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    USA, ordini industria maggio +8,2% su mese

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli ordinativi all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di maggio gli ordini hanno evidenziato una crescita dell’8,2% dopo il -3,9% di aprile e contro il +8,1% stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono cresciuti dello 0,5% come ad aprile, mentre al netto del settore difesa sono aumento del 15,5%, stesso livello del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Alto di gamma: industria europea vale 986 miliardi di euro (5% del PIL Ue)

    (Teleborsa) – Il settore europeo dell’alto di gamma e del lusso rappresenta il 5% del PIL europeo. Il settore continua a trainare la crescita economica, preservare il patrimonio culturale e promuovere l’eccellenza ben oltre i confini del continente. È quanto emerge dai dati più recenti diffusi dall’Alleanza Europea delle Industrie Culturali e Creative di Alta Gamma (ECCIA), di cui Altagamma è tra i soci fondatori. Il nuovo rapporto, realizzato da ECCIA in collaborazione di Bain & Company e presentato ieri a Bruxelles al parlamento europeo, indica però che l’alto di gamma europeo, che detiene il 70% del mercato globale, si trova a dover affrontare sfide importanti in un mondo sempre più incerto: l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, l’aumento dei dazi e le politiche commerciali protezionistiche – in particolare tra Stati Uniti e Cina, che rappresentano il 35-45% dei ricavi globali del settore – introducono un’elevata instabilità.Nel dettaglio il giro d’affari generato dai brand europei di alta gamma vale 986 miliardi di euro, il 5% del PIL europeo e l’11,5% sul totale delle esportazioni europee. La quota del mercato mondiale del lusso detenuta dalle imprese europee è pari al 70% e il contributo delle imprese europee dell’alto di gamma al Valore Aggiunto Lordo dell’Ue è di 410 miliardi di euro. Sono 2 milioni gli occupati diretti e indiretti del comparto ed è del 25% la quota generata dal settore di alta gamma sul valore totale del turismo europeo.”L’alto di gamma europeo è protagonista di un mercato globale che potrebbe raddoppiare il proprio valore entro il 2030 raggiungendo 2.500 miliardi di euro, come rileva lo studio ECCIA presentato a Bruxelles – ha dichiarato Stefania Lazzaroni, CEO di Altagamma –. Il suo impatto è rilevante anche sul piano sociale: 2 milioni di posti di lavoro nel 2024; 160mila nuovi impieghi dal 2019; investimenti fino al 3% del fatturato in sostenibilità e fino al 5% in formazione. Inoltre, il 40% dei turisti di alta gamma sceglie l’Europa anche perché interessato ad acquistare le nostre creazioni manifatturiere. In un anno complesso come questo, siamo lieti di narrare alla Commissione Europea l’impegno e le esigenze di un comparto strategico che rappresenta un patrimonio culturale ed economico da tutelare”.”I beni di lusso europei continuano a dominare i mercati globali, con dati che dimostrano una performance solida negli ultimi cinque anni e una posizione di forza per la crescita futura nel mercato globale del lusso, grazie alla resilienza unica del settore e alla sua capacità di adattarsi e cogliere le opportunità nei mercati emergenti – ha dichiarato Claudia D’Arpizio, senior partner di Bain & Company –. Anche se il settore rappresenta l’11,5% delle esportazioni totali europee, i beni di lusso sono molto più che motori economici. I marchi, attraverso i loro prodotti e le loro esperienze, sono la massima espressione del soft power europeo, che si fonda su creatività, innovazione e maestria artigianale, l’intelligenza artigiana unica dell’Europa”.”È facile pensare che il settore sia immune agli scossoni economici degli ultimi tempi. Sebbene i titoli del lusso rendano 4-6 volte più del mercato generale in Italia o Francia, avvertiamo alcuni segnali preoccupanti – dichiara Michael Ward, presidente di ECCIA –. Misure tariffarie rischiano di compromettere la domanda globale, aumentare i costi e spingere le imprese a rivedere le catene di approvvigionamento, mentre è essenziale salvaguardare la redditività e invocare una maggiore stabilità”.Al fine di sostenere la crescita sostenibile a lungo termine del settore e il suo contributo all’economia e alla reputazione europea, ECCIA ha formulato 5 raccomandazioni politiche per l’Unione europea.1 – RAFFORZARE LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E COMBATTERE LA CONTRAFFAZIONERafforzare l’applicazione del Digital Services Act (DSA). L’efficace attuazione del DSA dipende dall’impegno della Commissione Europea a far rispettare con rigore le sue disposizioni: Allocare risorse finanziarie e umane adeguate; Condurre una revisione dell’attuazione; Rimuovere attivamente i prodotti contraffatti e chiarire l’attivazione del meccanismo dei segnalatori affidabili.Introdurre una legislazione specifica anti-contraffazione. Adottare misure vincolanti per colmare le lacune lasciate dal DSA:Imporre la tracciabilità lungo l’intera catena del valore tramite l’obbligo “Conosci il tuo cliente aziendale” per tutti gli intermediari, non solo per i marketplace online; Richiedere agli intermediari di adottare misure proattive, ragionevoli e proporzionate per prevenire i prodotti contraffatti; Garantire che le piattaforme impediscano la ricomparsa di prodotti illegali dopo la loro rimozione.2 – TUTELARE LA FIDUCIA E L’ESPERIENZA DEL CONSUMATOREContrastare le vendite non autorizzate. Rafforzare il quadro normativo dell’UE per consentire ai brand di far valere i propri sistemi di distribuzione selettiva contro i distributori non autorizzati, proteggendo immagine, investimenti e sicurezza dei consumatori.Sostenere le reti di distribuzione selettiva. Mantenere la possibilità, per le imprese di alta gamma, di selezionare i rivenditori autorizzati in base a criteri qualitativi, al fine di preservare l’artigianalità e l’eccellenza del servizio.3 – PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ NEI BENI E SERVIZI DI ALTA GAMMAConsultazione specifica per il settore. Coinvolgere i rappresentanti del settore nell’elaborazione della normativa secondaria del Green Deal, per affrontare esigenze specifiche legate a ecodesign e requisiti per l’economia circolare.Tempi di attuazione realistici. Garantire un minimo di 36 mesi per adeguarsi ai nuovi obblighi, in linea con i cicli produttivi del settore (dal design alla vendita).Parità concorrenziale. Applicare in modo uniforme gli standard del Green Deal a tutte le aziende che operano nel mercato UE, evitando che le nuove norme compromettano la competitività globale delle imprese europee.4 – SOSTENERE L’ARTIGIANATO E LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEAffrontare il divario di competenze. Avviare iniziative a livello UE e degli Stati membri per formare una forza lavoro qualificata nell’artigianato, nell’ingegneria e nella produzione tecnica per le industrie di alta gamma.Istituire il titolo europeo di “Maître d’Art”. Riconoscere e promuovere le competenze creative e tecniche fondamentali per preservare l’artigianato di alta qualità.5 – RAFFORZARE IL COMMERCIO E IL TURISMODare priorità alle soluzioni diplomatiche per le controversie commerciali. I marchi europei dell’alto di gamma affrontano difficoltà legate all’aumento delle tensioni geopolitiche, ai dazi e alle politiche protezionistiche, specialmente negli Stati Uniti e in Cina (che insieme generano il 35-40% dei ricavi). Servono strategie proattive come la diversificazione dei mercati, l’impegno con le economie emergenti e la promozione di accordi commerciali favorevoli per garantire resilienza e mitigare i rischi per la redditività e la competitività globale.Promuovere accordi di libero scambio (FTA). Sostenere accordi che garantiscano reciprocità di accesso ai mercati, riduzione delle barriere commerciali, contrasto alla contraffazione e al commercio parallelo.Facilitare i visti. Semplificare le procedure per l’ottenimento dei visti UE e incentivare lo shopping esentasse per i turisti extra-UE, al fine di rafforzare l’attrattività dell’Europa come meta di turismo di alta gamma.Le misure ritorsive, compresi i dazi e le barriere non tariffarie, – sottolinea il report – minacciano la capacità del settore di mantenere un accesso competitivo ai mercati strategici per l’export. La crescente retorica protezionistica rischia di compromettere ulteriormente un settore che dipende fortemente dai mercati aperti. Inoltre, la produzione non è delocalizzabile, poiché il modello di business e il valore attrattivo del comparto si radicano nel patrimonio culturale e nel know-how europeo. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi giugno rivisto al ribasso a 52,9 punti

