22 Aprile 2024

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    DEF, giornata di audizioni: da Confindustria a Confcommercio, il punto

    (Teleborsa) – Il Def prevede una crescita del PIL dell’1% per il 2024. Un rallentamento rispetto all’anno precedente, ma decisamente positivo considerata la situazione internazionale. Se per l’anno in corso prevale l’ottimismo, le prospettive per il 2025 sono invece dominate dall’incertezza” e “senza il taglio del cuneo fiscale perderemmo circa 5,5 miliardi di euro di consumi a prezzi costanti, con una crescita della spesa delle famiglie che rallenterebbe dal +0,7% al +0,2%”. Così Confesercenti in occasione dell’audizione sul Def. “Preoccupa, quindi, la possibilità di mantenere o meno nei prossimi anni le misure introdotte nella scorsa legge di bilancio solo per il 2024: il taglio del cuneo da solo vale circa 11 miliardi”, sottolinea.Tra gli interventi ritenuti indispensabili, Confesercenti indica inoltre la necessità di contrastare il declino dell’occupazione indipendente: “Dal 2004 circa 1,3 milioni di unità in meno, il 20%, mentre i dipendenti sono aumentati di circa 2,5 milioni di unità, il 15,2% in più. Occorre sostenere i piccoli imprenditori in un lungo e complesso lavoro di transizione per poter reggere le sfide e restare sul mercato in modo non marginale”. E di “investire nel turismo, fondamentale per la crescita dell’intera economia italiana: va considerato un settore strategico, al centro dell’agenda politica ed economica”.Per realizzare una crescita del pil intorno all’1%, come stimato dal governo, sono necessarie due condizioni: “rilancio dei consumi – particolarmente fragili già a partire dall’ultimo quarto dello scorso anno – e compensazione della caduta degli investimenti nel comparto delle costruzioni con incrementi delle altre tipologie di investimento produttivo, soprattutto grazie alla spinta derivante dall’attuazione del Pnrr”. Lo ha affermato Giovanni Da Pozzo, Vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, nell’audizione sul Def nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato. Per il 2024, secondo Confcommercio “il percorso di evoluzione del prodotto lordo, nei primi mesi dell’anno in corso, non disegna una traiettoria sicura”. Per quel che riguarda i consumi, sarà fondamentale il ruolo della domanda turistica interna”. “Nel 2025 – ha proseguito Da Pozzo – il reperimento delle risorse per il rifinanziamento delle misure di sostegno, decontribuzione e riduzione delle imposte in atto quest’anno si realizzerebbe secondo il Def attraverso entrate aggiuntive generate nello spazio che va dal contrasto all’evasione e all’elusione al maggiore gettito derivante dal miglioramento della compliance. È un punto cruciale, perché va segnalato che il debito pubblico non potrà essere ulteriormente gravato da oneri imprevisti derivanti da pur contenuti errori nella gestione corrente delle entrate e delle spese”Nel 2024 e nel 2025 l’atteso taglio dei tassi e l’attuazione del Pnrr saranno “due potenti stimoli alla crescita italiana” dopo che il Pil “ha sorpreso in positivo nel 2023, arrivando al +0,9% annuo”, sottolinea Confindustria nell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. “Ci sono tuttavia vari fattori che tenderanno a frenare il Pil italiano nel biennio” rileva Confindustria precisando comunque che “l’effetto netto è atteso essere comunque positivo”. Si tratta in particolare del “costo dell’elettricità pagato dalle imprese” che “resta più alto in Italia rispetto ai principali paesi UE e anche rispetto agli altri grandi competitor internazionali, come USA e Giappone” e delle “strozzature mondiali nei trasporti”. A questi due elementi si aggiunge “la graduale uscita dal Superbonus, già in scadenza a fine 2023 in termini di aliquota al 110%, e degli altri incentivi all’edilizia”. Alla luce di tutti questi fattori, ricorda Confindustria, il CSC “ha stimato una crescita dell’economia italiana sostanzialmente in linea con quella indicata nel DEF: +0,9% nel 2024 e +1,1% nel 2025″Il calo del deficit sarà “consistente” quest’anno in linea con le stime del governo mentre l’andamento del debito