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    Gruppo BCC Iccrea aggiorna piano al 2027: commissioni in crescita a 1,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Iccrea Banca ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2024, confermando i risultati preliminari comunicati il 12 febbraio 2025. Inoltre, ha esaminato i target del Gruppo per il 2027: l’estensione al 2027 dell’attuale piano riflette l’approccio di pianificazione strategica rolling adottato dal Gruppo, nonché la necessità di considerare le mutate condizioni macroeconomiche e finanziarie. Inoltre, tale estensione tiene conto dei risultati ottenuti nel 2024, durante il quale sono stati sostanzialmente raggiunti i principali obiettivi fissati per il 2026.Il gruppo si aspetta impieghi netti clientela a 97,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: +1,4%, sostenuti da circa 46 miliardi di nuove erogazioni), raccolta diretta da clientela a 146,2 miliardi di euro (CAGR 24-27: +2,1%), raccolta indiretta a 85,1 miliardi di euro (CAGR 24-27: +6,5%, in crescita di 14,7 miliardi in arco piano, trascinata dalla crescita della raccolta qualificata).Viene definito un Piano di Trasformazione e Adozione Digitale con l’obiettivo di rafforzare la proposta omnichannel, migliorando i processi di distribuzione e interazione con soci e clienti, con circa 850 milioni di investimenti nel triennio, di cui 300 milioni di euro in IT.Sul fronte finanziario sono previsti: Margine di interesse a 3,9 miliardi di euro (CAGR 24-27: -3,5%), Commissioni nette a 1,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: +4,2%), Margine di intermediazione a 5,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: -2,0%), Cost/Income al 60,5%, ROE lal 7,3%, ROA allo 0,8%. Atteso un Ulteriore miglioramento degli indicatori di qualità degli attivi, con NPL ratio lordo al 2,7% e NPL ratio netto: 0,9% “Crescita, qualità del credito, innovazione, sostenibilità e inclusione: sono queste le direttrici del nostro piano industriale al 2027 – ha commentato il Direttore Generale Mauro Pastore – Abbiamo davanti un percorso sfidante ma siamo consapevoli di avere tutte le risorse per raggiungere gli obiettivi, come abbiamo già fatto negli anni scorsi. Vogliamo diversificare efficacemente la nostra offerta, al fine di accrescere le leve per essere sempre più protagonisti dello sviluppo dei territori in cui sono presenti le nostre BCC. Il nostro è un progetto di continua crescita con una forte attenzione alla solidità, con l’obiettivo di raggiungere il 27,1% di CET1, alla qualità dell’attivo, con un NPL ratio netto che mira allo 0,9%, e alle nostre infrastrutture tecnologiche, con investimenti per 300 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, patto di consultazione si rinnova: fiducia in piano standalone

    (Teleborsa) – L’accordo di consultazione tra casse di previdenza e fondazioni, che rappresentano il 6,51% di Banco BPM, ha rinnovato il proprio comitato, confermando il proprio consenso per il piano di crescita standalone della banca. L’assemblea dell’accordo ha nominato i tre membri del proprio comitato, che ha funzioni istruttorie e organizzative, confermando Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e indicando come nuovi componenti Enrico Cibati, direttore dell’ufficio investimenti di Cassa Forense, e Pierluigi Curti, direttore dell’area investimenti finanziari di Enpam, che per i prossimi tre anni svolgerà funzioni di presidente. I partecipanti all’accordo di consultazione, che esiste dal 21 dicembre 2020, segnalano di aver preso atto di come il capitale di Banco BPM sia fortemente aumentato, degli importanti dividendi distribuiti e intravedono una prospettiva di ulteriore crescita di valore, grazie a una strategia diversificata. Questo si deve al business tradizionale legato agli impieghi alle aziende nelle aree più industrializzate del Paese, ma anche alle commissioni derivanti dalle diverse fabbriche prodotto (dall’assicurazione al credito al consumo, dalla monetica all’asset management).L’accordo di consultazione dei soci del Banco BPM vede tra gli aderenti Enpam (1,99%), Cassa Forense (1,66%), Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1,24%), Inarcassa (1,03%), Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (0,5%), Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (0,067%), Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori (0,0293%). LEGGI TUTTO

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    Fondazione Carisbo, avanzo 2024 di 77,6 milioni di euro. Patrimonio netto a 969 milioni

    (Teleborsa) – Fondazione Carisbo ha chiuso il 2024 con un avanzo dell’esercizio pari a 77,64 milioni di euro. Con l’approvazione del bilancio 2024 il patrimonio netto della Fondazione si è attestato a 969,12 milioni di euro, con un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 51,3 milioni di euro. Il valore contabile degli attivi si attesta a 1.371 milioni di euro.Al 31 dicembre 2024 la partecipazione in Intesa Sanpaolo della Fondazione si attesta all’1,201747% del capitale sociale ordinario del Gruppo. La politica di diversificazione dalla iniziale partecipazione pressoché totalitaria nella banca conferitaria (prima Carisbo, oggi Gruppo Intesa Sanpaolo) ha condotto il patrimonio della Fondazione a essere oggi investito in un’ampia gamma di asset finanziari presenti nei mercati internazionali. Ciò si realizza in particolare tramite il veicolo di investimento (Fondo Eurizon Alternative Sicav-Sif – Global Asset Allocation Fund).Al mese di dicembre 2024 il valore contabile delle quote del Fondo sottoscritte dalla Fondazione ammonta a complessivi 700.563.515 euro, con un incremento di 77 milioni di euro rispetto al 2023, assegnati a cinque gestori selezionati: Eurizon SGR, Morgan Stanley, Kairos, Amundi e Allianz. Nell’esercizio 2024 il rendimento total return della Sicav è stato pari al 7,6% e ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati globali.Fondazione Carisbo nel 2024 ha superato l’ipotesi iniziale formulata nel Documento Programmatico Previsionale 2024 di destinare 12 milioni di euro alle erogazioni, attestandosi a 15,1 milioni di euro. Si tratta di un traguardo erogativo raggiunto grazie alla solidità del portafoglio finanziario, in grado comunque di generare le risorse necessarie per adattare i programmi al mutevole contesto, consentendo alla Fondazione di ricorrere solo parzialmente al Fondo per la stabilizzazione delle erogazioni.Dei 15,1 milioni di euro stanziati complessivamente, 3,1 milioni sono stati investiti a livello nazionale (partecipazione a fondi e progetti in rete, come il Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica Digitale) e 12 milioni impegnati sul territorio metropolitano. In particolare: 8,4 milioni di euro (55,9% del totale deliberato) nel settore Volontariato, filantropia e beneficenza per l’area Persone; 4,9 milioni di euro (32,3% totale deliberato) nel settore Arte, attività e beni culturali per l’area Cultura; 1,8 milioni di euro (11,8% totale deliberato) nei settori Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva) e Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico) per l’area Sviluppo del territorio.Sono stati 356 gli interventi complessivamente realizzati (+11% rispetto al 2023): 168 progetti nell’area Persone, 92 progetti nell’area Cultura, 96 nell’area Sviluppo del territorio. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 4,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da Banco BPM, risulta che oggi 24 marzo 2025 sono state presentate 627.8704 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.813.560, pari al 4,66% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Assodire sostiene il rinnovo di Carlo Messina come CEO

    (Teleborsa) – Assodire (Associazione degli Investitori Responsabili) ha annunciato il sostegno dei propri associati alla candidatura di Carlo Messina in vista della prossima assemblea di Intesa Sanpaolo, “riconoscendo gli ottimi risultati raggiunti sotto la sua guida”. Lo si legge in una nota dell’associazione che riunisce le tre principali Casse previdenziali per patrimonio – Enpam, Cassa Forense e Inarcassa – oltre al fondo di previdenza complementare Fondoposte. Complessivamente, i suoi soci detengono il 2,09% delle azioni di Intesa Sanpaolo.L’associazione, guidata dal Presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, “auspica che l’attuale Consigliere Delegato e CEO possa continuare a garantire la sua leadership, contribuendo alla crescita e al consolidamento della banca nei prossimi anni”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    OPA Anima, adesioni oltre il 4,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da Banco BPM, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 464.744 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.185.690, pari al 4,41% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Anima acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Orcel: “Non escluso rilancio per Banco BPM. Commerz può aspettare”

    (Teleborsa) – Unicredit non esclude un rilancio per Banco BPM, ma preferisce attendere in prossimità della chiusura dell’offerta, per prendere una decisione al riguardo. Lo ha detto l’Ad della banca Andrea Orcel, intervenendo alla Morgan Stanley European Financial Conference 2025.”Abbiamo sempre detto che noi facciamo le cose se creano valore” e “se saremo convinti che c’è più valore, non abbiamo mai escluso un rilancio”, ha sottolineato il manager, ricordando che la decisione dipenderà una serie di fattori, come l’OPA su Anima, il Danish Compromise ed i risultati del primo trimestre. “Decideremo se c’è valore nel fare l’operazione – ha precisato – e se c’è qualche ragione per rivedere il prezzo, altrimenti non lo faremo”. Orcel ha ricordato che l’M&A non deve essere qualcosa fine a se stesso, ma un “acceleratore della nostra strategia”, ed ha ribadito che Banco BPM ha una “un valore strategico e un valore industriale” perchè più orientato verso le PMI ed è possibile “estrarre molto valore”. Parlando dell’altro tema sensibile, l’aumento della partecipazione in Commerzbank, il numero uno di Unicredit ha spiegato che i tempi si sono allungati, ma ha aggiunto “siamo molto tranquilli”, possiamo “aspettare fino al 2027 per decidere cosa fare dell’investimento”. Orcel ha ricordato che, dopo il via libera della BCE a salire sino al 29,9% di Commerz, occorre avere l’OK dell’Antitrust tedesca, che prenderà tempo sino all’estate o anche all’autunno e poi i colloqui con il governo tedesco, che deve ancora essere formato.C’è poi una questione di prezzo, perché la banca tedesca ha raddoppiato il suo valore da quando è stata fatta la proposta di Unicredit, quindi Orcel non esclude anche l’opzione di “vendere esercitando le opzioni put e restituire il capitale ai nostri azionisti” LEGGI TUTTO

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    BPER, Unipol al 19,76% del capitale con adesione totale all’offerta su BP Sondrio

    (Teleborsa) – Unipol avrebbe una partecipazione pari al 19,758% nel capitale di BPER assumendo che tutte le azioni della Banca Popolare di Sondrio siano portate in adesione all’offerta lanciata dalla banca emiliana su quella lombarda. È quanto emerge dalla relazione del CdA di BPER in vista dell’assemblea che si dovrà esprimere anche sull’offerta pubblica di scambio (OPS).Unipol ha oggi il 19,774% di BPER e il 19,724% della della Banca Popolare di Sondrio.Fondazione di Sardegna, che oggi ha il 10,218% di BPER, si troverebbe 6,987%, sempre assumendo che tutte le azioni della Banca Popolare di Sondrio siano portate in adesione all’offerta.La percentuale di diluizione degli attuali azionisti nel capitale sociale di BPER dipende dall’esito dell’offerta, in quanto la quantità di nuove azioni BPER da emettere nell’ambito dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta dipenderà dal numero di adesioni all’offerta medesima. LEGGI TUTTO