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    Mediobanca, FinPriv avvia collocamento del suo 1,76% del capitale

    (Teleborsa) – FinPriv, società che faceva parte dell’accordo di consultazione tra i soci Mediobanca sciolto la settimana scorsa, ha avviato il collocamento delle sue azioni di Piazzetta Cuccia. Attraverso Morgan Stanley sono state messe in vendita fino a un massimo di 14,3 milioni di azioni, pari a circa l’1,76% del capitale di Mediobanca. La finanziaria Fin.Priv è partecipata da Generali, Italmobiliare, Pirelli, Stellantis, Telecom e Unipol.L’accordo di consultazione tra i soci Mediobanca è stato sciolto dopo il successo dell’OPAS di Banca Monte dei Paschi di Siena. LEGGI TUTTO

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    Banca Progetto, term sheet vincolante di FITD e 5 grandi banche per operazione di risanamento

    (Teleborsa) – Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo, UniCredit (le 5 banche) e Banca Progetto in amministrazione straordinaria hanno sottoscritto un term sheet vincolante per un’operazione di risanamento in favore di Banca Progetto.L’operazione prevede la partecipazione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi – mediante intervento di carattere preventivo ai sensi dell’art. 35 del suo Statuto – e delle 5 banche al derisking degli attivi di Banca Progetto, la ricapitalizzazione di Banca Progetto da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e la successiva cessione da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi alle 5 banche (per il tramite di una società partecipata pariteticamente dalle 5 banche) della quota di capitale di Banca Progetto da quest’ultimo sottoscritta, con il mantenimento in capo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi di una quota non superiore al 9,9%.L’impegno delle parti è di finalizzare l’operazione nel più breve tempo possibile, subordinatamente al completamento della due diligence, alla definizione degli accordi definitivi, all’ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza, all’approvazione dell’assemblea dei soci di Banca Progetto e al soddisfacimento delle ulteriori condizioni previste nel term sheet.Con l’intervento di sostegno, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e le 5 banche, “con spirito di responsabilità, forniranno a Banca Progetto la dotazione patrimoniale idonea a realizzare il risanamento della stessa, così consentendo, con le risorse del settore bancario, di tutelare i depositanti di Banca Progetto”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Blu Banca, Fabrizio Giallatini nominato Direttore Generale

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Blu Banca ha deliberato la nomina dell’attuale Vice Direttore Generale, Fabrizio Giallatini, a Direttore Generale di Blu Banca, con decorrenza dal 1° novembre 2025. Lo rende noto la controllante Banca Popolare del Lazio.Fabrizio Giallatini, Vice Direttore Generale di Blu Banca dal 2021, succede a Massimo Lucidi, attuale Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Popolare del Lazio, che ha rassegnato le dimissioni dall’incarico in Blu Banca con efficacia dalla stessa data, in concomitanza con la sua nomina a Consigliere di Amministrazione della società.”La nomina rappresenta una scelta di continuità e valorizzazione delle risorse interne: il Consiglio di Amministrazione ha voluto riconoscere le competenze, l’impegno e la profonda conoscenza della realtà aziendale maturate da Giallatini nel corso della sua carriera – si legge in una nota – Con una solida e pluriennale esperienza nel settore bancario, Fabrizio Giallatini si è distinto per visione strategica e attitudine al lavoro di squadra, elementi considerati chiave per la crescita sostenibile del Gruppo Banca Popolare del Lazio”. LEGGI TUTTO

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    BCE, consultazione su supervisione per copertura NPE delle banche meno significative

    (Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) ha avviato una consultazione pubblica su una bozza di Linee Guida rivolta alle Autorità Nazionali Competenti (ANC), che introduce un approccio di vigilanza armonizzato concernente la copertura delle esposizioni deteriorate (NPE) detenute dalle banche meno significative (Less Significant Institutions, LSI) e relative a crediti originati prima del 26 aprile 2019. Lo riferisce la Banca d’Italia.Pur avendo conseguito, negli scorsi anni, notevoli risultati nella riduzione dei crediti deteriorati, le LSI dei paesi dell’area dell’euro evidenziano tuttora, a livello aggregato, differenze rispetto alle banche significative in termini di incidenza e grado di copertura di tali attivi. Questa iniziativa potrà contribuire a ridurre ulteriormente i rischi connessi con le NPE, in particolare quelle connotate da elevata anzianità, accrescendo la resilienza degli intermediari rispetto a potenziali sviluppi avversi del contesto macroeconomico.La bozza di Linee Guida – sviluppata dalla BCE in stretta collaborazione con le ANC – introduce per le LSI aspettative di supervisione sostanzialmente analoghe a quelle applicate agli istituti significativi a partire dal 2018 ma con alcuni margini di flessibilità. Infatti, come specificato nel documento di Frequently Asked Questions (FAQ), le ANC potranno determinare annualmente quali banche rientrano nell’ambito di applicazione delle Linee Guida, sulla base di criteri basati sul rischio o sulla valutazione di altre circostanze ritenute rilevanti dalle stesse Autorità; il livello di soddisfacimento delle aspettative sarà poi verificato caso per caso, tenendo conto delle caratteristiche di ciascuna LSI e delle evidenze trasmesse da queste ultime nell’ambito del dialogo di supervisione.Le aspettative non avranno implicazioni dirette sul piano contabile per le banche interessate; eventuali differenze rispetto ai tassi di copertura delle NPE concretamente realizzati dalle banche potranno essere considerate dalle ANC nell’ambito del processo di definizione dei requisiti di Secondo Pilastro, evitando possibili sovrapposizioni con altre misure.Il nuovo approccio sarà introdotto gradualmente, a partire dalla situazione riferita al 31 dicembre 2025, con facoltà per le ANC di non tener conto per il primo anno di eventuali disallineamenti rispetto alle aspettative e con un’applicazione integrale a partire dal 31 dicembre del 2028. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Stefano Lucchini vende 10.000 azioni

