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    I dazi gelano le Borse europee. Tengono le più difensive utilities

    (Teleborsa) – Intonazione ribassista per Piazza Affari, insieme alle principali Borse di Eurolandia. Anche il mercato USA segna un andamento in rosso. Gli investitori sono preoccupati per i dazi americani contro Messico, Canada e Cina e per il rischio di una nuova raffica di tariffe contro il Vecchio Continente. Sullo sfondo rimane la riunione della BCE di giovedì da cui si attende un taglio di un quarto di punto.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,053. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,49%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 67,75 dollari per barile, in calo dello 0,91%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,55%.Tra le principali Borse europee vendite a piene mani su Francoforte, che soffre un decremento del 3,54%, Londra scende dell’1,27%, e pessima performance per Parigi, che registra un ribasso dell’1,85%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno il 3,41%; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 39.945 punti, in netto calo del 3,38%.Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 4/03/2025 è stato pari a 5,98 miliardi di euro, con un incremento del 33,07%, rispetto ai precedenti 4,49 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,62 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,94 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Inwit, con un discreto guadagno del 2,12%.Buoni spunti su Snam, che mostra un ampio vantaggio dell’1,98%.Guadagno moderato per Terna, che avanza dell’1,40%.Piccoli passi in avanti per Campari, che segna un incremento marginale dell’1,35%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -10,16%.Sessione nera per STMicroelectronics, che lascia sul tappeto una perdita dell’8,37%.In perdita Iveco, che scende del 7,73%.Pesante Pirelli, che segna una discesa di ben -6,02 punti percentuali.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Tinexta (+3,45%), Acea (+1,37%) e Rai Way (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Maire, che ha terminato le contrattazioni a -13,57%.Calo deciso per Piaggio, che segna un -11,14%.Sotto pressione Banco di Desio e della Brianza, con un forte ribasso del 7,42%. LEGGI TUTTO

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    Piazza affari maglia nera in Europa, listini europei pagano guerra commerciale

    (Teleborsa) – Seduta negativa per i mercati del Vecchio Continente, in linea con la borsa di Milano, che continua a muoversi in territorio negativo.Perdite sempre più ingenti sui listini europei dopo gli annunci del presidente Usa Donald Trump sia sul fronte della politica commerciale che su quello della guerra in Ucraina. Sul primo punto la conferma dei dazi per i beni importati nel Paese da Canada e Messico, e l’innalzamento delle tariffe per i beni cinesi, hanno colpito soprattutto il settore automotive dove Stellantis e Volkswagen sono tra le più esposte alle nuove misure, con Bloomberg che stima una perdita in termini di utili per le case automobilistiche europee quantificabile in quasi 6 miliardi di euro.Anche l’annuncio del ritiro del sostegno a Kiev ha influenzato i mercati anche se il rally sul settore difesa sembra essere rientrato su ritmi più moderati. L’UE ha lanciato intanto un pacchetto per la difesa del valore di 800 miliardi di euro.A Piazza Affari in forte difficoltà anche il settore bancario.Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,055. L’Oro, in aumento (+0,98%), raggiunge 2.922 dollari l’oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 67,43 dollari per barile. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa, dubbi su stato di salute del settore manifatturiero

    (Teleborsa) – Dopo una partenza positiva, perde slancio Wall Street nella prima seduta di marzo. Gli investitori monitorano l’imminente scadenza del 4 marzo per l’imposizione di nuovi dazi, con potenziali tariffe del 25% su Canada e Messico e un ulteriore 10% sulla Cina.Sul fronte macroeconomico, il PMI manifatturiero di febbraio è stato rivisto al rialzo a 52,7 punti, mentre l’ISM manifatturiero di febbraio è sceso più delle attese a 50,3 punti. È diminuita leggermente più delle attese la spesa per costruzioni in USA a gennaio.Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a -0,15% sul Dow Jones; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.945 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Senza direzione il Nasdaq 100 (-0,08%); in frazionale calo l’S&P 100 (-0,44%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti sanitario (+0,73%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,60%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori informatica (-1,12%) e energia (-0,49%).Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+3,46%), Honeywell International (+1,05%), Johnson & Johnson (+1,04%) e Amgen (+0,89%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Dow, che continua la seduta con -2,32%. Soffre Amazon, che evidenzia una perdita dell’1,64%. Si muove sotto la parità Caterpillar, evidenziando un decremento dell’1,05%. Contrazione moderata per United Health, che soffre un calo dello 0,96%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Intel (+3,46%), Tesla Motors (+3,16%), AirBnb (+3,08%) e NXP Semiconductors (+2,83%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Nvidia, che continua la seduta con -4,56%. Preda dei venditori Constellation Energy, con un decremento del 3,33%. Si concentrano le vendite su Dollar Tree, che soffre un calo del 2,55%. Vendite su Walgreens Boots Alliance, che registra un ribasso del 2,34%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street inizia marzo in rialzo dopo un febbraio negativo

