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    CAREL Industries, Mediobanca conferma giudizio dopo conti Q1

    (Teleborsa) – Mediobanca ha confermato a 23 euro il prezzo obiettivo e a “Neutral” il giudizio su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha presentato i risultati relativi al primo trimestre del 2022, che ha visto vendite sopra le attese grazie alla forte crescita organica e un EBITDA leggermente sotto le aspettative, con “la combinazione di aumento dei prezzi e leva operativa che ha in parte compensato l’aumento dell’inflazione dei costi”.Tra i principali messaggi chiave emersi dalla conference call, secondo Mediobanca, ci sono il fatto che tutte le principali applicazioni (pompe di calore, data center, refrigerazione nei supermercati) sono in buone condizioni con qualche rallentamento osservato nelle applicazioni cicliche industriali, che l’EBITDA margin è visto nell’intervallo 19-20% con l’azienda che reinveste la potenziale extra-crescita nella digitalizzazione e nelle operazioni e che la priorità strategica è crescere attraverso i volumi, con gli aumenti dei prezzi che sono più strutturali che opportunistici.Intanto, è ottima la performance di Carel Industries, che si attesta a 21,85 con un aumento del 6,59% e risulta uno dei migliori titoli dell’intero listino nella giornata odierna. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 22,22 e successiva a 22,97. Supporto a 21,47. LEGGI TUTTO

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    Tenaris, Credit Suisse alza target price e conferma Underperform

    (Teleborsa) – Credit Suisse ha aumentato a 8,9 euro (da 8,8 euro) per azione il target price su Tenaris, società che fa parte del FTSE MIB ed è attiva nella fornitura globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, e ha confermato il giudizio sul titolo a “Underperform”. “Sebbene ci aspettassimo un outlook positivo per il secondo trimestre del 2022, la guidance del secondo semestre di Tenaris di ulteriori ricavi in aumento e margini stabili rispetto al primo semestre è stata sorprendente”, sottolineano gli analisti.Credit Suisse ha aumentato le proprie stime di EBITDA per il 2022 del 15% a 2,2 miliardi di dollari dopo che Tenaris ha indicato che vedrà un ulteriore aumento dei ricavi nel secondo trimestre, mentre i margini dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili (primo trimestre al 26,5%), trainati principalmente dal Nord America e da un ulteriore aumento dei volumi seamless.Ottima la performance di Tenaris, che si attesta a 14,57 con un aumento del 2,28%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 14,79 e successiva a 15,3. Supporto a 14,28. LEGGI TUTTO

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    Soluzione Tasse, Alantra conferma Buy e alza target price

    (Teleborsa) – Alantra ha incrementato a 4,3 euro per azione (da 4 euro) il suo prezzo obiettivo su Soluzione Tasse, gruppo attivo nella consulenza fiscale alle PMI italiane e quotato su Euronext Growth Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. L’upside potenziale è superiore al 100%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del 2021 e i ricavi preliminari del primo trimestre del 2022. Gli analisti ritengono che Soluzione Tasse abbia “ampi margini di crescita in tutte le sue divisioni e il potenziale per lo sviluppo di nuovi segmenti di business (dopo la consulenza sulle criptovalute lanciata di recente)”. Viene sottolineato che i nuovi mercati verticali dovrebbero aumentare le attività di ross-selling e la generazione di cassa.Alantra fa notare che il titolo è sceso del 23% rispetto all’IPO e ora viene scambiato con uno sconto considerevole del 53% rispetto ai concorrenti sull’EV/EBITDA del 2022. “Riteniamo che al prezzo attuale il titolo offra un interessante punto di ingresso – si legge nella ricerca – Dopo una solida top line preliminare del primo trimestre 2022, i risultati previsti nel 2022 dovrebbero innescare un re-rating del titolo”.Il broker si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi di 37 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 6 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3,8 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 44 milioni di euro, 8 milioni di euro e 5 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Elica, analisti promuovono Q1 2022 sopra le attese

