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    Wall Street poco mossa all'esordio

    (Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi incolore, dopo aver digerito i taglio a sorpresa della produzione OPEC, che ha innescato una spirale al rialzo dei prezzi del greggio, che si sono spinti oltre gli 81 dollari al barile. E proprio il caro greggio rischia di convincere la Fed a riavviare il ciclo di aumento dei tassi di interesse, per frenare l’inflazione, che recentemente ha segnato il passo. In attesa del report sul mercato del lavoro che sarà pubblicato venerdì, il focus si sposta sul report JOLTS relativo aulle aperture di posizioni lavorative e sull’altro dato degli ordini all’industria, dopo che l’ISM manifatturiero ieri ha deluso. A New York, il Dow Jones è fermo aui 33.559 punti; sulla stessa linea l’S&P-500, che rimane a 4.121 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,14%); con analoga direzione l’S&P 100 (-0,04%).Tra i protagonisti del Dow Jones, è da segnalare Procter & Gamble, Intel e J&J con incrementi oltre l’1%. Fra i più forti ribassi, invece, si segnala Boeing, che apre la seduta con -1,81%.Sostanzialmente debole Caterpillar, che registra una flessione del 2,08%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata in avvio di ottava

    (Teleborsa) – Il listino USA mostra un timido guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,55%, consolidando la serie di quattro rialzi consecutivi, avviata mercoledì scorso, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 4.113 punti, sui livelli della vigilia. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,43%; senza direzione l’S&P 100 (+0,07%).I prezzi del petrolio balzano, dopo che l’Opec+ ha deciso a sorpresa di tagliare la produzione, risollevando i timori per l’inflazione. Gli investitori, inoltre, attendono importanti dati che saranno pubblicati nei prossimi giorni. L’ottava prevede una serie di dati economici, tra cui il rapporto sull’occupazione di marzo, ma i mercati finanziari statunitensi saranno chiusi per il venerdì Santo che anticipa le festività pasquali.Sul fronte societario, focus sule azioni Tesla dopo che le consegne del primo trimestre del produttore di auto elettriche hanno evidenziato la pressione della crescente concorrenza.Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+5,09%) e materiali (+0,41%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti utilities (-1,19%) e beni di consumo secondari (-0,54%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Home Depot (+3,42%), 3M (+2,27%), Nike (+2,11%) e Walt Disney (+2,07%).Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Rivian Automotive (+7,50%), Align Technology (+7,15%), Datadog (+6,99%) e Atlassian (+6,59%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Micron Technology, che prosegue le contrattazioni a -4,36%.Giornata fiacca per JD.com, che segna un calo dell’1,15%.Piccola perdita per Cintas, che scambia con un -1,06%.Tentenna PDD Holdings, che cede lo 0,71%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Lunedì 03/04/202315:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 49,3 punti; preced. 47,3 punti)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 47,5 punti; preced. 47,7 punti)Martedì 04/04/202316:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -0,5%; preced. -1,6%)Mercoledì 05/04/202314:15 USA: Occupati ADP (atteso 205K unità; preced. 242K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -69 Mld $; preced. -68,3 Mld $). LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari positiva trainata da petroliferi e banche