sarà “meno in linea” con le previsioni del Documento di Economia e Finanza. “Il rientro del deficit sarà consistente nel 2024, arrivando al 4,4% del PIL (dal 7,4% del 2023), più lento nel 2025, al 3,9%. Ciò grazie a una dinamica positiva delle entrate e a spese contenute” riferisce Confindustria “Queste stime confermano quanto indicato nel quadro di finanza pubblica a legislazione vigente del DEF”. “Meno in linea, invece, la previsione sul debito pubblico – prosegue Viale dell’Astronomia – stimato dal Centro Studi Confindustria al 139,1% del PIL nel 2024, ovvero 1,8 punti di PIL in più rispetto al 2023, e al 141,1% nel 2025 (ulteriori 2,0 punti circa in più). Dinamica in risalita confermata anche dal Governo che, però, nel DEF stima un rapporto debito/PIL sensibilmente più basso (al 137,8% quest’anno e al 138,9% il prossimo)”.Per Confindustria servono “un più ampio ridisegno” della tassazione del lavoro dipendente “a partire proprio dal taglio del cuneo contributivo” un intervento “su aliquote e scaglioni, attualmente limitato al solo 2024” e va completata la riforma dell’IRES “funzionale a rendere più competitivo il sistema produttivo italiano”.”In una fase di debolezza della congiuntura economica è necessario dare impulso agli investimenti privati per mantenere le imprese sul sentiero della crescita”. E’ quanto hanno sottolineato CNA, Confartigianato e Casartigiani nell’audizione sul DEF davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, giudicando “poco condivisibile”, seppur motivata dall’incertezza sull’applicazione delle regole del nuovo Patto di stabilità europeo, la scelta del Governo di non presentare al Parlamento il quadro programmatico, in quanto è indispensabile fornire a imprese e cittadini prospettive e fiducia.Le tre Confederazioni indicano le azioni e gli interventi per consentire al Paese di crescere. In primo luogo occorre accelerare il programma Transizione 5.0, che può contare su una cospicua dote di risorse per accompagnare il sistema produttivo verso le sfide della doppia transizione, digitale e ambientale, anche grazie al sostegno ai progetti di autoproduzione energetica.Altro capitolo di fondamentale importanza, la realizzazione del Pnrr. Il piano sta procedendo a rilento, rispetto alla spesa di circa 80 miliardi prevista per il 2023 si è speso circa la metà. Spendere quest’anno almeno 20, dei 40 miliardi non impiegati, darebbe un impulso importante all’economia, soprattutto nell’ambito degli investimenti pubblici e delle infrastrutture.Per CNA, Confartigianato e Casartigiani il sostegno agli investimenti richiede di rifinanziare al più presto la legge Sabatini che rischia di dover sospendere l’accoglimento delle domande. Inoltre, è necessario che venga abbassata sensibilmente la soglia minima degli investimenti nella ZES Unica, oggi fissata a 200 mila euro, per accelerare la spesa e consentire anche alle imprese di piccola dimensione di contribuire allo sviluppo delle economie del mezzogiorno.Il Governo dovrà anche adottare il piano nazionale per la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali prevista dalla direttiva Case Green di recente approvazione. Occorre un programma di medio termine, che individui obiettivi, priorit? e risorse per accompagnare l’attuazione della direttiva, favorendo una ordinata qualificazione dell’offerta e della domanda.Grande attesa sulla emanazione della “Legge annuale” dedicata alle MPMI, nella quale definire meglio strumenti e indirizzi programmatici dedicati a creare le condizioni di ambiente e contesto realmente favorevoli alla nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese del territorio.Infine le Confederazioni dell’artigianato sottolineano l’importanza che l’UE riesca a imprimere un impulso positivo alla crescita tornando a pensare (come fatto per Next Generation EU e SURE) a misure di sostegno e accompagnamento dell’economia che non siano fatte soltanto di regole e scadenze. Gli obiettivi e le scadenze legati, ad esempio, al cosiddetto Green Deal europeo sono oggettivamente sfidanti, ma senza una politica economica e fiscale comune “sarà altamente improbabile rispettarli”. LEGGI TUTTO

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    IEO, Carlo Cimbri confermato presidente. Nel CdA entra Pietro Labriola

    (Teleborsa) – L’Assemblea dei soci dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) ha approvato il bilancio 2023, che esprime i risultati della gestione dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino, i due poli italiani d’eccellenza nell’oncologia e nella cardiologia. Nel 2023 il gruppo ha registrato ricavi pari a 417 milioni di euro con un utile netto pari a 4 milioni di euro, destinato a essere reinvestito in ricerca e sviluppo. Gli investimenti complessivi sono stati pari a 44 milioni di euro e i costi per la ricerca pari a circa 52 milioni di euro.I soci hanno rinnovato il CdA, giunto al termine del mandato triennale. Il nuovo CdA conferma i vertici: Carlo Cimbri viene confermato Presidente dell’Istituto Europeo di Oncologia. Carlo Buora viene confermato Vicepresidente dell’Istituto Europeo di Oncologia e Presidente del Centro Cardiologico Monzino. Mauro Melis viene confermato Amministratore Delegato dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino.Confermati nel ruolo di Consiglieri dell’Istituto Europeo di Oncologia: Giacomo Campora, Maurizio Carfagna, Maurizio Comoli, Luca Damiani, Marco Di Caro, Guido Galardi, Paolo Grandi, Francesco Milleri, Mario Alberto Pedranzini, Monica Alessandra Possa, Clemente Rebecchini, Giovanni Tronchetti Provera.Entrano a far parte del nuovo Consiglio di Amministrazione: Maurizio Beretta e Pietro Labriola.Inoltre l’Assemblea del Centro Cardiologico Monzino ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Centro Cardiologico Monzino formato da: Carlo Buora, Mauro Melis, Barbara Cossetto, Stefano Leoni, Luca Merlino e Silvia Oldazzi. “L’Istituto Europeo di Oncologia è nato 30 anni fa come modello di eccellenza in sanità e siamo orgogliosi di affermare che questo suo ruolo è stato mantenuto, anzi sviluppato nel tempo, grazie all’impegno e l’altissima professionalità del personale associata a una governance attenta e trasparente che ha garantito l’utilizzo ottimale delle risorse – ha commentato Cimbri – IEO è un ospedale speciale, dove l’innovazione è la regola e dove i pazienti possono trovare calore umano e cure all’avanguardia mondiale”.(Foto: Photo by National Cancer Institute on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ENEL, istruttoria Antitrust su modalità comunicazione rinnovi. La replica: “Agito in pieno rispetto norme”

    (Teleborsa) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è pubblicata sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il “numero elevato di istanze di intervento pervenute”. “In particolare, i segnalanti rappresentano, “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva” sul rinnovo contrattuale e “di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso”.Dopo la decisione dell’Antitrust di avviare un procedimento per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di Enel Energia sulle modalità di comunicazione dei rinnovi delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas, “la società ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonchè della disciplina contrattuale”. E’ quanto si legge in una nota Enel. “Enel Energia confida di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento” conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Netweek, perdita di 13,4 milioni di euro nel 2023. Pesa svalutazione dell’avviamento

    (Teleborsa) – Netweek, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con un risultato consolidato negativo pari a 13,4 milioni di euro (nel corso del precedente esercizio il risultato era stato negativo per 1,9 milioni di euro). Il risultato è fortemente impattato da oneri non ricorrenti per circa 10,5 milioni di euro, di cui 9,2 milioni di euro per svalutazione dell’avviamento, in gran parte dovuti alla modifica degli indirizzi strategici del gruppo che hanno spostato l’attenzione dalle emittenti principalmente legate al mercato delle televendite a favore delle emittenti premium.A livello consolidato i ricavi legati all’attività caratteristica del gruppo, pari a 24,5 milioni di euro, hanno registrato un incremento di 2,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, quando erano pari a 22,1 milioni di euro. Tale variazione è imputabile all’ingresso nel perimetro di consolidamento delle attività legate alle emittenti radiotelevisive ed all’incorporazione in Netweek di Media Group.”L’esercizio 2023 è stato caratterizzato dall’inizio del processo di integrazione tra l’attività tradizionale nell’editoria cartacea e le società operanti nell’emittenza televisiva locale. In particolare, il focus è stato spostato sui canali cosiddetti premium in grado di attrarre investimenti pubblicitari a più alto valore aggiunto, superando la volatilità del mercato delle televendite – ha commentato l’AD Marco Sciscione – L’obiettivo del nuovo gruppo è concentrato nella creazione di un nuovo polo editoriale, leader nel mercato locale, in grado di offrire ai propri inserzionisti ed interlocutori commerciali una gamma integrata e multipiattaforma di media locali (carta, web e TV)”.L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2023 è pari a 8 milioni di euro, in peggioramento per 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, quando era pari a 6 milioni di euro.(Foto: Pexels / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Cy4Gate, assemblea approva bilancio 2023 e copre la perdita

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Cy4Gate, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023 e deliberato di coprire la perdita di esercizio di 11.104.148 euro con gli utili a nuovo.I soci hanno anche provveduto, su proposta del Consiglio di Amministrazione, a nominare Alessandro Chimenton – già cooptato in data26 luglio 2023 a seguito delle dimissioni di Enrico Peruzzi e della rinuncia alla carica di amministratore dei candidati non eletti appartenenti alla lista di provenienza di Peruzzi – quale nuovo consigliere non indipendente e non esecutivo, che resterà in carica fino alla scadenza del mandato dell’attuale CdA. LEGGI TUTTO

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    Mercato americano positivo in attesa delle trimestrali tech

    (Teleborsa) – Wall Street è in rialzo, con l’attenzione degli investitori che si sposta dalle tensioni in Medio Oriente ai risultati delle grandi multinazionali statunitensi. L’attesa è, in particolare, per il rilascio dei risultati trimestrali di importanti gruppi tecnologici, con alcuni titoli appartenenti ai cosiddetti Magnifici 7 che riporteranno questa settimana. I produttore di veicoli elettrici Tesla rilascerà i dati martedì dopo la chiusura del mercato, Meta (società madre di Facebook) mercoledì, seguita da Microsoft e Alphabet (società madre di Google) giovedì. Tra le altre megacap, Apple e Amazon pubblicheranno i report la settimana successiva, mentre Nvidia diffonderà i dati il 22 maggio.Tra gli altri colossi che pubblicheranno i conti nei prossimi giorni ci sono: General Electric, General Motors, Halliburton, Lockheed Martin, PepsiCo, Philip Morris, Visa, AT&T, Boeing, Ford Motor, IBM, Bristol-Myers Squibb, Caterpillar, Honeywell, Intel, Merck, Chevron, Exxon Mobil.Tra le storie di giornata ci sono: Tesla, che ha annunciato nuovi tagli di prezzo in diversi mercati chiave, tra cui Cina e Germania, giorni dopo riduzioni simili negli Stati Uniti; Salesforce, che ha rinunciato alle trattative per l’acquisizione della società di software per la gestione dei dati Informatica, con i giornali statunitensi che hanno scritto che le due società non sono riuscite a concordare i termini; CNH Industrial, che ha annunciato la partenza del CEO Scott Wine, nominando Gerrit Marx alla guida della società.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,66%, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dello 0,74%. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,68%); sulla stessa linea, positivo l’S&P 100 (+0,8%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti finanziario (+1,14%), informatica (+0,91%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,74%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Goldman Sachs (+2,26%), Procter & Gamble (+1,58%), Merck (+1,34%) e JP Morgan (+1,30%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Verizon Communication, che continua la seduta con -4,04%. Tentenna United Health, con un modesto ribasso dell’1,27%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano PDD Holdings (+6,64%), Nvidia (+2,94%), Vertex Pharmaceuticals (+2,40%) e Astrazeneca (+2,15%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Tesla Motors, che ottiene -3,28%. Vendite su MercadoLibre, che registra un ribasso dell’1,93%. Giornata fiacca per Old Dominion Freight Line, che segna un calo dell’1,30%. Piccola perdita per DoorDash, che scambia con un -0,96%. LEGGI TUTTO

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    Versalis (Eni), Antitrust non avvia istruttoria su acquisizione Tecnofilm

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria con riguardo all’operazione con cui Versalis acquisirà l’intero capitale di Tecnofilm, in quanto non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.Versalis è una società, controllata in via esclusiva da Eni, che opera a livello internazionale nei settori della chimica di base e degli intermedi, delle materie plastiche, delle gomme, della chimica di fonti rinnovabili e della vendita di licenze relative a tecnologie e know how. Tecnofilm è una società attiva nella produzione e commercializzazione di compound termoplastici derivati dalla trasformazione di elastomeri e destinati a molteplici applicazioni (elettrodomestici, automotive, edilizia, elettronica, sport, calzaturiero, ecc.) oltre che nella produzione e commercializzazione di copolimeri modificati con anidride maleica.L’operazione consiste nell’acquisizione, da parte di Versalis, dell’intero capitale sociale di Tecnofilm. Ad esito dell’operazione, Versalis acquisirà il controllo di Tecnofilm e della Tecnocompounds Valtenna, mentre le partecipazioni nelle società Cellini e Bio Erg saranno cedute ai venditori prima del completamento dell’operazione. È previsto un patto di non concorrenza della durata di due anni dal closing dell’operazione, in base ai quali i Venditori si impegnano a non svolgere, a titolo oneroso o gratuito, nei Paesi in cui è attiva Tecnofilm, attività in concorrenza con quelle svolte da tale società.L’AGCM ritiene che il patto di non concorrenza è direttamente connesso e necessario all’operazione di concentrazione e che l’Autorità si riserva di valutare, laddove ne sussistano i presupposti, il suddetto patto ove si realizzi oltre tali limiti. LEGGI TUTTO

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    Euronext Securities lancia nuovo servizio armonizzato di corporate actions

    (Teleborsa) – Euronext Securities, la società che gestisce i servizi di regolamento e custodia di Euronext, ha annunciato il primo go-live del suo nuovo servizio armonizzato di corporate actions. Il servizio, ora disponibile per i titoli a reddito fisso portoghesi, utilizza una piattaforma sviluppata in collaborazione con il fornitore di software Vermeg per gestire l’intero ciclo di vita delle operazioni societarie. Quest’anno sarà esteso ai titoli a reddito fisso danesi e a tutte le classi di attività sui mercati di Euronext Securities entro la fine del 2025.Il nuovo servizio permetterà agli utenti di gestire le proprie corporate actions in tutti i central securities depository (CSD) di Euronext su un’unica piattaforma efficiente e di facile utilizzo, si legge in una nota. Il servizio aderisce pienamente agli standard sulle corporate actions e alla legislazione applicabile come la Shareholder Rights Directive II. “Questo primo passo nel lancio del nostro nuovo servizio di corporate actions armonizzate rappresenta una pietra miliare importante verso l’offerta ai clienti di Euronext Securities di un’esperienza cliente armonizzata e di prima classe in tutta Europa”, ha commentato Pierre Davoust, Head of CSDs presso Euronext. LEGGI TUTTO