    (Teleborsa) – Gli analisti hanno promosso il primo trimestre record di Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, con il periodo al 31 marzo che ha registrato ricavi pari a 144 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+5,7% organico).Equita parla di un Q1 “migliore delle attese soprattutto per la resilienza dei margini”, con la “crescita organica delle sales leggermente superiore alle attese (+5,7% vs +5% atteso) e di qualità grazie al guadagno di market share dei brand a marchio proprio (Elica brands +17% organico in un contesto di mercato con volumi leggermente negativi in EMEA) e al favorevole price/mix”. Viene inoltre sottolineata la buona tenuta dei margini, grazie alle efficienze e alla positiva leva operativa, che hanno più che compensato ben 18 milioni di headwinds (materie prime/logistica). “La buona execution in un contesto difficile unito all’appeal da M&A (cooking high-end in US) ci portano a confermare la nostra raccomandazione”, scrivono gli analisti. Equita ha un giudizio Buy con target price a 3,9 euro per azione.Intermonte ha confermato il giudizio Buy con prezzo obiettivo a 4,9 euro per azione, alla luce delle linee guida e previsioni invariate, su cui “la visibilità ora appare più alta dopo che la società ha battuto i dati del primo trimestre del 2020”. Gli analisti hanno sottolineato che il management “ha confermato ancora una volta la sua capacità di mantenere gli aumenti dei prezzi e il controllo dei costi fissi nel 1° trimestre, entrambi fattori cruciali per raggiungere la sua rinnovata guidance per l’esercizio 2022 e successivamente raggiungere l’obiettivo di un margine EBIT Adjusted di medio termine al 7,5%-8%”. LEGGI TUTTO

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    Askoll EVA, Banca Finnat migliora giudizio a Buy

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato a 1,16 euro per azione il prezzo obiettivo su Askoll EVA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato della mobilità sostenibile, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Hold”. Gli analisti hanno rivisto il loro piano previsionale relativamente al periodo 2022-2026, alzando le nostre precedenti stime per il 2022, mantenendole invariate per il biennio 2023-2024 e abbassandole per il 2025. Viene previsto un incremento (CAGR 2021-2026) del segmento e-scooter del 12,69%, grazie alla completa ripresa della mobilità individuale (sia sharing che retail), nonché dalla proroga dell’Ecobonus.Il segmento “Operation & maintenance” (che comprende le attività relative ai kit di elettrificazione, i servizi fully connected ed i servizi di assistenza tecnica offerti dalla Società) è previsto in forte crescita, con un CAGR 2021-2026 del 309,43%, da 1,2 milioni di euro stimati a fine 2022 a 10,2 milioni di euro al 2026. Tale spinta è attesa, a partire dal 2022, con il lancio sul mercato del motore centrale per e-bike ad alte prestazioni, sottolineano gli analisti. Inoltre, nella seconda metà del 2022 dovrebbero essere messi in commercio i primi monopattini elettrici (vendite attese per questo segmento a 956 migliaia di euro a fine 2022 e 4 milioni di euro a fine periodo previsionale).Banca Finnat stima che Askoll EVA possa riuscire a portarsi in utile a partire dal 2024 per 1,1 milioni di euro (dalla perdita netta prevista per 2,7 milioni di euro ancora a fine 2022) e raggiungere un utile pari a 3,6 milioni di euro a fine 2026. La posizione finanziaria netta dovrebbe passare da una posizione debitoria di 7,8 milioni di euro a fine 2022 a una posizione finanziaria netta positiva (cassa) per 3,3 milioni a fine periodo previsionale. LEGGI TUTTO

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    Somec, Intermonte conferma Buy e si aspetta nuovo M&A

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato a 38,10 euro per azione il prezzo obiettivo su Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, mantenendo anche il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021 e ha completato alcune operazioni sulle sue controllate nei primi mesi del 2022, aumentando la propria quota in Fabbrica e costituendo due NewCo, Pizza Group e Mestieri, per realizzare piani di espansione negli Stati Uniti negli interni e nei mercati delle attrezzature da cucina.Gli analisti scrivono che “dall’IPO del 2018 il gruppo ha avuto una crescita significativa e il management ha portato avanti lo sviluppo del business e del piano strategico, con una crescente diversificazione ed espansione in nuovi business e mercati geografici. Nei prossimi anni ci aspettiamo che il gruppo consolidi questa strategia e cresca in modo esponenziale ora che sono state gettate le basi, con una line-up completa di aziende che coprono diversi segmenti ma con una serie di comuni elementi, e notevoli opportunità ancora da sfruttare in termini di sinergie, non solo su ricavi e costi, ma anche in termini di espansione organica ed esterna”.Viene evidenziato che la società ha ottenuto nuovi finanziamenti a medio e lungo termine fino a 60 milioni di euro, per rifinanziare l’attuale debito e alimentare i piani di espansione, anche attraverso ulteriori M&A. “Stimiamo che con una leva potenziale di 2,0x, l’azienda potrebbe avere fino a 130 milioni di euro di potenza di fuoco nei prossimi anni grazie alla sua efficiente generazione di flussi di cassa, aggiungendo potenzialmente 100 milioni di euro di ricavi con un aumento dell’EPS del 30% all’anno in media”.Intermonte si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi di 280 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 29 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 10 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 330 milioni di euro, 36 milioni di euro e 15 milioni di euro. Viene poi previsto un ulteriore incremento nel 2024 a ricavi per 363 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 43 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 19 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Spindox, EnVent migliora giudizio a Outperform e lima TP