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i listini del Vecchio Continente, con Piazza Affari che si muove sulla stessa lunghezza d’onda. La Borsa di Milano è trainata dai titoli petroliferi (con il rally del greggio provocato dal taglio della produzione da parte dell’OPEC+) e dalle banche (nel giorno in cui UniCredit avvia la prima tranche del piano di buyback). La giornata odierna segna anche il ritorno alle negoziazioni su Euronext Milan, dopo sette anni, di Olidata. Nel 2022 Olidata ha cambiato socio di maggioranza, trovando in Cristiano Rufini l’imprenditore che ha condotto la società all’operazione necessaria per la riammissione alle contrattazioni.Sul fronte macroeconomico, S&P Global ha comunicato che l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona di marzo è sceso a 47,3 punti (toccando un minimo di quattro mesi), rispetto ai 48,5 punti del mese precedente e ai 47,1 punti del consensus.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,087. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.975,3 dollari l’oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 6,59%.Avanza di poco lo spread, che si porta a +179 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,05%.Tra gli indici di Eurolandia incolore Francoforte, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, Londra avanza dello 0,65%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,36%.Piazza Affari continua la seduta con un guadagno sul FTSE MIB dello 0,46%, consolidando la serie di sei rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 29.439 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,21%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,4%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente ENI, con un progresso del 4,34%.Incandescente Tenaris, che vanta un incisivo incremento del 4,27%.Buona performance per Saipem, che cresce del 3,76%.Sostenuta Unicredit, con un discreto guadagno del 2,77%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -2,35%.Scivola Interpump, con un netto svantaggio del 2,11%.Tentenna Amplifon, che cede l’1,47%.Sostanzialmente debole Poste Italiane, che registra una flessione dell’1,13%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Seco (+7,91%), OVS (+2,99%), Industrie De Nora (+2,92%) e Carel Industries (+2,58%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Saras, che ottiene -2,30%.In rosso Luve, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,71%.Spicca la prestazione negativa di Antares Vision, che scende dell’1,59%.Fincantieri scende dell’1,52%. LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche miste tra dati macro Cina e rally del petrolio

    (Teleborsa) – Tokyo mostra un timido guadagno, con il Nikkei 225 che sta mettendo a segno un +0,58%; sulla stessa linea, Shenzhen guadagna l’1,12% rispetto alla seduta precedente. Shanghai sale dello 0,55%.I maggiori mercati asiatici sembravano quindi aver snobbato un sondaggio che ha mostrato un rallentamento della crescita nel settore manifatturiero cinese a marzo rispetto al mese precedente, con la ripresa economica post-COVID che sembra esaurirsi.Sempre sul fronte macro, è migliorata a marzo l’attività della manifattura in Giappone, mentre è peggiorato il sentiment delle imprese giapponesi, secondo l’indice Tankan.I trader si sono trovati anche a valutare la mossa a sorpresa dell’Opec+, che ha deciso di tagliare la produzione di 1 milione di barili di greggio.In frazionale calo Hong Kong (-0,49%); sulla stessa linea, poco sotto la parità Seul (-0,23%). Sotto la parità Mumbai, che mostra un calo dello 0,23%; leggermente positivo Sydney (+0,46%).Giornata fiacca per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta in ribasso dello 0,54%. Appiattita la performance dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto -0,37%. Frazionale ribasso per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che scambia con una perdita dello 0,68%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 0,37%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 2,87%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati asiatici:Lunedì 03/04/202301:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 47,7 punti)01:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 3 punti; preced. 7 punti)02:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 51,7 punti; preced. 51,6 punti)Giovedì 06/04/202302:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 55 punti)Venerdì 07/04/202301:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso -0,4%; preced. 2,7%). LEGGI TUTTO

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    Seduta all'insegna del toro a New York dopo dati inflazione

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in positivo dopo che una misura chiave dell’inflazione statunitense è scesa leggermente più delle attese il mese scorso, suggerendo che la Federal Reserve potrebbe essere vicina alla fine del suo intenso percorso di rialzo dei tassi di interesse. All’interno della comunicazione sui redditi e consumi statunitense del mese di febbraio, è infatti emerso che il PCE price index core è salito dello 0,3% nel secondo mese dell’anno, appena al di sotto delle attese degli analisti per un +0,4%.Il Dow Jones mostra una plusvalenza dello 0,79%, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata mercoledì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l’S&P-500, che continua la giornata a 4.084 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+1,01%); con analoga direzione, in denaro l’S&P 100 (+0,83%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo secondari (+1,75%), telecomunicazioni (+1,06%) e materiali (+0,91%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Intel (+2,52%), Home Depot (+2,02%), 3M (+1,54%) e Salesforce, (+1,43%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Amgen, che continua la seduta con -0,53%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Datadog (+7,50%), Rivian Automotive (+6,98%), Lucid Group, (+5,84%) e Atlassian (+5,75%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Micron Technology, che prosegue le contrattazioni a -2,60%.Sottotono Cintas che mostra una limatura dello 0,87%.Deludente PDD Holdings, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca Amgen, che mostra un piccolo decremento dello 0,53%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive su processo disinflazionistico in corso