    (Teleborsa) – Wall Street apre il mese di marzo in rialzo, dopo che i cali di febbraio che hanno portato il Nasdaq ad annullare i rialzi da inizio anno. Gli investitori monitorano l’imminente scadenza del 4 marzo per l’imposizione di nuovi dazi, con potenziali tariffe del 25% su Canada e Messico e un ulteriore 10% sulla Cina. Tuttavia, i commenti di ieri del Segretario al Commercio Howard Lutnick hanno suscitato aspettative sul fatto che i livelli dei dazi potrebbero essere inferiori ai dazi minacciati. Gli investitori continuano a sperare in un ritardo dell’ultimo minuto, dopo un’iniziale estensione della scadenza.Sul fronte della banca centrale, il presidente della Fed di St. Louis Alberto Musalem, membro votante del Federal Open Market Committee, dovrebbe parlare nel corso della giornata, mentre un intervento del presidente della Fed Jerome Powell è previsto per venerdì.Sotto osservazione le azioni legate alle criptovalute come Coinbase e MicroStrategy, dopo che nel weekend il presidente Donald Trump ha annunciato una proposta di riserva di asset digitali, prima del White House Crypto Summit di venerdì.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones avanza a 43.965 punti (+0,39%); sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,30%, portandosi a 5.973 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,51%); consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,2%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa al termine di una settimana negativa

    (Teleborsa) – Poco mossa Wall Street, con gli investitori che digeriscono i dati macroeconomici pubblicati prima della campanella (un indicatore chiave dell’inflazione è salito come previsto a gennaio) e le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi.Secondo il Dipartimento del Commercio, il PCE price index core (la misura dell’inflazione preferita dalla Fed) ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3% su mese (+0,2% il mese precedente e +0,3% atteso dagli analisti) e del 2,6% su anno (come atteso dagli analisti e contro il +2,9% di dicembre), eguagliando il più piccolo incremento annuale dall’inizio del 2021.Questi dati sono importanti per gli investitori, che cercano di valutare la prossima mossa politica della banca centrale statunitense, dopo una serie di interventi hawkish da parte di diversi funzionari della Fed, sui timori che le politiche della nuova amministrazione possano portare a un aumento dell’inflazione interna.Ieri Trump ha confermato che i dazi proposti su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo come previsto, annunciando al contempo un’ulteriore tassa del 10% sulla Cina.Rimane al centro dell’attenzione il titolo Nvidia, che sale nella seduta odierna dopo che ieri è scesa dell’8,5% (bruciando oltre 270 miliardi di dollari di capitalizzazione) con le previsioni di margine trimestrale più deboli del previsto che hanno messo in ombra una prospettiva di fatturato ottimistica.Guardando ai principali indici, il Dow Jones si attesta a 43.292 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 5.868 punti, sui livelli della vigilia. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,17%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,14%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori finanziario (+0,46%) e beni di consumo secondari (+0,44%).Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+3,38%), 3M (+2,35%), Goldman Sachs (+1,66%) e Walt Disney (+1,47%).I più forti ribassi, invece, si verificano su IBM, che continua la seduta con -1,44%. Tentenna Nike, che cede l’1,25%. Sostanzialmente debole Verizon Communication, che registra una flessione dell’1,14%. Si muove sotto la parità McDonald’s, evidenziando un decremento dello 0,85%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Monster Beverage (+5,51%), Warner Bros Discovery (+5,14%), Marvell Technology (+3,94%) e Intel (+3,38%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Walgreens Boots Alliance, che continua la seduta con -5,16%. In apnea PDD Holdings, che arretra del 4,56%. Scivola Autodesk, con un netto svantaggio del 3,77%. In rosso IDEXX Laboratories, che evidenzia un deciso ribasso del 3,01%. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street, focus su inflazione PCE e dazi

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, con gli investitori che digeriscono i dati macroeconomici pubblicati prima della campanella (un indicatore chiave dell’inflazione è salito come previsto a gennaio) e le ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi.Secondo il Dipartimento del Commercio, il PCE price index core (la misura dell’inflazione preferita dalla Fed) ha evidenziato una variazione positiva dello 0,3% su mese (+0,2% il mese precedente e +0,3% atteso dagli analisti) e del 2,6% su anno (come atteso dagli analisti e contro il +2,9% di dicembre), eguagliando il più piccolo incremento annuale dall’inizio del 2021.Questi dati sono importanti per gli investitori, che cercano di valutare la prossima mossa politica della banca centrale statunitense, dopo una serie di interventi hawkish da parte di diversi funzionari della Fed, sui timori che le politiche della nuova amministrazione possano portare a un aumento dell’inflazione interna.Ieri Trump ha confermato che i dazi proposti su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo come previsto, annunciando al contempo un’ulteriore tassa del 10% sulla Cina.Rimane al centro dell’attenzione il titolo Nvidia, che ieri è scesa dell’8,5% (bruciando oltre 270 miliardi di dollari di capitalizzazione) con le previsioni di margine trimestrale più deboli del previsto che hanno messo in ombra una prospettiva di fatturato ottimistica.Guardando ai principali indici, guadagno frazionale sul Dow Jones dello 0,23%, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.861 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,24%; pressoché invariato l’S&P 100 (-0,15%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street mista, in calo il Nasdaq con rosso Nvidia dopo i conti

    (Teleborsa) – Seduta contrastata a Wall Street, dove il Nasdaq è in ribasso con il calo Nvidia (che ha subito invertito l’andamento dopo i guadagni iniziali dopo i conti rilasciati ieri sera a mercati chiusi). Gli investitori si trovano a valutare nuovi dati macroeconomici pubblicati prima della campanella e le ultime dichiarazioni dal presidente degli Stati Uniti sul fronte commerciale.L’economia statunitense è avanzata del 2,3% su base sequenziale nell’ultimo trimestre del 2024 (confermata la stima preliminare), mentre l’inflazione è stata più ostinata di quanto inizialmente stimato (misurata dal PCE price index), secondo i dati del Dipartimento del Commercio. Scendendo ancora di più nei dettagli, il principale motore di crescita dell’economia – la spesa dei consumatori – è avanzato a un ritmo del 4,2%. Le domande di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono invece aumentate al livello più alto quest’anno nell’ultima settimana.Il presidente Donald Trump ha scritto sui suoi profili social che i dazi del 25% su Canada e Messico sono in procinto di entrare in vigore la prossima settimana e ha affermato che avrebbe imposto un’ulteriore tassa del 10% sulle importazioni cinesi. Trump aveva seminato confusione sui tempi e sulla portata dei suoi piani ieri sera, in una riunione del gabinetto, quando è sembrato confondere i dazi su Canada e Messico, che sono legate al traffico di droga e all’immigrazione illegale, con dazi reciproci che la sua amministrazione pianifica sulle nazioni in tutto il mondo. “La data dei dazi reciproci del 2 aprile rimarrà pienamente valida ed efficace”, ha scritto oggi il presidente.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones avanza a 43.724 punti (+0,65%), mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.954 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,58%); sulla parità l’S&P 100 (-0,11%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti finanziario (+1,33%), energia (+1,21%) e beni industriali (+0,60%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti utilities (-1,51%) e informatica (-1,02%).Al top tra i giganti di Wall Street, 3M (+2,57%), Intel (+2,21%), Travelers Company (+2,00%) e United Health (+1,92%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Salesforce, che ottiene -1,97%. Sostanzialmente invariato Nike, che riporta un moderato 0%. Resta vicino alla parità Dow (0%). Sostanzialmente debole Microsoft, che registra una flessione dello 0,66%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Warner Bros Discovery (+9,14%), Walgreens Boots Alliance (+3,79%), Diamondback Energy (+2,34%) e Intel (+2,21%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Constellation Energy, che ottiene -5,50%. Tonfo di ON Semiconductor, che mostra una caduta del 4,38%. In rosso Illumina, che evidenzia un deciso ribasso del 3,72%. Spicca la prestazione negativa di Nvidia, che scende del 3,68%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari maglia nera in Europa con crolli di Prysmian e Ferrari

    (Teleborsa) – Le borse europee hanno terminato la seduta in ribasso sui timori per i dazi annunciati dal presidente statunitense Trump nei confronti del Vecchio Continente. Dopo i massimi dei giorni scorsi, il FTSE MIB arretra maggiormente sotto la soglia dei 39 mila punti, zavorrato dal tonfo di Prysmian dopo i conti e di Ferrari dopo che Exor ha concluso la vendita di una partecipazione del 4% mediante Accelerated bookbuilding.Sul fronte macroeconomico, a febbraio l’indice composito di fiducia economica ESI dell’Unione europea è salito a 96,3 punti da 95,3, al massimo dallo scorso settembre. In Italia, le indagini Istat di febbraio hanno evidenziato, per il secondo mese consecutivo, un leggero miglioramento dell’indice di fiducia dei consumatori e delle imprese manifatturiere, mentre l’indice composito relativo al morale delle imprese è risultato in diminuzione.Dai verbali dell’ultima riunione della BCE, è emerso che – guardando al futuro – è stato ritenuto prematuro per il Consiglio direttivo discutere di una possibile zona di atterraggio per i tassi di interesse chiave, mentre è stata espressa l’opinione che il tasso naturale o neutro è probabilmente più elevato rispetto a prima della pandemia, anche se il dibattito in corso sul tasso naturale è stato definito “fuorviante” perché è difficilmente applicabile in un ambiente in rapido cambiamento, come quello attuale, con nuovi shock continui.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,67%. L’Oro è in calo (-1,38%) e si attesta su 2.876,5 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell’1,84%.Lo Spread peggiora, toccando i +110 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,48%.Tra gli indici di Eurolandia sotto pressione Francoforte, che accusa un calo dell’1,07%, guadagno moderato per Londra, che avanza dello 0,28%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,51%.A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso dell’1,53%, interrompendo la serie di quattro rialzi consecutivi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 40.905 punti, ritracciando dell’1,48%. Variazioni negative per il FTSE Italia Mid Cap (-0,83%); sulla stessa tendenza, in ribasso il FTSE Italia Star (-1%).Il controvalore degli scambi nella seduta del 27/02/2025 è stato pari a 4,67 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 4,47 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,64 miliardi di azioni, rispetto ai 0,78 miliardi precedenti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Pirelli, che registra un progresso del 4,64%. Exploit di Leonardo, che mostra un rialzo del 3,97%. Ben impostata Saipem, che mostra un incremento del 2,09%. Tonica A2A che evidenzia un bel vantaggio del 2,05%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -12,18%. Seduta negativa per Ferrari, che scende del 7,91%. Sensibili perdite per Stellantis, in calo del 5,21%. In apnea STMicroelectronics, che arretra del 4,01%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Banco di Desio e della Brianza (+2,46%), Juventus (+2,34%), Lottomatica (+1,79%) e El.En (+1,74%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su MARR, che ha chiuso a -4,30%. Tonfo di Carel Industries, che mostra una caduta del 4,02%. Scivola Technoprobe, con un netto svantaggio del 3,78%. In rosso MFE A, che evidenzia un deciso ribasso del 3,43%. LEGGI TUTTO