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets ha abbassato a 19,30 euro per azione (da 19,36 euro) il prezzo obiettivo su Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology), e migliorato il giudizio sul titolo a “Outperform” da “Neutral”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il bilancio 2021, caratterizzato da un’accelerazione della crescita delle vendite e da un aumento della redditività. “La maggior parte dei risultati è stata in linea o leggermente migliore rispetto alle nostre ultime stime, a parte il Net Cash”, afferma EnVent.Gli analisti evidenziano che il titolo ha guadagnato il 93% dall’IPO nel luglio 2021, con un picco di 20,80 euro per azione, sovraperformando l’indice Italia Growth. “Spindox scambia a sconto rispetto ai concorrenti e riconosciamo un chiaro percorso di crescita per ridurre il divario – viene sottolineato – L’aumento della quota sulle vendite del settore Artificial Intelligence Technology, nonché il pieno sfruttamento delle opportunità derivanti dalle acquisizioni recenti (e da quelle attese) sono coerenti con la strategia e il potenziale della società”.EnVent si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale 2022 con ricavi per 84,4 milioni di euro, un EBITDA di 7 milioni di euro e un utile netto di 3,5 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 102,9 milioni di euro, 9 milioni di euro e 4,9 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a ricavi per 123,3 milioni di euro, un EBITDA di 11,1 milioni di euro e un utile netto di 7 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Comal, Integrae SIM avvia copertura con “BUY” e TP a 5,35 euro

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Comal, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 5,35 euro per azione (per un upside potenziale di oltre il 62%), mentre il giudizio sul titolo è “BUY”. La società realizza ad oggi impianti fotovoltaici all’avanguardia di grande potenza, con formula EPC-M (Engineering, Procurement, Construction Management) e O&M (Operation & Maintenance), coprendo tutte le fasi della filiera di realizzazione.Gli analisti si aspettano che la società chiuda l’anno fiscale 2022 con ricavi per 45 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 4,6 milioni di euro e un utile netto di 2,2 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 56 milioni di euro, 6,3 milioni di euro e 3,3 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a ricavi per 63 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 7,8 milioni di euro e un utile netto di 4,3 milioni di euro.Integrae SIM crede che la crescita delle attività di Comal possa essere trainata dai seguenti driver: direzione del mercato verso l’utilizzo sempre maggiore di fonti di energia rinnovabile; importante backlog di ordini già confermato; aumento della produzione e richiesta sul mercato degli inseguitori solari anche grazie all’apertura della nuova fabbrica; presenza internazionale grazie alla nuova sede di Dubai e l’ottenimento di commesse anche all’estero e in mercati più sviluppati; incremento delle opportunità per quanto riguarda sia le attività di revamping di impianti fotovoltaici e annessa fornitura di moduli e inverter, che l’attività O&M per gli impianti realizzati.Tra i punti deboli della società vengono citati: rischi finanziari derivanti dallo sviluppo di grandi parchi rinnovabili; elevata concentrazione di mercato e presenza di molti operatori; forte esposizione ad un solo Paese (Italia) e tecnologia (fotovoltaico); costi in aumento ed elevata esposizione a scenari macroeconomici e di regolamentazione. Tra i pericoli vengono indicati: diminuzione della disponibilità di siti idonei; presenza di attori di dimensioni maggiori; margini in riduzione rispetto alla concorrenza; alta dipendenza dalla legislazione centrale.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO