More stories

  • in

    Avio, contratto da 90 milioni per fornitura booster dei missili Aster-30

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha firmato un ordine di produzione da circa 90 milioni di euro per i booster del sistema di difesa Aster-30 con MBDA. L’Aster-30 è un sistema missilistico avanzato supersonico a due stadi per la difesa di teatro contro attacchi aerei e missilistici.Il contratto “rafforza il già solido backlog accumulato da Avio per le attività relative alla propulsione tattica, confermandone le opportunità con prospettive di business più che raddoppiate in termini di volumi e cadenze di produzione rispetto alle stime originarie”, si legge in una nota.”Questi ordini rafforzano il posizionamento di Avio nel settore della Difesa, che sta ricevendo sempre più attenzione da parte degli Stati a seguito degli eventi dell’ultimo anno – ha commentato l’AD Giulio Ranzo – Ringraziamo i nostri partner di MBDA per la rinnovata fiducia dimostrata nelle consolidate competenze di Avio nel settore della Propulsione Tattica”. LEGGI TUTTO

  • in

    Defence Tech acquista Innodesi per crescere nella progettazione elettronica

    (Teleborsa) – Defence Tech, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore della cyber security e della data intelligence, ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 60% del capitale di Innovation Design (Innodesi), società del settore elettronica attiva sul territorio nazionale attraverso la progettazione e realizzazione di sistemi hardware e software integrati e complessi nei settori della Spazio e della Difesa e in progetti di ricerca nel campo Biomedicale. Il deal è stato siglato attraverso la controllata specializzata nelle tecnologie elettroniche Foramil.L’operazione, spiega una nota, presenta una doppia valenza strategica per Defence Tech: in primo luogo, il valore strategico deriva dalla complementarità nel verticale della progettazione elettronica, che consentirà l’ ampliamento delle attività di laboratorio; in secondo luogo, potrà potenziare il proprio know-how verticale con il trasferimento di competenze specialistiche grazie alle figure di elevata seniority e forte specializzazione che compongono il team di Innodesi.”Al di là del contributo numerico che Innodesi porterà al gruppo – ha commentato Emilio Gisondi, CEO di Defence Tech – sono molto felice per questa acquisizione perché pone solide basi per la realizzazione della nostra più grande ambizione: realizzare prodotti hardware e software ad alto contenuto tecnologico e interamente italiani potenziando di conseguenza la nostra capacità di essere riferimento tecnologico per la difesa nazionale”.L’acquisto del 60%, pro quota dai cinque soci che detengono singolarmente una partecipazione pari al 20%, sarà realizzato esclusivamente attraverso il ricorso a risorse proprie di Defence Tech. Il prezzo di acquisto, complessivamente pari a 438,1 mila euro, sarà interamente corrisposto per cassa al closing dell’operazione, previsto entro il primo semestre del 2023. L’operazione è soggetta all’autorizzazione Golden Power. L’accordo prevede, inoltre, per Foramil la possibilità di esercitare un’opzione di acquisto (call) sulla rimanente quota del 40% del capitale di Innodesi, che ha chiuso il 2022 con un fatturato preclosing di circa 700 mila euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Defence Tech, ricavi e utili in crescita del 12% nel 2022