    (Teleborsa) – Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo, ha venduto 10.000 azioni della banca l’11 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 5,4718 euro, per un controvalore di circa 55 mila euro. LEGGI TUTTO

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    MPS ufficializza riapertura dei termini dell’OPAS su Mediobanca per cinque giorni

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha confermato che avrà luogo la riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria su Mediobanca, dopo che i risultati definitivi hanno confermato quelli provvisori comunicati in data 8 settembre 2025. Risultano portate in adesione all’offerta 506.633.074 azioni di Mediobanca, pari a circa il 62,3% del capitale sociale e al 61,1% delle azioni oggetto dell’offerta (829.458.551).Il periodo di adesione sarà riaperto per cinque giorni di Borsa aperta e, precisamente, per le sedute del 16, 17, 18, 19 e 22 settembre 2025. Gli azionisti che non abbiano aderito all’offerta durante il periodo di adesione potranno aderire alla stessa durante la riapertura dei termini.L’offerente corrisponderà agli aderenti all’offerta, alla data di pagamento della riapertura dei termini (il 29 settembre 2025), il corrispettivo. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, S&P pone rating in CreditWatch negativo dopo successo offerta MPS

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha posto il rating “BBB+” di Mediobancain CreditWatch negativo, dopo che l’8 settembre Banca Monte dei Paschi di Siena ha annunciato di essersi assicurata circa il 62,3% delle azioni della banca d’affari. Pur riconoscendo che la combinazione delle due entità migliorerà il profilo creditizio del gruppo risultante nel lungo termine, l’agenzia di rating ritiene che la potenziale integrazione di Mediobanca potrebbe comprometterne l’affidabilità creditizia complessiva nel breve-medio termine.In particolare, il posizionamento in CreditWatch negativo riflette il fatto che l’operazione potrebbe erodere l’affidabilità creditizia di Mediobanca a causa della sua integrazione in un gruppo bancario con un’esperienza relativamente più debole e un profilo di rischio più elevato. Pertanto, viene ritenuto che l’entità risultante dalla fusione potrebbe ritrovarsi con un profilo creditizio inferiore rispetto alla qualità del credito di Mediobanca. Pur riconoscendo che l’acquisizione di Mediobanca potrebbe apportare benefici alla posizione commerciale e finanziaria della nuova entità, potrebbe essere necessario del tempo prima che i pieni benefici del nuovo gruppo si concretizzino.S&P prevede di risolvere la posizione di CreditWatch nei prossimi mesi, una volta ottenute informazioni sufficienti sui piani di integrazione e consolidamento di MPS per Mediobanca e un aggiornamento sulla sua strategia commerciale e finanziaria. Potrebbe abbassare il rating di Mediobanca di un notch se concludesse che il profilo creditizio del nuovo gruppo bancario sarebbe inferiore al credit profile di Mediobanca, il che potrebbe verificarsi se ritenesse che comporti rischi intrinseci maggiori rispetto all’affidabilità creditizia di Mediobanca, non compensati dai benefici derivanti dall’integrazione dei due franchise. LEGGI TUTTO

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    Banca Passadore, utile semestrale sale a 47,2 milioni di euro. Balzo dei depositi

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto pari a 47 milioni e 215 mila euro (+5,9%), con un indice di return on equity del 22,4%.I depositi della clientela salgono a 5 miliardi e 524 milioni di euro, con un rilevante incremento del 18,3% rispetto a dodici mesi prima. I titoli amministrati e in gestione salgono del 9,4% a 7 miliardi e 582 milioni.I finanziamenti operativi lordi erogati alla clientela ammontano a 2 miliardi e 339 milioni (+4,65%), determinando un rapporto tra i crediti deteriorati netti e il totale degli impieghi in ulteriore discesa allo 0,88% con un coverage ratio di oltre il 65%, indici prudenziali di eccellenza nel panorama bancario italiano, ottenuti senza aver mai ceduto partite di crediti non performing.L’indice patrimoniale CET1 al 30 giugno 2025, aumenta di circa 5 punti percentuali, portandosi al 22,4%. LEGGI TUTTO