    (Teleborsa) – Giornata positiva per i mercati europei, con Piazza Affari che mostra lo stesso andamento, in una giornata in cui gli investitori hanno soprattutto guardato alle indicazioni in arrivo dall’inflazione. Nell’Eurozona l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 6,9% a marzo, dopo un incremento del’8,5% il mese precedente, facendo registrare la maggiore flessione da quando l’Eurostat ha iniziato a raccogliere dati nel 1991. Ciò nonostante, continua a crescere la componente “core”, che esclude i prezzi volatili dell’energia e dei generi alimentari ed è più attentamente monitorata dalla Banca centrale europea.Sul fronte interno, l’Istat ha comunicato che l’inflazione ha continuato a diminuire in maniera marcata a marzo, guidata dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici. Rimangono però tensioni al rialzo nel comparto dei beni alimentari non lavorati, dei tabacchi e dei servizi, “che portano a una nuova accelerazione dell’inflazione di fondo la cui dinamica tuttavia sembra perdere lo slancio che aveva contraddistinto i mesi precedenti”, spiega una nota.”Nel complesso, il dato odierno conferma che il processo disinflazionistico prosegue, ancora guidato dalla componente energetica; il picco dell’inflazione di fondo non è ancora stato raggiunto, ma potrebbe non essere lontano – ha commentato Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING – Le probabilità di un’inflazione media per il 2023 inferiore al 6% sono ora chiaramente aumentate”.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,34%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,07%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 74,87 dollari per barile.Lieve calo dello spread, che scende a +177 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,03%.Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente tonico Francoforte, che registra una plusvalenza dello 0,69%, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e in luce Parigi, con un ampio progresso dello 0,81%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,34%, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 29.313 punti.Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,25%); pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,14%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Nexi (+2,74%), ERG (+2,19%), Moncler (+1,79%) e Campari (+1,40%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fineco, che chiude le contrattazioni a -1,91%.Sostanzialmente debole DiaSorin, che registra una flessione dell’1,40%.Si muove sotto la parità Banco BPM, evidenziando un decremento dell’1,37%.Contrazione moderata per Recordati, che soffre un calo dello 0,76%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Juventus (+5,07%), Ariston Holding (+4,21%), SOL (+4,00%) e Luve (+3,21%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Tamburi, che termina la seduta con -1,89%.Preda dei venditori Buzzi Unicem, con un decremento dell’1,80%.Sottotono Tinexta che mostra una limatura dell’1,77%.Trascurata Rai Way, che resta incollata sui livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Moderati guadagni a Wall Street, focus su inflazione e Fed

