al rialzo verso quota 103. LEGGI TUTTO

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    Case green, via libera Pe a direttiva versione “soft” (che non piace a FI, Fdi e Lega)

    (Teleborsa) – Secondo la Commissione europea, gli edifici dell’Unione europea sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione ha presentato una proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Secondo la normativa europea sul clima del luglio 2021 gli obiettivi ambientali per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti per tutti i Paesi UE.E’ in questo perimetro che martedì scorso i deputati hanno adottato, appunto, in via definitiva le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio. La direttiva è stata approvata dal Parlamento in via definitiva con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni. No compatto dei partiti italiani della maggioranza di governo – Forza Italia, Fdi e Lega – che hanno votato contro la direttiva sulle case green approvata oggi in Plenaria all’Eurocamera, nonostante in Aula sia approdata una versione più soft, dopo l’intesa tra le istituzioni comunitarie. Il Ppe, nel voto in Aula, si è spaccato ma più della metà ha seguito le indicazioni positive giunte dalla commissione Industria del Pe. Anche Renew si è divisa in Aula, con una parte minoritaria schierata contro il testo. Tra le delegazioni italiane a favore della direttiva hanno votato Pd, M5S, Avs e Iv.Scopo della revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, come detto, è ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030, arrivando alla neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico.In linea con la nuova normativa, dunque, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. Inoltre, i nuovi edifici occupati o di proprietà delle autorità pubbliche dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Gli Stati membri potranno tenere conto, nel calcolare le emissioni, del potenziale impatto sul riscaldamento globale del corso del ciclo di vita di un edificio, inclusi la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione utilizzati per realizzarlo.Per gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.In base alla nuova direttiva, gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.Se tecnicamente ed economicamente fattibile, i Paesi membri dovranno garantire l’installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030. Per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri.(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    Oracle festeggia la trimestrale, titolo in rally

    (Teleborsa) – Ottima performance per Oracle, che scambia in rialzo dell’11,00% dopo aver segnalato un aumento della domanda dei suoi servizi di cloud computing sulla scia del boom dell’IA generativa. Il colosso del software enterprise ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2024 oltre le aspettative del mercato. Nei tre mesi, Oracle ha registrato un EPS rettificato di 1,41 dollari, contro gli 1,38 dollari del consensus. I ricavi sono saliti del 7% annuo a 13,3 miliardi di dollari, in linea con le attese degli analisti.Comparando l’andamento del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, si nota che il principale fornitore di software aziendale mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +11,07%, rispetto a +0,71% dell’S&P 100).Il quadro tecnico di breve periodo di Oracle mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 129,2 USD. Rischio di discesa fino a 124,4 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 133,9. LEGGI TUTTO

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    ASviS incontra Mattarella al Quirinale: presentato il Quaderno sull’Europa