    (Teleborsa) – Defence Tech, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore della cyber security e della data intelligence, ha chiuso il 2022 con Ricavi dalle Vendite pari a 19,5 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla positiva performance della linea di business Communication & Control System pari a 11 milioni di euro (circa il 55% del totale), in aumento del 24%.L’EBITDA Adj si attesta a 8,1 milioni di euro, in aumento del +20% rispetto a 6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L’EBITDA Margin Adj, pari a 36,5%, è in crescita rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (35,4%). L’Utile Netto si attesta a 4,2 milioni di euro, registrando un incremento del +12,3%”I risultati del 2022, pur venendo da un track record già molto significativo in termini numerici, rivestono ancor più importanza per il nostro gruppo – ha commentato il CEO Emilio Gisondi – Sono, infatti, dimostrazione della bontà della nostra visione e delle nostre scelte strategiche come quella di investire nella realizzazione di laboratori per la sicurezza nazionale e in soluzioni proprietarie in ambito Cyber Security”.”Siamo consapevoli che siamo solo all’inizio ma il nostro continuo sforzo per irrobustire il posizionamento di Defence Tech sui mercati di riferimento come la Difesa e lo Spazio, unito alla congiuntura geopolitica, mi fanno essere particolarmente ottimista sulle ulteriori possibilità di crescita del nostro gruppo sicuro delle capacità delle nostre persone di esprimere forti competenze in contesti complessi e contraddistinti da roadmap tecnologiche particolarmente sfidanti”, ha aggiunto.La Posizione Finanziaria Netta è positiva (cassa netta) e pari a 5,8 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 8,1 milioni di euro al 30 giugno 2022 e di 12,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021 per effetto dei maggiori investimenti realizzati in immobilizzazioni materiali ed immateriali frutto della strategia di maggior focalizzazione sulla realizzazione di prodotti, di laboratori accreditati Ce.va, LVS e LAP e della Cyber Factory. LEGGI TUTTO

  • in

    Lockheed Martin, trimestrale sopra le attese ma outlook deludente

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, ha registrato un fatturato netto di 19 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2022, rispetto ai 17,7 miliardi di dollari del quarto trimestre del 2021. L’utile netto è stato di 1,9 miliardi di dollari, o 7,40 dollari per azione, rispetto a 2 dollari miliardi, o 7,47 per azione, nel quarto trimestre del 2021. L’utile per azione rettificato è stato di 7,79 dollari. Gli analisti si aspettavano un utile per azione di 7,41 dollari per azione su entrate di 18,26 miliardi di dollari.Le vendite nette nel 2022 sono state di 66 miliardi di dollari, rispetto ai 67 miliardi di dollari del 2021. Gli utili netti nel 2022 sono stati di 5,7 miliardi di dollari, o 21,66 dollari per azione, rispetto ai 6,3 miliardi di dollari, o 22,76 dollari per azione, nel 2021.”La chiusura dell’anno di Lockheed Martin più forte del previsto ha dimostrato l’affidabilità e la resilienza dell’azienda nel far fronte agli impegni in ambienti difficili, guidando al contempo i progressi critici della sicurezza del settore per la nostra nazione e i nostri alleati”, ha dichiarato l’amministratore delegato James Taiclet.Lockheed prevede entrate nel 2023 comprese tra 65 miliardi e 66 miliardi di dollari, rispetto alle stime di mercato di 65,74 miliardi. Il profitto è attesa tra 26,60 e 26,90 dollari per azione, mentre gli analisti attendevano indicazioni per 26,96 dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Rheinmetall acquisisce una quota della società olandese Incooling

    (Teleborsa) – Il produttore tedesco di armi Rheinmetall ha stretto una partnership strategica con Incooling, specialista olandese di soluzioni server IT, acquisendo anche una quota nella società. Non sono stati divulgati i dettagli finanziarti dell’operazione. Si tratta di un ulteriore passo nella trasformazione strategica della divisione Sensori e Attuatori di Rheinmetall nel campo della digitalizzazione. L’acquisizione di una quota nella società con sede a Eindhoven supporta anche la commercializzazione delle sue soluzioni server di nuova generazione. Inoltre, oltre alla digitalizzazione, l’investimento aumenta la base di competenze di Rheinmetall in altri quattro cluster tecnologici: automazione, sensori, mobilità alternativa e intelligenza artificiale.”Per noi questa è una partnership importante e orientata al futuro e un investimento nella nostra trasformazione strategica – ha commentato Rene Gansauge, CEO della divisione Sensori e attuatori di Rheinmetall – La tecnologia all’avanguardia di Incooling integra perfettamente le capacità esistenti di Rheinmetall. Rheinmetall apporta alla partnership la sua esperienza nella gestione termica e nell’industrializzazione e tutta la forza di una potenza tecnologica. Insieme, raggiungeremo un’impronta sostenibile nel dominio digitale”.Si muove al rialzo Rheinmetall, che si attesta a 215,7 euro, con un aumento del 2,67%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 218,4 e successiva a 224,3. Supporto a 212,5. LEGGI TUTTO