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in positivo dopo che una misura chiave dell’inflazione statunitense è scesa leggermente più delle attese il mese scorso, suggerendo che la Federal Reserve potrebbe essere vicina alla fine del suo intenso percorso di rialzo dei tassi di interesse. All’interno della comunicazione sui redditi e consumi statunitense del mese di febbraio, è infatti emerso che il PCE price index core è salito dello 0,3% nel secondo mese dell’anno, appena al di sotto delle attese degli analisti per un +0,4%.La misura era molto attesa anche perchè in Eurozona l’inflazione sembra diventare più vischiosa del previsto: i prezzi al consumo core sono aumentati dell’1,2% il mese scorso, compensando l’inversione del picco dei prezzi dell’energia. Tuttavia, l’inflazione complessiva è scesa al 6,9% dall’8,5%.Sul fronte politico, Donald Trump sta per diventare il primo ex presidente degli Stati Uniti ad affrontare accuse penali, dopo che un Grand Jury ha votato per incriminarlo per i pagamenti fatti a una ex porno star durante la campagna elettorale del 2016. Non è ancora chiaro quali accuse dovrà affrontare Trump quando verrà chiamato in giudizio (cosa prevista per martedì).Tra i dati più osservati nelle ultime settimane ci sono quelli riguardanti la liquidità richiesta dagli istituti di credito statunitensi alla banca centrale. Ieri, i dati settimanali del bilancio della Fed hanno mostrato una stabilizzazione delle pressioni associate alla turbolenza del sistema bancario, con un marginale calo dei prestiti diemergenza. L’utilizzo della finestra di sconto è sceso a 88 miliardi da 110 miliardi della settimana precedente, mentre i prestiti originati con il Bank Term Funding Program istituito a metà marzo sono aumentati a 64 miliardi da 54 miliardi e i prestiti erogati attraverso le “altre estensioni di credito” sono pressoché stabili a 180 miliardi.Il segretario del Tesoro Janet Yellen ieri ha affermato che c’è ancora lavoro da fare per completare le riforme iniziate dopo il 2008 per proteggere la stabilità finanziaria e ha indicato che la deregolamentazione degli ultimi anni va rivalutata alla luce degli eventi recenti. Dalla Fed, Susan Collins (Boston Fed) ha detto che prevede “ancora un po’ di restrizione”.Tra gli annunci societari più significativi, Virgin Orbit ha comunicatouna riduzione della forza lavoro di circa 675 dipendenti, che costituiscono circa l’85% del totale della forza lavoro, al fine di ridurre le spese alla luce “dell’incapacità della società di ottenere finanziamenti significativi”. BlackBerry ha registrato una perdita trimestrale di 495 milioni di dollari, mentre Kraft Heinz venderà le attività di alimenti per l’infanzia in Russia a un produttore locale.Lieve aumento per la Borsa di Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,53% a 33.032 punti, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 4.070 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,41%); con analoga direzione, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,41%). LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari brilla insieme al Vecchio Continente, indicazioni da inflazione

    (Teleborsa) – Seduta in netto rialzo a Piazza Affari, che si allinea alla giornata positiva delle borse europee, con le turbolenze del settore bancario che sembrano alle spalle. Dati misti sono arrivati sul fronte macroeconomico, con il rallentamento dell’inflazione in Spagna, la moderazione dei prezzi al consumo in Germania (anche se sono risultati sopra le attese), in attesa di quelli della zona euro domani.Intanto, la Banca centrale europea (BCE), nel suo Bollettino economico, ha affermato che i rischi per le prospettive di crescita economica dell’Eurozona “sono orientati al ribasso”.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,089. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.969,1 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell’1,05%.Balza in alto lo spread, posizionandosi a +181 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,08%.Tra i listini europei Francoforte avanza dell’1,13%, si muove in territorio positivo Londra, mostrando un incremento dello 0,90%, e denaro su Parigi, che registra un rialzo dell’1,26%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 27.043 punti, proseguendo la serie di quattro rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna l’1,15% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 29.235 punti.Sale il FTSE Italia Mid Cap (+1,32%); sulla stessa tendenza, positivo il FTSE Italia Star (+1,2%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, bilancio decisamente positivo per Banca MPS, che vanta un progresso del 2,95%.Buona performance per Saipem, che cresce del 2,56%.Sostenuta A2A, con un discreto guadagno del 2,18%.Buoni spunti su Hera, che mostra un ampio vantaggio del 2,05%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Poste Italiane, che prosegue le contrattazioni a -0,82%.Fiacca Leonardo, che mostra un piccolo decremento dello 0,78%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Technogym (+3,82%), Tod’s (+3,66%), Illimity Bank (+3,17%) e Saras (+3,11%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Luve, che prosegue le contrattazioni a -0,95%.Discesa modesta per Cementir, che cede un piccolo -0,88%.Pensosa CIR, con un calo frazionale dello 0,77%.Tentenna Sanlorenzo, con un modesto ribasso dello 0,75%. LEGGI TUTTO