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina in audizione al Quirinale una delegazione dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), guidata dai presidenti Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini e dal direttore scientifico Enrico Giovannini. L’incontro con il capo dello Stato, il quinto svoltosi nel corso degli otto anni di vita dell’Alleanza, si è tenuto a pochi giorni dall’evento organizzato dall’ASviS in occasione del secondo anniversario della riforma che ha introdotto tra i principi della Costituzione la tutela di biodiversità, ecosistemi ed ambiente nell’interesse delle future generazioni. L’incontro – spiega l’ASviS in una nota – è stata l’occasione per illustrare al presidente Mattarella le riflessioni sullo stato di avanzamento dell’Agenda 2030 in Italia (temi oggetto dei recenti Rapporti e altre pubblicazioni dell’ASviS) e sul ruolo chiave giocato dall’Unione europea rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile, argomento affrontato nel Quaderno ASviS “Obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee. Verso il Patto sul futuro” pubblicato oggi e consegnato in anteprima al presidente. “Le strategie, le direttive, i regolamenti e gli altri atti dell’Unione europea assunti negli ultimi quattro anni per realizzare l’Agenda 2030 illustrati nel Quaderno pubblicato oggi dall’ASviS – dichiarano Mallen e Stefanini – mostrano l’ampiezza e la profondità dell’azione, fortemente innovativa, delle istituzioni europee sulle diverse dimensioni della sostenibilità. L’analisi delle diverse iniziative consente di confutare una fake news ricorrente nel dibattito pubblico italiano, cioè l’attribuzione alla Commissione europea di un approccio ideologico alle diverse questioni: una interpretazione strumentale, visto che il processo decisionale europeo prevede che le decisioni vengano assunte dal Parlamento europeo, che negli ultimi anni ha giocato un ruolo nettamente superiore a quanto avvenuto nel passato, ma soprattutto dal Consiglio, in cui sono rappresentati i governi nazionali che hanno comunque l’ultima parola sui testi legislativi”.”Nonostante l’Unione europea sia l’area geopolitica caratterizzata dai più alti livelli di benessere e costituisca uno spazio giuridico dove la protezione degli ecosistemi e dei diritti umani e sociali è tra i più avanzati del mondo, l’insieme dei Paesi europei e, in particolare l’Italia, non procedono adeguatamente lungo il percorso dello sviluppo sostenibile – afferma Giovannini –. La prossima legislatura europea sarà decisiva per confermare quanto fatto finora, accelerare la trasformazione del sistema socioeconomico nella direzione di uno sviluppo sostenibile ‘giusto’, come previsto dal Trattato dell’Unione, attento alle fasce di popolazione più deboli che oggi pagano maggiormente gli ingenti costi dell’attuale modello economico. Inoltre, l’Unione europea deve migliorare la sua governance, muovendo passi concreti verso un approccio federale compiuto. Con il Quaderno presentato oggi, l’ASviS rende conto dello sforzo straordinario compiuto dalle istituzioni europee durante la legislatura che sta per concludersi e allo stesso tempo fornisce indicazioni per orientare il dibattito pubblico in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo previste a giugno”.Le oltre 130 pagine del Quaderno presentato oggi rappresentano uno strumento unico per il panorama italiano e costituiscono il primo dei contributi informativi che l’ASviS offrirà nei prossimi mesi all’opinione pubblica italiana in vista delle prossime elezioni. Il Quaderno, infatti, presenta l’ampio insieme di strategie, normative e altri atti regolatori adottati nel corso dell’attuale legislatura europea alla luce dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, con rinvii diretti ai testi originali e ad altri documenti. Inoltre, vengono illustrate le recenti prese di posizione del Consiglio, della Commissione, del Parlamento e di altre istituzioni europee a favore della centralità dell’Agenda 2030 anche per le politiche future e delle proposte avanzate dal Segretario generale delle Nazioni Unite in vista del “Summit sul futuro” che si terrà a settembre di quest’anno, un tema al quale, contrariamente a quanto accade in altri Paesi, – conclude l’ASviS – la politica e l’opinione pubblica italiana non stanno dedicando alcuna attenzione, nonostante la rilevanza dei temi che esso tratterà, anche per il futuro del nostro Paese. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, Morningstar DBRS: ben posizionate per assorbire ulteriore riserva di capitale

    (Teleborsa) – La Banca d’Italia ha avviato negli scorsi giorni una consultazione pubblica sull’intenzione di attivare per tutte le banche e i gruppi bancari autorizzati in Italia una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB) pari all’1% delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito e di controparte. Il buffer obiettivo dell’1% sarebbe raggiunto gradualmente: lo 0,5 per cento andrebbe rispettato entro il 31 dicembre 2024, mentre il restante 0,5 per cento entro il 30 giugno 2025.La misura mira a rafforzare la resilienza del settore bancario italiano per far fronte meglio a circostanze di mercato avverse inattese che potrebbero comprometterne la capitalizzazione e limitarne la capacità di prestito. Il buffer di capitale anticiclico (CCyB) è un altro esempio di requisito normativo attivato in cicli economici favorevoli in modo da prevenire effetti prociclici ed evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche durante i cicli economici avversi. Tuttavia, l’Italia è tra i paesi che al momento non hanno implementato né un CCyB né un SyRB, fa notare un’analisi di Morningstar DBRS.Sulla base dei dati della Banca d’Italia, il capitale bancario italiano superiore ai requisiti regolamentari ammontava a circa 47 miliardi di euro a fine settembre 2023 e l’implementazione del SyRB comporterebbe una diminuzione del capitale libero a circa il 3,2% delle attività ponderate per il rischio (RWA) a livello di sistema, dal 3,8%.”Nel complesso, riteniamo che le banche italiane siano ben posizionate per assorbire l’impatto derivante dalla potenziale implementazione del SyRB, grazie alla sostenuta generazione organica di capitale registrata nel 2023, che ha contribuito a rafforzare le riserve di capitale nonostante le distribuzioni più generose agli azionisti tramite dividendi e anche riacquisti di azioni proprie presso alcune banche”, si legge in una ricerca.Sulla base del campione di banche monitorate da Morningstar DBRS, i coefficienti medi di Common Equity Tier 1 (CET1) e Total Capital erano rispettivamente del 16,3% e del 19,3% alla fine del 2023, in aumento rispetto al 14,3% e al 16,8% della fine del 2019. L’agendia di rating stima che l’implementazione del SyRB costerebbe fino a circa 7,8 miliardi di euro o 86 pb di capitale, un valore che regge favorevolmente il confronto con buffer medi superiori ai requisiti di vigilanza di circa 770 pb per il CET1 e 640 pb per il Total Capital, sulla base degli RWA totali alla fine. 2023. Tuttavia, l’impatto effettivo sarebbe inferiore a 86 pb considerando che la misura si applica solo agli RWA domestici. LEGGI TUTTO

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    Commercialisti, collegio sindacale: forte apprezzamento su perimetrazione responsabilità

    (Teleborsa) – Il Consiglio nazionale dei commercialisti esprime forte apprezzamento per la proposta di legge AC 1276 “Modifica dell’articolo 2407 del codice civile, in materia di responsabilità dei componenti del collegio sindacale”, prima firmataria l’onorevole Marta Schifone, nel corso di una audizione parlamentare tenutasi oggi presso la II Commissione Giustizia della Camera dei deputati. “La perimetrazione della responsabilità civile dei componenti dell’organo di controllo, infatti, – spiega il Consiglio nazionale dei commercialisti in una nota – rappresenta un obiettivo per il quale il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, coadiuvato dai consiglieri nazionali delegati alla materia, Gian Luca Ancarani e Maurizio Masini, si è sempre battuto fin dal suo insediamento grazie alle interlocuzioni da lui intrattenute con il Governo”.”Esprimo un vivo ringraziamento agli Onorevoli Marta Schifone e Ciro Maschio, presidente della II Commissione Giustizia, nonché al Governo per l’interesse e la costante attenzione rispetto ad un tema di grande sensibilità per i professionisti coinvolti negli organi di controllo delle società”, ha commentato de Nuccio.Nel documento presentato, i commercialisti sottolineano l’importanza di fissare criteri puntuali per determinare le responsabilità ascrivibili ai sindaci al di fuori delle ipotesi di comportamenti dolosi e limitare il risarcimento dei danni nei casi in cui i sindaci stessi non si siano attivati per impedire i fatti o le omissioni degli amministratori.”La tematica delle responsabilità civile dell’organo di controllo delle società di capitali e, più precisamente, del collegio sindacale incaricato o meno della revisione legale, rappresenta per la nostra professione un tema di attualità e centralità – hanno affermato i consiglieri Ancarani e Masini nel corso dell’audizione –. Un intervento di modifica dell’art. 2407, secondo comma, c.c. volto a precisare meglio il regime di responsabilità dei sindaci, disancorandolo dal compimento di fatti illeciti o dal comportamento omissivo degli amministratori, è fortemente auspicabile sia per evitare che le professionalità migliori non accettino gli incarichi di controllo nelle società di capitali, per non esporre a rischi il loro patrimonio di conoscenze e competenze, sia per facilitare l’assicurazione per danni professionali dal momento che la responsabilità solidale dei sindaci con gli amministratori contribuisce alla lievitazione dei premi assicurativi, sebbene l’organo di controllo svolta funzioni differenti da quelle proprie dell’organo di amministrazione e malgrado il sindaco non possa esprimersi sul merito degli atti di gestione”.Per il Consiglio nazionale, inoltre, “è condivisibile l’intenzione di circoscrivere l’esposizione risarcitoria dei componenti del collegio sindacale, perimetrando il risarcimento a un tetto massimo che coincide con un multiplo del compenso e individuando, al riguardo, tre scaglioni di riferimento. Ispirandosi a quanto fatto in altri ordinamenti europei, verrebbe introdotto un criterio mobile, ma al contempo predefinito di quantificazione del danno risarcibile, ancorando l’entità del risarcimento e le responsabilità a un parametro noto alle parti, rappresentato dal compenso, e individuando un multiplo dello stesso compenso come parametro massimo per il risarcimento, così da non snaturare il criterio di liquidazione del danno rispetto alle peculiarità dell’incarico considerato nella sua tipicità”.È apprezzabile, secondo i commercialisti, che la proposta di legge non trascuri gli auspici contenuti nella Raccomandazione della Commissione Europea del 5 giugno 2008, volti a perimetrare l’esposizione risarcitoria del revisore legale con l’individuazione di un tetto massimo, coincidente con una soglia legislativamente predeterminata ovvero con un multiplo del compenso.Infine, la proposta di legge – secondo i commercialisti – contribuisce alla diffusione di una cultura di un sistema dei controlli maggiormente lineare e definito anche sotto il profilo delle competenze tecniche, dal momento che è ipotizzabile che criteri ragionevoli e certi per una determinazione normativa in ordine all’entità del risarcimento del danno possono attrarre professionisti esperti, competenti e dediti allo svolgimento dell’incarico con la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico, fornendo maggiori garanzie per realizzare quelle finalità di tutela dell’interesse pubblico a cui è preposto l’organo di controllo medesimo. LEGGI TUTTO