  • in

    BigBear.ai segna +355% dopo maxi commessa

    (Teleborsa) – BigBear.ai, leader nelle soluzioni di analisi e cyber engineering basate sull’intelligenza artificiale, ha strappato a Wall Street, segnando anche un +355% nel corso della seduta. La società statunitense si è aggiudicata un contratto IDIQ (Indefinite Delivery/Indefinite Quantity) da 900 milioni di dollari dall’aeronautica militare statunitense.”BigBear.ai comprende l’importanza di offrire soluzioni all’avanguardia e resilienti a ogni missione e siamo onorati di essere stati selezionati per questa opportunità – ha affermato il presidente Tony Barrett – Questo contratto ci consentirà di continuare la nostra partnership a lungo termine con la US Air Force e di supportarci come appaltatore principale nelle opportunità future”.Bigbear.Ai Holdings si attesta a 2,89 USD, con un aumento del 241,57%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 3,61 e successiva a quota 4,81. Supporto a 2,41. LEGGI TUTTO

  • in

    L3Harris acquista la rivale Aerojet per 4,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – L3Harris Technologies, azienda statunitense di tecnologia aerospaziale e militare, ha firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Aerojet Rocketdyne, costruttore statunitense di motori a razzo e sistemi di propulsione missilistici, per 58 dollari per azione, in una transazione interamente in contanti del valore di 4,7 miliardi di dollari (incluso l’indebitamento netto).Aerojet Rocketdyne è un comprovato fornitore di sistemi di propulsione per il Dipartimento della Difesa, la NASA e altri partner e alleati in tutto il mondo. La società genera attualmente circa 2,3 miliardi di dollari di entrate annuali.Il deal serve a L3Harris per consolidare la sua posizione – tra le principali aziende aerospaziali e della difesa – come uno dei principali appaltatori del Pentagono. L’acquisizione sarà finanziata con liquidità esistente e l’emissione di nuovo debito. L’accordo dovrebbe concludersi nel 2023, fatte salve le necessarie approvazioni e autorizzazioni normative. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, via libera al maxi ordine di aerei F-35

    (Teleborsa) – La commissione bilancio del Bundestag, il parlamento tedesco, ha dato il via libera al ministero tedesco della Difesa per l’acquisto di 35 caccia F-35 della statunitense Lockheed Martin. La spesa per i veivoli è di 8,3 miliardi di euro, ma sono state approvate anche altre spese militari per un totale di quasi 13 miliardi di euro.Il segretario alla Difesa Christine Lambrecht aveva annunciato la decisione di procedere con l’acquisto degli F-35 il 14 marzo, ovvero pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Nove nazioni europee hanno già introdotto il caccia multiruolo di Lockheed Martin o sono in fase di appalto.Le consegne dei 35 velivoli inizieranno nel 2026, con i primi otto che saranno stazionati negli Stati Uniti per l’addestramento dei piloti e dell’equipaggio di terra. L’acquisto dei 35 aerei da combattimento include anche un ampio pacchetto di motori, equipaggiamento per missioni specifiche per ruolo, pezzi di ricambio, supporto tecnico e logistico, addestramento e armamento. Gli aerei da combattimento saranno di stanza presso la base aerea di Buchel (nella regione dell’Eifel) dal 2027.L’aereo da combattimento multiruolo all’avanguardia viene acquistato tramite un processo di vendita militare all’estero, che consente l’acquisto di armamenti e servizi militari statunitensi da parte di altri stati o organizzazioni internazionali. Il governo federale tedesco conclude quindi un contratto diretto con il governo degli Stati Uniti. LEGGI TUTTO