5 Maggio 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Digital Value, Intesa conferma sospensione rating nonostante buone notizie da Consip

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato la sospensione di raccomandazione e target price sul titolo Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, anche dopo che Consip ha confermato l’aggiudicazione delle gare pubbliche (per un valore di circa 100 milioni di euro) a seguito di una valutazione positiva delle misure di autodisciplina del gruppo. Ciò convalida l’efficacia delle azioni di governance e compliance implementate a seguito degli eventi dell’ottobre 2024 che hanno coinvolto l’ex CEO Massimo Rossi.Gli analisti ritengono che il processo di autodisciplina di Digital Value rappresenti una “forte discontinuità rispetto alle precedenti pratiche di governance”. Le misure chiave includono: 1) ristrutturazione del consiglio di amministrazione: ricostituzione del CdA con una maggioranza di amministratori indipendenti (4 su 7), inclusi tre nuovi nominati; 2) responsabilità legale: Italware S.r.l. ha avviato un procedimento legale contro Massimo Rossi; 3) rafforzamento della governance: rafforzamento dei comitati interni e dei meccanismi di controllo del rischio; 4) stabilità operativa: rafforzamento dei rapporti con fornitori e partner; e 5) sistemi di controllo: implementazione di protocolli commerciali, finanziari e operativi più rigorosi. Massimo Rossi ha cessato di ricoprire qualsiasi ruolo all’interno del gruppo a partire dal 16 ottobre 2024. Inoltre, DV Holding S.p.A. ha conferito una delega di voto sulla sua partecipazione totalitaria in Digital Value al professor Massimo Zaccheo, figura indipendente e giurista, allontanando ulteriormente il gruppo dai precedenti rischi di governance.”Nonostante le notizie positive provenienti da Consip, è importante sottolineare che Digital Value e alcune controllate (ITD Solutions, Italware, Dimira) rimangono sotto inchiesta ai sensi del D.Lgs. 231/2001 – si legge nella ricerca – Ciò comporta una potenziale responsabilità amministrativa, che potrebbe comportare sanzioni che vanno da sanzioni pecuniarie a restrizioni operative (ad esempio, perdita di appalti pubblici o esclusione da gare pubbliche). Considerati i procedimenti legali in corso e la mancanza di visibilità sui potenziali impatti finanziari o operativi, manteniamo il nostro rating e il prezzo obiettivo “Sospeso”, in attesa di ulteriori chiarimenti sulla risoluzione di tali procedimenti”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    CFO SIM, l’utile raddoppia a 0,96 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – CFO SIM, intermediario finanziario indipendente focalizzato sull’attività di family office, private banking e investment banking, ha chiuso il 2024 con Ricavi da Commissioni pari a 12,06 milioni di euro (+19,5% sul 2023). Tutte le aree di attività hanno contribuito alla performance. In particolare, i ricavi da consulenza (+16,1% a 2,92 milioni di euro), da gestione di portafoglio (+13,2% a 3,23 milioni di euro), da trading (+28,6% a 3,1 milioni euro) e investment banking/altri servizi (+35,6% a 2,1 milioni di euro).Grazie al contenimento della crescita dei costi totali (+3,5% a 11,32 milioni di euro), il Margine Operativo Lordo ha raggiunto 1,44 milioni di euro, in aumento rispetto al 2023. In crescita anche l’Utile Netto (+106%), che raggiunge 0,96 milioni di euro rispetto a 0,46 milioni di euro del 2023.”Il 2024 è stato un anno di crescita significativa per il Gruppo CFO SIM, con risultati che riflettono la nostra capacità di coniugare innovazione, espansione internazionale e attenzione al cliente – ha commentato l’AD Andrea Caraceni – L’incremento delle masse gestite e amministrate e la nostra solidità finanziaria ci permettono di guardare con fiducia al 2025, anno in cui proseguiremo il nostro percorso di sviluppo, rafforzando ulteriormente la nostra presenza nel settore dei servizi finanziari con soluzioni innovative per la clientela”. “Il percorso di crescita vede il potenziamento della divisione di Private Banking e Family Office e l’adozione di tecnologie innovative – ha aggiunto – CFO SIM ha inoltre pianificato investimenti per migliorare l’offerta digitale e l’esperienza del cliente, mantenendo un forte focus sulla sostenibilità e sulla governance ESG”. LEGGI TUTTO

  • in

    eToro punta a raccogliere 500 milioni di dollari nell’IPO sul Nasdaq

    (Teleborsa) – eToro, azienda israeliana di trading online, ha avviato il roadshow per la sua offerta pubblica iniziale (IPO) di 10.000.000 di azioni ordinarie di Classe A, di cui 5.000.000 di azioni offerte da eToro e 5.000.000 di azioni offerte da alcuni azionisti esistenti. eToro prevede di concedere ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di ulteriori 1.500.000 azioni ordinarie per coprire eventuali sovra-allocazioni. Si prevede che l’IPO avrà un prezzo compreso tra 46,00 e 50,00 dollari per azione, per una raccolta massima di 500 milioni di dollari. eToro ha presentato domanda di quotazione delle sue azioni ordinarie di Classe A sul Nasdaq Global Select Market con il simbolo “ETOR”.Notevole lo schieramento di banche per quella che è una delle IPO più attese dell’anno. Goldman Sachs, Jefferies, UBS e Citigroup agiscono in qualità di lead book-running manager per l’offerta. Deutsche Bank, BofA, Cantor, Citizens Capital Markets, Keefe, Bruyette & Woods, Mizuho e TD Securities agiscono in qualità di additional book-running manager. Canaccord Genuity, Moelis & Company, Needham & Company, Rothschild & Co e Susquehanna Financial Group agiscono in qualità di co-manager.eToro è stata fondata nel 2007 con “la visione di un mondo in cui tutti possono fare trading e investire in modo semplice e trasparente”, si legge in una presentazione. eToro è nota soprattutto per il social trading (forma di investimento che permette di osservare il comportamento di trading di esperti) e copy trading (orma di investimento che consente ai trader di copiare automaticamente le posizioni aperte e gestite da altri trader selezionati). Su eToro, gli utenti possono detenere una gamma di asset tradizionali e innovativi e scegliere come investire: fare trading direttamente, investire in un portafoglio o copiare altri investitori. LEGGI TUTTO

  • in

    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto scende a 76,88 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio il prezzo medio dell’energia elettrica è stato di 76,88 euro/MWh, in calo del 13,6% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il Gestore dei Mercati Energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono risultati pari a circa 3,81 milioni di MWh (+4,7%), con la liquidità all’82,2%.I prezzi medi si sono attestati tra 74,57 euro/MWh della Sardegna e 77,17 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ISM: migliora a sorpresa il settore non manifatturiero in aprile

    (Teleborsa) – Aumenta ad aprile il settore terziario americano, confermandosi in fase di espansione. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero ad aprile si è portato a 51,6 punti, dai 50,8 punti del mese precedente, risultando anche superiore alle attese del mercato (50,2 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale scende a 53,7 punti da 55,9, mentre quella sugli ordini sale a 52,3 punti da 50,4. Quella dell’occupazione aumenta a 49 punti da 46,2. Migliora anche la componente sui prezzi a 65,1 punti da 60,9. LEGGI TUTTO

  • in

    Petrolio, nuovo aumento della produzione a giugno concordato dall’OPEC+

    (Teleborsa) – L’Opec+ ha deciso per un nuovo aumento della produzione di petrolio a giugno. Lo segnala Bloomberg che spiega come stia accelerando la ripresa dell’offerta per il secondo mese consecutivo, con i Paesi leader del gruppo che contemporaneamente cercano di punire i membri che producono in eccesso, tra cui Kazakistan. Il gruppo guidato da ArabiaSaudita e Russia hanno concordato infatti di aggiungere 411mila barili di produzione al giorno il mese prossimo.Il mese scorso l’Opec+ aveva deciso inaspettatamente di triplicare il volume previsto per maggio. Una mossa attesa dai trader di greggio visto che l’Arabia Saudita aveva già segnalato di essere disposta ad accettare un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. L’agenzia di stampa americana fa notare che la strategia dell’Opec+ rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alla posizione di lunga data che il cartello affermava di voler sostenere per difendere i prezzi del petrolio. Aumentano quindi i dubbi sul futuro dell’alleanza, aprendo a possibili conseguenze come una guerra dei prezzi.Gli analisti hanno già rivisto le loro previsioni. Morgan Stanley ha ridotto le previsioni di prezzo, prevedendo 62,50 dollari al barile per il Brent nel terzo e quarto trimestre del 2025, 5 dollari in meno rispetto a quanto precedentemente previsto. Prezzio tagliato anche dagli analisti di Goldman Sachs Group.Questa potrebbe essere una buona notizia sia per le banche centrali che per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Un calo dei prezzi dell’energia sostenuto e prolungato potrebbe, infatti, essere accolto in maniera positiva dalle dalle banche centrali, compresa la Federal Reserve. Un prezzo più basso del petrolio e dei prodotti correlati, inclusa la benzina, potrebbero compensare parte dell’impatto inflazionistico previsto dai dazi. Anche Trump – atteso in Medio Oriente alla fine di maggio – accoglierebbe di buon grado un prezzo del greggio inferiore visto che aveva chiesto lui stesso all’OPEC+ di aumentare la produzione e contribuire a ridurre i prezzi dell’energia. LEGGI TUTTO