    (Teleborsa) – Frena il settore dei servizi negli Stati Uniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 52,9 punti nel mese di giugno dai 53,1 del mese precedente, e risulta inferiore alle stime degli analisti (53,1).L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta tuttavia al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Migliora leggermente invece l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 52,9 punti, contro i 52,8 punti di maggio, al di sopra dei 52,8 punti delle aspettative di consensus.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, focus su mercato del lavoro Usa

    (Teleborsa) – Lieve aumento per la Borsa di Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,52% a 44.718 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.260 punti.Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,54%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,52%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti utilities (+0,79%), informatica (+0,79%) e finanziario (+0,75%).Borsa statunitense concentrata sugli ultimi dati sul mercato del lavoro da cui è emerso in quadro migliore delle aspettative degli analisti. Sono aumentati infatti più delle attese i non-farm payrolls a giugno, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% del mese precedente e al 4,3% atteso dal consensus. Sono stati aggiunti 147 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a maggio erano state create 144 mila buste paga (dato rivisto da 139 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 111 mila di posti di lavoro.Calano leggermente le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 28 giugno, i “claims” sono risultati pari a 233 mila unità, in calo di 4 mila unità rispetto ai 237 mila della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 236.000 mila).Infine, sempre sul fronte macroeconomico, aumenta il deficit commerciale americano. Nel mese di maggio 2025, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 71,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 60,3 miliardi di dollari di luglio (dato rivisto da -61,6 miliardi). LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone: serve Patto nazionale per la sicurezza

    (Teleborsa) – “Serve un patto nazionale per la sicurezza. Non bastano norme e procedure. Non bastano neanche gli investimenti, pur necessari. Serve una cultura condivisa. Un’assunzione collettiva di responsabilità. Un’alleanza permanente tra tutti gli attori del mondo del lavoro”. È quanto affermato dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell’Inail.Il dato sugli infortuni sul lavoro è “sostanzialmente stabile, ma anche moralmente inaccettabile” dice Calderone sottolineando che “ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva. E ogni incidente grave che avremmo potuto evitare pesa su tutti noi”. Le denunce di infortunio dei lavoratori sono calate dell’1% (4.000 in meno), mentre quelle per gli studenti e gli operatori del mondo della scuola sono aumentate del 10,5% passando da 71.000 a 78.000. “Non è cresciuto il rischio scolastico, voglio dirlo chiaramente – ha spiegato – è accaduto invece che oggi, finalmente, il rischio scolastico è rilevato, riconosciuto, e tutelato dallo Stato attraverso l’Inail. Non era così fino a poco tempo fa. Farli emergere, tutelando così una platea di persone numericamente e simbolicamente importante, è stata un’altra scelta precisa. Lo considero un atto di giustizia sociale”In tema di sicurezza sul lavoro la “volontà” che ha guidato il Governo in questi anni è stata “prevedere la tutela assicurativa per gli infortuni e, prima ancora, promuoverne la prevenzione. Una scelta che sottolinea come la sicurezza sul lavoro non sia solo un capitolo amministrativo, ma una frontiera etica. E che ci invita a guardare i numeri non come semplici cifre, ma come vite, diritti, doveri, responsabilità”. Calderone ha poi ribadito “con forza” che “la sicurezza sul lavoro non è un corollario, ma una precondizione della dignità del lavoro stesso”. La qualità dell’occupazione “si misura, anche e soprattutto, nella capacità di garantire ambienti di lavoro sicuri, sani, umani. E il diritto alla sicurezza riguarda tutti – ha aggiunto – in ogni fase della vita” LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale maggio sale a 71,5 miliardi

    (Teleborsa) – Aumenta il deficit commerciale americano. Nel mese di maggio 2025, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 71,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 60,3 miliardi di dollari di luglio (dato rivisto da -61,6 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta supeiore alle stime degli analisti (-69,9 miliardi). Le esportazioni sono scese a 279 miliardi (-3,5%), mentre le importazioni sono rimaste sostanzialmente stabili 350,5 miliardi di dollari (-0,1%).(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, +147 mila occupati a giugno: ben sopra le attese

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese i non-farm payrolls a giugno 2025, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% del mese precedente e al 4,3% atteso dal consensus. Sono stati aggiunti 147 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a maggio erano state create 144 mila buste paga (dato rivisto da 139 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 111 mila di posti di lavoro.Il dato è inferiore alle aspettative invece nel settore privato: sono stati creati 74 mila posti di lavoro, contro i 137 mila rivisti di maggio e i 105 mila attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 7 mila unità, contro una diminuzione di 5 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con i -7 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,2 dollari, registrando un aumento dello 0,2% su mese e del 3,7% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,9% a/a) dopo il +0,4% mensile e +3,8% tendenziale registrato a maggio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Renan Kamikoga on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Sparkle amplia la copertura negli Stati Uniti con un punto di presenza a San Diego

    (Teleborsa) – Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, annuncia l’espansione della propria rete negli Stati Uniti con l’apertura di un nuovo Punto di Presenza (PoP) a San Diego, California. “Con questo PoP, Sparkle – spiega la società in una nota – aggiunge un’infrastruttura strategica ai nodi già attivi a McAllen, El Paso, Dallas (USA) e Querétaro (Messico), garantendo la massima diversificazione e ridondanza per i clienti locali”.Situato presso il data center neutrale di MDC, il nuovo PoP è completamente integrato con la dorsale IP Tier-1 globale di Sparkle Seabone, che vanta un’ampia copertura nelle Americhe con 52 punti di presenza in Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Panama, Perù, Porto Rico, Stati Uniti e Venezuela. Inoltre, grazie alle proprie reti terrestri e sottomarine – che includono quattro “autostrade digitali” (Curie nel Pacifico e poi Monet, Seabras-1 e presto Manta nell’Atlantico) – Sparkle offre percorsi diversificati per la connettività tra Sud e Nord America, per una ridondanza completa e un’alta qualità di navigazione. Il nuovo nodo permette a operatori di rete, ISP, OTT, content delivery networks, content e application provider di usufruire di servizi di transito IP affidabili e a bassa latenza, con capacità nell’ordine dei Terabit al secondo. Inoltre, i clienti hanno a disposizione una gamma completa di soluzioni IP che comprendono anche i servizi DDoS Protection, che offre la possibilità di proteggere la propria rete dagli attacchi, e Virtual NAP, che fornisce accesso virtuale ai principali Internet Exchange Point (IXP) senza la necessità di sviluppare infrastrutture proprietarie. LEGGI TUTTO